lunedì 19 luglio 2021

Recensione: “Un'estate perfetta... o quasi" di Kirsten Boie

Titolo: Un'estate perfetta... o quasi
Titolo origibnale: Ein Sommer in Sommerby
Autore: Kirsten Boie
Illustrazioni: Verena Körting
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 24 giugno 2020
Pagine: 304
Prezzo: 16,00 €


Trama:
La dodicenne Martha e i suoi fratelli minori, Mats e Mikkel, sono costretti a trascorrere le vacanze in campagna dalla nonna, che non conoscono nemmeno e che vive sola in una casetta isolata ai margini del mondo, vende marmellate fatte in casa, non ha un telefono e, ovviamente, neanche internet.
È una nonna un po’ eccentrica, con tante galline, un motoscafo e… un fucile per scacciare gli ospiti indesiderati!

Recensione:
Può succedere, a volte, che un evento spiacevole, un cambiamento o qualcosa di imprevisto e inizialmente sgradito, sia il principio di qualcosa che apprezzeremo con il tempo. Magari solo anni dopo, guardandosi indietro, ci si accorgerà che proprio da lì è nato qualcosa di bello. Solo che non lo si sa ancora.
È questo ciò che succede a Martha, Mikkel e Mats. Certo, l'evento che dà avvio alla loro storia è abbastanza infelice. Tutto inizia da una cattiva notizia, una di quelle che non si vorrebbe mai sentire: la loro mamma ha avuto un incidente, le sue condizioni sono ancora ignote, quindi il papà deve volare subito da lei e l'unica soluzione possibile per raggiungerla è lasciare i bambini dalla nonna materna.
Una nonna che i tre ragazzini non conoscono neanche e che vive sola in una casetta isolata affacciata sul mare.
Arrivati a Sommerby il clima è un po' teso, il posto è bellissimo, ma i tre fratelli sono ancora preoccupati per la mamma per godere di tutta quella meraviglia, inoltre l'incontro con la nonna non è tra i più affettuosi che si possano immaginare.
Ma una volta saputo che la mamma si riprenderà e quindi, passato l'allarme, la vita sulla piccola striscia di terra inizia a conquistarli.
Non c'è TV, non c'è telefono e non c'è wifi, eppure c'è davvero tanto da fare con cui tenersi impegnati. Le giornate scorrono intense e veloci e quando è ora di mettersi a letto, la stanchezza è tale che ci si addormenta appena poggiata la testa sul cuscino.
Martha è incantata e spesso anche estasiata dalla bellezza di quella natura incontaminata.
Le mancano le comodità di casa, ma quel paesaggio così sublime la destabilizza, un incanto tale che entra dritto nel cuore e fa sentire felici di essere al mondo.
Avete mai provato qualcosa di simile?

Stanotte il cielo resta limpido. Alle dieci la nonna è andata a letto, e Martha è sgattaiolata fuori con il suo libro. La luce è curiosamente grigia, e tutti i colori sono così sbiaditi che ricordano quelli di una stoffa ormai stinta. Riuscirebbe ancora a leggere discretamente, invece si mette ad ascoltare i rumori che in quel silenzio risuonano doppiamente forti: una risata isolata dalla città, dove la gente al porto è seduta in barca a chiacchierare; un fruscio nell'erba, forse una talpa, forse un topo; il richiamo di un uccello. 
I pipistrelli arrivano in volata come dal nulla e spariscono in un lampo dopo che Martha ha ritirato la testa terrorizzata, temendo per un attimo che le sarebbero piombati addosso. 
Arrivano al pascolo i due caprioli, fermandosi in prossimità della casa, più sorpresi che spaventati alla vista della ragazza sul masso. Sembrano riflettere se sia una persona pericolosa o se possano ignorarla, poi si voltano con fare dignitoso allontanandosi oltre il pascolo con salti eleganti. 
“Perché non l’ho mai fatto finora?” pensa Martha avvertendo di nuovo quel desiderio struggente a lei sconosciuto, e che ora sa di provare ogni volta che la felicità per tutta quella bellezza le diviene insopportabile. 
“Starsene semplicemente fuori la sera a non far niente, solo guardare e ascoltare. Il mondo è così meraviglioso, e pensare che prima non me ne ero mai accorta.”

Martha mai prima di allora.
Lì è tutto è così meraviglioso e perfetto che sembra non dover mai avere fine.
Eppure qualcosa che potrebbe turbare la serenità della vita a Sommerby sta per accadere... qualcun altro è interessato a quella casetta così perfettamente incastonata nella natura, in quella posizione così ottimale per un qualsiasi futuro acquirente...

È stato bello tuffarsi in queste pagine.
La casetta sulla lingua di terra a Sommerby è la casina che ho sempre desiderato avere e la vacanza di Martha e dei suoi fratellini è quella che ho sempre sognato di fare, sin da bambina.
Come sarebbe stato bello (premesse funeste a parte) che mamma e papà mi avessero detto: “oggi andiamo in vacanza in un posto meraviglioso circondato dalla natura, affacciato sul mare, ricco di vegetazione, animali, gite in barca e tanta, inesauribile meraviglia”.
Certo, non so quanto ai ragazzini di oggi possa fare piacere un itinerario di questo tipo, ma secondo me è ciò di cui tutti avremmo bisogno, almeno per un po'.
Un tuffo nel passato, a quando la vita era più facile e si viveva e gioiva per le cose semplici e genuine.
A dimostrazione che si può vivere benissimo (almeno per il tempo di una vacanza) lontano dalla tecnologia, dai social, dalle apparenze, dalle cose più futili a cui siamo finiti per dare fin troppa importanza.
Disintossicarsi e depurarsi.

Nonna Inge vive un po' fuori dal mondo (forse un po' troppo), ma il suo stile di vita, il suo prediligere la qualità alla quantità, la serenità ai soldi, dà delle importanti lezioni di vita ai tre nipotini un pochino viziati, pigri e maleducati.

Martha, ad esempio, è la classica adolescente che pensa solo ai social, che non può vivere lontana dal telefono, e che non ha mai mosso un dito in casa.
Quando la nonna le fa capire che a casa sua ognuno deve fare qualcosa e darsi da fare, la ragazzina farà mille commentini acidi sottovoce, paragonando la normale cooperazione casalinga ai lavori forzati e allo sfruttamento minorile 😅
E lo spaccato che la ragazzina ci offre della situazione a casa con i suoi, dà l'idea del tipo di educazione non del tutto "sano" con cui i due genitori, decisamente troppo apprensivi e maniaci del controllo, li stanno crescendo.

Il piccolo Mats è, invece, un bambino molto tenero in alcuni momenti, ma decisamente maleducato e impertinente in altri.
Ho adorato invece Mikkel, un bimbo molto dolce, premuroso, sensibile e sempre pronto a essere d'aiuto.

Il soggiorno con la nonna, e la vita all'aria aperta, senza troppi divieti, regole e negazioni, darà ai tre ragazzi la possibilità di mettersi alla prova, sbagliare, crescere e maturare. Essere più sicuri di sé, più capaci e migliori.
E soprattutto regalerà loro ricordi ed esperienze indelebili.

Un libro piacevole come una boccata d'aria fresca che, proprio come una brezza, vi saprà rinfrancare dal grigiore di certe giornate no, e desiderare di vivere anche voi un'estate perfetta... o quasi.

Il mio voto per questo libro



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