martedì 17 marzo 2015

Chi ben comincia... #21

Poche e semplici le regole:
♥ Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
♥ Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
♥ Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
♥ Aspettate i commenti

"Miss Charity" di Marie-Aude Murail

Salve avventori!
Rieccoci con un nuovo appuntamento della rubrica "Chi ben comincia", e quello che vi propongo oggi è l'incipit di un libro che avrei voluto leggere da molto tempo, ovvero "Miss Charity" di Marie-Aude Murail.
Non ho ancora nessuna idea di ciò che mi riserverà questa lettura, so soltanto che l'inizio promette davvero bene.
La protagonista, la piccola Charity, sembra essere un tipino molto acuto e curioso. Credo (e spero) che mi riserverà delle belle sorprese.

“Tutte le domeniche della mia infanzia si assomigliavano. 
Ecco perché questa, dell’inverno 1875, me la ricordo benissimo. Avrei presto compiuto cinque anni. Mamma iniziò il mattino con un interrogatorio. 

MAMMA, leggendo 
Qual è lo scopo principale della vita umana? 

IO, recitando 
Conoscere Dio. 

MAMMA, leggendo 
Perché dite questo? 

IO, recitando 
Perché ci ha messi al mondo per essere glorificato in noi. 

Non riuscendo a cogliermi in fallo, mamma chiuse con un gesto secco La Guida spirituale del bambino. Si girò verso un giornale aperto sopra una poltrona. 

MAMMA 
Verrete in chiesa? 

PAPÀ 
Non credo. 

Avrei voluto che mamma lo chiedesse anche a me. 
Il Reverendo Donovan quel giorno fece il sermone sulla frase del profeta Ezechiele: “Quando il peccatore si distoglie dal peccato per praticare la giustizia, merita di vivere”. 
Il Reverendo Donovan, che aveva la cattiva abitudine di porsi le domande ad alta voce, si chiese all'improvviso: 
«Perché Dio permette al peccatore di vivere, se non lo merita?». 
Mi sembrò che mi guardasse e io aprii la bocca, cercando disperatamente di immaginare cosa potesse dire in proposito La Guida spirituale del bambino. Il Reverendo Donovan rispose immediatamente: «Il peccatore vive, perché la bontà di Dio è infinita». 
Uff. 

REVERENDO DONOVAN 
Perché dico che la bontà di Dio è infinita? 

La curiosità di quell'uomo era insaziabile. 
Poco a poco, sentii gli occhi bruciare e li chiusi. Fu quindi quel giorno che caddi dalla sedia come un sasso. Sulla via del ritorno, mamma si chiese a voce alta se, dopo una simile vergogna, potesse ancora andare in chiesa con me. Potei finalmente rispondere come papà. 

IO 
Non credo.”

2 commenti:

  1. La copertina di questo libro mi piace molto, e questo mi ha spinto a interessarmene, ma non sono ancora del tutto convinta! Sono curiosa poi di leggere la tua recensione :D

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  2. Mi accodo al commento di Gaia :) la copertina è bellissima e mi attira molto, ma non riesco ancora a decidermi :)

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