martedì 24 novembre 2020

Review Party "Il grande libro dei gialli di Natale" - Recensione in anteprima: Un piccolo Natale classico


Salve avventori!
Nuovo giorno, nuova uscita... ebbene sì perché oggi 24 novembre viene alla luce un libro natalizio un po' particolare che, anche stavolta, abbiamo letto e recensito in anteprima, solo per voi!
Sto parlando de "Il grande libro dei gialli di Natale", a cura di Otto Penzler.

Titolo: Il grande libro dei gialli di Natale
Autore: Autori Vari
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 24 novembre 2020
Pagine: 840
Prezzo: 25,00 €

Trama:
Sessanta racconti natalizi pieni di mistero, ingegno, orrore e divertimento.
Da Agatha Christie a Ellery Queen, fino ad Arthur Conan Doyle, ma anche Ed McBain o R.L. Stevenson e tantissimi altri, i più grandi giallisti (e non solo) si sono misurati volentieri con il tema natalizio, in tante declinazioni diverse. 
Questo volume, dalla veste editoriale preziosa ed elegante, ne raccoglie decine, per esplorare le diverse sfumature della festa più amata, da quelle tradizionali a quelle insolite e divertenti, fino a quelle più sconcertanti e spaventose, e persino vagamente trash.

Recensione:
Il freddo invernale, la neve che ricopre le case e i giardini, i regali sotto l'albero, le lucine accese, i sontuosi cenoni, i camini accesi da sempre fanno da sfondo a storie colme di affetto e amore, che siano saghe familiari o smielate commedie romantiche.
Ma chi l'ha detto che il Natale non può essere anche la cornice perfetta per crimini da indagare e misteri da risolvere?
Sulla base di questo concetto, nasce “Il grande libro dei gialli di Natale” che raduna racconti di grandi giallisti, come Arthur Conan Doyle, Agatha Christie, Ellis Peters e Mary Higgins Clark, ma anche altre celebri firme - uno fra tutti Isaac Asimov - che si cimentano, non solo con questo diverso genere, ma anche con il clima natalizio.

Otto Penzler, che ha curato quest’edizione, ha scelto di suddividere i racconti nelle seguenti categorie:

Un piccolo Natale Tradizionale

Un piccolo Natale Buffo

Un piccolo Natale Sherlockiano

Un piccolo Natale Pulp

Un piccolo Natale Occulto

Un piccolo Natale Spaventoso

Un piccolo Natale Sorprendente

Un piccolo Natale Moderno

Un piccolo Natale Sconcertante

Un piccolo Natale Classico

Noi, come vi avevamo anticipato, in occasione del review party, ci siamo occupate di leggere e recensire le storie contenute all’interno della sezione “Un piccolo Natale Classico”.


I racconti selezionati sono molto diversificati, ma hanno come comune denominatore, nella maggior parte dei casi, una tipica atmosfera natalizia e festosa.
Naturalmente, come accade in tutte le raccolte, vi sono storie più riuscite e altre meno,  alcune che si distinguono per ironia come "Il treno di Natale", "Festa di Natale" o "Le reliquie di Raffles", altre per i colpi di scena finali come "Una tragedia natalizia" e "Il caso Chopham", ed altre ancora per il lato umano e sentimentale, come "Le stelle filanti" o "Il prezzo della luce".
Insomma ce n'è per tutti i gusti, tuttavia per sapere precisamente la nostra opinione su ogni titolo, non vi resta che continuare la lettura.


♥ "Le stelle filanti" di G.K. Chesterton

Il secondo più grande investigatore inglese di tutta la letteratura, superato solo dall’inimitabile Sherlock Holmes, è il gentile e benevolo Padre Brown, scritto dalla penna di G.K. Chesterton.
Quello che rende Padre Brown così diverso dai colleghi in lotta con il crimine, è che lui considera i malfattori anime bisognose di redenzione, piuttosto che criminali da consegnare alla giustizia.
Su quale miglior detective poteva focalizzarsi un racconto di Natale?
Ed è nel pomeriggio di Santo Stefano, durante un’allegra radunata in una vecchia dimora borghese, immersa nel verde nei pressi di Putney, che si consuma il furto delle “Stelle filanti”, tre famosi diamanti dal valore incommensurabile.
La compagnia di amici, tra cui la bella e giovane Ruby Adams, il suo padrino sir Leopold Fischer, il socialista John Crook, il colonnello Adams e lo stesso padre Brown, per divertirsi, mette su una piccola recita casalinga, nel corso della quale i famosi diamanti di proprietà di sir Leopold spariranno misteriosamente.
Sarà il sacerdote, dall’aspetto piuttosto ordinario e bonario, ma dalla mente straordinariamente acuta e sottile, a risolvere il mistero, rivelando anche una profonda comprensione della natura umana.

♥ "Festa di Natale" di Rex Stout

Con Nero Wolfe, Rex Stout ha creato uno dei più grandi investigatori della storia del giallo.
Il detective geniale ma pigro pesa un settimo di tonnellata, detesta lasciare la casa di arenaria sulla Trentacinquesima Strada Ovest di Manhattan e accetta gran parte dei casi solo perché si rende necessario per il suo conto in banca, come spesso gli fa notare Fritz, il maggiordomo.
Mentre Wolfe opera a livello esclusivamente cerebrale, il suo dipendente a tempo pieno, Archie Goodwin, è un investigatore fisicamente ben piazzato, che si dà da fare quando il gioco si fa duro.
Il connubio tra la personalità di quest’ultimo, e i metodi squisitamente deduttivi di Wolfe, è unico nel panorama della letteratura poliziesca.
In “Festa di Natale” viene raccontato un omicidio.
Anche questa volta l’ambientazione perfetta è quella di una festa, quale occasione migliore per avvelenare la vittima durante un brindisi a base di Pernod?
Così Kurt Bottweill, in pochi attimi perde la vita, il maggiore sospettato il barista travestito da Babbo Natale, di cui nessuno degli invitati conosce l’identità.
Ma Archie Goodwin e Nero Wolfe hanno ottimi motivi per sospettare che il colpevole sia un altro degli invitati alla festa, e hanno estrema necessità di scoprirlo al più presto.
Questo è un racconto molto ironico e divertente, caratterizzato tantissimo dal forte rapporto esistente tra i due colleghi, Wolfe e Goodwin, che passano la maggior parte del loro tempo a stuzzicarsi, grugnirsi contro, e pungolarsi, ma anche a tirarsi reciprocamente fuori dagli impicci.
È veramente esilarante leggerli nei loro litigi, ripicche e ricongiungimenti.
Questo racconto mi ha fatto venire voglia di conoscere altre avventure di questi due colleghi così diversi fra loro eppure così uniti, rapporto che mi ha molto ricordato quello tra Sherlock Holmes e John Watson.

♥ "Le reliquie di Raffles" di E.W. Hornung

In questo racconto non c'è molto del Natale, in compenso c'è un furto ben orchestrato, oltre che la storia di una inossidabile amicizia.
Al centro di tutto troviamo uno dei più grandi scassinatori di tutti i tempi, A.J. Raffles, e il suo fedele partner in crime Bunny Manders.
I due, divenuti ormai anziani, ripercorrono le antiche gesta, attraverso una mostra dedicata proprio alla loro carriera di ladri, visitata sotto mentite spoglie ed in gran segreto.
Che sia questa l'occasione di un ultimo grande colpo?
Una storia ironica, con un finale dolce come un pandoro.

 ♥ "Il prezzo della luce" di Ellis Peters

Edith Mary Pargeter, dopo essersi dedicata per decenni a romanzi storici e alla narrativa generale, decise di cimentarsi anche nel genere giallo, adottando però lo pseudonimo di Ellis Peters. 
In molti dei suoi libri troviamo il personaggio di padre Cadfeal, un monaco benedettino che vive in un'abbazia nello Shropshire del dodicesimo secolo, assieme ai suoi fratelli.
Anche nel racconto in questione, "Il prezzo della luce", pubblicato per la prima volta nel 1979 nella raccolta "Winter’s Crimes", Cadfeal incarna la figura chiave, sarà lui infatti a scoprire il responsabile del furto dei candelabri d'argento offerti in dono alla Madonna, e soprattutto il movente di tale crimine.
Una storia che, a dispetto della partenza lenta e dell'ambientazione non proprio accattivante, riesce a sorprendere, grazie anche al protagonista che sovverte i cliché del chierico: una personalità inaspettatamente moderna, che con la sua umanità e la sua comprensione, ci aiuta a capire che bisogna giudicare le persone non solo dalle azioni, ma anche dalla ragione che le spinge a compierle.

♥ "Un dono per Babbo Natale “sahib”" di H.R.F. Keating

Protagonista di questo racconto è l’ispettore Ganesh Ghote della Divisione investigativa criminale di Bombay, il personaggio più popolare dei libri polizieschi di H.R.F. Keating.
Ci troviamo in un grande magazzino della metropoli indiana a pochi giorni dal Natale, dove l'ispettore, suo malgrado, si troverà invischiato in un caso di furto che vede come imputato nientepopodimeno che Babbo Natale in persona!
Una storia stravagante, seppur troppo breve, che narra della bislacca amicizia tra un esponente delle forze dell'ordine ed un truffatore, ma anche dell'importanza di non saltare mai a conclusioni affrettate.

♥ "Il treno di Natale" di Will Scott

Pur non essendo molto noto ai giorni nostri, Will Scott ha sfornato più di duemila racconti nel corso della sua vita, dando forma a parecchi personaggi interessanti.
Tra questi anche i due che troviamo ne "Il treno di Natale": Jeremiah Jones, detto anche Il Ladro Che Ride, e l'ispettore Beecham di Scotland Yard.
Siamo a pochi giorni da Natale, a bordo di un treno, precisamente su una lussuosa carrozza di prima classe. Da una parte siede un uomo facoltoso con una borsa piena zeppa di gioielli, dall'altra il ladro in attesa di mettere a segno il colpo. E poi c'è lui, l'ispettore Beecham che non vede l'ora di incastrarlo.
Con un susseguirsi di botta e risposta, tra l'ironia ed il carisma del malvivente e il sangue freddo del suo acerrimo nemico, il racconto tiene alta la curiosità del lettore.
Se non bastasse, l'atmosfera natalizia, la neve che ricopre il paesaggio oltre il finestrino, e una buona dose di pudding e di tacchino, fanno il resto.  

♥ "Markheim" di Robert Louis Stevenson 

Robert Louis Stevenson è universalmente noto per il suo macabro "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde", oltre che per i classici d'avventura "L'isola del tesoro" e "La freccia nera".
La storia inclusa in questa raccolta, "Markheim", pubblicata per la prima volta nel 1885, è forse meno celebre, ma non meno meritevole d'attenzione.
Protagonista è la figura del diavolo, vista non nel senso di una presenza malvagia vera e propria, ma come l'inclinazione al male che ogni persona ha dentro di sé.
La storia è incentrata sulle conseguenze psicologiche derivanti da azioni aberranti come l'omicidio, ed è una sorta di dialogo fra l'uomo macchiato di sangue e divorato dai sensi di colpa e la sua coscienza.
Dal taglio intellettuale e filosofico, il racconto risulta breve ma coinvolgente, uno di quelli che fa riflettere senza annoiare. Una lettura davvero interessante, che ha superato le mie aspettative.

♥ "Un regalo natalizio dal chaparral" di O. Henry

Altro prolifico autore di racconti è O. Henry, pseudonimo di William Sidney Porter, al punto che in suo onore nel 1919 è stata istituita la "O. Henry Memorial Award Prize Stories", una prestigiosa antologia che raccoglie periodicamente i migliori racconti dell’anno.
"Un regalo natalizio dal chaparral" fu la sua storia d'esordio, pubblicata nel 1903, e narra di uno scontro in salsa western tra due rivali in amore: Madison Lane e Johnny McRoy. 
Quest'ultimo, successivamente noto come Frio Kid, dopo essere stato rifiutato dall'oggetto delle sue attenzioni, pianificherà una spietata vendetta a suon di colpi di pistola, fino a quando la magia del Natale, il potere salvifico dell'amore, o ancor meglio l'effetto balsamico di alcune parole gentili porteranno nel suo cuore una dolce resa.
Una vicenda che, seppur in poche pagine e sebbene priva della tipica atmosfera invernale, sa lasciare il segno.

♥ "Il caso Chopham" di Edgar Wallace

Negli anni Venti, Edgar Wallace fu uno degli scrittori di maggior successo per quanto riguarda il genere thriller.
"Il caso Chopham" descrive un efferato omicidio, avvenuto proprio durante la Vigilia di Natale, che vede come vittime ben due uomini armati.
Se i due avversari giacciono per terra freddati da un unico colpo di pistola alla tempia, chi è lo spietato assassino?
Sul caso indaga l'avvocato Archie Lenton, specializzato in reati penali, e lo svelamento della verità porterà ad uno sconvolgente finale a sorpresa.

♥ "Una tragedia natalizia" di Agatha Christie

Agatha Christie è la scrittrice di letteratura poliziesca più popolare che sia mai esistita.
Il suo libro d’esordio, “Poirot a Styles Court”, è considerato generalmente, e a ragione, la pietra fondativa di quella che è stata definita l’Età d’Oro della narrativa poliziesca.
E su tutti gli autori ha sempre torreggiato la Christie, superando chiunque altro per vendite, produzione e longevità.
In “Una tragedia natalizia” Miss Jane Marple si trova con alcuni amici e Sir Henry chiede se qualcuno fra loro ha una bella storia da raccontare.
Ed ecco che Miss Marple coglie la palla al balzo per raccontare uno dei suoi casi, uno di quelli in cui avrebbe fatto meglio a seguire il suo straordinario e infallibile istinto, seppur in assenza - almeno inizialmente - di prove inconfutabili.
Una tragedia avvenuta a soli quattro giorni dal Natale, in cui la povera signora Sanders ha perso la vita... ma perché i sospetti di Miss Marple erano tutti incentrati sul signor Sanders?
“Una tragedia natalizia” mette in luce la straordinaria ironia e le incredibili doti deduttive della straordinaria Miss Marple. Un racconto breve, ma ricco di colpi di scena.

Ringrazio la casa editrice Mondadori per avermi fornito una copia di questo volume

il mio voto per questo libro


Se siete curiosi di scoprire le altre sezioni, vi basterà andare a trovare le altre colleghe blogger qui di seguito








1 commento:

  1. Questo lo leggerò sicuramente ma più in la, quando sarò in mood natalizio, comunque trovo geniale l'idea di questa raccolta <3

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