Altre tre “Pulci nell’orecchio” si sono aggiunte alla collana curata e illustrata da Fabian Negrin per Orecchio Acerbo Editore.
Dopo i primi tre racconti
ecco altre tre storie, con tre nuovi piccoli protagonisti, testimoni dell’assurdità e dell’ingiustizia del mondo degli adulti.
Un villaggio dove si vive di gramolatura del lino, dove il lavoro dei bambini è di andare a raccogliere erbe funghi timo e fiori da fieno, e dove la sola bilancia in uso è quella dei nobili Balek, che detta legge sul peso. Da cinque generazioni nessuno ha sospetti sulla bilancia, finché un ragazzino si accorge del grande imbroglio…
A nulla valgono, dopo l’indignazione e il biasimo, la giusta richiesta di restituire il mal tolto, e, al rifiuto, la successiva rivolta del villaggio. Soffocata brutalmente, chi aveva rubato a rubare continua, e punito sarà chi quell’ingiustizia aveva denunciato. Due pesi e due misure, questa la giustizia degli uomini.
Yok è un cucciolo di lupo, Olof di uomo. Eppure sono fratelli. Nella taiga lappone, i due giocano e crescono insieme, bevono il latte dalla stessa lupa. Yok corre su possenti zampe e cattura le prede con zanne aguzze, Olof scivola sui ghiacci con la slitta e spara con la carabina. Cacciatori diversi nonostante parlino la stessa lingua, la loro natura impone che si separino. Passano molte lune quando si ritrovano. Olof è in pericolo, in balia dei lupi, quando arriva Yok e lo salva lottando contro i suoi simili. Al lettore è chiaro il loro legame, ma non al cacciatore...
"Van’ka" di Anton Cechov
Al nonno. Al villaggio. Questi il destinatario e l’indirizzo scritti sulla lettera che il piccolo orfano Van’ka scrive nella notte di Natale. A lume di candela, nel silenzio, con il terrore di farsi scoprire, prega il nonno di venire a portarlo via da quell’apprendistato di botte, fame e poco sonno che il calzolaio gli impartisce.
E ricorda i giorni felici di quando, al villaggio, le giovani cameriere della padrona lo viziavano a caramelle o il nonno lo portava nel bosco a tagliare l’abete per il Natale. Imbucata, quella lettera non giungerà mai a destinazione. Ma lo scrivere in sé ha sollevato il ragazzo, ormai al limite delle forze e della sopportazione. Quella notte, la speranza e il calore dei ricordi gli regalano finalmente un sonno tranquillo e sereno.
Ve ne parleremo meglio prossimamente.
Intanto non posso che consigliarvi la lettura delle tre pulci precedenti (trovate la recensione linkata nel titolo), e chiedervi: quale fra queste tre storie vi ispira di più?
Ve ne parleremo meglio prossimamente.
Intanto non posso che consigliarvi la lettura delle tre pulci precedenti (trovate la recensione linkata nel titolo), e chiedervi: quale fra queste tre storie vi ispira di più?
Interessanti, "Fratello lupo" mi incuriosisce molto :)
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