Salve avventori!
Oggi vi propongo un passo tratto da "Le stanze dei ricordi" di Jenny Eclair, libro che, come potete vedere dalla recensione, non mi ha convinto pienamente.
Quella riportata qui sotto però è una delle poche scene che mi ha colpito. Ha per protagonisti Lucas e sua madre Barbara, ormai troppo vecchia e stanca.
L'uomo, guardandola, non può non ripensare ai tempi in cui tutto era diverso, in cui la sua era ancora una famiglia felice...
Buona lettura!
Oggi vi propongo un passo tratto da "Le stanze dei ricordi" di Jenny Eclair, libro che, come potete vedere dalla recensione, non mi ha convinto pienamente.
Quella riportata qui sotto però è una delle poche scene che mi ha colpito. Ha per protagonisti Lucas e sua madre Barbara, ormai troppo vecchia e stanca.
L'uomo, guardandola, non può non ripensare ai tempi in cui tutto era diverso, in cui la sua era ancora una famiglia felice...
Buona lettura!
Sua madre è assolutamente uguale a come l'ha lasciata, la piccola sagoma di ciò che resta di lei sotto il sudario delle lenzuola azzurre. Le posa l'album sulle coperte e spruzza un po' di Diorissimo attorno al cuscino. Per un attimo Lucas si consente di immaginare che Barbara sorrida. Avvicina la sedia al letto, le prende la mano. Non c'è altro che si possa fare.
«Sono qui, mamma, va tutto bene.»
Il sangue è forte. La madre è l'unico parente che gli sia rimasto, e forse l'ha amato troppo, ma forse è questo che fanno le madri.
Vorrebbe che Barbara se ne andasse immaginando di essere comoda su una sdraio nel patio, a River Walk: le porte-finestre della sala da pranzo sono aperte, a portata di mano ci sono una caraffa con qualche bevanda deliziosamente fresca e una delle torte che lei prepara, questa è coperta di ciliegie. C'è anche suo padre, e Lucas è un bambino tornato a casa da Witterings per le vacanze estive. Il padre fa il lanciatore, Lucas il battitore, il sole splende, e questo è uno di quei momenti dorati prima che tutto vada a catafascio.
Tac! Il rumore della palla di cuoio contro la mazza di legno di salice, il sole splende, e per un instante tutto è perfetto...
«Sono qui, mamma, va tutto bene.»
Il sangue è forte. La madre è l'unico parente che gli sia rimasto, e forse l'ha amato troppo, ma forse è questo che fanno le madri.
Vorrebbe che Barbara se ne andasse immaginando di essere comoda su una sdraio nel patio, a River Walk: le porte-finestre della sala da pranzo sono aperte, a portata di mano ci sono una caraffa con qualche bevanda deliziosamente fresca e una delle torte che lei prepara, questa è coperta di ciliegie. C'è anche suo padre, e Lucas è un bambino tornato a casa da Witterings per le vacanze estive. Il padre fa il lanciatore, Lucas il battitore, il sole splende, e questo è uno di quei momenti dorati prima che tutto vada a catafascio.
Tac! Il rumore della palla di cuoio contro la mazza di legno di salice, il sole splende, e per un instante tutto è perfetto...
Nessun commento:
Posta un commento
♥ Dimmi la tua ♥
Accetto volentieri saluti e commenti relativi all'argomento del post. Evitate i commenti volti esclusivamente a pubblicizzare i vostri blog. Grazie!