sabato 28 novembre 2020

Recensione: "Anna dai capelli rossi" di Lucy Maud Montgomery

Titolo: Anna dai capelli rossi
Autore: Lucy Maud Montgomery
Editore: Gallucci
Data di pubblicazione: 21 giugno 2018
Pagine: 362
Prezzo: 13,90 € 

Trama:
Matthew e Marilla conducono una vita abitudinaria nel pacifico paesino di Avonlea. Ormai anziani, decidono di adottare un orfano che li aiuti a mandare avanti la fattoria. Ma invece del ragazzo promesso dall’orfanotrofio, a casa Cuthbert arriva Anna, una bambina dotata di una inesauribile immaginazione che finirà per conquistare tutti. 

Recensione:
Non molto tempo fa, parlandovi di un romanzo per ragazzi, vi avevo detto che, a mio modesto parere, i libri capaci di lasciare una traccia indelebile nella nostra mente sono quelli che, nel corso delle pagine, ci regalano personaggi straordinari, unici nel loro genere.
E parlando di protagoniste stravaganti ed eccentriche, come non citare Anna Shirley, la bambina dai capelli rossi, perennemente con la testa tra le nuvole? 
Impossibile leggere le sue avventure, o per meglio dire le sue disavventure, e non affezionarsi a quel tipino strambo che non fa che combinare, pur senza volerlo, un guaio dopo un altro.
Anna è la vera anima del romanzo, la linfa vitale che pervade ogni capitolo, colei che ci fa emozionare, regalandoci immagini di estrema poesia ma anche aneddoti ricchi di umorismo e autoironia.
Lei è un vero vulcano di energia, di emozioni e di idee, una testa sempre in moto che non smette di immaginare e fantasticare, di ideare grandi castelli di sabbia e, con la stessa facilità, di distruggerli al minimo soffio di vento. Anna è indomita e volubile, è pace e spensieratezza, ma è anche rabbia, malinconia e profonda tristezza. È ogni sfaccettatura dell'animo umano, è la dicotomia che ognuno di noi ha dentro.

Dentro di me devono esserci tante Anna diverse, a volte penso che sia per questo che sono una persona così difficile. 
Se fossi un’Anna sola sarebbe tutto molto più facile, ma anche molto meno interessante.

Tuttavia la piccola Shirley, per quanto speciale, è solo una goccia limpida in un mare altrettanto nitido e trasparente, perché se Lucy Maud Montgomery ha dato il meglio di sé nel dar vita alla romantica sognatrice che presta il nome all'opera, non si è certo risparmiata nel ritrarre la magica cittadina di Avonlea e i suoi poliedrici abitanti.
Il lettore non potrà fare a meno di sentirsi parte di quell'isola così accogliente e suggestiva. Grande merito, in questo caso, va senza dubbio conferito alla penna della scrittrice, così esperta nell'uso delle parole da riuscire a rendere anche la più misera descrizione un piccolo quadro da incorniciare e fissare alla parete. 
Che si parli di tramonti, selve oscure, laghi splendenti, torrenti impetuosi o semplicemente di viali alberati, poco importa, le scene raffigurate appariranno sempre talmente perfette che sembrerà di sognare ad occhi aperti.
E che dire poi di Matthew e Marilla, l'anziana coppia di fratelli che decide di dare un tetto all'undicenne Anna, appena giunta sull'Isola del Principe Edoardo? 
Due personaggi così diversi eppure amabili allo stesso modo: lui, tenero e taciturno, non fa che assecondare i voli pindarici della figlia adottiva ed invitarla a credere sempre in se stessa; lei, apparentemente più integerrima e severa, cerca di tenere Anna con i piedi ben saldi per terra, ma allo stesso tempo non può evitare di rimanere contagiata dall'allegria e dalla fantasia di quello spirito libero.

Anna rimase in silenzio finché non imboccarono il vialetto di casa. Furono accolte da un venticello vagabondo, che portava con se il profumo speziato delle felci umide di rugiada. Tra le ombre degli alberi, la luce allegra della cucina di Green Gables brillava in lontananza. Tutto a un tratto Anna si accostò a Marilla e fece sgusciare la sua manina nel palmo calloso della donna.
«È bello tornare a casa e sapere che quella è casa» disse «voglio già bene a Green Gables, e non ho mai voluto veramente bene a un posto prima d'ora. Nessun posto mi aveva dato la sensazione di casa. Oh Marilla, sono così felice. Potrei quasi mettermi a pregare senza trovarlo difficile». 
Una piacevole sensazione di calore si diffuse nel petto di Marilla quando sentì il tocco di quella manina, forse una scintilla di affetto materno che non aveva potuto esprimere.

La quotidianità a Green Gables è calda e avvolgente come una coperta, tra quelle quattro mura ci si sente a casa, mentre fuori, nel placido mondo di Avonlea, si respira la fresca brezza del vento e si ha l'impressione di essere cullati da madre natura.
Questo romanzo ha un effetto balsamico e calmante, come pochi altri.
Leggendolo non si può non avvertire il clima sereno e disteso dell'isola, grazie non solo alle meravigliose ambientazioni, ma anche a tutti i simpatici personaggi.
Inoltre, aspetto da non sottovalutare, non credo di aver mai riso così tanto leggendo un libro, e questo è dovuto principalmente ad Anna e ai suoi dialoghi con Marilla.
Le due insieme sono assolutamente spassose, anche se già le bizzarrie di Anna basterebbero a strappare un sorriso anche al pubblico più serioso.
 
«Marilla, non è bellissimo pensare che domani comincia un nuovo giorno, uno in cui non ho ancora fatto niente di sbagliato?» 
«Qualcosa farai di sicuro» disse Marilla «non ho mai visto nessuno più bravo più di te a sbagliare, Anna» 
«Sì, hai ragione» ammise Anna con aria desolata «però qualcosa di positivo c'è, non so se l'hai notato Marilla: non faccio mai due volte lo stesso errore» 
«Non sono convinta che questo migliori di molto le cose, visto che continui ad inventarne di nuovi» 
«Oh, ma non capisci, Marilla? Dev'esserci un limite al numero di errori che una persona può commettere, perciò quando lo avrò raggiunto sarò a posto per sempre. È un pensiero confortante»

E parlando di Marilla, credo che lei sia una delle rivelazioni del libro. Man mano che si va avanti con i capitoli, vien fuori la sua dolcezza e la voglia di amare e sentirsi amata. L'anziana donna, così abituata alla solitudine, grazie alla convivenza con quella ragazzina buffa, che non fa che blaterare di sogni nel cassetto e di grandi e irrimediabili tragedie, riscoprirà l'importanza dell'istinto materno e dell'affetto, che sbocceranno in lei inaspettatamente, come fiori. 
In conclusione "Anna dai capelli rossi" è uno di quei libri straordinariamente adatti a qualsiasi lettore di qualunque età. Sicuramente lo consiglierei ai ragazzini, e ancor più alle ragazzine, che potrebbero facilmente riconoscersi, e in alcuni casi, anche farsi ispirare da Anna e dalle sue ambizioni. E lo raccomanderei agli adulti perché la storia narrata da Montgomery è una di quelle che ti riporta all'infanzia, ai ricordi indelebili di quando si era bambini, spensierati, liberi e, soprattutto, felici.

Considerazioni:
Quanto ho amato questo libro! E quante volte, tra un capitolo e l'altro, ho sospirato e pronunciato la frase "come vorrei essere a Green Gables in questo momento".
Ebbene sì, perché la casa di Matthew e Marilla, così come la ridente cittadina, è un luogo così meraviglioso da rapirti, e da farti desiderare di ritrovarti davvero lì a passeggiare per il Viale degli Innamorati o per la Bianca Strada delle Delizie, di svegliarti salutando il vecchio ciliegio in fiore, meglio noto come La Regina delle Nevi, di sostare a fare un picnic sulla riva del Lago Lucente o presso la Sorgente delle Driadi.
Per non parlare poi dei personaggi: dopo un'iniziale ritrosia, Anna viene accolta a braccia aperte da tutti, dai compagni di scuola che vedranno in lei un faro, una persona cui ispirarsi, ma anche la fonte dei loro divertimenti; dai vicini di casa, come la brusca Rachel Lynde, la signora Allan e la signorina Josephine, che rimarranno conquistati dalla sua bizzarria e dalla sua spiazzante sincerità, sino ad arrivare al resto della comunità. Tutti loro insieme fanno battere il cuore di Avonlea, e ci regalano una valanga di emozioni e di risate.
In realtà questo romanzo rappresenta uno dei rari casi in cui per trovare dei difetti bisogna davvero impegnarsi. Certo, il personaggio di Anna è un po' troppo melodrammatico, soprattutto considerando il passato tragico che ha alle spalle (la morte prematura dei genitori, e le famiglie per cui è stata costretta a lavorare in tenera età), e a volte sembra fin troppo ossessionata dall'amica Diana, tuttavia queste note eccessive rendono la ragazza così singolare e strampalata da suscitare una certa ilarità, piuttosto che fastidio. 

«Diana e io ci siamo appena dette addio giù alla fonte, è un momento che ricorderò per sempre. Ho parlato nella maniera più drammatica possibile, con un sacco di metafore. Le metafore rendono sempre tutto molto più romantico. 
Diana mi ha dato una ciocca dei suoi capelli, la cucirò dentro un sacchettino che porterò al collo per tutta la vita. Ti prego, assicurati che lo abbia quando mi seppelliranno, non credo infatti che vivrò ancora a lungo. Forse quando la signora Barry vedrà il mio corpo freddo e morto ai suoi piedi proverà un po' di rimorso per quello che ha fatto e permetterà a Diana di venire al mio funerale» 
«Non credo ci sia pericolo che tu muoia di dolore Anna, fintanto che continui a parlare» disse Marilla, insensibile.

Una cosa però che mi ha dato dispiacere c'è davvero: il tempo a Green Gables scorre troppo velocemente. Già solo in questo primo libro la protagonista cresce di cinque anni, e gli ultimi capitoli sono tutti quasi interamente dedicati allo studio e alla preparazione per l'esame di ammissione alla Queen's Academy. La ragazzina che combinava marachelle è maturata ed è cresciuta, fino ad essere pronta a spiccare il volo e lasciare il nido. Rappresentando solo il primo di una lunga serie di volumi, avevo sperato che almeno questo fosse interamente incentrato sull'infanzia spensierata della bimba dai capelli rossi, ma purtroppo non è così.
Capisco che, probabilmente, per l'autrice fosse importante mostrare il cambiamento di Anna, il bruco che diventa farfalla, ma se c'è un privilegio che ha la fantasia è quello di saper fermare il tempo, quindi perché non farlo? Perché non regalarci un sogno di un mondo perfetto, senza responsabilità e doveri, ma fatto solo di libertà, girandole di pensieri e corse contro il vento?

Ringrazio la casa editrice Gallucci per avermi fornito una copia cartacea del romanzo

il mio voto per questo libro




2 commenti:

  1. Sono davvero contenta che questo romanzo ti sia piaciuto! Anna ha per me un posto speciale: da piccola l'anime era uno dei miei preferiti, e la serie tv mi ha fatto innamorare nuovamente di questo personaggio.
    Recuperare finalmente anche la lettura dei libri che hanno dato vita a tutto è stato un passo quasi automatico, e non potrei essere più contenta di averlo fatto! 💛

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  2. Anna dai capelli rossi è un romanzo che mi è rimasto nel cuore! L'ho letto più di una volta e l'ho sempre trovato meraviglioso. ❤

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