lunedì 15 giugno 2015

Recensione: "Chelsea & James" di Giuseppe Cozzo

Titolo: Chelsea & James
Autore: Giuseppe Cozzo
Data di pubblicazione: Febbraio 2015
Pagine: 194
Prezzo: 6,24 € 

Trama:
Stati Uniti d'America. Nel tentativo di perseguire il proprio senso di giustizia, due ragazzi cercano di fuggire da un ingombrante passato che li condiziona fortemente. 
La moralità, immancabilmente relativa, viene messa in discussione, mentre un viaggio li porterà via dalla zona in cui hanno imparato a soffrire. 
Scopriranno che allontanarsi da un luogo è possibile, ma prendere le distanze dalle proprie vite è un obiettivo che può essere raggiunto solo conoscendo sacrifici forse insopportabili. 

Recensione:
Giuseppe Cozzo, nel suo libro d'esordio, racconta una storia aspra e drammatica.
I suoi protagonisti sono due ragazzi soli e disperati che hanno perso qualsiasi speranza nel futuro.
Il racconto inizia la sera della vigilia di Natale, James attraversa le strade della sperduta e solitaria Roverside, in Texas, alla ricerca di un posto dove trovare calore e riparo dal rigido clima invernale.
È lui stesso che si racconta. Il gelo che immerge il paese è lo stesso che alberga da tempo nel suo cuore. 
Un passato avvolto nel mistero, un presente a cui cerca di fuggire, il desiderio di dare una decisiva svolta alla sua vita e al suo futuro. Scappare lontano.
Sono questi i pensieri che, al contempo, lo tormentano e gli danno la forza per andare avanti.
In quel bar desolato, che gli ha dato rifugio, avviene il primo incontro con Chelsea.
Anche la ragazza è vittima di una realtà infelice.
Dopo un inizio brusco e la sfiducia iniziale, i due si ritroveranno uniti indissolubilmente da un evento tragico che li segnerà nel profondo.
Per difendere la ragazza da un tentativo di stupro prima lui, e in seguito lei, si macchieranno del peggiore dei peccati, l'omicidio.
Ma è davvero un peccato togliere la vita a chi non la merita?
È da condannare chi uccide un colpevole per salvare un innocente?
Qualcuno a questa domanda risponderebbe di si, ma non loro.
Se la loro anima è macchiata dall'omicidio, la loro coscienza ha la piena assoluzione.
Nessun senso di colpa quindi, ma entrambi sanno che non tutti la vedrebbero allo stesso modo.
Hanno ucciso dei delinquenti, si, ma la piccola Roverside è talmente corrotta che ci metterà poco a scegliere da quale parte schierarsi.
Unica soluzione: la fuga.
Inizia così il viaggio che i due ragazzi intraprendono per sfuggire ad un passato che non accenna a lasciare la presa.
Chelsea e James, ormai soli al mondo, trovano, l'uno nell'altra il motivo per andare avanti.
Tra i due si creerà un rapporto di totale simbiosi, che li porterà in breve ad essere la ragione di vita l'uno dell'altro.
Se dapprima l'obbiettivo di James era quello di una fuga solitaria, verso qualcosa di ignoto, ora il suo unico scopo è proteggere la sua Chelsea, quell'anima gemella che il fato ha messo sulla sua strada, la vigilia di Natale.
E sarà proprio questo amore folle, impetuoso ed esagerato a portarli verso l'autodistruzione.
I due che, prima dell'omicidio per legittima difesa, avevano compiuto solo reati di poco conto, entreranno in una spirale di azioni immorali dalla quale gli sarà impossibile uscire.
Atti immorali, mostruosi e incomprensibili messi in atto per salvaguardare e proteggere un altrettanto incomprensibile amore.
Un sentimento troppo improvviso ed impetuoso per essere considerato reale o realistico, ma del resto non sarebbe la prima volta che leggiamo di amori fulminanti che lasciano dietro sé una scia di morte e distruzione.
Shakespeare su quest'onda ha scritto una delle più famose opere di sempre, dunque perché contestarlo ad un giovane autore?
I suoi protagonisti, che si innamorano nel giro di ventiquattr'ore come Romeo e Giulietta, che viaggiano in fuga come Thelma e Louise, e che si amano, ferendo gli altri ma, proteggendosi ad ogni costo, come dei moderni Bonnie e Clyde, sicuramente lasciano il segno.
Li si comprende all'inizio, li si contesta nel mezzo e li si compatisce alla fine.
Certamente un libro coinvolgente, ben scritto, che si legge tutto d'un fiato.
Assolutamente da apprezzare il modo in cui il giovane scrittore, descrive situazioni truci, spinose e complesse in modo delicato ed elegante.
Inoltre ho personalmente apprezzato la purezza con cui descrive l'amore fra i due protagonisti.
Due ragazzi che paiono essere senza sentimenti, quando si rapportano al resto del mondo, ma che diventano iperprotettivi, dolci e affettuosi quando si perdono l'uno negli occhi dell'altro.
Lo scrittore si sofferma a descrivere il candore di questo sentimento, forse l'unica cosa pura che è rimasta ai due protagonisti, senza scadere in scene scabrose, che certamente avrebbero fatto presa su un certo tipo di pubblico.
Sceglie la qualità piuttosto che la quantità, e questa è una scelta che ho apprezzato moltissimo. 

Considerazioni:
Se non hai letto il libro e hai intenzione di farlo fermati qui!
Quelli che Cozzo racconta in queste pagine sono due protagonisti che non si può far a meno di rivalutare durante la lettura.
Se all'inizio li si comprende e ci si schiera dalla loro parte, vedendoli come vittime innocenti di un destino infausto, ad un certo punto in poi non si può che disprezzarli.
Da vittime si trasformano in carnefici.
Ciò che colpisce è l'assoluto distacco e indifferenza con cui, i giovani protagonisti, mettono fine a delle vite umane, come se nulla fosse.
Come se fossero semplici ostacoli da eliminare per la riuscita del loro sogno contorto.
Come se tutto fosse un gioco, e nulla avesse davvero importanza, se non loro stessi.
Un atteggiamento spietato, egoista e inumano che non corrisponde affatto ai protagonisti che ci sono stati descritti all'inizio del romanzo, e che non può essere nemmeno giustificato dalle vite che hanno vissuto. 
Esistono sicuramente sorti ben peggiori e avverse di quelle che hanno conosciuto i nostri protagonisti.
Chalsea, ad esempio, ci viene presentata come una brava ragazza, timorosa e rassegnata al suo destino.
È sottomessa da un patrigno alcolizzato e spesso violento, ha un lavoro mal pagato e un capo burbero, e dei grossi debiti che non può saldare.
Una ragazza che non reagisce alle offese e alle minacce, che china la testa e sopporta.
Nel giro di nemmeno ventiquattr'ore è picchiata da tre persone diverse, e non reagisce.
Uccide per la prima volta per difendere James che, a sua volta, ha ucciso salvandola da uno stupro. Dopo questo cambia tutto.
Diventa spietata e senza nessun rimorso di coscienza.
Stessa cosa vale per James che, prima del suo primo omicidio, era solo un delinquentello qualunque, con un passato che, scopriamo poi, essere decisamente migliore di quello che ci si sarebbe aspettato.
Cresciuto in orfanotrofio, si, ma comunque amato e anche privilegiato rispetto alla maggior parte dei suoi compagni. 
Chelsea e James prima di questo erano, in fondo, due ragazzi perbene, entrambi con problemi familiari ed economici, ma ragazzi buoni, che da quando si sono incontrati (loro dicono sia stata la loro unica fortuna, ma io dico "non l'avessero mai fatto!") sono come impazziti, presi da una sorta di febbre di onnipotenza.
James ripete più di una volta a Chelsea questa frase: "La forza di gravità mi attrae verso te, e non più verso il centro della terra".
Ma a me è sembrato che i due fossero attratti da una spirale di incontrollata follia.
Arrivano persino ad uccidere un innocente giardiniere, solo perché, avevano voglia di passare due giorni nella casa di cui, il povero malcapitato, si occupava.
Questa è crudeltà! Questo è non mostrare alcun valore e rispetto per la vita umana.
La loro unione ha generato due mostri che non guardano in faccia nessuno per ottenere ciò che desiderano.
Soli erano innocui. 
Lei troppo debole per reagire, lui troppo preso dal suo vittimismo che lo porta, immancabilmente, a giustificare se stesso e i reati che commette.
Entrambi, in realtà, avevano una scelta.
Ma hanno preferito percorrere la strada più facile e, trovarsi insieme, ha dato loro il coraggio di sorpassare quel limite che soli non avrebbero superato.
L'epilogo della storia è prevedibile e anche auspicabile, aggiungerei.
Come le storie più note citate nella recensione, anche qui, per i due fuggiaschi amanti, non esiste un lieto fine.
Ancora una volta i ragazzi scelgono di fuggire dalle proprie responsabilità. 
Si uccidono per restare insieme e io non ho potuto fare a meno che chiedermi "perché non lo farlo prima e risparmiare, così, tutte quelle vite sacrificate per niente?"
Il romanzo termina così, lasciando aperti alcuni punti interrogativi che lo scrittore ha scelto di non chiarire.
Qual è la vera storia dei genitori di James? Sono morti o l'hanno abbandonato?
Cosa è successo in realtà al padre di Chalsea? Perché è sparito?
Ma soprattutto... che fine ha fatto l'enorme orsacchiotto bianco di peluche? >_<


Ringrazio l'autore che mi ha fornito la copia del romanzo.

il mio voto per questo libro


12 commenti:

  1. A me il romanzo è piaciuto, ma in effetti hai ragione, si sa davvero poco sul perché i personaggi compiano determinate azioni!

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    1. Anche a me è piaciuto. Nonostante questo però, non posso evitare di trovare orrende le azioni che commettono i due protagonisti. Ma questo non inficia sul giudizio del libro, che resta comunque un buon libro.

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  2. Ciao Muriomu<3
    Bella recensione...Ho letto anche io questo libro e devo dire che mi è piaciuto:)

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  3. Sono perfettamente d'accordo con te. Ma almeno l'autore avesse motivato alcuni crimini e alcune azioni di cui i ragazzi si rendono complici! No, tutto giace nel più completo non senso, i ragazzi hanno un passato sì triste, ma non tale da giustificare le loro azioni, e anche il loro passato è a stento vagheggiato... Questa cosa ha fatto scendere di parecchio il mio voto finale sul romanzo, ed è un peccato perché è scritto molto ma molto bene... Speravo mi piacesse di più!
    Se ti interessa, la mia recensione è qui:
    http://illibroincantatodigiorgia.blogspot.it/2015/05/recensione-chelsea-james-di-giuseppe.html

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  4. Avevo presentato questo libro sul mio blog, ma non l'ho letto...e sinceramente non riesco a capire se mi attira o meno...

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    1. Come libro si legge molto facilmente, non è una lettura pesante o noiosa, anzi molto scorrevole.

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  5. Il libro è ben scritto, sicuramente qualche informazione di più avrebbe giovato al romanzo :)

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  6. Cavolo mi sono fatta qualche spoiler, devi sapere che per me un "fermati qui" è un invito a proseguire :')
    Non sembra male, ci faccio un pensiero comunque :)

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  7. A me il libro è piaciuto anche per il fatto che non tutto avesse una giustificazione o ci venisse raccontato in modo completo la vita passata dei protagonisti: mi ha ricordato quasi una cronaca in tempo reale!
    Ma io sono un caso a parte, amo moltissimo i libri immorali e diseducativi, in cui il mio giudizio etico e morale viene sospeso e assisto in modo neutrale alle spirali autodistruttive dei personaggi (oddio, chissà cosa direbbe di me uno psicologo! O.o)

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    1. Anch'io l'ho trovato carino, ma qualcosa non mi ha convinto del tutto.
      E non è tanto per le questioni lasciate in sospeso o per la storia amorale.
      E' proprio perché il comportamento dei due ragazzi non aveva nessuna giustificazione.
      Tanto per fare un esempio, ho adorato il film "Dogville" (non so se lo conosci, nel caso contrario te lo consiglio).
      La protagonista in quel caso fa una scelta molto forte e discutibile, ma è pienamente giustificata dai soprusi e dagli abusi che è stata costretta a subire.
      Qui, invece, manca tutta quella parte drammatica della storia che giustifichi il comportamento squilibrato dei protagonisti.

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