sabato 28 dicembre 2013

Recensione: "Il richiamo del cuculo" di Robert Galbraith alias J.K. Rowling

Titolo: Il richiamo del cuculo
Titolo originale: The Cuckoo's Calling
Autore: Robert Galbraith (alias J.K. Rowling)
Editore: Salani
Data di pubblicazione: Novembre 2013
Pagine: 550
Prezzo: 16,90 €

Trama:
Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike.
Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l’ha schiacciata…

Recensione:
J.K Rowling, nota a tutti per la saga di Harry Potter, scrive questo romanzo giallo sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, ed esattamente come lo era stata in precedenza, pur confrontandosi con un genere e uno stile differenti, è estremamente credibile.
Non aspettatevi da questo romanzo nulla che abbia a che fare con l'universo magico che la Rowling ha creato in precedenza, il linguaggio qui è forte, i personaggi raccontati sono per la maggior parte sgradevoli, e in alcune occasioni volgari fatta eccezione per il protagonista e per la sua segretaria Robin.
Cormoran Strike è un personaggio a tutto tondo, l'autrice ci dà un ampia descrizione del suo aspetto trasandato, del suo carattere orgoglioso e dei suoi punti deboli.
Un uomo arguto e intelligente che riesce a catturare la simpatia del lettore.
Robin, una ragazza educata, gentile con un grande tatto, sempre appropriata e all'altezza della situazione.
Lei ha trovato nell'ufficio di Strike un lavoro che finalmente la entusiasma e a dal quale si lascia prendere e trasportare.
Robin porta nel romanzo quel tocco di gentilezza, e di femminilità di cui spesso leggendo si sente il bisogno.
Ogni sua comparsa è come una boccata d'aria fresca che un po' distoglie dalla gravità del caso.
La sua prima apparizione al cospetto di Strike ha un che di tragicomico che la rende subito simpatica agli occhi di chi legge.
I toni con cui l'autrice ci narra la vicenda non sono quelli incalzanti che lasciano con il fiato sospeso, no, lei ci porta all'interno di ufficio investigativo, e con Strike assistiamo alle varie deposizioni di coloro che conoscevano la vittima.
Un libro che procede con una certa lentezza fino all'ultima parte, ovvero fino a quando si arriva al punto di mettere assieme i pezzi che ci permettono (attraverso le acute osservazioni di Strike) di scoprire il nome dell'assassino.
Un bel romanzo, interessante e ben scritto, che lascia nel cuore un po' di nostalgia per i suoi protagonisti.

Considerazioni:
Se non hai letto il libro e ha intenzione di farlo fermati qui!
Ero molto curiosa di leggere qualcos'altro scritto dalla Rowling, una scrittrice che con la sua saga di Harry Potter mi ha fatto sognare.
Ero curiosa soprattutto di leggerla in un genere così diverso da quello per cui l'ho conosciuta.
E devo dire che non mi ha delusa.
L'ho trovata assolutamente credibile anche in questo genere, infatti se non l'avessi saputo non credo che avrei mai pensato che la mano che ha scritto la magia e i valori che ci sono in quel capolavoro che è la saga di Harry Potter, potesse essere la stessa che con freddezza e con un linguaggio duro, spesso scurrile e volgare ci racconta le molteplici versioni di un probabile omicidio.
Tuttavia non posso dire di essermi innamorata di questo suo lavoro, né di averlo divorato, perché non sarebbe vero.
Mi è sicuramente piaciuto, questo si, l'ho trovato interessante anche se non avvincente, in alcune parti un po' pesantuccio, in altre molto più leggero ed appassionante, in conclusione lo posso definire abbastanza equilibrato.
Le scene in cui è presente Robin, la segretaria, sono sicuramente quelle più leggere e divertenti da leggere, spesso non vedevo l'ora che ci fosse un dialogo o una qualsiasi sua apparizione per distogliermi un po' dalla pesantezza delle indagini.
Durante la fase investigativa la Rowling ha modo di presentarci una vasta gamma di personaggi e di quasi ognuno di loro si potrebbe sospettare.
Personalmente durante la lettura ho sospettato in particolare dello stilista Guy Somè e dello zio di Lula, Tony Landry.
Spesso i miei sospetti sono caduti anche sul fratello della modella, John Bristow, ma li lasciavo presto cadere dicendomi "no, sarebbe stato decisamente troppo stupido da parte sua far riaprire il caso" e invece la Rowling ci ha regalato un colpo di scena giustificandolo, a mio parere, in maniera poco plausibile. 
Insomma si, alla fine ci fa capire che, l'insicuro fratello dai denti da coniglio, era un pazzo psicopatico e con questa motivazione giustifica anche il suo voler far ricadere a tutti i costi la colpa su qualcun altro e quindi la follia di affidarsi ad un investigatore privato.
Un giallo che mi è piaciuto, ma non mi ha entusiasmato, non l'ho letto con la fretta e la voglia di finirlo e di dare risposta al nome del colpevole, non mi ha incollata alle sue pagine, soprattutto perché non è scritto in modo che risulti  un racconto avvincente, ma realistico, senza troppi colpi di scena (se non quelli finali).
Una volta concluso mi ha lasciato una sensazione strana.
Da una parte il colpo di scena, dall'altra la spiegazione decisamente forzata a tale risvolto, un po' come se la scrittrice, volendo meravigliare a tutti i costi, ci abbia un pochino calcato la mano, dando il ruolo del colpevole (guarda caso) al meno sospettabile.
Altra sensazione con la quale mi sono ritrovata a fare i conti a libro chiuso è stata la simpatia e l'affezione alla coppia Cormoran/Robin. 
Li ho trovati davvero carini, complici, così teneri nel volersi rispettare a vicenda, nei riguardi che silenziosamente ognuno aveva verso l'altro.
Insomma mi mancano già un po' e per questo spero di leggere ancora di loro molto presto.

il mio voto per questo libro

  

8 commenti:

  1. Non ho voluto comprare questo libro perchè mi è parso subito un libro da"fenomeno letterario" stile best seller, ovvero quel tipo di romanzo di cui tutti parlano e che tutti elogiano ancor prima di leggerlo soltanto a causa del fatto che l'autrice ha scritto altri romanzi famosi prima di questo. A parte il fatto che non capisco questa sua maniacalità nel cercare di far credere a tutti che a scrivere questi libri sia un uomo( firmandosi con solo le iniziali del suo nome d'arte e cambiandolo in seguito direttamente con un nome maschile) il chè è probabilmente il mezzo per attirare l'attenzione di più lettori possibili, tra cui tutti, sia donne che maschilisti(e ce ne sono, probabilmente lo è la stessa autrice), affermo con piena sincerità che entrare in libreria e sentirsi sommersa dalla cover ed il titolo di questo libro trovandolo sempre a portata d'occhio e di mano sia una cosa davvero insopportabile e irritante. Ed è ancora più irritante entrare in libreria(che si sarebbe benissimo potuta chiamare"libreria dedicata al richiamo del cuculo") con l'intenzione di regalare alla tua migliore amica una copia del tuo libro preferito, ovvero "il cavaliere d'inverno" un libro di una scrittrice americana che in pochi conoscono e che costa soltanto poco piu di 5 euro ma che racchiude in se 700 pagine di amore, guerra, storia, olocausto, sofferenza e felicità e constatare che...non lo hanno... e probabilmente non lo hanno mai avuto-.-'... però hanno trentamiliardi di copie di questo richiamo del cuculo che in realtà di cosa parla? Di una modella uccisa dal fratello psicopatico...ma non è nemmeno questo ciò che incentiva le vendite, il motivo è soltanto il fatto che questo/a Robert è quella/o che ha scritto Herry potter.

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    1. Ciao!
      Diciamo che concordo in parte con quello che dici, ovvero: ammetto (come ho scritto anche nella mia recensione) di aver preso questo libro per curiosità, volevo vedere cosa la Rowling avesse ancora da offrire e volevo leggere qualcosa di suo, diverso da Harry Potter.
      Però questo libro mi ispirava di più del "Il seggio vacante" che non ho ancora letto, e ho voluto cominciare con lui.
      Non penso comunque di averlo elogiato, anzi credo di essere stata obiettiva dicendo quello che mi è piaciuto e quello che non mi ha convinto, e credo che si sbagli comunque, sia nel dare giudizi positivi, che negativi prima di aver letto e giudicato da sé.
      Giudicare prima di conoscere è sempre sbagliato.
      Quindi anche tu puoi dire che non ti interessa il genere, ma prima di esprimerti così negativamente dovresti quantomeno leggerlo.
      Poi che possa non piacere non lo metto in dubbio. come io stessa ho affermato non l'ho trovato avvincente, ma abbastanza lento e un po' pesante.
      Per quanto riguarda la questione dello pseudonimo, non credo l'abbia fatto per maschilismo, semplicemente credo che abbia voluto cercare di far successo senza usare il suo nome, (anche se il tentativo è durato decisamente poco) e abbia scelto un nome maschile perché, effettivamente, il romanzo pare scritto da un uomo.
      Io ho acquistato il libro alla Feltrinelli e non ho visto come te una sovraesposizione di questo titolo, ce n'erano 5 o 6 volumi in tutto, esattamente come tutte le altre ultime uscite.
      Poi che libri di scrittori meno noti, ma altrettanto validi, siano totalmente assenti dalle librerie e si debba prenderli sempre su ordinazione, ti do pienamente ragione.

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  2. premetto che il libro mi è stato regalato per natale, non l'ho ancora letto, ma mi ispira moltisssssimo!

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  3. a me questo libro non ispira tanto e credo che non lo leggerò.
    non è il mio genere!

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  4. Lo sto leggendo in questi giorni e arrivata ormai a pagina 188 è stato molto un "conosciamo il nostro detective". Non so se sia stato voluto per i seguiti che verranno, fatto sta che fin'ora la lettura sta procedendo mooolto lentamente. Spero in quell'ultima parte di cui parli!

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    1. poi fammi sapere il tuo giudizio finale, sono curiosa ^^

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  5. Ho questo libro nel mio ereader ma non so come mai ma mi decido sempre a rimandarne la lettura. La trama inizialmente non mi aveva ispirata molto, diciamo che sinceramente lo leggerei conoscendo l'autrice che ha uno stile che mi coinvolge... non so...

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  6. buono a sapersi, anche perché me l'hanno regalato, ed ero sempre un po restia ad iniziarlo...

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