Titolo: Profumo di cioccolato
Titolo originale: Bliss
Autore: Kathryn Littlewood
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: aprile 2012
Pagine: 257
Prezzo: 8,50 €
Trama:
I genitori di Rose hanno una pasticceria, la Bliss Bakery. E i loro sono dolci magici, nel vero senso della parola! I genitori di Rose hanno anche un segreto: è il Magiricettario, un antico volume che raccoglie ricette magiche, come i Ciococroissant della Felicità e la Torta Tornaindietro alle more...
Il giorno in cui i signori Bliss si assentano si presenta alla porta una misteriosa "zia" Lily: alta, bella, vestita di viola, e in più cucina spettacolari piatti esotici. Rose e i suoi fratelli non ricordano di averla mai conosciuta, ma pensano che sarebbe carino offrirle qualcosa di magico.
La magia, però, va maneggiata con cura, perché potrebbe essere esplosiva. E quando in città tutti si innamorano di tutti e la gente comincia a scambiarsi verità che era meglio non condividere, toccherà a Rose rimediare!
Recensione:
Inizio a parlare di questo libro premettendo che amo i libri per ragazzi, adoro i dolci (soprattutto quelli che contengono al loro interno grandi percentuali di cioccolata), e sono molto sensibile alle belle copertine.
Per tutti questi motivi non potevo resistere alla tentazione di leggere "Profumo di cioccolato", il primo volume della Bliss Bakery Trilogy.
La copertina, come dicevo, si mangia con gli occhi: una deliziosa pasticceria, che sotto la sovraccoperta cela una golosa barretta di cioccolato mezza scartata.
Invitante, come invitante appare la storia: una commedia ricca di disavventure, ambientata tra torte, biscotti, creme e pasticcini, più un bel pizzico di magia...
Esatto, perché quella dei Bliss non è una famiglia come le altre, e soprattutto non è come le altre la loro pasticceria, la Bliss Bakery, che i genitori Albert e Purdy gestiscono da anni, con l'aiuto, non sempre costante e volontario, dei quattro figli.
Il maggiore dei fratelli Bliss, Ty, è un bel ragazzotto di quindici anni, sportivo, e scansafatiche, che come il suo fratellino minore, il simpatico Sage di nove anni, cerca ogni scusa pur di evitare di dare una mano in pasticceria.
La piccola Leigh ha solo tre anni e aiuta come può, ovvero assaggiando i dolci e tutti gli impasti delle preparazioni.
E poi c'è lei, Rose, di dodici anni, che è forse l'unica che ha davvero ereditato la passione per l'attività di famiglia.
Fare dolci è ciò che ama, e lo è ancora di più da quando ha capito che le ricette delle loro torte, delle crostate, dei cupcake e dei pasticcini, non sono propriamente convenzionali.
“Fu nell’estate in cui compì dieci anni che Rosemary Bliss vide sua madre versare un fulmine nell’impasto per una torta e capì – al di là di ogni possibile dubbio – che i suoi genitori, titolari della Bliss Bakery, la pasticceria di famiglia, praticavano la magia ”
Tutte le ricette utilizzare da sua madre e suo padre provengono da un libro particolare, tramandato in famiglia da varie generazioni: il Magiricettario.
Rose non sogna altro che il momento in cui i genitori si fideranno abbastanza di lei da lasciarle utilizzare quel libro magico.
È questo che desidera più al mondo, diventare una maga pasticciera e che i genitori siano fieri di lei.
L'occasione di dimostrare finalmente il suo valore bussa alla porta sotto forma della signora Janice Martell, sindaco della città vicina. La donna, disperata per un violento caso di influenza che ha colpito gran parte dei suoi cittadini, dichiara di aver assolutamente bisogno dell'intervento dei dolci Bliss, che ha sentito essere davvero portentosi in questi casi.
Così, seppur controvoglia, Albert e Purdy si vedono costretti a lasciare la pasticceria nelle mani dei quattro figlioletti, non senza aver prima messo sottochiave il Magiricettario ed essersi raccomandati di non toccarlo se non in caso d'incendio.
Ma poco dopo che i genitori sono andati via, alla porta di casa Bliss appare una donna sconosciuta e affascinante, che si presenta ai quattro ragazzi dichiarando di essere la loro zia Lily, e di essere a sua volta una pasticciera.
A differenza dei due maschietti, subito entusiasti di dover ospitare una zia tanto bella, ma soprattutto di non aver più sulle loro spalle la totale responsabilità della pasticceria, Rose si dimostra più scettica alle parole della donna. Le crede, ma qualcosa in lei la fa pensare di non potersi fidare del tutto.
Tuttavia, alla fine conviene sul fatto che avere una mano in più non potrà che essere d'aiuto.
Con il passare dei giorni zia Lily dimostra di sapere effettivamente il fatto suo, la sua dolcezza, l'allegria, e i suoi piatti esotici conquistano tutti, anche Rose che si apre totalmente a lei. Solo zia Lily, infatti, sembra comprendere le sue insicurezze e il bisogno di sentirsi apprezzata.
I fratelli Bliss, invece non mancano di combinare pasticci, e la stessa Rose, travolta dal desiderio di dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stessa, di saper utilizzare il Magiricettario, farà in più occasioni il proverbiale "passo più lungo della gamba".
A pagarne le spese sarà tutta la cittadina di Calamity Falls (nome non poteva essere più provvidenziale), e i suoi cittadini che diventano vittime inconsapevoli degli esperimenti di cucina dei fratelli Bliss.
Così, pasticcini dell'amore faranno sbocciare amori improbabili e folli, biscotti della verità metteranno a repentaglio amicizie decennali, e torte misteriose faranno camminare tutti all'indietro...
Una catastrofe dopo l'altra a cui, fortunatamente anche grazie all'aiuto di zia Lily, riusciranno a rimediare.
Ma, nonostante la donna sembri spinta solo da buone intenzioni, le sue mire, puntano evidentemente a qualcos'altro...
Nulla a cui il lettore (a differenza di quei boccaloni dei fratelli a Bliss) non abbia pensato dalla sua primissima apparizione XD
Ma ahimè i quattro ragazzi aspetteranno di avere la verità sbattuta dritta dritta in faccia prima di capire con chi hanno a che fare.
Un libro rivolto ad un pubblico di giovanissimi, dal quale però, date le ottime premesse iniziali di cui vi avevo parlato, mi aspettavo molto di più. O meglio mi aspettavo mi piacesse molto di più.
Innanzitutto mi immaginavo (e desideravo) una storia più golosa, che mi facesse venire l'acquolina in bocca un po' come - ad esempio - me l'ha fatta venire leggere
"Chocolat" di a Joanne Harris.
Pensavo che avrei letto questo libro desiderando di mangiare tutto quanto, e suggestionandomi al punto tale da sentire il profumo del cioccolato (come dice lo stesso titolo), invece questo non è accaduto.
E non è successo soprattutto perché le ricette contengono ingredienti magici talmente ripugnanti e bizzarri, da far perdere qualsiasi appetito XD
Insomma, questo è proprio uno di quei casi in cui il contenitore è più bello del contenuto.
Però nonostante questo - e nonostante i protagonisti un po' troppo sciocchi (quella che fa specie è soprattutto Rose, che da essere l'eroina dichiarata della storia, appare invece come l'antagonista di se stessa) - la storia è carina e divertente, leggera e dolce, ricca di incantesimi e magia, ma anche di quei sentimenti profondi che albergano nei cuori di tutti, anche dei più piccini: le insicurezze, le gelosie, il non sentirsi mai adeguati o all'altezza.
Purtroppo quegli stessi sentimenti vengono trattati - per assecondare la leggerezza stessa del libro - in modo troppo superficiale, soprattutto se si pensa ad un pubblico più adulto.
Ma resta una storia carina, narrata e scritta nel modo giusto per la fascia d'età a cui è rivolta. Comunque un buon inizio per il primo capitolo di una saga, che termina lasciando nel lettore (anche in me che non sono più una bambina da un pezzo) la curiosità di sapere come evolverà la vicenda. E alla curiosità non si scappa! Io devo scoprirlo, e lo farò presto ^_^
Considerazioni:
Se non hai letto il libro e hai intenzione di farlo fermati qui!
Come dicevo poc'anzi, quella dei ragazzi Bliss è una storia perfetta per il pubblico alla quale è rivolta. Carina, divertente, dolce, dove anche alcuni tasti importanti che riguardano i sentimenti vengono sfiorati, ecco sfiorati, ma non pigiati del tutto.
E secondo me questo è in generale un errore che in molti libri per ragazzi viene commesso, e non ne capisco sinceramente il motivo, credo fortemente che un libro leggero debba, quando serve, essere anche profondo. Perché toccare alcune tematiche se poi si ha l'intenzione di liquidarle con superficialità?
I ragazzini come sono in grado di provare sentimenti forti (paura, rabbia, inadeguatezza, desiderio di avere una famiglia diversa, ecc) sono in grado (anzi lo meritano) di leggere libri che trattino quelle emozioni nella maniera adeguata.
A cosa mi riferisco? Ovviamente allo stato d'animo che caratterizza la protagonista di questo libro: Rose.
Rose si sente in un certo senso la pecora nera della famiglia, non perché venga trattata male dai genitori, anzi, ma il suo è più un senso di inadeguatezza personale.
Non si sente bella come suo fratello Ty, non è adorabile come la sorellina Leigh, non è simpatica come il fratellino Sage, e non è brava in pasticceria come i genitori.
Qual è dunque la sua qualità? Qual è la sua dote?
Da qui il desiderio di dimostrare a tutti i costi di valere qualcosa, di essere brava, di far vedere ai genitori che possono fidarsi di lei.
Perciò, l'occasione di gestire da sola la pasticceria, la prende con un grande entusiasmo. Finalmente potrà mostrarsi come la ragazzina responsabile che ritiene di essere. Una persona sulla quale i genitori possano sempre fare affidamento.
Però alla prova dei fatti tutti i ragazzi Bliss, ma soprattutto Rose, falliscono miseramente.
Infatti, mentre i maschi si dimostrano solo creduloni e tremendamente ingenui, Rose commette l'errore più grave. La ragazzina infatti, pur avendo promesso di non farlo, cede alla curiosità e utilizza il Magiricettario.
Da questa decisione verranno poi a scatenarsi tutti i guai che vedono i fratelli Bliss protagonisti in queste pagine.
Ma Rose è pur sempre una bambina, ci sta che commetta qualche marachella dettata dalla curiosità, non è questo il suo errore più grave, quello lo commette quando, pur non fidandosi mai pienamente della zia Lily, la mette al corrente del segreto di famiglia, l'oggetto che aveva promesso solennemente di difendere, venendo meno non solo alla parola data, ma alla sua stessa intenzione di dimostrarsi responsabile.
Ancora più sciocca e sconsiderata si dimostra poi, quando alla proposta della zia di lasciare la sua famiglia, e scappare con lei, risponde affermativamente, se non poi cambiare idea un secondo prima di ingerire il biscotto magico che l'avrebbe cancellata da tutti i ricordi dei suoi cari.
Ecco, per quanto mi riguarda, il fatto che sia passata da voler essere apprezzata dalla sua famiglia a prendere, anche solo in considerazione, l'idea di essere dimenticata e cancellata dalla loro vita, per fuggire con una sconosciuta (neanche troppo affidabile), l'ho trovata folle, insensata e incoerente con la storia stessa.
Ancora più folle e insensata ho trovato la reazione dei genitori nel sentire tutto ciò che i loro pargoli sono stati in grado di combinare in soli pochi giorni. In specie i complimenti fatti alla figlia - che, a conti fatti, non poteva dimostrarsi meno matura di come si è mostrata - mi hanno lasciata perplessa.
Dunque come ha superato Rose le sue insicurezze al momento che ha fallito in tutto ciò che si era preposta?
Come avrebbe dato prova ai genitori e a se stessa di essere brava, responsabile e capace?
Sì, i genitori le fanno capire che la amano per quello che è, e a prescindere da ciò che fa, ma dopo tutto quello che ha combinato qualsiasi genitore reale, una lezioncina gliela darebbe!
Ma invece nulla. Invece di ramanzine e punizioni qui si preparano colazioni.
Lo ripeto spesso, però credo davvero che una storia, per quanto fantastica possa essere, sia sempre più bella quando racconta i sentimenti e le reazioni nel modo più reale e realistico possibile. Perché anche una storia magica per ragazzini, può essere una storia vera e profonda con qualcosa da insegnare. Harry Potter lo insegna!
il mio voto per questo libro