lunedì 19 settembre 2016

Recensione: "Racconti" di Lev Tolstoj

Titolo: Racconti
Autore: Lev Tolstoj
Editore: Nuova Frontiera Junior
Data di pubblicazione: aprile 2016
Pagine: 104
Prezzo: 16,00 €

Trama:
Una selezione dei racconti più originali del grande autore russo. Storie, favole, leggende scritte per i bambini e insieme a loro, perché come ricorda Tolstoj "nel bambino vive intatto il prototipo dell'uomo, e ogni educatore deve aiutare il bambino a preservare la sua primigenia perfezione".

Recensione: 
Ho scovato questo libriccino per caso, e sono subito rimasta incuriosita. Tolstoj, famoso per romanzi di spessore come "Guerra e pace" e "Anna Karenina", lo ritroviamo stavolta autore di fiabe per bambini. In realtà, come lo stesso libro riporta, lo scrittore russo ha sempre ritenuto fondamentale la pedagogia e l'istruzione, quindi per molti quest'opera non rappresenterà affatto una sorpresa.
Non a caso una delle sue grandi battaglie è stata proprio finalizzata a garantire a tutti, anche ai figli di contadini, la possibilità di imparare, arrivando a fondare lui stesso numerose scuole.
Con questo scopo nasce la raccolta di cui vi parlo oggi, che raccoglie e riunisce "Il nuovo abbecedario" e i "Quattro libri russi di lettura", entrambe rielaborazioni di fiabe del patrimonio culturale locale, di favole di Esopo e dei fratelli Grimm. 
Queste storie sorte con il preciso intento di insegnare a leggere e a scrivere ai bambini di qualsiasi ceto sociale, dai figli dell'imperatore ai figli dei contadini, hanno anche, a detta dell'autore, il compito di instillare in loro le prime idee poetiche.
E se sul primo punto non avrei nulla da ridire, in quanto i racconti sono molto brevi, perciò effettivamente utili per mettersi alla prova con lettura e dettato, per quanto riguarda il contenuto la situazione è ben diversa.
Ed è proprio la concisione una delle componenti che gioca a sfavore in questo caso. La maggior parte delle storie, e fanno eccezione solo un paio, non è che un inizio, un preambolo che termina proprio sul più bello. Non c'è sviluppo né una degna conclusione. 
Riesco a scorgere le finalità paideutiche del libro, considerando che le vicende narrate hanno come comune denominatore il tramandare valori importanti quali l'umiltà, la giustizia, l'onestà, il perdono ecc., tuttavia non posso apprezzare la qualità artistica di un lavoro come questo che in fin dei conti pare incompiuto. Per di più talvolta Tolstoj, pur di giungere all'insegnamento finale, non si fa molti scrupoli nel includere particolari cruenti poco adatti ad un pubblico di bambini. Ne sono esempi "La verità la sa solo Dio, ma per dirla può metterci un po'" e "Il corvo e i suoi piccoli", quest'ultima non solo crudele ma anche moralmente errata.
Nota assolutamente positiva sono invece le illustrazioni, che portano la firma di Irene Rinaldi, e accompagnano ogni storia. Con i tratti vividi e rustici, opportunamente poco definiti, ci trasportano proprio nell'atmosfera dell'antica Russia. Impreziosiscono ogni pagina e elevano un libro che, oltre al nome altisonante dell'autore, non può purtroppo vantare molti altri meriti.

Considerazioni:
La prefazione della raccolta riporta le parole di Tolstoj che spiega ciò che l'ha spinto ad elaborare questi racconti. Dice infatti: "Ho riscritto ogni racconto almeno una decina di volte, e molto ho faticato per essere semplice e chiaro, per evitare fronzoli e falsità"
Ok, nell'evitare i fronzoli, e ricercatezze inutili, ma omettere buona parte di una storia mi sembra un tantino esagerato. Da che mondo è mondo ogni vicenda letteraria, che abbia come pubblico di bambini o di adulti, ha come minimo tre costanti: un ordine originario/situazione di partenza, uno sviluppo/complicazione e una conclusione, che prevede talvolta il ristabilimento dell'ordine iniziale, altre volte la creazione di un nuovo ordine, oppure, in altre circostanze, un finale irrisolto.
Nei racconti di Tolstoj c'è di sicuro solo la prima costante, una situazione di partenza. In alcuni casi inizia a palesarsi un nuovo scenario che poi rimane incerto. Solo in rarissime occasioni la narrazione può dirsi completa, ovvero "Il giudice equanime" "La verità la sa solo Dio, ma per dirla può metterci un po'". Queste due sono infatti le storie che ho preferito. Tutte le altre mi hanno lasciato perplessa e insoddisfatta.
Inoltre, trattandosi di un abbecedario e di quattro libri di lettura, mi sarei aspettata che i racconti diventassero progressivamente più complessi man mano che si andava avanti con la lettura. Invece dal primo al quarto libro non ho notato alcuna differenza.
Come avrete intuito, non riesco ad evidenziare grandi pregi in questa raccolta, se non la finalità con cui è nata, e le splendide illustrazioni di cui parlavo prima.
Voglio tuttavia fare un plauso alla casa editrice che, con la collana di cui questo libro fa parte, permette ai bambini di avvicinarsi al genere dei classici. Oltre a questo titolo sono infatti presenti molti altri, dai miti greci e romani, tra cui "L'Iliade" e "L'Eneide", fino a "La Divina Commedia", naturalmente ripubblicati in modo da risultare attraenti per un pubblico di piccini.

Ringrazio la casa editrice Nuova Frontiera Junior per avermi fornito una copia di questo libro

il mio voto per questo libro

1 commento:

  1. Non conoscevo assolutamente questa pubblicazione, grazie per avermela fatta conoscere ^_^

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