venerdì 21 luglio 2017

Recensione: "Una voce di piombo e oro" di K.L. Going

Titolo: Una voce di piombo e oro
Titolo originale: Pieces of why
Autore: K.L. Going
Editore: Il Battello a Vapore
Data di pubblicazione: 14 marzo 2017
Pagine: 212
Prezzo: 12,00 € 


Trama:
Più di ogni altra cosa, Tia sogna di diventare una cantante, una la cui voce sia capace di cambiare il mondo. Il che non è affatto semplice, visto che è povera, con una mamma che si spacca la schiena lavorando in un supermercato e un papà in galera.
Però la sua voce è davvero pazzesca e Tia già canta con un coro gospel in cui è una delle poche ragazze bianche. Un giorno, a pochi metri da dove il coro sta provando, viene ucciso un bambino e la verità riguardo al motivo per cui suo padre è in carcere esplode, facendo crollare il muro di silenzio che la mamma e i suoi amici hanno costruito attorno a lei. È una verità talmente scioccante che Tia non riesce più a cantare. Anche il suo sogno è morto per sempre?

Recensione:
Tia ha dodici anni, una famiglia sgangherata (con un padre in galera e una madre che ha deciso di affrontare la vita rintanandosi nella vergogna), poche possibilità economiche e un grande sogno: quello di diventare una grande cantante, una di quelle voci capaci di cambiare il mondo.
Il giovedì, il giorno delle prove con il coro, è per lei il più bello della settimana, quello per cui vale la pena alzarsi dal letto, affrontare l'afoso caldo estivo e attraversare il quartiere più malfamato di New Orleans. 
Ma quel giovedì le cose andranno diversamente, quel giovedì un fatto che apparentemente ha poco o nulla a che fare con Tia e la sua vita, la cambierà per sempre, portando a galla segreti sepolti e verità dimenticate.

"Certi giorni dovrebbero arrivare con un avviso di pericolo, tipo: ATTENZIONE! Questo giorno sarà nocivo per la vostra salute. Invece la maggior parte delle giornate comincia in modo normale. A volte anche meglio del normale. Il che è molto peggio."

Tia è in chiesa, sta facendo la cosa che più ama fare, cantare dando voce alla sua anima, quando, all'esterno, il rumore di uno sparo sconquassa tutto, interrompe il canto, ferma la musica e dà avvio ad una serie di eventi a catena che turberanno il presente della ragazza, di sua madre e di chi sta loro attorno.
Il mondo di Tia sembra essere cambiato dopo quello sparo, non solo il suo animo è turbato, ma tutto ciò che le gravita attorno sembra essere stato condizionato dall'accaduto. Non può fare a meno di chiedersi perché tutti ora la guardino con quel misto di curiosità e imbarazzo, e perché al suo passaggio tutti sembrino ammutolirsi, interrompendo discorsi che probabilmente avevano lei come protagonista.
L'uccisione di quel bambino cosa ha a che fare con lei? Perché la gente del quartiere sembra guardarla con occhi diversi? E perché sua madre, da sempre taciturna, sembra ora essersi rinchiusa ancora più nel suo guscio?
Saranno questi gli interrogativi che spingeranno Tia a porsi delle domande e a esigere quelle risposte su suo padre che sua madre ha sempre eluso con abilità.
Una storia che in poche pagine affronta con grande intelligenza e delicatezza vari temi, difficilmente affrontati nei romanzi per ragazzi.
Parla di pregiudizio, di sospetto e razzismo, ma anche di vergogna, paura e perdono.
L'autrice ci racconta di quelle vite spezzate dalla violenza, ma lo fa invitandoci a metterci nei panni di tutti quelli che subiscono tale dramma, vittime, carnefici, familiari di entrambe le parti e vicini (sia quelli più spregevoli che quelli più comprensivi).
Soprattutto ci invita a metterci nei panni della figlia e della moglie dell'assassino. Innocenti su cui, loro malgrado, ricadono le colpe del carnefice. 
Un romanzo concreto, che racconta la verità senza infiocchettarla o addolcirla, racconta la vita che è dura e piena di cose brutte e ingiuste, ma dove, di tanto in tanto si può inciampare in qualcosa o qualcuno di bello, un sogno anche, per cui valga la pena avere forza e speranza. 

Considerazioni:
Ho trovato questa lettura molto più profonda e intensa di quanto mi sarei potuta aspettare.
Un romanzo per ragazzi che consiglio di leggere e far leggere, perché racconta di una situazione tutt'altro che rosea e di come, nonostante tutto, le sue protagoniste (madre e figlia) riescano, insieme, a farcela. A superare la disgrazia che è loro capitata.
L'autrice, attraverso queste pagine, ci porta tra le strade di New Orleans, nei quartieri più difficili e poveri, dove la tranquillità è solo un miraggio e la delinquenza all'ordine del giorno.
Ci porta a casa di Tia, un'adolescente come tante, che come tante cova i suoi sogni e desideri che condivide con l'amica di sempre.
Ma la vita di Tia non è affatto semplice, e attraverso lei l'autrice coglie l'occasione di narrare la storia di una bambina cresciuta portando inconsapevolmente sulle spalle il terribile peso di una colpa non sua.
Tia e sua madre sono marchiate, additate e giudicate pur non avendo alcuna responsabilità, anzi essendo esse stesse vittime.
È triste e profondamente ingiusto leggere di una ragazzina che viene condannata per le colpe di suo padre. Perché una moglie ignara e una bimba di soli quattro anni sono costrette a sentire su di loro il disprezzo la disapprovazione? 
Qual è la loro colpa? Cosa avrebbero potuto fare per impedire ciò che è accaduto? 
Fa pensare il poter guardare la situazione dal loro punto di vista e rendersi conto come è facile sentenziare, e quali orrori possono provocare i giudizi affrettati.
La madre di Tia, ad esempio, non ha saputo reagire a ciò che l'ha travolta. A quegli sguardi che la condannavano ha risposto condannandosi a sua volta. Rinchiudendosi nel suo mondo fatto solo di casa/lavoro e liberando il quartiere dalla sua vergognosa presenza, evitando di partecipare a feste ed eventi pubblici.
Ovviamente i segreti, le cose non dette, e i troppi rifiuti all'apertura, hanno compromesso ed incrinato il rapporto madre/figlia.
E una delle cose più belle di questa lettura è leggere di loro, degli scontri e degli incontri, così reali, così dolorosi, eppure così teneri.
Toccante è stato anche leggere di Tia e delle sue riflessioni sulla vita, sulla morte, sul tempo strappato via a tutte quelle vittime delle pessime scelte altrui, e su quel padre macchiatosi di un crimine fin troppo mostruoso.
È giusto volere ancora bene a chi compie una cosa tanto orrenda? È giusto cercare di perdonare? Le persone come suo padre sono sempre state persone cattive o hanno solo fatto delle scelte sbagliate?
Tante domande che la piccola protagonista si pone e che di rimando ci invita ad affrontare... interrogativi che troveranno risposta solo nella nostra coscienza, o che molto più probabilmente ci sentiremo semplicemente fortunati da non dovercene davvero preoccupare.


Ringrazio Il Battello a Vapore per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

2 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro, ma ora rimedierò e lo metterò subito in wish list. Mi aveva già convinto la trama, che sembra molto promettente, ma le tue parole mi hanno dato il "colpo di grazia". Grazie per avermelo fatto scoprire! :)

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  2. Neanche io conoscevo questo libro ma sicuramente ci farò un pensiero

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