lunedì 9 gennaio 2023

Recensione: "Vita e avventure di Babbo Natale" di Lyman Frank Baum

Titolo: Vita e avventure di Babbo Natale
Autore: Lyman Frank Baum
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 2 novembre 2021
Pagine: 176
Prezzo: 12,00 € 

Trama:
Trovato in fasce ai margini del bosco e allevato da una ninfa, Claus dimostra fin da piccolo di avere un cuore d’oro. E infatti, una volta cresciuto, la sua unica missione diventa rendere felici tutti i bambini del mondo. Ci riuscirà con l’aiuto delle creature magiche della foresta e una grande forza di volontà, finendo così per essere considerato un santo: Santa Claus, il nostro amato Babbo Natale.

Recensione:
Tutti conosciamo Lyman Frank Baum per il suo classico senza tempo "Il mago di Oz", eppure tra le sue opere meno note, annoveriamo anche una magica storia di Natale, che ha per protagonista proprio la misteriosa figura di Santa Claus.
"Vita e avventure di Babbo Natale" ci guida alla scoperta del personaggio più amato da tutti i bambini, da quando era solo un fagottino innocente, fino a quando, prese le sembianze dell'anziano buffo e generoso, che siamo abituati a conoscere, assumerà i contorni leggendari che tanto amiamo.
La sua storia inizia in modo bizzarro, nell'inaccessibile foresta di Burzee, dove da sempre gli Immortali vivono, lontano dagli occhi indiscreti di noi umani.
E chi l'avrebbe mai detto che proprio uno di noi avrebbe rapito il cuore di uno di loro?
Sarà proprio il piccolo Claus, infatti, che allora era solo un comune neonato senza nome, abbandonato ai margini della foresta, a cambiare le carte in tavola.
Con la sua dolcezza conquisterà il cuore, prima della bellissima fata Necilia, e poi di tutti gli altri immortali di Burzee. Sarà il primo umano a crescere lì, in quel posto stupefacente fatto di incanti e armonia.
Ma per quanto difficile da ammettere, Claus appartiene al mondo ed è lì che deve far ritorno.
Ha così inizio la seconda parte del suo cammino. Claus che, essendo cresciuto in quella foresta incantata, non ha mai vissuto la sofferenza, cerca di aiutare chi non conosce altro che tristezza e povertà.
Approdato alla Valle Ridente, passa le giornate uggiose ad intagliare quelli che, con il tempo, diventeranno i primi giocattoli della storia.
Dapprima saranno i bambini che vivono lì vicino a beneficiare della sua bravura e della sua generosità, fino a quando anche i bimbi dei villaggi lontani non vorranno nulla di più di uno di quei coloratissimi doni fatti di legno, amore e fantasia.
Ma ogni bella storia ha le sue peripezie, ed infatti anche il povero Claus, che non desiderava altro che fare del bene, dovrà ahimè affrontare dei temibili nemici che attenteranno per più volte alla sua vita.
Beh non serve dirvi che la farà franca, voglio però sottolineare come questo racconto, per quanto bizzarro e originale per molti versi (basti pensare alla presenza delle fate), riesce benissimo a connettersi con la tradizione, creando un tutt'uno tra vecchio e nuovo.
Ad esempio il vestito rosso, l'impiego delle renne, lo stratagemma del camino, gli abeti addobbati, le calze appese al camino, la consegna dei regali in una sola notte e persino i giocattoli acquistati dalle mamme e dai papà nei negozi, tutto in questo libro trova la sua spiegazione.
Ogni piccolo particolare, anche il più trascurabile, ha una sua precisa origine e motivazione. E cosa ben più importante nulla appare forzato: tutto nasce in maniera naturale, come la logica conseguenza di un determinato avvenimento.
Devo dire che questa è una delle cose che ho apprezzato di più del libro. In generale si è trattata di una lettura davvero piacevole, perfetta per il clima festivo del periodo. Per alcuni versi mi ha ricordato sia "Un bambino chiamato Natale" che "Miracolo in una notte d'inverno", anche se, al contrario di quest'ultima, l'opera di Baum è meno intensa, sofferta e profonda, e quindi sicuramente più adatta ad un pubblico di bambini.
È una di quelle letture trasversali, che può intrattenere senza problemi gli adulti, affascinati dalle origini della leggenda, e che può far sognare i bambini, facendo capire loro che il buon Claus, seppur cresciuto in circostanze particolari, era solo un piccolo umano, proprio come loro.
Una storia senza tempo, a metà tra sogno e realtà, che ha per protagonista non tanto il Natale in sé, ma l'importanza dell'amore verso il prossimo, il mettere la felicità degli altri anche prima della propria.
E tra tutti i regali che Santa Claus è solito consegnare, non è forse questo quello più importante?

Ringrazio la casa editrice Rizzoli per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro