martedì 29 dicembre 2020

Recensione: "Sorella di neve" di Maja Lunde e Lisa Aisato

Titolo: Sorella di neve
Autore: Maja Lunde
Illustrazioni: Lisa Aisato
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 1 novembre 2020
Pagine: 192
Prezzo: 24,00 €

Trama:
La vigilia di Natale è alle porte e Christian sta per compiere undici anni. Di solito è un giorno magico, il più bello dell'anno, accompagnato dal suono del fuoco che scoppietta nel camino, dalle luci dell'albero di Natale e delle candele tremolanti. Ma quest'anno tutto è diverso, Christian e la sua famiglia stanno affrontando un terribile lutto e l'atmosfera del Natale è del tutto scomparsa. 
Poi, un giorno, Christian incontra Hedvig, una ragazza allegra e grande amante del Natale, e comincia a credere che forse non tutto è perduto. 
Ma qualcosa di strano accade nella casa di Hedvig: chi è il vecchio che si aggira per la sua casa? E perché la bambina è sempre così riservata?

Recensione:
Maja Lunde, con questo meraviglioso libro illustrato, ci regala non solo una perfetta favola di Natale, ma anche una storia senza tempo, che parla di dolore e di perdita, di accettazione e rinascita.
Con un percorso in 24 capitoli - che richiamano alla mente le tipiche tappe del calendario dell'avvento - entriamo a far parte della vita di Christian e della sua sconquassata famiglia, ancora in lutto dopo la recente morte della figlia maggiore, l'esuberante Juni. 
Da quel terribile giorno, niente è stato più come prima, niente più canzoni urlate a squarciagola, niente più gite, niente più fotografie, niente più sorrisi. Niente di niente, solo silenzio.
Christian osserva mestamente i suoi genitori che non sono più i suoi, che non lo guardano più in viso, che non si interessano più a lui, e poi vede la piccola Augusta la quale, solo sei mesi prima, era un tornado di energia ed emozioni ma che, dopo la morte della sorella, si è spenta, proprio come il resto della famiglia. 
Natale si avvicina, come anche il compleanno del ragazzino, ormai rassegnato a non festeggiare né l'uno né l'altra cosa. 
Ma poi in una fredda giornata di neve arriva lei, la bambina più stramba e vivace che si possa immaginare. Rossi i capelli, rosso il cappotto, ed un sorriso così aperto e accogliente che il nostro protagonista non può che sorriderle di rimando. 
Hedvig, perché questo è il suo nome, non riesce proprio a stare zitta, è un fiume in piena di parole, domande, proposte ed entusiasmo. Lei, assieme all'abbagliante Villa Vischio, addobbata in grande stile, cercheranno di riportare lo spirito delle feste nel cuore del bambino e della sua sofferente famiglia. Ne saranno capaci, o il dolore avrà ancora la meglio?

Ma quella narrata in queste pagine non è solo la storia di Christian, ma anche quella della stessa Hedvig che, dietro quegli enormi sorrisi, sembra nascondere più di un segreto, e del misterioso Henrik, che si aggira di soppiatto nei dintorni di Villa Vischio, con l'aria cupa di chi non riesce a superare il passato.
Queste tre vite - e non solo queste - si intrecceranno l'una all'altra, dando una svolta al corso degli eventi, e donando una dolce consolazione agli animi feriti dei personaggi principali.
Una favola tenera e nostalgica, che trasporta nell'atmosfera magica delle feste, ed emoziona con un racconto che sa di sentimenti puri e reali.
Ma soprattutto un libro che trasmette un bellissimo messaggio di speranza. Perché ciò che conta non è dimenticare il dolore, ma accettarlo come una parte inevitabile e necessaria della vita. Ciò che conta è ricordare chi abbiamo amato, e onorarne la memoria ogni giorno, non cancellarne le tracce per non soffrire, ma tenerle vicino al cuore, per continuare a sentirli sempre al nostro fianco.

Considerazioni:
Adoro i libri illustrati, ma ciò che amo davvero sono i libri che, non si limitano a dare il giusto lustro a dei bellissimi disegni, ma anche alla storia che sono chiamati ad accompagnare.
Non sempre è così, anzi spesso l'importanza delle illustrazioni è tale da soppiantare la storia, ridotta ad un paio di righe per foglio.
Il connubio delle parole dell'autrice Maja Lunde e della celebre e pluripremiata disegnatrice Lisa Aisato, invece, si dimostra vincente. Un sodalizio perfetto in cui nessun membro prevale sull'altro, per dare vita ad un racconto emozionante ed indimenticabile.
E parlando proprio delle illustrazioni, cosa posso dire se non meraviglia delle meraviglie! Alcune sono così dettagliate da sembrare quasi delle foto, altre così allegre e colorate da essere una gioia per gli occhi.
E poi i personaggi... come si fa a non affezionarsi a quella creaturina buffa che è Hedvig? I suoi sproloqui mi hanno ricordato molto la altrettanto strampalata Anna Shirley!
Naturalmente anche Christian ed Henrik si sono guadagnati il mio affetto nel corso delle pagine, grazie ai loro comportamenti schivi e ai loro significativi silenzi.
Sulla famiglia di Christian non c'è molto da dire, perché per quanto i genitori possano aver peccato di sensibilità nei confronti dei figli superstiti, non si può giudicarli. Ognuno affronta il dolore come meglio crede, o nell'unico modo che ritiene possibile.
Vorrei spendere invece due parole su Juni, la cui assenza è a tutti gli effetti il tema principe del libro. Tramite la sua figura evanescente, vengono toccati, in modo discreto, due tematiche molto importanti, soprattutto al giorno d'oggi: la depressione e i disturbi alimentari.
Juni era la persona più esuberante al mondo, fino a quando qualcosa dentro di lei si è rotto. La risata, che da sempre la contraddistingueva, ha lasciato spazio prima ad un assordante vuoto di parole, e poi a lacrime che non avevano bisogno di spiegazioni.
La ragazza, che fino a poco tempo prima illuminava le stanze in cui metteva piede, ha cominciato a sparire, fisicamente e mentalmente, sino a diventare solo un ingombrante ricordo per i suoi cari, una voragine buia che ha risucchiato tutto il resto. 
Ma da ogni baratro si può risalire, se si ha voglia di farlo, e se c'è una mano amica, tesa e pronta ad afferrarci. Se si vuole ricominciare a vivere, giorno dopo giorno, un passo alla volta, non nascondendo il proprio dolore, ma condividendone il peso con chi ci ama.

Ringrazio la casa editrice Giunti per avermi fornito una copia cartacea del libro

il mio voto per questo libro

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