venerdì 22 gennaio 2021

Recensione: “Il bambino che partì per il nord alla ricerca di Babbo Natale” di Kim Leine

Titolo: Lo Schiaccianoci
Autore: Kim Leine
Illustrazioni: Peter Bay Alexandersen
Editore: Iperborea
Data di pubblicazione: novembre 2019
Pagine: 65
Prezzo: 13,00 €

Trama:
Strano papà, quello del piccolo Andreas: il Natale non solo non gli piace, lo detesta. Ed è proprio un peccato che non voglia saperne di festeggiarlo. Meno male che Andreas abita in Groenlandia e la sua famiglia ha una comoda slitta e dodici bei cani che non vedono l'ora di tirarla.
Per convincere il papà di quanto è magica questa festa basterà fare un viaggetto con lui su al Nord, dove di sicuro incontreranno Babbo Natale, visto che vive là. Così, quando la Vigilia è ormai vicina, Andreas saluta la mamma e la sorellina Sofie per iniziare la sua avventura col papà. 
Mentre al villaggio è tutto un luccicare di candeline e stelle natalizie alle finestre, loro se ne vanno in slitta su e giù per i pendii ghiacciati, dove gli alberi non crescono e nelle poche ore di chiaro l'unico colore è il bianco accecante della neve. E quando cala il buio, padre e figlio trovano un po' di tepore in un capanno incassato nella neve...
Chissà se lì troveranno anche il simpatico barbuto rosso vestito, pronto a salutarti con la sua tipica risatona che fa oh oh.

Recensione:
Kim Leine con questo libriccino di poche pagine ci porta in Groenlandia, luogo in cui ha vissuto per anni, e ci racconta come la gente del posto viva l’inverno in quella regione così fredda e per certi versi inospitale.
Ci racconta delle lande bianche e immense, dei silenziosi laghi ghiacciati, delle giornate quasi perennemente buie, dei giochi con la neve, delle corse in slitta, dell’assenza di alberi, e della continua presenza dei venti gelidi che sferzano da tutte le direzioni e spazzano via gli alberi di Natale importati dalla Danimarca per adornare la grande piazza del villaggio.
Un angolo di mondo distante e sconosciuto, dove poche famiglie si rifugiano al calduccio delle loro case per fuggire dal gelo.
E tra le varie famiglie che accendono i lumini alle finestre e attendono le feste c’è quella di Andreas, un bimbo che ama il Natale, lo ama nonostante il padre non lo apprezzi affatto.
Andreas è ostinato a far sì che il suo papà veda la bellezza della festività e si ricongiunga con Babbo Natale, così gli propone un viaggio in slitta verso il Nord per conoscere l’omone barbuto di rosso vestito.
A una settimana dalle feste, e dopo i primi tentennamenti, padre e figlio partono per la loro avventura alla ricerca di Babbo Natale, ma lo troveranno davvero?


Se c’è qualcosa che ho apprezzato in questa breve storia è stata la possibilità di immergermi in un’atmosfera e in un’ambientazione atipiche.
Scoprire stralci di tradizioni, usanze e abitudini diverse da quelle a cui siamo abituati.
Tuttavia, oltre questo, ho trovato ben poca magia nel racconto, e poca tenerezza nella descrizione del rapporto padre e figlio, che avrebbe altresì potuto regalare qualcosa di più al lettore. Sicuramente più dolcezza e più profondità.
Un po’ un peccato sotto questo punto di vista, però se c’è una cosa che mi ha lasciato questa storia è il desiderio di leggerne altre ambientate nelle regioni nordiche. Ho voglia di scoprirle di più, magari con narrazioni più approfondite, coinvolgenti e appassionanti di questa che, a tutti gli effetti, per me resta un racconto per bambini non molto riuscito.

Ringrazio Iperborea per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro


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