venerdì 22 giugno 2018

Estratto: "Capriole sotto il temporale" di Katherine Rundell

Salve avventori!
Oggi ho scelto per voi un passo tratto da uno dei libri che mi ha fatto viaggiare in una terra lontana e selvaggia, ricca di emozioni.
Sto parlando di "Capriole sotto il temporale", l'ultimo lavoro di Katherine Rundell pubblicato qui da noi recentemente (anni fa l'opera era stata diffusa in Inghilterra con il titolo di "The girl savage").
Parlando proprio del titolo, per quasi tutta la lettura mi ero chiesta il perché di questo cambiamento in quanto, la denominazione originale, ovvero "La ragazza selvaggia", mi era sembrata ben più appropriata.
Tuttavia, giunta alla pagina che vi sto per proporre, ho avuto modo di ricredermi. 
"Capriole sotto il temporale" è un'immagine non solo poetica e potente, ma anche perfettamente calzante, in considerazione del percorso di Will, ma anche tenendo conto, in via più generale, delle avversità che tutti noi siamo chiamati ad affrontare nella vita.
Se volete saperne di più, non vi resta che leggere queste poche righe.

«La vita vera richiede molto coraggio, piccola saltarupe. La scuola è difficile perché richiede forza e pazienza. Ma è così anche la vita, amore mio. La vita è tanto bella quanto difficile.»
Will batté le palpebre, sorpresa. «Lo diceva sempre anche il capitano Browne. "La vita non è tutta manghi e crostate di latte."» 
«Allora è un uomo saggio, nonostante i pessimi gusti in fatto di mogli.» 
Sulle labbra di Will apparve l'accenno di un sorriso. 
«Se continui a correre così, ti consumerai il cuore. Ti prometto - lo giuro sulla vita dei miei nipoti - che tutto diventa più bello quando smetti di nasconderti. Stare nascosti e lasciarsi prendere dal panico sono due cose che vanno di pari passo. Al mondo non c'è nulla che sia peggio del panico.» 
Will sapeva che era vero. Smise di fissare il barattolo di marmellata. 
«So quanto può essere difficile la scuola, amore mio. La odiavo anch'io. Se torni in collegio, non sarà come fare le capriole sotto il sole. Sarà più come fare le capriole nel vento.» 
«Nell'uragano» disse Will. «Sotto il temporale.» 
«Sì, a volte. Non c'è un allenamento migliore. Avrai le braccia più forti.» 
Will disse: «Oh. Ja. Capisco». 
«E il tuo cuore. Avrai un cuore da saltarupe che fa le capriole.» 
«Ja.» Will deglutì. 
«Non vale la pena combattere? Non vale la pena tornare indietro per questo?» 


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