mercoledì 2 agosto 2023

Recensione: "Bambini perfetti" di Sabrina Rondinelli

Bentrovati avventori!
Questa volta voglio parlarvi di un libro che avrei voluto leggere tanto tempo fa, poi mi sono presa la pausa di cui ormai sapete, e ahimè, ho avuto pochissimo tempo da dedicare alle letture di piacere.
Quando lo vedevo lì, con la sua bella e particolare copertina - non so se lo avete mai visto, ma a me ricorda, con il suo stile anni 80, una vecchia scatola di giochi da tavolo, si richiude anche come se fosse una scatolina 😍 - gli facevo una silenziosa promessa: "ti leggerò appena ne avrò il tempo".
E così ho fatto!
Promessa mantenuta quindi, ed ecco a voi la mia opinione a riguardo 😉


Titolo: Bambini perfetti
Autore: Sabrina Rondinelli
Illustrazioni: Simone Massoni
Editore: Marietti junior
Data di pubblicazione: 17 Marzo 2022 
Pagine: 224
Prezzo: 13,90 €

Trama: 

Al campo estivo Leo si divertirà un mondo!
È quello che gli hanno promesso i suoi genitori prima di imbarcarlo su un pullman pieno di bambini. 
In realtà quando arriva  a destinazione il gruppo si ritrova in un vecchio capannone isolato, da cui è impossibile scappare.
La verità è che Leo e i suoi compagni sono stati rottamati, e a casa, al loro posto, è arrivata una sfilza di bambini perfetti ordinati su internet.
C’è chi si infuria, chi piange, chi non crede alla notizia... ma tutti sono concordi su quello che c’è da fare: ribellarsi al loro destino, evadere da quel posto e tornare a casa. Forse...

Recensione:

Leo è un bambino come tanti, ama scavare buche in giardino, ascoltare musica rap a tutto volume, mangiare schifezze e, ogni tanto, disobbedire alle regole... perché quale bambino fa esattamente tutto quello che gli viene detto di fare?
È un bambino in fondo.
Ora la scuola è finita, ed è arrivata l'estate e cosa c'è di meglio di un campo estivo in un posto meraviglioso, immerso nella natura?
"La valle dei conigli" suona davvero bene! 😍

Arriva il giorno della partenza e suo padre, con gli occhi più lucidi del necessario (staranno via solo due settimane, non è il caso di fare tante storie!) lo porta a prendere il pulmino, sulla cui fiancata zampettano allegri e soffici coniglietti rosa.
Il viaggio è lungo e stancante e all'arrivo Leo e gli altri bambini non giungono nel bel parco naturale con piscine, cascate e chissà cos'altro gli era stato promesso ma, inspiegabilmente, si ritrovano prigionieri in una specie di squallido magazzino, senza finestre, né vie d'uscita, fatta eccezione per una porta che si apre mediante un codice a loro sconosciuto.

I ragazzini non ci metteranno molto a scoprire l'amara e sconvolgente verità: il campo estivo non era che una trappola!
I genitori di tutti loro hanno deciso di rottamarli e sostituirli con un Bambini Perfetti, che mangiano tutto senza fare capricci, non si fanno pregare per lavarsi i denti e non fanno fare figuracce davanti agli amici.

Leo e gli altri bambini sono sconvolti.
E se inizialmente provano a rifiutare l'idea, non ritenendola possibile "deve esserci stato uno sbaglio", una volta metabolizzata la loro nuova condizione, allo sconvolgimento e alla tristezza subentra la rabbia.
Ovviamente non ci stanno all'idea di essere stati rottamati, loro avranno pure dei difetti, faranno delle marachelle e dei pasticci, ma come possono i loro genitori, preferirgli dei robot privi di veri sentimenti e volontà?
In loro c'è tanta tristezza, delusione e rancore nei confronti di chi diceva di amarli, ma poi li ha abbandonati senza pensarci due volte. 
Si sentono traditi, inutili e indesiderati e si chiedono cosa hanno fatto di male per meritarsi questo trattamento.  Cosa c’è che non va in loro?
Ognuno si fa la propria analisi: chi come Bonzo pensa di aver combinato fin troppi guai, chi come Rachele crede di non essere abbastanza bella e brava per le eccesive aspettative della sua mamma, o chi come Riccardo non riesce proprio a darsi pace, perché la sua mamma mai e poi mai lo avrebbe potuto abbandonare, erano uno il mondo dell'altro.

E mentre i bambini architettano un piano per la fuga, i genitori, giorno dopo giorno, si rendono conto che quei robot non sono poi così perfetti come pensavano, che non ha senso avere un bambino che ti abbraccia a comando, che ti dice di volerti bene quando gli viene detto di farlo, e a cui non si può insegnare nulla perché sa già tutto.


Ho letto "bambini perfetti" in un pomeriggio, l'ho trovata una storia davvero originale, che mescola bene realtà e immaginazione, ironia e serietà, dolcezza e amarezza.
E' buffa ma allo stesso tempo triste, o meglio, viene racconta in modo comico una realtà che, se vera, sarebbe orrenda.
Mi ha fatto emozionare, riflettere e anche arrabbiare.
Mi ha, in un certo senso, ricordato una versione più leggera de "La donna perfetta" di Ira Levin.

Il libro è scritto in modo semplice e scorrevole, con un linguaggio adatto ai ragazzi. 
La storia è originale, e per quanto assurda, spinge il lettore a riflettere, che sia esso il bambino che si sente costantemente criticato, o il genitore che vive stabilmente nel dubbio di fare, o meno, la cosa giusta, di essere troppo severo o troppo permissivo.
Qual è la giusta via?
Come è difficile essere bambini e rispondere alle numerose, e a volte impossibili, aspettative dei genitori, e come è difficile essere genitori e sperare di essere all'altezza! 
Be' questo libro in modo buffo, grottesco e strambo ci fa mettere un po' nei panni di entrambe le parti.
Vedere la situazione dai due diversi punti di vista.

I personaggi dei bambini sono ben caratterizzati ed è facile affezionarsi a molti di loro, e anche quelli più terribili rivelano di avere un animo buono e generoso.

È stato bello conoscerli e scoprire di ognuno pregi e difetti, punti di forza e punti deboli, speranze e paure.
Leo è coraggioso e generoso, ma anche testardo e disordinato. 
Rachele è molto intelligente e furba, ma incredibilmente goffa e insicura.
Bonzo è un vero teppista, ne ha veramente combinate di tutti i colori, ma non è un bambino cattivo, anzi! Sa esserci nel momento del bisogno, sa quando è il momento di smettere di fare il duro e tendere una mano.
Riccardo, il bambino timido e sensibile, tenero e dolce. È, fra tutti, quello che proprio non sa darsi pace per essere stato abbandonato. Trova impossibile che la sua mamma sia riuscita a dirgli addio, loro erano inseparabili. 
O Pirata, che non si stacca mai dal suo cappello da pirata e appena ha paura si fionda sotto il primo letto che trova, per sentirsi al sicuro.

Nessuno di loro è tanto tremendo da giustificare la scelta della rottamazione, sono piuttosto i loro genitori a non essere stati in grado di educarli in alcuni casi, rispondere alla richiesta di sicurezze e attenzioni in altri, o addirittura ad essere, essi stessi, la causa di complessi e malumori.

Non si può che provare rabbia per ciò che hanno fatto, per la scelta fin troppo facile, di abbandonare il loro ruolo di educatori, sventolare bandiera bianca, arrendersi, e prendere in cambio dei bambini perfetti che, per l'appunto, non hanno alcun bisogno del loro ruolo.

Qual è in fin dei conti il messaggio di questo libro?
Be' credo, come dicevo prima, che cambi a seconda di chi lo legge, per il genitore è sicuramente quello di accettare i propri figli per quello che sono, aiutarli e guidarli, senza giudicarli, festeggiare ogni traguardo senza compararli con gli altri, non soffocarli con mille aspettative e lasciarli vivere secondo la loro indole, senza cercare la perfezione a tutti i costi.

Per i bambini il messaggio è forse scontato, ma in questo caso è bene ribadirlo: la perfezione non esiste, e se esistesse sarebbe noiosa e falsa. Quello che conta è essere se stessi, con le proprie qualità e i propri difetti, e trovare il proprio posto nel mondo.

In definitiva vi consiglio di leggere questa storia perché è originale, emozionante e fa pensare.
Vi farà riflettere su cosa significa essere bambini, su cosa significa essere genitori e che in realtà basta davvero poco per essere felici. 
Soprattutto nel caso dei bambini gli farà apprezzare di più i propri genitori a cui, nonostante le mille  giornate NO, non gli è mai saltata in mente l'idea della rottamazione 😂

Avete letto questo libro?
Nel caso fatemi sapere cosa ne averte pensato, o se vi è venuta voglia di leggerlo😊 
Alla prossima! 

Ringrazio Marietti Junior per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

                                                           
il mio voto per questo libro






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