Titolo: L'amore in un giorno di pioggia
Titolo originale: Love saves the day
Autore: Gwen Cooper
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 2013
Pagine: 364
Prezzo: 16,90 €
Trama:
Prudence è un'adorabile gattina tigrata con grandi occhi verdi e graziose zampine bianche, vive per strada e ha appena cinque settimane quando uno spaventoso temporale sorprende lei e i suoi compagni randagi.
Per Prudence è la prima volta: non ha mai visto una pioggia così violenta. Spaventata, corre a cercare riparo in un grosso tubo di cemento e comincia a miagolare nella speranza che i suoi compagni la vengano a cercare. Ma a trovarla è Sarah.
Per tre anni le loro vite traboccano di allegria, tonno, sonnellini e musica, la grande passione di Sarah. Poi un giorno lei non torna a casa. Dalla sua postazione sul davanzale, Prudence vede invece arrivare la figlia, Laura, con il marito. Stanno portando degli scatoloni. E prima ancora che varchino la soglia, Prudence comprende che la sua vita non sarà più la stessa.
All'improvviso si ritrova a vivere in un appartamento sconosciuto con degli umani quasi estranei. Potrebbero volerci anni per addestrarli agli usi e costumi felini che Sarah conosceva perfettamente. Prudence si aggrappa alla speranza che, un giorno, Sarah ritornerà, mentre Laura prova a scacciare con forza i ricordi di sua madre. Ma i momenti importanti che rendono speciale ogni rapporto madre-figlia non si possono cancellare. Laura, con l'aiuto di Prudence, imparerà che il passato, come l'amore di una mamma, non muore mai.
Recensione:
Gwen Cooper in questo libro racconta una storia non ordinaria in una modalità altrettanto atipica.
La storia difatti ci è narrata attraverso gli occhi e le percezioni di Prudence, una dolcissima gattina trovatella a cui Sarah decide di dare ospitalità e amore.
Una storia di sentimenti, di amore e di tanta, tantissima tenerezza.
Sempre tramite le acute osservazioni di Prudence e attraverso i suoi pensieri, conosciamo le altre protagoniste di questo racconto: Sarah e Laura, madre e figlia e il loro strano rapporto fatto di silenzi, rancori e cose non dette.
Alcuni capitoli sono invece raccontati dal punto di vista delle protagoniste "umane", una scelta necessaria che non toglie nulla alla bellezza e alla particolarità del racconto anzi, regala al lettore particolari che altrimenti non avrebbe potuto conoscere.
Difatti è bellissimo leggere di come Prudence pensi agli umani e alle loro, a sua detta, strambe abitudini, come cerchi di addestrarli ai suoi voleri e come piano, piano impari ad affezionarsi e a fidarsi di loro.
“Gli umani non sanno mai quando devono fare le cose, quindi hanno bisogno di orologi e sveglie. Due volte l’anno Sarah sposta tutti gli orologi di casa un’ora avanti o indietro, e questo prova quanto siano artefatte le ore: non si può certo dire a tutti di spostare il mondo avanti o indietro di un giorno, o di un anno persino, e poi fare finta che sia vero.”
Lei considera Sarah la sua persona più importante, ed è molto commovente sentire il modo in cui si riferisce a lei, il suo cercare continuamente di ricordarla e il desiderio di mantenere vivo e vivido il "loro odore".
“Ma quando Sarah cantò, fu la prima volta che una cosa bella era solo per me; la musica di Sarah era la mia Cosa Speciale e nessuno me l’avrebbe portata via.
Non capivo che cosa cantasse, ma c’erano due parole che continuava a ripetere: Dear Prudence, cara Prudence, come se quello fosse il mio nome, e venne fuori che Prudence era proprio il mio nome, ma io non lo sapevo ancora.
Però Sarah lo aveva sempre saputo e per questo capii di potermi fidare di lei, anche se era un’umana. Decisi allora che l’avrei adottata, perché era chiaro che fossimo fatte per stare insieme.”
“Il bello di tutta quella vecchia roba è che ha il nostro odore, il mio e il suo insieme. E ora tutti i vestiti e tutto ciò che c’era nell’armadio sta scomparendo in quella borsa e negli scatoloni. Drizzo il pelo sulla schiena cercando di restare calma.
Forse se riesco ad andare con la borsa e gli scatoloni le cose che contengono manterranno il mio odore, ma se Sarah non torna il suo odore a poco a poco svanirà, e poi un giorno non esisterà più niente al mondo che porterà il nostro odore insieme.”
Altrettanto bello e toccante è però leggere dalle voci di Sarah e Laura il loro lento e progressivo affezionarsi alla gattina, e assieme a lei rivangare i ricordi del passato.
È con Prudence che Sarah si racconta, e su di lei che riversa le attenzioni e l'affetto che non è più riuscita a comunicare a sua figlia, ed è grazie a Prudence che Sarah ritrova la musica nella sua vita.
Per Laura il percorso di apertura è più lento, ma medesimo.
È grazie all'astuzia della gattina che la ragazza riscopre i ricordi del passato e comprende quello che forse non ha mai compreso in tanti anni.
Rimorsi, rimpianti, il desiderio di cambiare le cose, di essere meno severi nei giudizi e la voglia di aprire il proprio cuore all'amore più grande che può esistere al mondo: quello di una madre.
In questo libro c'è tutto, un piccolo capolavoro pieno di sentimenti: divertente, dolce, triste, tenero, bellissimo.
Una carezza per il cuore.
Considerazioni:
Se non hai letto il libro e hai intenzione di farlo fermati qui!
Dico subito che ho amato ogni singola frase di questo libro.
E vi annuncio che leggerlo senza innamorarsi di quella adorabile gattina, che è Prudence, vi sarà impossibile.
Sin dalle prime frasi sarete conquistati da lei, dalla sua simpatia, dalle sue sagge deduzioni, dalle sue goffe gesta e dal suo amore incondizionato per la sua padroncina (non ditele che ho detto così, a lei non piacerebbe affatto l'idea di avere un padrone. È lei che ha adottato Sarah, non viceversa).
E di cose che ho adorato di Prudence ce ne sono troppe, tanto che ad elencarle potrei andare avanti all'infinito.
Questa gattina mi ha fatto commuovere come non mi succedeva da tempo con un libro.
Ma non ho amato solo lei. Ho trovato il personaggio di Sarah altrettanto bello, e tramite Prudence anch'io mi sono affezionata tantissimo a lei.
La sua storia è complicata e difficoltosa, caratterizzata da momenti molto belli ed altri meno piacevoli.
Sarah e Laura avevano una bella vita, sacrificata, ma felice.
Sarah ha sacrificato i suoi sogni per la sua bambina e lo ha fatto con piacere, perché da quando quella creatura aveva aperto gli occhi e i suoi si erano incontrati con quelli di lei, tutto era cambiato. Era Laura ora la sua musica.
Così Sarah riempie la vita delle bambina di cose piccole, ma importanti, la circonda di amore, musica, libri e tantissime persone che la amano.
Come i signori Mandelbaum, vicini di casa meravigliosi, che diventano per le due come una vera famiglia (ho adorato tantissimo anche loro).
Un triste giorno tutto cambia e il condominio in cui vivono, viene evacuato e abbattuto senza dare agli abitanti né spiegazioni, né la possibilità di prendere i propri effetti personali.
Ho provato una grande tristezza e rabbia nel leggere questa storia e ancor di più ne ho provata leggendo, a fine libro che il fatto narrato, è realmente accaduto a New York il 24 gennaio del 1998.
Tornando al libro, dopo questo avvenimento il rapporto tra Sarah e Laura cambia radicalmente e con grande dispiacere leggiamo di una madre che si vede rifiutata e non compresa da sua figlia, senza alcuna valida motivazione.
Rimproverata da lei per cosa poi?
Per averle dato uno schiaffo in un momento di panico, e in cui il panico era dato proprio dal terrore di perderla!?
E trovo davvero assurdo che una ragazzina di 14 anni non comprenda il terrore di una madre di fronte allo spavento, che può essere causato dall'orrore di vedere una figlia all'interno di un palazzo, che sta per essere demolito.
Mettendomi di impegno potrei anche accettare la rabbia da parte di una ragazzina che ha appena subito un trauma, ma non mi spiego il fatto che il rancore sia perdurato negli anni, fino a cancellare in Laura tutto il buono che sua madre aveva fatto per lei, sino al giorno prima dell'abbattimento della loro casa.
Dopo la lettura della storia i miei sentimenti per Laura, che dapprima erano basati su una certa indifferenza, sono tramutati in una forte antipatia.
Non riesco a immaginare una figlia adulta che chiude i ponti con sua madre e che, per una sciocchezza simile, trasforma un rapporto di affetto e complicità tanto speciale in un rapporto tanto rancoroso.
Inoltre non mi spiego anche l'astio che Laura ha per Anise, figura eccentrica ma sicuramente positiva, e l'unica che le fa quella ramanzina che avrei voluto farle io per prima.
«Senti», prosegue Anise. «Non è compito mio dirti che cosa dovresti pensare di tua madre, Laura. Ma non pensare mai che non ti ha dato abbastanza. Sarah ti ha dato tutto. Ti ha dato una famiglia. Ed eccoti qui, una donna intelligente, di successo e felicemente sposata, quindi converrai che qualcosa di buono l’ha fatto. Credo che non saprai mai»,“Anise si protende in avanti per toccarle una mano, «quanto fosse orgogliosa di te.»”
Poi la vita si sa, fa accadere qualcosa che mette tutto in discussione, persino noi stessi.
Ed è questo che succede a Laura.
Complice l'immancabile e meravigliosa gattina, Laura si pente dei silenzi, dei rancori, della distanza messa fra sé e sua madre.
Si pente e cambia, cambia davvero, ed io la perdono.
La perdono perché la rabbia che lei prova per se stessa è maggiore di quella che io ho provato nei confronti del suo personaggio.
La perdono perché quando una persona capisce di aver sbagliato, di aver perso l'irrecuperabile, ma comunque cambia, non si può non perdonare.
La perdono perché anche lei alla fine è riuscita a farmi piangere lacrime di felicità.
Un libro profondo, delicato, fatto di sentimenti, dolori e amori autentici.
Leggendolo riderete, piangerete e riderete piangendo :')
E vi sfido a leggere di Prudence senza pensare in continuazione "che carina *-*", o cose simili a questa.
Io l'ho fatto in continuazione ^_^
Il mio voto per questo libro