mercoledì 7 settembre 2022

Recensione: “La casa dalle 36 chiavi” di Nadine Debertolis

Titolo: La casa dalle 36 chiavi
Autore: Nadine Debertolis
Illustrazioni: Antonin Faure
Editore: Edizioni EL
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2021
Pagine: 208
Prezzo: 12,90 €


Trama:
Dimitri e Tessa partono per le vacanze con la madre che vuole passare del tempo nella villa di campagna lasciata in eredità da un vecchio zio. Appena arrivati, si trovano di fronte molte porte chiuse, un enorme mazzo di chiavi e altrettanti misteri da sbrogliare… Mentre la madre s’immerge in pulizie interminabili e in uno strano silenzio, i ragazzi, insieme alla nuova amica Daphné, decidono di scoprire i segreti nascosti nell’antica dimora. A poco a poco riusciranno ad aprire le porte chiuse e a raccogliere numerosi indizi e, grazie alla loro perspicacia, la casa svelerà un mistero rimasto nascosto per lungo tempo

Recensione:
Cosa c’è di meglio per i giovani lettori di una lettura investigativa, piena zeppa di segreti, che li sappia appassionare e tenere incollati alle sue pagine, in attesa di scoprire la soluzione del mistero? E se il mistero non fosse solo uno? Se ce ne fossero ben 36, celati oltre delle vecchie porte di una misteriosa casa immersa quasi nel nulla?
Per Dimitri e Tessa, i due fratelli protagonisti di questa storia è tempo di vacanze, e mai si aspetterebbero la notizia che la loro madre, in balia dello stress frenetico della vita di tutti i giorni, sta per comunicargli.
Mentre il loro papà sarà via per l’ennesimo viaggio di lavoro, loro si concederanno un po’ di settimane nella vecchia villa di campagna lasciata loro in eredità da uno strampalato zio, recentemente venuto a mancare.
I due ragazzini, come farebbero in molti nella loro situazione (non io, che al loro posto ne sarei stata immediatamente felice), non sono così entusiasti di lasciare tutti i loro impegni, e gli amici, per andare a stare in una polverosa dimora in mezzo al nulla... ma inutile dirlo, cambieranno presto idea.
Nell'immensa casa, tra polvere e anticaglie, non avranno nessuno spazio per la noia, anzi! 
Le innumerevoli porte chiuse a chiave, e i vari indizi nascosti qua e là per trovare i vari mazzetti di chiavi, per aprirle, li terranno costantemente impegnati.
Quale terribile segreto nascondeva il vecchio zio oltre quelle stanze? A quale misteriosa invenzione lo scienziato aveva lavorato per tutta la sua vita?

Nadine Debertolis scrive una storia per ragazzi che ha tutti gli elementi giusti per appassionare i giovani lettori, regala svago, divertimento e una buona dose di enigmi da decifrare, ma allo stesso tempo, lascia un messaggio molto importante e profondo.
Ed è proprio quel messaggio che dà quel valore in più alla storia, che non si ferma ad essere solo un romanzo carino ed intrattenimento per ragazzi, ma ci invita a riflettere su un tema molto importante e, ancora molto bistrattato, come la depressione.

“Si dice che per vivere bisogna mangiare, lavorare e dormire, ma ci si dimentica della cosa principale. Perché la vita abbia un senso bisogna essere felici!”

E non c’è cosa più vera, perché niente ha valore se non si è nello stato d’animo per apprezzarlo, e questo è qualcosa che purtroppo spesso sfugge all'umana comprensione.

Mentre leggevo questo libro, e più mi avvicinavo alla soluzione del mistero, speravo fortemente che il tutto non si riducesse a qualche idea sciocca e strampalata, ma che puntasse a ciò che io stessa avevo intuito e sperato.
Sono davvero felice che temi così importanti vengano affrontati con tatto, speranze e delicatezza anche nella letteratura per ragazzi.
E io non posso che consigliarvi di leggerlo, qualunque età voi abbiate.


Ringrazio edizioni EL per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro