mercoledì 10 aprile 2019

Recensione: "Il libro delle ore felici di Jacominus Gainsborough" di Rébecca Dautremer

Titolo: Il libro delle ore felici di Jacominus Gainsborough
Titolo originale: Les riches heures de Jacominus Gainsborough
Autore: Rébecca Dautremer
Illustratore: Rébecca Dautremer
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 23 ottobre 2018
Pagine: 50
Prezzo: 18,00 € (cartaceo)

Trama:
Come le ore felici? Diciamo pure una vita intera! Quella di Jacominus Gainsborough. Le foglie d'autunno nel parco, la pioggia, la bassa marea. Un capitombolo, un arrivederci sul molo, un buongiorno in un giardino di pietre. Un picnic, qualche gita e l'ombra fresca sotto il mandorlo. Tutto qui. Una vita.

Recensione:
Ci capita spesso di leggere biografie di persone straordinarie che, con le loro opere, hanno cambiato il corso della storia per sempre.
Uomini e donne i cui nomi sono scritti nelle pubblicazioni più importanti, le imprese narrate ai posteri, il ricordo celebrato in eterno.
Bene, "Il libro delle ore felici di Jacominus Gainsborough" non parla di personalità di tal calibro. In realtà non parla neppure di persone, ma solo di un piccolo coniglietto venuto al mondo, in un giorno qualunque, e in un posto qualunque.
La storia di Jacominus non ha niente di memorabile di per sé, eppure è proprio questo il bello. Il giovane Gainsborough cresce, con una gamba malandata, e l'amore di una famiglia, non perfetta, ma neppure così disastrata. Con la nonna che lo sprona a pensare e a sognare, e gli amici che lo riportano con i piedi per terra.
E con la bella Vidocq, ovviamente, che è quanto di più prezioso i suoi occhi possano vedere o sperare.
Jacominus diventa grande, davanti ai nostri occhi, e a quelli dei suoi cari.
Impara a leggere, a contare, ad essere generoso, a vedere la bellezza delle piccole cose, ad aver fiducia in se stesso. Ma impara anche a sbagliare, ad avere il cuore spezzato, a ripartire da zero.
Il coniglio fa tesoro di ogni emozione, bella o brutta che sia, colleziona ricordi come fossero monete rare. Tiene vicino gli amici, perdona i nemici e combatte per avere ciò che ama. Vive a trecentosessanta gradi, senza rimpianti, senza rimorsi, senza remore.
E le sue azioni lasciano il segno. Non nel mondo, che non farà molto caso alla sua esistenza - come capita, e capiterà a molti di noi -, ma nel cuore di chi ha incrociato nel corso del suo cammino.
L'albo di Rébecca Dautremer è uno di quelli che, con la sua semplicità, commuove ed emoziona. Il messaggio che trasmette è una lezione di vita che non può essere dimenticata. In una società che si affanna per essere sempre in primo piano, a dimostrare di essere più forte, bella e vincente, questa storia era l'inversione di marcia che serviva. Il riscatto della normalità e dell'anonimato, il primato della realtà sull'apparenza.
Come se non bastasse, l'opera, che già per quanto riguarda la parte testuale non ha niente da rimproverarsi, è correlata da splendide illustrazioni a colori, ricche di dettagli e di personaggi tutti da scoprire.
La poesia delle parole unita alla delicatezza dei disegni, una simbiosi perfetta, che non potrà che lasciare a bocca aperta il pubblico di ogni età. 

Ringrazio la casa editrice Rizzoli per avermi fornito una copia cartacea di questo albo

il mio voto per questo libro

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