Poche e semplici le regole:
♥ Postare la foto di un luogo
♥ Riportare l'estratto del libro in cui il luogo è descritto
♥ Spiegare il perché di questa associazione
♥ Aspettate i commenti
Salve avventori!
Eccoci con un nuovo appuntamento de "I luoghi dei libri", vi era mancata questa rubrica?
A noi si, tantissimo!
Non è facile però far corrispondere quello che leggiamo ad immagini che ci è capitato di vedere qua e là. Ancora peggio è cercare per il web un luogo che si avvicini il più possibile a quello che ci siamo immaginati nella nostra mente.
Mentre leggevo "Borgo Propizio" di Loredana Limone, però, è successo quello che mi era già capitato quando ho curato i precedenti appuntamenti di questa rubrica.
Leggevo di Belinda e della sua deliziosa ossessione per il latte, e del suo sogno di aprire una latteria. Tornare alla vita naturale, abbandonare il lavoro, trasferirsi in un piccolo paesino di collina e realizzare il suo sogno.
La latteria purtroppo, fatta eccezione per il colore del soffitto e per la fattura di alcune mattonelle, non ci viene mai descritta dettagliatamente.
Peccato, perché amo leggere le descrizioni e immaginarmi i posti in cui i personaggi si muovono.
Ma questo non mi ha certo fermato, perché, appena si è nominata la parola "latteria" mi è venuto immediatamente in mente un locale di Bari che conosco, e mi sono subito immaginata che la latteria di Belinda fosse così.
Elegante, raffinata, delicata, e ovviamente bianco latte. *-*
Chi non vorrebbe nel proprio paesino un luogo così?
Eccoci con un nuovo appuntamento de "I luoghi dei libri", vi era mancata questa rubrica?
A noi si, tantissimo!
Non è facile però far corrispondere quello che leggiamo ad immagini che ci è capitato di vedere qua e là. Ancora peggio è cercare per il web un luogo che si avvicini il più possibile a quello che ci siamo immaginati nella nostra mente.
Mentre leggevo "Borgo Propizio" di Loredana Limone, però, è successo quello che mi era già capitato quando ho curato i precedenti appuntamenti di questa rubrica.
Leggevo di Belinda e della sua deliziosa ossessione per il latte, e del suo sogno di aprire una latteria. Tornare alla vita naturale, abbandonare il lavoro, trasferirsi in un piccolo paesino di collina e realizzare il suo sogno.
La latteria purtroppo, fatta eccezione per il colore del soffitto e per la fattura di alcune mattonelle, non ci viene mai descritta dettagliatamente.
Peccato, perché amo leggere le descrizioni e immaginarmi i posti in cui i personaggi si muovono.
Ma questo non mi ha certo fermato, perché, appena si è nominata la parola "latteria" mi è venuto immediatamente in mente un locale di Bari che conosco, e mi sono subito immaginata che la latteria di Belinda fosse così.
Elegante, raffinata, delicata, e ovviamente bianco latte. *-*
Chi non vorrebbe nel proprio paesino un luogo così?
“Belinda, intanto, tutta affannata a contattare i fornitori e a contrattare con essi, aveva scoperto di avere un’insospettabile capacità di buyer e di essere una fucina di idee: il Buongiorno alla spina (con latte appena munto, arrivato direttamente dalla stalla, da acquistare e portare via o, meglio ancora, consumare in loco con una brioche: l’idea era creare l’abitudine della colazione in latteria) e L’ora delle bianche chiacchiere (un momento di salutare relax in cui per un’oretta si potevano scaricare le tensioni parlando di argomenti leggeri e gustando dolcetti al latte: l’idea era creare un gruppo di conversazione) sarebbero state le prime due proposte golose.”
che bella! anch'io la immagino così! con delle mucche pezzate qua e là, sui muri :)
RispondiEliminaBellissima, manca solo Belinda poi è perfetta :)
RispondiEliminaMa questa rubrica è carinissima ❤
RispondiEliminasai che non ho mai letto nulla di quest'autrice? Borgo Propizio m'ispira un sacco, e anche la latteria di Belinda... un posticino incantevole. Sarebbe troppo chiedere anche un'opzione vegana nel menù, tipo... latte di soia alla vaniglia? ;)
Grazie a tutte ❤
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