Titolo: La custode di parole
Titolo originale: La Passeuse de mots
Autore: Alric Twice e Jennifer Twice
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 4 Aprile 2023
Pagine: 540
Prezzo: 21,90 €
Salve avventori, oggi vi parlo di un titolo in anteprima, che ho avuto modo di leggere termite la partecipazione al relativo Review Party.
Trattasi del libro "La custode di parole", edito Mondadori, scritto a quattro mani dai fratelli francesi Alric Twice e Jennifer Twice.
Il libro è solo il primo della trilogia fantasy dedicata al potere delle parole.
Vediamo insieme la mia opinione a riguardo, e se avrò o meno la voglia e la curiosità di proseguire con la lettura della saga...
Voi ne avete già sentito parlare? Vi siete fatti una vostra opinione a riguardo?
Aspetto i vostri commenti e vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe... ovviamente dopo aver letto la mia! 😆
Trama:
«Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico "amare"' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te»
Recensione:
Ho letto questo libro in anteprima, dunque l’ho iniziato letteralmente a scatola chiusa, attirata dalla bellissima copertina che, come potete ben vedere, cattura immediatamente l'attenzione e sa di amore per i libri, incanto e magia *-*
Fatta eccezione per le poche frasi presenti come sinossi (quelle che potete visionare nella sezione "Trama" di questa recensione, e che non dicono poi molto sul contenuto della storia) e l’età di lettura (12 anni - assolutamente inadeguata), non sapevo altro.
Quello che mi aspettavo di trovare? Una dolce favola per ragazzi, colma di storie, paesaggi incantevoli e messaggi che fanno bene al cuore.
Be' dopo un prologo spiazzante, che mi ha fatto temere il peggio, è cominciata la storia che pareva avere le buone premesse per rispondere all’idea che di essa mi ero fatta.
Arya ha diciannove anni, e vive con la sua famiglia a Hélianthe, capitale di Hélios.
La sua vita scorre serena e placida da sempre. Non è mai uscita dal regno, ma attraverso i libri, suoi inseparabili amici, ha viaggiato in mille storie e vissuto mille vite.
Da non dimenticare, poi, la sua passione per i pasticcini e il loro inebriante profumo, odore che riempie da sempre la sua casa di amore e dolcezza.
Sua madre, infatti, è la spettabile pasticcera che serve l’intero regno, comprese le rinomate cucine reali, e i dolci sono, per lei, il modo per far sentire amata e coccolata la sua famiglia.
Arya l’aiuta spesso e volentieri e, soprattutto in occasione di festa, il suo supporto è indispensabile.
E a proposito di festeggiamenti, oltre ad essere imminente il suo compleanno, una festa ben più importante interessa il regno di Hélios, che si appresta a uno degli eventi più importanti della sua storia, ovvero l'anniversario del Trattato Galizia, che sancisce le regole affinché magici e non magici vivano serenamente senza prevaricare gli uni sugli altri.
Ma questo Trattato, pur avendo generato la pace nel Regno per oltre un ventennio, come ogni cosa, non mette d'accordo tutti.
Animi e voci di protesta sembrano farsi sempre più vivi di anno in anno, c'è chi afferma infatti che questo Trattato abbia solo limitato la libertà dei magici di esprimere se stessi. Tuttavia le rivolte sembrano essere isolate e pacifiche, almeno questo è quello che sembra...
Il giorno della Cerimonia del Trattato, infatti, qualcosa di terribile manda la vita di tutta Hélios in frantumi, e Arya si ritrova così nella solitudine e nella disperazione a osservare inerme il suo mondo distrutto. Ed è quando è ormai pronta anche lei a soccombere che riceve l'incarico a cui è destinata e che le cambierà la vita per sempre: quello della "Custode di parole".
La sua missione? Salvare il Regno, ritrovare la sua famiglia e il principe Aïdan, il minore dei tre principi, con cui ha coltivato una segreta amicizia sin dai tempi dell'infanzia.
Ma, nel suo viaggio non sarà poi così sola, al suo fianco Killian Nightbringer, ladro sbruffone dall'identità misteriosa (indossa sempre una maschera), Saren generale protettivo e paterno, e Alric una creatura detta Dhurgal che, in poche parole, sarebbe una sorta di vampiro.
Sulla storia non voglio aggiungere altro, vi dico solo che se da principio (per intenderci mi riferisco ai primi 10 capitoli di un libro che ne conta SETTANTATRÉ) mi stava piacendo abbastanza, poiché mi ricordava le vecchie fiabe, con cui siamo cresciuti, un misto tra la Bella e la Bestia e Cenerentola, con questa giovane ragazza, rinchiusa nel suo piccolo mondo dorato, ma con una grande sete di avventura e conoscenza che riesce a malapena a colmare grazie ai libri, e la sua enorme passione per i ricevimenti regali.
Poi però, purtroppo, tutto si è trasformato in qualcosa di caotico e confusionario, un fantasy mal scritto, tedioso, a tratti grottesco e raccapricciante.
Ora, il genere non è sicuramente tra i miei preferiti e questo ha influito sicuramente un tantino nello stato d'animo con cui, da un certo punto in poi, mi sono relazionata alla lettura, e questo è normale quando ti aspetti una lettura leggera e spensierata e poi ti ritrovi a leggere qualcosa che è tutto il contrario. Ma il mio giudizio, decisamente non positivo, prescinde da questo.
Ho letto un po' di fantasy nella mia vita e, anche non rientrano in quella che posso definire "la mia comfort zone", se scritti a dovere anche quelli riescono a farmi appassionare ed immergere nella storia, ma non è assolutamente questo il caso.
La scrittura dei fratelli Twice è prolissa e ridondante, colma di dialoghi infiniti, ripetitivi, noiosi e futili.
Diciamo che su quasi 600 pagine più della metà consiste in un eterno, infantile e fastidioso battibecco tra Arya e Killian, il che, inutile a dirlo, me li ha resi entrambi insopportabili.
A parte questo non c'è molto altro, i personaggi, i luoghi, il worldbuilding... tutto è abbozzato, e per nulla descritto, così come non sono approfonditi i sentimenti della protagonista.
Anche questo fantomatico potere legato alle parole, non ha poi questa grande rilevanza all'interno della storia e non ho capito quale differenza ci sia tra questa e la comune magia della quale tutti i magici sono comunemente in possesso... non è legata alle parole anche quella? Mah!
Nell'interminabile viaggio, che che il nostro variegato quartetto protagonista, il gruppo affronta varie tappe e molte di queste mi sono parse futili ai fini della storia, come un voler a tutti costi allungare un brodo che, piuttosto, sarebbe stato preferibile restringere.
Inoltre l'età di lettura indicata (12 anni) è decisamente inappropriata in un libro in cui vengono descritte scene cruente, macabre, sanguinante e fisicamente esplicite.
Insomma ho fatto davvero fatica nel forzarmi a portare a temine questa lettura e, oltre alla bellissima copertina, e alle primissime pagine (dove ancora nutrivo la speranza che potesse scaturirne qualcosa di buono), non riesco a promuovere null'altro.
Voglio comunque premiare lo sforzo di aver scritto una storia complessa di quasi 600 pagine, ma anche questo, ahimè, anziché essere un punto di forza, si è rivelato l'ennesimo scoglio in cui tutte le mie buone intenzioni sono andate ad infrangersi... immaginate di dover leggere e finire un libro che non vi sta piacendo per niente e che, perdi più, vi appare (e lo è davvero!) infinito 😓
Il tipico caso in cui mettere meno carne a fuoco, meno dialoghi, meno vicende, avrebbe giovato al libro stesso e al lettore.
Il detto "less is more" qui è più vero che mai.
Ora pensate se ho la minima voglia/intenzione di leggere i seguiti per sapere come andrà a finire la storia... no grazie!
Mi dispiace tantissimo per questa delusione letteraria ma grazie per aver scritto la recensione perché a questo punto eviterò questo libro. Concordo con te, raccapricciante che un libro pieno di violenza e scene esplicite sia segnalato per un target di dodicenni. ❤️❤️
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