mercoledì 29 giugno 2016

Chi ben comincia... #30

Poche e semplici le regole:
♥ Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
♥ Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
♥ Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
♥ Aspettate i commenti


Salve avventori!
In questo nuovo appuntamento della rubrica "Chi ben comincia" vi propongo il bellissimo incipit tratto dal famoso romanzo di Natalie Babbitt, "La fonte magica", lettura che mi ha tenuto piacevolmente compagnia in questi giorni.
Leggendolo, potrete percepire la poesia che si respira in ogni singola pagina di questo racconto.
Una favola ricca di bellezza, magia, ma anche di emozioni e riflessioni forti e intense.
Fatemi sapere cosa ne pensate, conoscevate già la storia di Winnie Foster e dei Tuck?

"La fonte magica" di Natalie Babbitt

La prima settimana di agosto è sospesa proprio in cima all'estate, in cima al lungo anno, come il sedile più alto di una ruota panoramica quando smette di girare. Le settimane precedenti sono solo una scalata a partire dalla primavera odorosa, e le successive una discesa verso il fresco dell'autunno, ma la prima settimana di agosto è immobile, e bollente. E' stranamente silenziosa, anche, con bianche albe vuote e mezzogiorni opprimenti, e tramonti macchiati di troppo colore. Spesso la notte ci sono i lampi, ma saettano e basta. Non ci sono tuoni, non c'è il sollievo della pioggia. Questi sono giorni strani e mozzafiato, i giorni della canicola, quando la gente è indotta a fare cose che è sicura di rimpiangere in seguito. 
Un giorno di quell'epoca, non molto tempo fa dopotutto, accaddero tre cose e sulle prime non sembrò che vi fosse alcun legame tra di loro. 
All'alba, Mae Tuck partì in groppa al suo cavallo, diretta verso il bosco appena fuori dal villaggio di Treegap. Ci andava, come faceva una volta ogni dieci anni, per vedere i suoi due figli, Miles e Jesse. A mezzogiorno, Winnie Foster, la cui famiglia era proprietaria del bosco di Treegap, finalmente perse la pazienza e decise di pensare sul serio a scappare di casa. 
E al tramonto uno straniero apparve al cancello dei Foster. Cercava qualcuno, ma non disse chi. Nessun legame, ne converrete. 
Ma le cose possono intrecciarsi in strani modi. Il bosco era al centro, era il mozzo della ruota. Tutte le ruote devono avere un mozzo. La ruota panoramica ce l'ha, così come il sole è il mozzo del calendario. Sono punti fermi, ed è meglio lasciarli stare, perché senza di loro non funziona nulla. Ma a volte la gente lo scopre troppo tardi.

4 commenti:

  1. Ciao!!!
    Ammetto di non aver mai letto il libro... Che non sapevo neppure esistesse, però ho visto il film!
    Mi è piaciuto moltissimo, quindi sicuramente il libro mi conquisterà! :)

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    1. Si, anch'io avevo visto il film anni fa, e all'epoca non sapevo fosse tratto da un libro.
      Anche a me era piaciuto molto, ora non lo ricordo benissimo, spero lo ritrasmettano perché vorrei rivederlo,
      Comunque il libro merita ^__^

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  2. Ciao! Lo sto leggendo proprio adesso e fin ora lo trovo davvero carinissimo, ma sono alle prime pagine per cui non posso dire di più.

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    1. Oh che bello! allora lo abbiamo letto quasi contemporaneamente! Sono curiosa di sapere cosa ne pensi, io pubblicherò la mia recensione nei prossimi giorni ^_^

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