Titolo: Papà Gambalunga
Titolo originale: Daddy-Long-Legs
Titolo originale: Daddy-Long-Legs
Autore: Jean Webster
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 30 Gennaio 2013
Pagine: 172
Prezzo: 6,90 €
Trama:
Cosa può aspettarsi dalla vita un'orfana come Jerusha Abbott se ha la fortuna di imbattersi in Papà Gambalunga, il generoso benefattore che le consente di frequentare l'università in cambio di una sola lettera al mese?
Recensione:
Jane Webster, attraverso le pagine di questo libro, ci racconta una storia che può apparire irreale e inverosimile, quasi una favola, ma la storia si svolge in modo particolarmente insolito sia al mondo delle favole che a quello dei tradizionali racconti a cui siamo abituati.
Dopo una breve introduzione di poche pagine, dove ci viene spiegato il contesto in cui è cresciuta la protagonista, Jerusha Abbott, il racconto è lasciato totalmente nelle mani, anzi alle lettere che la ragazza indirizzerà al suo anonimo benefattore.
Jerusha, che in seguito preferirà firmarsi, ed essere chiamata, Judy, non ha famiglia, non ha storia, non ha identità.
Viene affidata sin da piccolina all'orfanotrofio John Grier e alle cure della sua direttrice, la severa signora Lippett.
È lei a darle un nome e lei sarà, fino ai suoi diciassette anni, l'unica figura adulta di riferimento. Un punto di riferimento non troppo apprezzato aggiungerei.
Un mercoledì, come tanti ne erano già trascorsi negli anni, la vita di Jerusha cambia inaspettatamente.
Un consigliere dell'istituto John Grier richiede espressamente di diventare tutore della ragazza e di pagare i suoi studi universitari.
In cambio vuole solo che la ragazza scriva per lui una lettera al mese, in cui la sua protetta dovrà raccontare i suoi progressi negli studi e della vita all'università.
Iniziano così le lettere che Judy spedirà all'indirizzo del suo tutore. Un perfetto sconosciuto di cui non sa nulla, nemmeno il nome, ne ha solo visto per un attimo l'ombra, distorta e allungata dai fanali di un auto in corsa, da qui il nome Papà Gambalunga.
Ed è a quella sagoma nera e oblunga, impressa indelebilmente nella memoria, che Judy riverserà tutto il suo affetto.
La ragazza infatti, pur non avendo quasi mai risposta dal suo silenzioso corrispondente, si affeziona enormemente alla sua figura.
Finalmente un adulto si interessa a lei e alla sua istruzione, finalmente qualcuno le fa dei regali, finalmente qualcuno con cui essere se stessa.
«Ho pensato molto a te quest'estate; avere qualcuno che si interessa a me dopo tutti questi anni mi fa sentire come se avessi trovato una specie di famiglia. Mi sembra in un certo senso di appartenere a qualcuno, ora, ed è una sensazione molto piacevole»
Nelle lettere, Judy, si racconta senza freni, racconta le amicizie, le giornate di svago e di studio, i tristi ricordi della vita in orfanotrofio, i desideri, le speranze e i sogni.
Le sue lettere sono simpatiche, ironiche e irriverenti, questo rende la lettura leggera e divertente, nonostante il racconto non sia animato da eventi particolari che ne modifichino la storia.
«Devo confessarti, però, che quando penso a te la mia immaginazione non ha molto su cui poter lavorare.
So solo tre cose di te:
I. Sei alto.
II. Sei ricco.
III. Odi le ragazze.
Forse potrei chiamarti Caro Signor Odiatore di Ragazze.
Ma questo sarebbe offensivo per me. Oppure Caro Signor Riccone, ma questo sarebbe poco riguardoso nei tuoi confronti, come se il denaro fosse la tua unica caratteristica.
Tra l'altro, essere ricchi è una qualità talmente esteriore! E forse non sarai benestante tutta la vita: una quantità di uomini molto intelligenti sono stati rovinati dai crolli in borsa.
Ma una cosa è certa: rimarrai alto finché campi!
Ecco perché ho deciso di chiamarti "Papà Gambalunga".
Spero non ti dispiaccia. Si tratta di un nomignolo segreto: non lo diremo alla signora Lippett.»
So solo tre cose di te:
I. Sei alto.
II. Sei ricco.
III. Odi le ragazze.
Forse potrei chiamarti Caro Signor Odiatore di Ragazze.
Ma questo sarebbe offensivo per me. Oppure Caro Signor Riccone, ma questo sarebbe poco riguardoso nei tuoi confronti, come se il denaro fosse la tua unica caratteristica.
Tra l'altro, essere ricchi è una qualità talmente esteriore! E forse non sarai benestante tutta la vita: una quantità di uomini molto intelligenti sono stati rovinati dai crolli in borsa.
Ma una cosa è certa: rimarrai alto finché campi!
Ecco perché ho deciso di chiamarti "Papà Gambalunga".
Spero non ti dispiaccia. Si tratta di un nomignolo segreto: non lo diremo alla signora Lippett.»
Un libro per ragazzi, ricco al contempo di simpatia e tenerezza, di momenti più leggeri e di altri più introspettivi, e soprattutto pieno di libri!
Judy coltiva, infatti, una grande passione e curiosità per le storie e i classici.
Nelle sue lettere a Papà Gambalunga si dilunga spesso nell'entusiastico racconto delle sue letture del momento, un ulteriore incentivo, per i giovani lettori, a scoprire le grandi opere del passato.
Considerazioni:
Se non hai letto il libro e hai intenzione di farlo fermati qui!
Ricordate l'omonimo cartone animato tratto da questo libro?
Io no, non ricordo assolutamente nulla, eccetto poche frasi della sigla, e a volte mi domando se l'ho visto davvero, perché non mi capacito di come abbia potuto rimuoverlo totalmente.
Comunque avrete capito perché ho scelto di leggere questo libro, volevo conoscere una storia che ignoravo e, forse, far riemergere qualche ricordo nascosto (se ce n'erano si sono nascosti davvero bene perché, dai meandri della mia memoria, non è riemerso nulla XD).
Proprio grazie a questa mia smemoratezza, il libro mi ha stupito per tante cose.
Prima fra tutte, mi aspettavo una protagonista più piccina, invece Jerusha ha ben diciassette anni, quindi è in tutto e per tutto una giovane donna.
Mi aspettavo una protagonista più triste e melanconica, e di conseguenza mi aspettavo che la lettura procedesse in quella direzione.
Invece Judy è davvero simpatica, il suo modo di scrivere e di raccontarsi mi hanno divertito moltissimo.
Il libro risulta perciò molto spiritoso e leggero.
Sicuramente non mi aspettavo che l'intero libro si basasse sulla raccolta delle lettere che Judy invia al suo tutore, una scelta certamente curiosa, ma ben eseguita.
Per quanto riguarda il finale, non posso dire che mi abbia stupito, perché con l'andare avanti della lettura l'avevo messo in conto, però posso dire che mi ha un po' deluso.
Avrei preferito che Papà Gambalunga fosse per Judy la figura paterna che le mancava, la sua famiglia.
In fondo lei lo ha sempre visto come un padre, quindi perché "distorcere" il personaggio, solamente per dare vita all'ennesima storia d'amore?
Secondo me Judy aveva più bisogno di un amore paterno e disinteressato in quel momento, il resto sarebbe potuto benissimo venire dopo, con qualcun altro.
il mio voto in biscotti
Adoro questo libro ^_^ <3
RispondiEliminaIo me lo ricordo il cartone animato! XD Lo guardavo sempre da piccola!
RispondiEliminaHo riguardato recentemente tutte le puntate del cartoni animato e l'ho adorato!! Vorrei leggere anche il libro! :D
RispondiEliminaLo voglio leggere, anche perché conosco il bel film musicale con Fred Astaire che ne hanno tratto. Ciao.
RispondiElimina