martedì 12 novembre 2013

Books, Chocolate and... Friends ♥ "Hunger Games" (da capitolo 22 a capitolo 27)

Eccoci qui all'ultimo appuntamento del nostro gruppo di lettura "Books, Chocolate and... Friends ♥" dedicato al primo volume della saga "Hunger Games" di Suzanne Collins!
Colgo l'occasione per ringraziare le ragazze che hanno partecipato: grazie mille! 
Non nego che speravo in una partecipazione più numerosa e mi sono spesso chiesta "Dove sono finite le persone che nel sondaggio avevano votato per questo libro >.<?"
Ma pazienza! Come si dice meglio poche, ma buone.
Ora passiamo al libro!



Trama: (da capitolo 22-27) 
Grazie alla medicina Peeta sta finalmente meglio.
Ora i due ragazzi si ritrovano bloccati nella grotta che fa loro da rifugio a causa di una pioggia torrenziale che non cenna a diminuire.
In questi giorni di calma hanno modo di raccontarsi a vicenda quello che hanno trascorso durante gli Hunger Games.
Katniss confida a Peeta di Rue, del pane donatole dal Distretto 11, di come Thresh l'ha risparmiata.
Peeta invece ha modo di rivelare l'origine dei suoi sentimenti, e tra i due scocca il primo bacio sentito e sincero.
Questi giorni di calma apparente vedono la morte di altri due tributi, Thresh e Faccia di Volpe.
Il giorno dello scontro finale è arrivato, gli strateghi per convogliare i tributi nella pianura vicino al lago, fanno sparire qualsiasi traccia di acqua nel ruscello e nello stagno.
Peeta e Katniss sono vicino al lago ed aspettano Cato, quando lo vedono arrivare correndo inseguito da strane creature: gli ibridi, a metà tra uomini e animali.
Anche Cato muore in seguito ad un'estenuante battaglia con le strane creature, battaglia che avrà fine grazie ad un abile colpo di freccia di Katniss.
Peeta e Katniss vengono nominati vincitori e ricondotti a Capitol City. 
Qui vengono curati, sottoposti a numerosi trattamenti di bellezza, e salutati come vincitori.
Nel viaggio di ritorno a casa Peeta capisce che i sentimenti di Katniss erano più che altro frutto di una strategia, una finzione per assicurarsi gli sponsor e il favore del pubblico.
Il libro finisce con Peeta deluso che si appresta a continuare l'idillio in favore di camera: "Ancora una volta? Per il pubblico?"

Recensione:
In questi capitoli Suzanne Collins ci regala un po' di quiete, alcuni giorni di calma nascosti fra le rocce di un improvvisato rifugio, permettendoci di osservare il rapporto che va via va creandosi tra i due protagonisti. Scopriamo un Peeta innamorato da tempo immemore, dolce, romantico, che dimostra di tenere più alla vita di Katniss che alla propria, e una Katniss sempre più machiavellica e calcolatrice. 
Pensa alle telecamere sempre e qualsiasi gesto è fatto in virtù di queste... ma fino ad un certo punto.
La scrittrice ci mette di fronte a quelli che sono i pensieri della ragazza, pensieri e sensazioni che la stessa fatica a spiegarsi.
Il primo bacio sincero che le fa subito desiderare di volerne ancora, il sentirsi protetta e al sicuro fra le braccia di Peeta, ma al contempo il pensiero rivolto a cosa penserà Gale che li osserva dal Distretto 12, e ancora il terrore che prova ogni volta che la sola ipotesi di un'eventuale morte di Peeta l'attraversa, sono tutti i pensieri che la destabilizzano e fanno supporre al lettore che lei provi per lui cose che ha paura di ammettere persino a se stessa.
Il momento della battaglia finale è quello più raccapricciante del libro.
Gli ibridi sono un altro mezzo utilizzato dagli strateghi e da tutta Capitol City per dar sfoggio del loro immenso potere.
Una scelta forte, ma adeguata per esprimere la disumanità di chi governa, che non si ferma davanti a nulla.
Non è bastato uccidere delle vittime innocenti, li hanno trasformati in mostri, un'ulteriore offesa, un ulteriore sfregio alle famiglie di chi è caduto e ai loro distretti.
La fine di Cato è straziante, costretto a lottare per ore con delle bestie che lo riducono in brandelli, solo perché è quello che al pubblico piace vedere.
L'epilogo è triste, un Peeta che dimostra tutta la sua delusione e una Katniss che ancora non ha capito cosa prova.
In questi capitoli, come in tutto il libro, la Collins ci ha fatto leggere di Katniss come un'eroina, è lei quella che salva più e più volte Peeta, ed è probabilmente grazie a lei che lui sopravvive a questi giochi.
Ci descrive lei come una ragazza che va a caccia, che combatte e lui come un decoratore di torte innamorato, continuamente in pericolo di vita. 
Forse il tutto può essere visto anche con una diversa lettura. 
Forse è Peeta che ha salvato lei facendola diventare l'eroina del pubblico, tanto amata dagli sponsor.
Forse è lui quello coraggioso che non ha paura di esprimere i propri sentimenti, che non ha mai giocato con quelli degli altri e che è sceso in arena, non con lo scopo di vincere, ma con l'unico scopo di salvare lei, perché una vita senza lei non avrebbe avuto ragione di essere vissuta.
Il libro si conclude e lascia il lettore col fiato sospeso, come finirà tra i due? 
Cosa succederà una volta tornati al Distretto 12?
Una curiosità tale che non può non far correre direttamente in libreria a comprare il seguito *-*

Considerazioni:
Gli ultimi capitoli di questo libro sono quelli che più mi hanno coinvolta nel bene e nel male.
Peeta mi ha definitivamente conquistato mentre Katniss mi ha infastidito tanto da farmi dire "ora scendo in arena e la prendo a schiaffi" >.<
La battaglia finale mi ha scioccato, non me l'aspettavo così. 
Leggere dei tributi trasformati in mostri, pensare alla piccola Rue prima addormentata placidamente su un manto di fiori e poi tramutata in una bestia feroce... è stato troppo, un colpo di scena che non mi sarei aspettata, uno schiaffo all'umanità, parola che Capitol City non sembra conoscere.
Anche la morte di Cato mi ha stordita, l'ho trovata eccessivamente brutale, davvero troppo anche per un cattivo come lui.
Il dialogo finale tra Peeta e Katniss mi ha, ancora una volta, fatto venire l'incredibile voglia di avere fra le mani la faccia di Katniss... e non per darle delle carezze XD
Quanto odiosa è stata?
Si è salvata proprio sul finale con quel pensiero malinconico che mi ha fatto venire l'incredibile voglia (subito repressa T^T) di iniziare il secondo libro.
"Gli prendo la mano stringendola forte, preparandomi alle telecamere, e già temo il momento in cui dovrò lasciarla"

Ma ora andiamo con le considerazioni sui personaggi.

Peeta:
Questi sono i capitoli in cui conosciamo qualcosa di più su di lui.
Già negli scorsi avevo notato la sua ironia (soprattutto nella situazione in cui Katniss lo aiuta a lavarsi vicino al torrente), qui lo troviamo finalmente sulla via di guarigione.
La medicina ha fatto il suo effetto, le sue condizioni sembrano essersi stabilizzate e lui è pronto a dimostrare a Katniss l'affetto che prova nei suoi confronti.
È stato interessante scoprire alcune cose della sua vita: il fatto che suo padre fosse innamorato della madre di lei (che come sappiamo ha preferito un minatore a lui), e che anche la sua vita non è stata tutta rose e fiori come Katniss si era immaginata.
Ho trovato molto dolce la storia di come Peeta si è innamorato di Katniss, quando aveva appena cinque anni.
Lui si ricorda tutto di lei, anche i piccoli dettagli.
*
"—Peeta — dico con dolcezza. — Durante l'intervista hai detto che hai una cotta per me da sempre. Da sempre quando?
—Oh, vediamo. Credo dal primo giorno di scuola. Avevamo cinque anni. Tu indossavi un vestito 
rosso scozzese e i tuoi capelli... erano pettinati in due trecce invece di una. Mio padre ti indicò mentre aspettavamo di metterci in fila — dice Peeta.
—Tuo padre? Perché? — domando.
—Mi disse: «Vedi quella bambina? Volevo sposare sua madre, ma lei è scappata con un minatore 
di carbone» — risponde lui.
—Cosa? Te lo stai inventando! — esclamo.
—No, è vero — mi assicura Peeta. — E io gli chiesi: «Un minatore di carbone? Perché ha voluto un minatore di carbone se poteva avere te?» Lui rispose: «Perché quando canta... si fermano ad ascoltare persino gli uccelli».
—Questo è vero, lo fanno. Voglio dire, lo facevano — dico io. Sono sbalordita e sorpresa e commossa, pensando al fornaio che diceva queste parole a Peeta. Mi viene da pensare che la mia riluttanza a cantare, il mio rifiuto della musica, forse non dipendono dal fatto che mi sembrano una perdita di tempo. Forse mi ricordano troppo mio padre.
—Poi quel giorno, alla lezione di musica, la maestra ha domandato chi sapeva la canzone della 
valle. La tua mano si è alzata di colpo. Lei ti ha messo su uno sgabello e ti ha fatto cantare per noi. 
E lo giuro, ogni uccello fuori dalle finestre si è zittito — dice Peeta.
—Oh, per favore — protesto io ridendo.
—No, è successo. E appena la canzone è finita, ho capito che ero spacciato, proprio come tua madre — prosegue lui. — Poi, per i successivi dodici anni, ho tentato di trovare il coraggio di parlarti.
—Senza riuscirci — aggiungo io.
—Senza riuscirci. Quindi, in un certo senso, il fatto che il mio nome sia stato estratto alla mietitura è stato un vero colpo di fortuna — dice Peeta."
*
Mi ha fatto ridere (è stato l'unico a farmi ridere in questo libro, quando mangiando lo stufato manda un simpatico saluto a Effie Trinket, in quel momento ha fatto proprio quello che mi sarei aspettata da lui XD


* *
"Anche freddo, lo stufato è una delle cose più buone che abbia mai mangiato. Lascio la forchetta e raschio
con le dita gli ultimi rimasugli di intingolo. 
— Sento Effie Trinket rabbrividire per i miei modi.
—Ehi, Effie, guarda qui! — dice Peeta. Lancia la forchetta dietro le spalle e si mette a leccare il piatto, emettendo grugniti soddisfatti. Poi le manda un bacio ed esclama: — Ci manchi, Effie!
Mi copro la bocca con la mano, ma rido. — Basta! Cato potrebbe anche essere fuori dalla nostra
grotta."
* *
Mi è spiaciuto un po' che la Collins gli abbia fatto fare una parte così poco attiva nella battaglia, facendolo apparire più come un peso che come un aiuto.
Ma poverino lo ha fatto stare quasi sempre più di là che di qua, cosa poteva farci lui?
Ma ho già espresso la mia lettura a riguardo, Peeta non avrà agito molto sul campo di battaglia, non sarà l'eroe degli Hunger Games, ma mi ha dato emozioni che nessun altro mi ha dato, Rue esclusa.
Non mi aspettavo che perdesse la gamba, ma anche questa confessione ci ha regalato un'altra prova dell'amore sincero che Katniss prova per lui, o un'altra prova della sua grande recitazione
* * *
"Per Caesar quello è il momento di passare direttamente alle molte lesioni che abbiamo riportato nell'arena, dalle bruciature, alle punture, alle ferite. Ma è solo dopo aver esaurito l'argomento ibridi che dimentico di essere in onda. Quando Caesar domanda a Peeta come va la sua "nuova gamba".
—Nuova gamba? — dico, e non posso fare a meno di allungare una mano e tirare su il fondo dei pantaloni di Peeta. — Oh, no — sussurro, vedendo il congegno di metallo e plastica che ha rimpiazzato la sua carne.
—Non te l'ha detto nessuno? — domanda Caesar con delicatezza. Scuoto la testa.
—Io non ne ho avuto la possibilità — dice Peeta con una lieve alzata di spalle.
—È colpa mia — mormoro. — Perché ho usato quel laccio emostatico.
—Sì, è colpa tua se sono vivo — replica Peeta.
—Ha ragione — dice Caesar. — Senza il laccio, sarebbe sicuramente morto dissanguato.
Immagino che sia vero, ma non posso fare a meno di sentirmi sconvolta, al punto che temo di mettermi a piangere, poi ricordo che tutto il paese mi sta guardando e mi limito a seppellire il viso nella camicia di Peeta. Ci vuole qualche minuto per convincermi a uscirne, perché sto meglio lì, contro la camicia, dove nessuno mi può vedere, e quando mi tiro su, Caesar smette di farmi domande, in modo che possa riprendermi. Infatti, mi lascia in pace finché non saltano fuori le bacche."
* * *
Nel dialogo finale, tra i due alla stazione, lui mi ha fatto una tenerezza incredibile, Katniss forse anche per non illuderlo, gli ha lasciato credere che da parte sua fosse stata tutta una finzione, ma sappiamo tutti che non è così U_U
* * * *
"—È per quelli di Capitol City. Non gli è piaciuta la nostra trovata delle bacche — rispondo senza riflettere.
—Cosa? Di cosa stai parlando? — domanda.
—È sembrata troppo ribelle. Perciò negli ultimi giorni Haymitch mi ha dato istruzioni. In modo che non peggiorassi le cose — rispondo.
—Ha dato istruzioni a te? Non a me, però — protesta Peeta.
—Sapeva che eri abbastanza sveglio da capire — dico.
—Non sapevo che ci fosse qualcosa da capire — ribatte Peeta. — Stai dicendo che in questi ultimi giorni... e immagino... anche nell'arena, allora... quella era solo una strategia che avete architettato voi due?
—No. Voglio dire, sai bene che non potevo parlare con lui nell'arena — balbetto.
—Ma tu sapevi che cosa voleva da te, giusto? — chiede Peeta. Mi mordo il labbro. — Katniss? 
— Lascia andare la mia mano e io faccio un passo come per ritrovare l'equilibrio.
—È stato tutto per le telecamere — dice Peeta. — Il tuo modo di comportarti.
—Non tutto — preciso, restando saldamente aggrappata ai miei fiori.
—Allora quanto? No, lascia perdere. Immagino che la vera domanda sia: cosa resterà quando torneremo a casa, vero? — chiede.
—Non lo so. Più ci avviciniamo al Distretto 12, più sono confusa — rispondo. Lui aspetta, aspetta altre spiegazioni, ma non ne ho.
—Be', fammi sapere quando l'avrai capito — dice, e il dolore nella sua voce è palpabile."
* * * * 
Lui ci resta male, incassa il colpo, ma è ancora pronto ad esserci per lei, per portare avanti la sceneggiatura che lei ha architettato e di cui era del tutto estraneo.

Katniss:
Come ho già detto più volte credo che Katniss reprima i propri sentimenti per Peeta.
Li prova, ma non lo ammette, finge inconsapevolmente di agire soltanto per la strategia, ma mente a se stessa.
E lo dimostra in più occasioni, ad esempio ogni volta che il solo pensiero di un'eventuale morte di lui la fa rabbrividire...
* 
"—No! No, Katniss! — La sua presa si fa più forte e mi fa male alla mano e nella sua voce c'è rabbia autentica. — Non morire per me, non mi faresti certo un favore. Siamo d'accordo?
Sono sorpresa dalla sua veemenza, ma intravedo una buona opportunità per ottenere del cibo, quindi continuo. — Forse l'ho fatto per me stessa, Peeta, ci hai mai pensato? Forse non sei l'unico... che si preoccupa per... ciò che succederebbe se...
Farfuglio. Non ci so fare come Peeta con le parole. E mentre sto parlando, l'idea di perderlo davvero mi colpisce di nuovo e mi rendo conto che non voglio assolutamente che muoia. 
E non è per gli sponsor. Non è per ciò che accadrà a casa. Non è solo che non voglio restare sola. È per lui. Non voglio perdere il ragazzo del pane.
—Se cosa, Katniss? — dice lui dolcemente.
Vorrei che ci fossero delle imposte da chiudere per nascondere questo momento agli avidi sguardi di Panem. Anche se significa perdere del cibo. Qualunque cosa io senta, è affar mio "
*
o quando lo bacia per la prima volta con sentimento e dichiara di volerne ancora, quando si sente protetta come mai prima nell'addormentarsi fra le sue braccia...
* *
"Questo è il primo bacio di cui siamo entrambi pienamente consapevoli. Nessuno dei due è 
obnubilato dal dolore o dalla malattia o è privo di sensi. Le nostre labbra non bruciano per la febbre, 
né sono gelide come il ghiaccio. Questo è il primo bacio che mi suscita una vera emozione. Caldo e 
strano. Questo è il primo bacio che me ne fa desiderare un altro."
* *
* * *  
"In netto contrasto con due notti fa, quando sentivo Peeta distante milioni di chilometri, adesso sono colpita dalla sua vicinanza. Quando ci sistemiamo, mi tira giù la testa perché usi un suo braccio come cuscino, l'altro è appoggiato su di me come per proteggermi, anche quando si addormenta. 
Nessuno mi teneva così da molto tempo. Da quando mio padre è morto e io ho smesso di fidarmi di mia madre... da allora questa è la prima volta che mi sento così al sicuro tra le braccia di qualcuno." 
* * *
o quando vorrebbe chiudere tutto il mondo fuori, anche a discapito degli ascolti, e restare sola con lui...
* * * *
"—Hai una... memoria notevole — dico esitante.
—Ricordo tutto di te — dice Peeta, infilandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. — Sei tu che non prestavi attenzione.
—Adesso sì — dico io.
—Be', non ho molta concorrenza, qui — ribatte.
Voglio allontanarmi, chiudere di nuovo quelle imposte, ma non posso. È come se sentissi Haymitch sussurrarmi all'orecchio — Dillo! Dillo!
Deglutisco a fatica e tiro fuori le parole. — Tu non hai molta concorrenza in nessun posto." 
* * * *
e infine quando lui le confessa il suo amore e lei cerca in ogni modo di non credere a quella verità.
Katniss non sa cosa vuol dire essere innamorati, non lo è mai stata, quindi la sua confusione è comprensibile e giustificabile, ciò che non concepisco è il suo pensiero rivolto in continuazione alle telecamere.
In ogni momento, in ogni situazione anche nella peggiore o nella più dolce il suo pensiero è là, persino quando Peeta gli apre il suo cuore, lei sta puntando ad un'eventuale ricompensa.
Non credo che nessun altro tributo sia stato più studiato di lei nei comportamenti.
Spesso si ritrova a paragonare Gale e Peeta e spesso il confronto è a vantaggio del primo. 
Io sono di tutt'altro avviso U_U
Ok Gale sarà anche bravo a cacciare, e probabilmente in arena sarebbe stato l'assassino perfetto, ma la grandezza di una persona a mio parere sta in ben altro. 
Questo continuo mettere Gale in mezzo quando c'entrava poco o nulla mi ha irritato.
Ok, l'avete capito che Gale non lo posso proprio soffrire, ma quella che non comprendo è Katniss.
Ha sempre avuto modo di parlare con Gale e non è mai stato per lei nient'altro di più che un amico, e ora che Peeta si dichiara a lei e che tra i due c'è qualcosa di intimo, tutt'a un tratto si fa problemi per come può prenderla Gale... Ma sai quanto ce ne importa? XD
Katniss fa pace col cervello!!!
Saper centrare uno scoiattolo in un occhio non è certo cosa di cui vantarsi! Anzi Peeta acquista mille punti anche per la sua estraneità alla caccia U_U
E questo passo mi fa presagire il peggio, purtroppo, e spero davvero di sbagliarmi.
*
"Quando il treno fa una breve sosta per il rifornimento, ci lasciano scendere a prendere una boccata d'aria fresca. Non c'è più nessun bisogno di sorvegliarci. Io e Peeta camminiamo lungo il binario, mano nella mano, e adesso che siamo soli non riesco a trovare niente da dire. 
Lui si ferma per raccogliere un mazzo di fiori di campo per me. Quando me li porge, faccio un grande sforzo per mostrarmi contenta.
Perché lui non può sapere che quei fiori rosa e bianchi sono le cime delle cipolle selvatiche e che mi ricordano soltanto le ore che ho passato a raccoglierle con Gale.
Gale. Il pensiero di vedere Gale tra poche ore mi fa torcere le budella. Ma perché? Non riesco proprio a capirlo. 
So solo che mi sento come se avessi mentito a qualcuno che si fida di me. O, più esattamente, a due persone. Finora l'ho fatta franca per via degli Hunger Games. Ma non avrò nulla dietro cui nascondermi, una volta a casa."
*
Gli strateghi:
Come ho già espresso ho trovato estremamente crudele e disumana l'apparizione degli ibridi.
Uno sfregio ulteriore alle vittime.
Un ulteriore insulto alle loro vite.
Non è bastato farne le pedine di un gioco spietato, non è bastato vederli combattere e distruggersi l'uno con l'altro.
Nessun rispetto per i loro corpi privi di vita, o per quello che sono stati.
Per Capitol City i tributi sono solo oggetti da utilizzare e con questa mossa ne danno ulteriore dimostrazione. 
Per quanto riguarda invece la faccenda delle bacche (la strategia attraverso la quale Katniss pare abbia incastrato gli stratrghi costringendoli a incoronare due vincitori anziché uno), umiliazione a parte per essere stati sbugiardati in diretta nazionale, non capisco quale sia il problema.
Lo spettacolo è piaciuto a tutti, il pubblico ha avuto quello che voleva, quindi dov'è il problema?

Breve confronto con il film:
Come è normale che sia film e libro si differenziano in alcuni aspetti, e per quanto mi riguarda è stato bello poter unire e confrontare le due visioni.
Il libro ci presenta la storia dal punto di vista della protagonista, quindi non ci dà modo di vedere nulla di più di quello che lei stessa vive, sente e vede.
Anche il film si muove più o meno sulla stessa logica, ma in alcuni spezzoni ci dà anche modo di sbirciare la realtà fuori dall'arena.
Vediamo quindi quello che succede durante i giochi a Capitol City, come si lavora dietro le quinte dei giochi, abbiamo una visione più ampia dei burattinai che muovono i fili delle loro marionette.
La scena che più ho preferito del film (anche rispetto al libro) è stata quella della morte di Rue. 
Nel film è vissuta in maniera molto più drammatica, e ci dà inoltre modo di vedere la reazione del Distretto 11 all'accaduto.
Una reazione forte, di rabbia e di disprezzo che ho approvato, molto più forte e più emozionante della pagnotta ricevuta nel libro.
Tra le altre differenze ho riscontrato una generale diversità nel carattere di Katniss, nel film è più fredda e sprezzante nei confronti del gioco e appare anche meno costruita e architettata nei confronti di Peeta.
Ad esempio nel libro, nella sfilata iniziale, Katniss è descritta tutta smancerie e vezzeggiamenti, nel film invece appare solo confusa, stordita e incredula.
Un'immagine (quella del film), che a mio pare si accorda meglio con il carattere della protagonista.
O ad esempio dopo la prova di addestramento con gli strateghi, la Katniss del film è spavalda, menefreghista, soddisfatta, quella del libro invece è spaventata, immersa nelle lacrime.
La Collins ci dà di lei un'immagine probabilmente più realistica, ma meno eroica.
La Katniss del libro ha i pensieri continuamente rivolti alle telecamere, di questo nel film ovviamente non ve n'è traccia, ma è anche normale, che un film non si può fermare ad indagare i pensieri di un personaggio come può fare un libro.
La scena della morte di Cato l'ho preferita nel film, nel libro mi è parsa inutilmente lunga e crudele.
Inoltre mi è piaciuto anche lo sfogo finale di Cato che purtroppo nel libro non esiste.
Eccetto le analisi introspettive della protagonista, alcune scelte diverse (come la storia di come Katniss entra in possesso della spilla della ghiandaia imitatrice) e alcune omissioni (gli ibridi nel film sono delle bestie create appositamente, o Peeta che non perde nessun arto) non ho trovato differenze esagerate.
Il film, a mio parere, descrive abbastanza bene le scene narrate nel libro, l'ho rivisto l'altra sera e, voce di Katniss a parte (nella versione italiana), l'ho apprezzato ancora.

Concludo ricordando gli scorsi appuntamenti del gruppo di lettura:
♥ Capitoli 1-7 (Café Littéraire)
♥ Capitoli 8-14 (Il profumo delle pagine stampate)
♥ Capitoli 15-21 (Tea & Recensioni)

Per quanto riguarda il secondo volume della saga "La ragazza di fuoco" lascio a voi la decisione se leggerlo ognuno per conto proprio o continuare con il gruppo di lettura.
Fatemi sapere.
Grazie ancora a chi ha partecipato! Blogger e non.

Aggiornamento 13/11/13: Ho deciso io per tutti. Dato la poca partecipazione, il GdL per la saga "Hunger Games" finisce qui. Non ha molto senso continuare.
Grazie ancora a chi ha partecipato.



6 commenti:

  1. Anche per me questa seconda parte (quella a partire dall'alleanza con Rue) è stata la più emozionante, quella in cui abbiamo esplorato meglio i rapporti tra i personaggi. Devo ammettere che più andavo avanti con la lettura, più mi affezionavo a Peeta, al contrario più leggevo dell'atteggiamento forzato di Katniss, sempre volto alle telecamere, più temevo la delusione che lui avrebbe provato scoprendo che, ciò che credeva fosse vero, era in realtà solo una tattica.
    Ma tornando a Peeta, oltre alla sua ironia ho apprezzato molto il suo comportamento sempre coerente: come aveva affermato prima dei giochi, è rimasto se stesso, non è diventato una pedina del gioco.
    Come dicevi tu, io non ho considerato il personaggio di Peeta come il ragazzo debole che ha bisogno di protezione. Se analizziamo bene i fatti possiamo vedere come lui sia stato sempre abile e furbo. Sappiamo che è fuggito dalla Cornucopia, ma non abbiamo idea di come si sia guadagnato la fiducia dei Favoriti. Lo ritroviamo poi ferito gravemente, cosa che non sarebbe successa se lui non avesse tentato a tutti costi di difendere Katniss da Cato. E comunque Cato non è riuscito ad ucciderlo U_U
    E anche giunto al fiume, ha avuto la prontezza di mimetizzarsi e rendersi quasi invisibile agli sguardi altrui. Non so voi, ma questo non mi sembra affatto il ritratto di un ragazzo incapace, bensì di una persona molto furba, abile a destreggiarsi anche nelle situazioni di pericolo. A ciò si aggiunge il suo fare dolce e protettivo che lo rende senza dubbio il mio preferito.
    Riguardo Katniss, apprezzo la sua forza e le sue molteplici capacità ma, come ho detto più volte, non mi piace il suo calcolare ogni minimo gesto, ogni parola, e non amo affatto che si sia presa gioco dei sentimenti di Peeta (che tristezza la fine del libro). In più non sono per nulla sicura dei suoi sentimenti verso di lui, anzi temo nel prossimo libro l'inevitabile incontro con Gale (che odio >_<). Sicuramente tra lei e Peeta c'è qualcosa che va oltre la finzione, ma non so davvero quanto di questo rimarrà al loro rientro nel distretto.
    Per il confronto libro/film posso dire che il libro, come è ovvio, ti aiuta a capire meglio i personaggi e gli eventi, però presenta la pecca di presentarti i fatti dall'unico punto di vista della protagonista. Del film ho apprezzato particolarmente alcune scelte, tipo la reazione finale di Cato, la rivolta del Distretto 11 e ovviamente la salvaguardia della gamba di Peeta *-*
    Inoltre nel film, Katniss non pare perennemente a caccia di sponsor, ma più interessata a sopravvivere contando sulle sue forze. Tuttavia Peeta appare meno brillante e spiritoso. Anche gli Strateghi, a causa dell'omissione della vera natura degli ibridi, sembrano meno crudeli.
    Concludendo posso dire che il libro mi è parso ben costruito e ben scritto. La storia è coinvolgente, i personaggi capaci di emozionare. Ti spinge a immedesimarti, a farti domande, a pensare a come avresti agito nella stessa situazione. Il finale poi ti lascia con il fiato sospeso, infatti non vedo l'ora di leggere La ragazza di fuoco ^__^

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  2. Con il mio solito ritardo finalmente commento questo post! :)
    Dopo averlo finito posso dire che questo libro mi è piaciuto tantissimo. Mi sono affezionata ai personaggi, soprattutto a Peeta e Rue. Bello il confronto fra gli abitanti di Capitol City, così superficiali e la povertà dei tributi. Katniss continua ad affascinarmi per il suo essere così forte e indipendente, anche se avrei apprezzato una maggiore tenerezza nei confronti del povero Peeta, che alle volte bistratta un po'. Peeta è il mio preferito, sicuramente il più simpatico, anche se avrei preferito vederlo un po' più attivo sul campo di battaglia. Il rapporto Peeta-Katniss non è chiaro ma penso che anche lei sia innamorata di lui, o che almeno le piaccia molto. L'avevo già pensato nei primi capitoli, quando si accorge di averlo osservato mentre era al distretto.
    Mi sono anch'io stupita, in maniera negativa, leggendo degli ibridi-tributi, mi sono anche chiesta se sarebbero tornati normali considerando che i corpi dovevano tornare alle famiglie.
    Il film l'ho visto l'anno scorso e mi era piaciuto molto, mi piace anche la scelta dei personaggi, mi sembrano adatti (tipo Peeta sembra il tipico bravo ragazzo).
    Se avessi più tempo e non fossi così presa dal lavoro correrei a comprare già il secondo libro!
    Ma forse andrò a vedere il secondo film al cinema, so che non si fa se non si legge prima il libro ma non credo di riuscire a resistere :)

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  3. Mi dispiace davvero per il ritardo! D:
    Ho finito di leggerlo solo ieri! ^^
    Che dire di questi ultimi capitoli?
    Io li ho adorati, sono i capitoli che più fanno riflettere...
    Fanno riflettere sui personaggi, li si capisce di più!
    Ahahaha sì Katniss ogni tanto sarebbe da prendere a schiaffi! XD
    La trovata degli Strateghi mi hanno molto colpita. La Collins ci fa vedere fin dove gli uomini possano arrivare...
    La povera Rue ç___ç
    Il finale è un finale diverso dal solito. Mi ha lasciata con un senso di incompiuto...
    In compenso però fa venire voglia di leggere il seguito!
    Per quanto riguarda il film non possa che concordare con te sullo sfogo di Cato! Molto forte, mi è davvero piaciuto! ^-^

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  4. Grazie mille a tutte le ragazze che hanno commentato ^__^

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  5. sto cominciando questa saga, sai io arrivo sempre un po' in ritardo!
    grazie per il tuo commento e per il follow, ricambio volentierissimo!

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  6. Mi dispiace aver letto solo ora. :(
    Non ancora letto nulla di questa saga anche se da quando ho visto il film ho intenzione di farlo. Per questione di tempo rimando sempre. Forse con il gruppo di lettura sarei riuscita a farlo finalmente, anche perchè mi piace l'idea di commentare assieme.
    Sarà per la prossima!

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