Titolo: Greta Grintosa
Titolo originale: Brenda Brave Helps Grandmother
Autore: Astrid Lindgren
Illustrazioni: Ingrid Van Nyman e Eva Billow
Editore: Iperborea
Data di pubblicazione: 2 novembre 2017
Pagine: 188
Prezzo: 13,00 €
Trama:
Greta Grintosa, che con la sua travolgente energia organizza da sola la festa di Natale per la nonna malata; Bertil che scopre che sotto il suo letto, nella vecchia tana di un topolino, vive un bambino alto un pollice che ha bisogno del suo aiuto; la principessina Lise-Lotta che possiede un mondo di giocattoli bellissimi, ma desidera solo fuggire dal castello e poter conoscere altri bambini; il piccolo Kalle che è l’unico a non aver paura quando un grande toro scappa dal recinto, perché lui sì che sa come farselo amico.
Dieci storie che brillano di inventiva e vitalità, dieci piccoli irresistibili eroi che con il potere della fantasia, imparano a guardare il mondo con altri occhi, o forse a capirlo meglio degli adulti.
Dal genio di Astrid Lindgren una raccolta di racconti inediti in Italia, alcuni dei quali contengono le prime versioni dei suoi personaggi più famosi.
Il libro comprende i seguenti titoli:
♥ Greta Grintosa
♥ Il cuculo burlone
♥ Il salto più alto
♥ Il torero dello Småland
♥ La principessa che non voleva giocare
♥ Nel Paese di Calasera
♥ Nils Karlsson Pirolino
♥ Sammelagust
♥ Sorella mia adorata
♥ Stellina d’oro
Recensione:
La raccolta intitolata "Greta Grintosa" - dal nome del racconto che fa da apripista - riunisce alcune delle storie per l'infanzia più famose dell'autrice svedese, stranamente ancora inedite in Italia.
In queste pagine, dieci piccoli protagonisti, molto diversi l'uno dall'altro, danno prova della loro creatività, fantasia ma anche della loro testardaggine.
Bambini che non si piegano davanti alle avversità della vita e le tentano tutte per far valere le proprie idee, come nel caso della coraggiosa Greta la quale, dopo la caduta della nonna, non ne vuole davvero sapere di rinunciare a trascorrere le feste di Natale con lei; oppure i caparbi e incoscienti Stig e Albin, tutti intenti a dimostrare i loro più disparati e pericolosi talenti; o ancora l'impavido Kalle che fa capire agli adulti che anche la più feroce delle creature non desidera altro che un po' d'amore.
Questo libro è un inno alla spensieratezza, alla libertà e all'innocenza dell'infanzia, ma è anche un invito agli adulti a credere sempre nei sogni e nella saggezza dei più piccini.
Tuttavia, per quanto molte delle storie narrate siano ricche di particolari vivaci e bizzarri, al punto da far sorridere i lettori, quasi tutte contengono al loro interno anche una nota di fondo malinconica, la quale fa sì che gli aneddoti risultino allo stesso tempo briosi e nostalgici.
Basti pensare a Bertil, il protagonista di "Nils Karlsson Pirolino" che, dopo aver prematuramente perduto, a causa di una malattia, la sorellina, è costretto a passare ogni santo giorno da solo, in attesa che i genitori tornino a casa da lavoro. Dopo mesi di monotonia, finalmente fa il suo magico ingresso un bimbo piccolo come un topolino che, da lì in avanti, diverrà il nuovo compagno di giochi di Bertil. Oppure allo sfortunato Göran che "Nel Paese di Calasera" non sa sarà in grado di tornare a camminare ma, grazie al misterioso signor De Gigliis, ogni dì dopo il tramonto, può volare fuori dalla finestra e vivere tante avventure; o ancora ai cagionevoli Gunnar e Gunilla, i quali possono godere della compagnia di un cuculo burlone, nascosto in un orologio a parete, fuggendo così alla monotonia delle giornate in casa.
In ognuno di questi racconti, i vari personaggi, chi più chi meno, trovano in creature fantastiche, non sappiamo se immaginarie o reali, una valvola di sfogo che permette loro di vivere meglio lo stato di solitudine o tristezza in cui versano.
Difatti coloro che ricevono queste visite inaspettate sono nella maggior parte dei casi bimbi malati o orfani costretti all'isolamento, che non vedono altra soluzione se non sognare ad occhi aperti una vita diversa dalla loro.
A tal proposito non posso evitare di citare la trama di "Mia sorella adorata" in cui una ragazzina afferma di avere una gemella segreta che gioca con lei tutto il tempo, traghettandola in divertenti scenari; o quella di "Stellina d'oro" che ci narra della sfortunata Eva la quale, a causa dei genitori lontani, è costretta a subire, al pari di una novella Harry Potter, le continue angherie delle zie e della viziata cuginetta
Insomma, gli argomenti, come avrete potuto vedere, possono essere i più disparati ma alla base di tutto c'è la continua ricerca di una compagnia, di un alleato e di qualche spassoso passatempo. Un semplice sorriso che ponga fine alla piatta quotidianità e porti gioia in quelle case prive di spensieratezza.
Astrid Lindgren, con questi particolari racconti, ritrae la realtà di molte famiglie in modo veritiero, dando voce alle più pure emozioni (sia che siano espressioni di gioia che di paura) di tutti gli attori in campo. Tuttavia se pensate che la raccolta sia deprimente e non adatta ai bambini, vi sbagliate di grosso. Anche perché la penna dell'autrice non manca mai di ironia, e sembra per giunta comunicare direttamente con i piccoli lettori, coinvolgendoli nel gioco. E come se non bastasse, il libro è impreziosito dalle illustrazioni in bianco e nero, semplici eppure efficaci, di Ingrid Van Nyman (disegnatrice già per "Peter e Petra" e "Pippi Calzelunghe") ed Eva Billow.
Un piacere per gli occhi e per il cuore, un breve avventuroso viaggio nelle vite dei villaggi nordici che finisce per riportarci a casa, un po' cambiati, un po' più sognatori e un po' più noi stessi.
Ringrazio la casa editrice Iperborea per avermi fornito una copia cartacea di questo libro
Recensione:
La raccolta intitolata "Greta Grintosa" - dal nome del racconto che fa da apripista - riunisce alcune delle storie per l'infanzia più famose dell'autrice svedese, stranamente ancora inedite in Italia.
In queste pagine, dieci piccoli protagonisti, molto diversi l'uno dall'altro, danno prova della loro creatività, fantasia ma anche della loro testardaggine.
Bambini che non si piegano davanti alle avversità della vita e le tentano tutte per far valere le proprie idee, come nel caso della coraggiosa Greta la quale, dopo la caduta della nonna, non ne vuole davvero sapere di rinunciare a trascorrere le feste di Natale con lei; oppure i caparbi e incoscienti Stig e Albin, tutti intenti a dimostrare i loro più disparati e pericolosi talenti; o ancora l'impavido Kalle che fa capire agli adulti che anche la più feroce delle creature non desidera altro che un po' d'amore.
Questo libro è un inno alla spensieratezza, alla libertà e all'innocenza dell'infanzia, ma è anche un invito agli adulti a credere sempre nei sogni e nella saggezza dei più piccini.
Tuttavia, per quanto molte delle storie narrate siano ricche di particolari vivaci e bizzarri, al punto da far sorridere i lettori, quasi tutte contengono al loro interno anche una nota di fondo malinconica, la quale fa sì che gli aneddoti risultino allo stesso tempo briosi e nostalgici.
Basti pensare a Bertil, il protagonista di "Nils Karlsson Pirolino" che, dopo aver prematuramente perduto, a causa di una malattia, la sorellina, è costretto a passare ogni santo giorno da solo, in attesa che i genitori tornino a casa da lavoro. Dopo mesi di monotonia, finalmente fa il suo magico ingresso un bimbo piccolo come un topolino che, da lì in avanti, diverrà il nuovo compagno di giochi di Bertil. Oppure allo sfortunato Göran che "Nel Paese di Calasera" non sa sarà in grado di tornare a camminare ma, grazie al misterioso signor De Gigliis, ogni dì dopo il tramonto, può volare fuori dalla finestra e vivere tante avventure; o ancora ai cagionevoli Gunnar e Gunilla, i quali possono godere della compagnia di un cuculo burlone, nascosto in un orologio a parete, fuggendo così alla monotonia delle giornate in casa.
«Il mio nome è Asfodelo De Gigliis» si è presentato.
«Giro un po' dappertutto tra i davanzali della città per vedere se ci sono bambini che hanno voglia di venire con me a Calasera. Tu per caso ne hai voglia?»
«Io non posso venire da nessuna parte» ho risposto, «perché ho male a una gamba.»
Allora mi si è avvicinato e mi ha preso per mano.
«Non importa», mi ha detto «A Calasera non importa.»
«Giro un po' dappertutto tra i davanzali della città per vedere se ci sono bambini che hanno voglia di venire con me a Calasera. Tu per caso ne hai voglia?»
«Io non posso venire da nessuna parte» ho risposto, «perché ho male a una gamba.»
Allora mi si è avvicinato e mi ha preso per mano.
«Non importa», mi ha detto «A Calasera non importa.»
Difatti coloro che ricevono queste visite inaspettate sono nella maggior parte dei casi bimbi malati o orfani costretti all'isolamento, che non vedono altra soluzione se non sognare ad occhi aperti una vita diversa dalla loro.
A tal proposito non posso evitare di citare la trama di "Mia sorella adorata" in cui una ragazzina afferma di avere una gemella segreta che gioca con lei tutto il tempo, traghettandola in divertenti scenari; o quella di "Stellina d'oro" che ci narra della sfortunata Eva la quale, a causa dei genitori lontani, è costretta a subire, al pari di una novella Harry Potter, le continue angherie delle zie e della viziata cuginetta
Insomma, gli argomenti, come avrete potuto vedere, possono essere i più disparati ma alla base di tutto c'è la continua ricerca di una compagnia, di un alleato e di qualche spassoso passatempo. Un semplice sorriso che ponga fine alla piatta quotidianità e porti gioia in quelle case prive di spensieratezza.
Astrid Lindgren, con questi particolari racconti, ritrae la realtà di molte famiglie in modo veritiero, dando voce alle più pure emozioni (sia che siano espressioni di gioia che di paura) di tutti gli attori in campo. Tuttavia se pensate che la raccolta sia deprimente e non adatta ai bambini, vi sbagliate di grosso. Anche perché la penna dell'autrice non manca mai di ironia, e sembra per giunta comunicare direttamente con i piccoli lettori, coinvolgendoli nel gioco. E come se non bastasse, il libro è impreziosito dalle illustrazioni in bianco e nero, semplici eppure efficaci, di Ingrid Van Nyman (disegnatrice già per "Peter e Petra" e "Pippi Calzelunghe") ed Eva Billow.
Un piacere per gli occhi e per il cuore, un breve avventuroso viaggio nelle vite dei villaggi nordici che finisce per riportarci a casa, un po' cambiati, un po' più sognatori e un po' più noi stessi.
Ringrazio la casa editrice Iperborea per avermi fornito una copia cartacea di questo libro
il mio voto per questo libro
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