Salve avventori!
Il passo che ho selezionato oggi per voi è tratto da "Lo straordinario viaggio di Edward Tulane", libro che ho letteralmente adorato.
Tutto il racconto è talmente bello che avrei davvero avuto l'imbarazzo della scelta (e in effetti l'ho avuto >_<), ma poi ho scelto questa scena che ha per protagonista l'anziana Nellie ed il coniglio di porcellana Edward (da Nellie ribattezzato Susanna).
L'importanza di questo estratto sta nel fatto che, per la prima volta, cominciamo a percepire nel nostro protagonista il cambiamento. Inaspettatamente inizia a tenere davvero a qualcuno e a capire cosa significa avere una famiglia.
Era dolce la vita nella casetta verde insieme al pescatore e sua moglie. Nellie adorava cucinare e passava in cucina le sue giornate.
Metteva Edward sul bancone, appoggiato al barattolo della farina, gli aggiustava il vestitino sulle ginocchia e gli piegava le orecchie in modo che potesse ascoltare bene.
Dopodiché si metteva al lavoro, preparando l'impasto per il pane o per i biscotti o per qualche torta e, in un battibaleno, la cucina si riempiva del profumo di pane infornato e degli aromi dolci di cannella, zucchero e chiodi di garofano. Il vapore appannava le finestre. Lavorando. Nellie parlava.
Parlava dei figli: di Lolly, che faceva la segreteria; di Ralph, che era nell'esercito; e di Raymond, morto di polmonite a soli cinque anni. "È affogato dentro se stesso " disse Nellie. "È orribile, spaventoso, peggio di ogni altra cosa, vedere qualcuno che ami morirti davanti e non poter fare niente per impedirlo. Me lo sogno quasi ogni notte ".
Si asciugò le lacrime col dorso della mano e sorrise a Edward.
"Mi giudicherai una sciocca, a parlare con un pupazzo, Susanna, però ho come l'impressione che tu mi stia ascoltando ". E con sua grande sorpresa, Edward scoprì che stava davvero ascoltando.
Prima, quando Abilene gli parlava, i suoi discorsi gli erano sembrati così noiosi, così privi di senso. Ma ora aveva l'impressione che le storie di Nellie fossero le più importanti al mondo e le ascoltava come se ne andasse della sua vita. Ne fu così stupito da chiedersi perfino se un po' della melma sul fondo dell'oceano gli fosse entrata nella testa di porcellana, danneggiandolo in qualche modo.
La sera, quando Lawrence tornava dal mare, lui è Nellie cenavano ed Edward sedeva a tavola assieme a loro, su un vecchio seggiolone di legno. Dapprima se ne vergognò (perché in fin dei conti i seggioloni sono fatti per i bambini piccoli, non per i conigli raffinati), ma in breve ci fece l'abitudine. Era piacevole stare appollaiato lassù e guardare al di sopra della tavola, invece che limitarsi a fissare la tovaglia come in casa Tulane. Gli piaceva sentirsi parte delle cose.
Metteva Edward sul bancone, appoggiato al barattolo della farina, gli aggiustava il vestitino sulle ginocchia e gli piegava le orecchie in modo che potesse ascoltare bene.
Dopodiché si metteva al lavoro, preparando l'impasto per il pane o per i biscotti o per qualche torta e, in un battibaleno, la cucina si riempiva del profumo di pane infornato e degli aromi dolci di cannella, zucchero e chiodi di garofano. Il vapore appannava le finestre. Lavorando. Nellie parlava.
Parlava dei figli: di Lolly, che faceva la segreteria; di Ralph, che era nell'esercito; e di Raymond, morto di polmonite a soli cinque anni. "È affogato dentro se stesso " disse Nellie. "È orribile, spaventoso, peggio di ogni altra cosa, vedere qualcuno che ami morirti davanti e non poter fare niente per impedirlo. Me lo sogno quasi ogni notte ".
Si asciugò le lacrime col dorso della mano e sorrise a Edward.
"Mi giudicherai una sciocca, a parlare con un pupazzo, Susanna, però ho come l'impressione che tu mi stia ascoltando ". E con sua grande sorpresa, Edward scoprì che stava davvero ascoltando.
Prima, quando Abilene gli parlava, i suoi discorsi gli erano sembrati così noiosi, così privi di senso. Ma ora aveva l'impressione che le storie di Nellie fossero le più importanti al mondo e le ascoltava come se ne andasse della sua vita. Ne fu così stupito da chiedersi perfino se un po' della melma sul fondo dell'oceano gli fosse entrata nella testa di porcellana, danneggiandolo in qualche modo.
La sera, quando Lawrence tornava dal mare, lui è Nellie cenavano ed Edward sedeva a tavola assieme a loro, su un vecchio seggiolone di legno. Dapprima se ne vergognò (perché in fin dei conti i seggioloni sono fatti per i bambini piccoli, non per i conigli raffinati), ma in breve ci fece l'abitudine. Era piacevole stare appollaiato lassù e guardare al di sopra della tavola, invece che limitarsi a fissare la tovaglia come in casa Tulane. Gli piaceva sentirsi parte delle cose.
Avevo letto a suo tempo la tua recensione. Questo estratto rende sicuramente bene l'idea. Scopro sempre storie molto particolari qui da te.
RispondiEliminaSi da il caso però che io non abbia fatto colazione questa mattina e la foto di quel maritozzo sta dialogando molto appassionatamente con il mio stomaco.
"Lo straordinario viaggio di Edward Tulane" è un libricino delizioso, che consiglierei a tutti di leggere.
EliminaIn effetti il cinnamon roll ritratto in foto (se non sbaglio è un tipico dolce svedese) sembra proprio invitante, mi piacerebbe provarlo. Anche perché adoro la cannella!
Grazie per essere passata ^^
Bellissimo questo estratto!! Mi sembra di non aver letto mai niente di così bello! Ogni volta che entro in questo Caffè scopro libri magnifici! Che poi è la stessa cosa che ha detto Rosa sopra! Rimango incantata qui da voi! Mi riprometto sempre di venire più spesso ma i vari impegni fanno passare i giorni senza che me ne accorga!
RispondiEliminaVisto che sia tu, Little Pigo, che Muriomu, siete due creature alquanto affascinanti per me, vi ho invitato entrambi a raccontare 25 fatti libreschi su di voi! Questo è link al vostro invito http://alberidalibro.blogspot.it/2016/04/tag-25-fatti-libreschi-su-di-me.html
Spero partecipiate entrambi!:)
Che belle parole!
EliminaNon puoi immaginare quanto ci faccia piacere leggere che siamo riuscite a creare qui un ambiente accogliente.
Io e Muriomu abbiamo sempre avuto il sogno di aprire un caffè letterario, non potendolo realizzare nella realtà (o almeno non per ora), ci siamo dovute accontentare di uno spazio virtuale. Ma siamo contente di vedere che anche in questo modo riusciamo a comunicare il nostro amore per i libri.
"Lo straordinario viaggio di Edward Tulane" è un libro meraviglioso, un piccolo gioiellino da leggere assolutamente.
Grazie mille per i complimenti, sei gentilissima! E grazie anche per il tuo invito, passeremo sicuramente.