giovedì 17 maggio 2018

Recensione: "La stagione delle conserve" di Polly Horvath

Titolo: La stagione delle conserve
Titolo originale:: The Canning Season 
Autore: Polly Horvath
Editore: Piemme
Collana:  Il battello a vapore
Data di pubblicazione: 6 Settembre 2016
Pagine: 217
Prezzo: 15,00 € (cartaceo) 7,35 € (ebook)
Trama:
Ratchet non è certo felice di trascorrere l'estate con due vecchie pseudo zie che nemmeno conosce. Per di più nei boschi isolati del Maine, infestati da orsi feroci. La vita di Ratchet non è mai stata entusiasmante a causa di sua madre, che pensa solo a entrare nel prestigioso club sportivo della città e le vieta di mettersi in costume per non mostrare "Quella Cosa" che ha sulla schiena.
Eppure l'idea di allontanarsi da casa per una vacanza in un posto simile la spaventa. Questo fino a quando non raggiunge le due arzille Tilly e Penpen, meglio conosciute come "le signore dei mirtilli". Le due vecchiette, infatti, che passano una stagione a preparare marmellata e le altre a raccontare storie raccapriccianti, sono sempre disposte ad accogliere chiunque bussi alla loro porta...

Recensione:
Leggere questo libro è stato come abbandonare la città, prendersi una vacanza e andare a vivere la vita di campagna in mezzo ai boschi, nella natura pressoché incontaminata e, perché no, insieme agli orsi.
In compagnia della timida e introversa Ratchet Clark, Polly Horvath, ci porta nel Maine, più precisamente a Diary, al Glen Rosa, la grande casa a picco sul mare delle vecchie e strambe zie, le sorelle gemelle Tilly e Penpen Menuto.
In realtà questa vacanza per Rachet non è affatto volontaria, tutt'altro!
È una calda sera d'estate quando la sua distaccata e scontrosa madre, Henriette, le comunica l'improvvisa decisione, alla quale non è ammessa alcuna obiezione o rimostranza.
Così, senza aver potuto decidere niente - come sempre nella sua vita - in poche ore Ratchet si ritrova su un treno diretto, non sa precisamente dove, senza alcun bagaglio alla mano, con tante domande nella testa e un'unica importante raccomandazione: tenere sempre nascosta "quella cosa" che ha sulla schiena.
Sin da poco dopo il suo arrivo, la ragazza (e noi con lei) capisce che il Glen Rosa è un posto particolare, così come lo sono le sue proprietarie: due anziane gemelle che, sia per carattere che per aspetto, nessuno immaginerebbe tali.
Tilly magrolina, schietta, senza peli sulla lingua, con una grande passione per liquori e formaggi.
Penpen paffutella e sempre allegra, bravissima ai fornelli, amante dell'orto e sempre disponibile con tutti.
Le vecchiette, abituate ad una vita appartata, hanno visto ben poche novità negli ultimi decenni, ma l'arrivo della ragazzina, come per magia, movimenterà la loro estate dando inizio ad una serie di inaspettate novità.
Polly Horvath ha scritto una storia speciale, abitata da personaggi di cui non ci si stancherebbe mai di sentir parlare, una di quelle storie che vorresti continuare a leggere per sempre. Entrare a far parte della vita di Tilly e Penpen; vedere l'introversa Ratchet aprirsi piano, piano e superare le sue paure; leggere della quotidianità che, per anni, si è ripetuta uguale a sempre, in quella casa isolata tra i boschi e il mare, interrotta solo dallo sporadico intervallarsi di avvenimenti singolari e, in qualche caso, folli.
Ma, soprattutto, ho adorato leggere del meraviglioso rapporto di affetto tra le due sorelle. Due persone così diverse, eppure così legate.
È stato bello ascoltare le loro storie, gli aneddoti divertenti, assurdi e allo stesso tempo raccapriccianti, delle sorelle Menuto. Essere partecipi dei loro piccoli battibecchi, e di quell'amore che le ha legate per tutta la vita, poiché sono effettivamente state l'una la vita dell'altra.

"Gli occhi di Penpen si erano fatti lucidi mentre si rendeva conto che Tilly non era più una ragazzina; di colpo aveva capito che cosa volessero dire i suoi capelli bianchi e le rughe. 
La vecchiaia era arrivata e quello che all'inizio sembrava un simpatico diversivo - i primi capelli grigi e il corpo che cambia - non era più una gradita novità. 
Ormai non sarebbero più tornati indietro: la giovinezza - la loro giovinezza! - se n'era andata. Era come se in quel posto sicuro sperduto fra i boschi, senza testimoni, fossero riuscite a vivere fino a quel momento fuori dal tempo. Nessuno le aveva davvero viste invecchiare e, in un certo senso, loro non erano invecchiate. Chissà se Tilly, tutta sola nel suo letto, ne era diventata consapevole all'improvviso come lei."

Ed è fra queste due sorelle, che si sono volutamente isolate dal resto del mondo, che l'autrice inserisce due inaspettate variabili.
Ratchet e Harper, due ragazzine che non potrebbero essere più diverse tra loro, giunte per caso, ognuna con il proprio passato, i timori, i dubbi e le speranze.
Ognuna con il desiderio di essere accettata, apprezzata e considerata.
Qui, al Glen Rosa, troveranno ciò di cui avevano sempre avuto bisogno, una casa, una strada e un futuro.
Un romanzo scritto splendidamente, in cui non mancano né l'emozione né l'umorismo.
Disarmante e allo stesso tempo intenso. Leggero e allo stesso tempo profondo. Surreale e allo stesso tempo reale.
Non lo si può sminuire definendolo "un romanzo per ragazzi", no, questo è un romanzo per anime sensibili, quelle che amano le belle storie, i sentimenti, quelle che si emozionano per le emozioni degli altri.

Considerazioni:
La prima cosa che ho pensato a libro concluso è stata "No, è già finito? Avrei voluto sapere molto più della vita a Glen Rosa, più di Tilly, Penpen, Ratchet e Harper. Ne voglio ancora!".
La seconda cosa che ho fatto è stata vedere se l'autrice avesse pubblicato altri libri in Italia.
*Se ve lo state chiedendo la risposta purtroppo è no! Di libri ne ha scritti tanti, ma per ora solo questo titolo è uscito da noi.*
Va da sé che la terza cosa che ho fatto è stata chiedermi "case editrici cosa state aspettando???".
Sì, lo avrete capito, sono proprio curiosa di leggere altro di questa autrice perché tra queste pagine ho scoperto una storia dolce e profonda che non può che essere frutto di un animo sensibile.
Se devo trovare un difetto a questo romanzo (oltre al fatto che è finito troppo presto), posso dire che mi sarebbe piaciuto vedere la timida e riservata Ratchet un po' più protagonista.
Conoscere meglio i suoi pensieri, vedere la storia e gli accadimenti più dal suo punto di vista, mentre, una volta entrata in scena la sfacciata ed esuberante Harper, è lei a catturare la scena e anche l'attenzione delle due sorelle Menuto.
Segretamente ho fantasticato pensando a come sarebbe stato tutto più bello, allegro e spensierato se Ratchet e Harper avessero raggiunto Tilly e Penpen qualche anno prima, quando queste erano più arzille e attive.
Per il resto non posso dire altro. "La stagione delle conserve" mi ha divertito ed emozionato, mi ha fatto sognare e ricordare l'infanzia. La campagna, la natura, le giornate felici e spensierate fatte di piccole cose semplici, i momenti in famiglia tutti insieme, passati, non davanti allo schermo di un televisore, ma all'aperto preparando conserve (o, come nei miei dolci ricordi, la passata).
Non so voi, ma io amo questo genere di storie. Amo le emozioni che sanno darmi e i ricordi che riescono a rievocare.

Ringrazio Il Battello a Vapore per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

5 commenti:

  1. Non ho mai visto quest'autrice in libreria. Dovrò rivedere alla mondadori nella sezione del battello a vapore

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  2. Incuriosita dalla tua recensione ho spulciato sul sito della mia biblioteca per vedere se questo libro facesse parte del catalogo, in modo da richiederne il prestito, e ho trovato altri due titoli dell'autrice: La vita è una crêpe e L'auto della felicità. Entrambi i libri sono stati pubblicati da Mondadori più di un decennio fa e la stessa CE aveva pubblicato anche la prima edizione italiana di La stagione delle conserve. Secondo me ci sono buone speranze che Piemme prenda in considerazione anche gli altri due titoli ormai fuori commercio.

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    Risposte
    1. Ho approfondito la ricerca e sono spuntati altri tre titoli, sempre editi da Mondadori e attualmente fuori commercio: I troll, Una mucca ogni tanto e Quando il circo venne in città.
      Ci voleva Piemme per riportare Polly Horvath in libreria ��

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    2. Grazie Emy per queste informazioni!
      Pensa che io avevo cercato questi titoli, ma li avevo trovati solo in inglese, quindi (anche se remota) mi hai dato una speranza di trovarli.
      Speriamo davvero di vederli in libreria in nuove edizioni...

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