giovedì 4 luglio 2019

Recensione: "Eva era africana" di Rita Levi Montalcini e Giuseppina Tripodi

Titolo: Eva era africana
Autore: Rita Levi-Montalcini, Giuseppina Tripodi
Illustratore: Giuliano Ferri
Editore: Gallucci
Data di pubblicazione: 7 giugno 2018
Pagine: 96
Prezzo: 10,00 € 

Trama:
Veniamo tutti dall'Africa. Lo prova un segmento del nostro DNA, giunto fino a noi per via esclusivamente femminile, a partire da un'antenata comune. 
Rita Levi-Montalcini, che alle donne del continente più povero ha dedicato gli ultimi anni della sua vita, racconta con passione questo paradosso: il primato riconosciuto dai genetisti e le lotte che le ragazze africane di ieri e di oggi devono sostenere per avere maggiori diritti e dignità. 
Da una parte il racconto delle donne che negli ultimi anni sono riuscite a raggiungere posizioni di rilievo malgrado le difficoltà. Dall'altra, la spiegazione con parole semplici delle recenti scoperte della genetica che, andando a ritroso, è riuscita a risalire fino alla madre di tutto il genere umano, a Eva. Una donna, un'africana. 

Recensione:
Rita Levi-Montalcini, con questo libro, offre a noi lettori, ed in particolare alle giovani menti ancora da plasmare, un viaggio appassionante nel passato, alla ricerca dell'origine della specie umana, e dei nostri più lontani antenati.
E lo fa facendo appello alla genetica, e alle recenti scoperte che hanno individuato come il DNA mitocondriale si trasmetta solo per via femminile, di generazione in generazione.
Cosa vuol dire? Semplice, che all'inizio di tutto doveva esserci non un Adamo, come vuole la tradizione, ma una donna, una Eva.
Da queste premesse, sicuramente interessanti e per di più originali, prende avvio una prima parte dedicata proprio all'evoluzione della specie, dai primi ominidi sino ad arrivare all'homo sapiens moderno, quello più simile a noi, per intenderci. 
Tutto è nato da una donna, molto probabilmente proveniente proprio dal continente africano, come dimostrato da anni di ricerche, lo stesso continente ad oggi così denigrato. Paradossale come le cose siano cambiate nel corso dei secoli, non credete?
E lo è ancora di più, se teniamo conto della seconda parte del libro, che grossomodo ci guida alla conoscenza delle più grandi figure femminili della storia dell'Africa, le cosiddette "Regine del passato". Donne come Nefertari, note per il loro potere e lungimiranza, o come Nitocris, un vero esempio per ciò che concerne l'emancipazione femminile.
Da qui si arriva all'ultima parte, il racconto delle donne africane di oggi che, con grande fatica, studio e spirito di sacrificio, sono riuscite a raggiungere dei risultati incredibili in diversi campi, non dimenticando mai l'amore per la propria terra. 
Testimonianze importanti, utili per le bimbe africane del domani, ma a maggior ragione per le generazioni future di ogni parte del mondo. Che ogni bimbo, ragazzo, uomo o donna, possa rendersi conto di quanto può essere difficile, in alcune parti della terra, far valere i propri diritti, o accedere a risorse basilari come l'istruzione pubblica o i servizi sanitari, e di come sia perciò necessario non dare mai nulla per scontato.
Un libro piccolo ma dal forte valore educativo, che insegna senza annoiare. A tal proposito posso dire che il tono del racconto non è mai troppo prolisso o dal taglio specialistico. Soprattutto per quanto concerne la sezione inerente alla formazione del continente e allo sviluppo della specie, la narrazione scorre veloce, in modo chiaro, preciso e stimolante, grazie anche ai carinissimi disegni disseminati tra i vari capitoli. Inoltre nelle ultime pagine è contenuto un pratico glossario, utile per dissipare eventuali perplessità.
Tuttavia devo ammettere che, nonostante questa accortezza, alcuni concetti legati alla trasmissione dei geni potrebbero risultare ugualmente ostici per dei ragazzini, o almeno per buona parte di essi.
L'opera è infatti indirizzata ad un pubblico dai 10 anni in su, e non ho nulla da dire in contrario se specifichiamo che questo pubblico deve comunque avere una certa propensione per la scienza, la storia o l'educazione civica. Di certo non si sta parlando di una lettura da spiaggia, o di una raccolta di barzellette, ma di un vero e proprio trattato di scienza e sociologia, ovviamente semplificato e reso fruibile per i più piccoli.
Per intenderci, se vostro figlio è un piccolo Sheldon Cooper o una piccola Amy Farrah Fowler, allora non potrà che apprezzarlo. Se invece è una mini Penny, beh fate in modo di essere presenti al momento della lettura, perché le domande non mancheranno XD 

Ringrazio la casa editrice Gallucci per avermi inviato una copia di questo libro

il mio voto per questo libro

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