lunedì 31 maggio 2021

Recensione: "I giardini degli altri" di Marta Barone

Titolo: I giardini degli altri
Autore: Marta Barone
Illustrazioni: Chiara Fedele
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2020
Pagine: 141
Prezzo: 15,00 €

Trama:
Olivier si trasferisce in campagna per le vacanze estive e lì incontra Nina. 
Lei gli appare all’improvviso, seduta sul ramo di un tiglio. Assomiglia a una creatura del bosco e quasi non sembra vera. E invece è vera come vere sono le loro corse tra i campi, i bagni al fiume, le cacce al tesoro. 
Un giorno, nel misterioso Podere dei Tigli, Nina e Olivier scoprono un quaderno ingiallito, che contiene una storia. È una storia di scritti segreti e di Camere delle Meraviglie, una storia vecchia più di cento anni, che tra le loro mani torna a essere viva e più vicina che mai. 

Recensione:
"I giardini degli altri" è il racconto di un'estate spensierata, di un'amicizia speciale, di un tesoro nascosto, e di una vita non vissuta.
È la storia di Olivier e Nina che si incontrano per caso nel corso di una vacanza, ma è anche la storia della giovane ed incompresa Paloma che, cento anni prima, abitava proprio lì vicino, nel misterioso Podere dei Tigli.
I due ragazzini, abituati a vivere con un solo genitore, e a subire l'assenza dell'altro, condividono lo stesso dolore e la stessa paura di restare soli, e sarà proprio questa vicinanza ad unirli e a coinvolgerli nella più straordinaria delle avventure.
Marta Barone, con questo romanzo, ripubblicato in una nuova bellissima edizione illustrata, ci fa vivere l'emozione dei primi legami, delle persone che si scelgono a prima vista, che si capiscono anche senza dire una parola.
Olivier e Nina sono due lati opposti della stessa moneta: lui silenzioso e riflessivo, abituato a sentire più che ad esprimere, lei invece un fiume in piena, che non rinuncia mai ad una domanda, che vuole cercare e sapere.
Insieme scopriranno il valore dell'amicizia e soprattutto della libertà.

Olivier non aveva mai parlato molto. Spesso pensava così tanto a quello che aveva da dire che poi perdeva l'occasione per pronunciarlo. L'unica persona con cui parlava alla pari - anche se, ovviamente, lei parlava molto di più - era la mamma. Ma al di fuori, nel mondo, non aveva poi così voglia di dire come la pensava. 
Nina gli tirava fuori le parole. Non che lo costringesse, ma era così genuinamente interessata a quello che Olivier aveva da raccontare, a come la pensava su una data cosa, all'emozione che provava vedendo dei cuccioli di volpe muoversi furtivi tra le felci del sottobosco, che lui se le estraeva dal petto e gliele offriva come lucumi zuccherini.

Un libro di avventura e mistero, ma soprattutto un libro che si fa portavoce della bellezza degli incontri, di come ogni persona può uscire arricchita dal confronto con gli altri, e di come, per imbattersi in qualcosa di speciale, non bisogna smettere di cercare. 
Con un linguaggio mai banale, ricercato, ma non affettato, la giovane autrice ci incanta con le sue descrizioni della natura in fiore, delle corse a perdifiato, delle nuotate nel fiume, dei capelli asciugati al sole, delle fughe notturne, dei segreti sussurrati all'orecchio.
Ma la Barone non si limita a questo, ci coinvolge anche con la scoperta del diario segreto di Paloma, la ragazza eccentrica che voleva spiccare il volo, ma che ha dovuto dire addio alle sue ali a causa di una famiglia integerrima e rigorosa. Un racconto che, per quanto antico, ci ricorda come per alcune giovani donne nel mondo, la libertà di essere solo se stesse è, ahimè, ancora un'utopia.
Le vicissitudini e i dolori di Paloma si intrecciano con il presente dei due amici che, riscoprendo il passato di quella giovane sfortunata, imparano a conoscere anche se stessi ed il loro dolore taciuto.
Una lettura introspettiva che punta molto sulle emozioni e sul contatto con il prossimo, ma che, allo stesso tempo, non perde mai quel vento di spensieratezza ed incanto, la magia tipica dell'estate e della giovinezza.
Definirlo un libro per ragazzi è riduttivo perché, per quanto le pagine siano intrise di piccole imprese e vicende inaspettate, al centro di tutto ci sono i sentimenti, le delusioni ed il conforto, emozioni vere a dodici anni come a venti o a quaranta.
Perché come non c'è un tempo predefinito per scoprirsi grandi, non ce n'è neanche uno per tornare bambini.

Ringrazio a casa editrice Rizzoli per avermi fornito una copia cartacea di questo romanzo

il mio voto per questo libro

1 commento:

  1. Ciao, non conoscevo il romanzo, ma sembra una storia davvero molto bella... mi incuriosisce ;-)

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