mercoledì 28 giugno 2017

Recensione: "Le clessidre di Tabula" di Chiara Andreazza e Valentina Furnò

Titolo: Le clessidre di Tabula
Autore: Chiara Andreazza e Valentina Furnò
Editore: Leone Editore
Data di Pubblicazione: 23 febbraio 2017
Pagine: 496
Prezzo: 14.90 €


Trama:
Alyssa è una keleythos di Academia, una ragazza giunta su Tabula per apprendere l’arte della guerra e della magia, e contrastare così il destino di morte e distruzione che, in quanto Prima nata nel regno di Ego delle Ombre, si porta dietro sin dalla nascita.
Dopo mesi di studio, sta per misurarsi con il suo primo, vero esame. 
Nel corso della prova, la ragazza torna di nuovo nel videogioco The Dreaming World, e si accorge di quanto quel mondo virtuale sia cambiato dopo la sua partenza. Con la caccia allo sfuggente unicorno di fuoco e il viaggio verso i draghi di Punta di Capo bianco, continuano le avventure della giovane Alyssa per scoprire chi sta tramando contro la sua vita e il futuro di Tabula.

Recensione:
Sono passati alcuni mesi da quando Alyssa e i suoi amici hanno sconfitto il terribile sortilegio che aveva colpito la pergamena delle Ere, soggiogando tutta Academia.
Quella, però, non era stata la vittoria definitiva della guerra contro Ego delle Ombre e il suo regno, ma solo la vittoria di una piccola battaglia.
La verità è che i motivi di apprensione per Alyssa sono appena iniziati, ma quelli che al momento hanno la priorità riguardano gli esami imminenti che tutti gli studenti di Academia - siano essi keleythos o campioni - si preparano a sostenere.
E la prova d'esame (anche se solo del primo anno) non può essere presa sottogamba perché non superarla significherà dire addio per sempre ad Academia e a Tabula.
Intanto Alyssa non vive un momento particolarmente facile, perché, anche se tutta la scuola sa che solo grazie al suo intervento e a quello di Noah possono dirsi salvi, nonostante questo, nessuno può fare a meno di guardarla con sospetto, ricordandosi che lei è la Prima Nata del regno di Ego e, in quanto tale, colei che secondo l'antica profezia è destinata a sconfiggere l'Albero della Vita.
Una mattina, quando tutti gli studenti sono radunati nella sala comune per la colazione, si trovano al cospetto di un antico manufatto teknomagico "Il Dhrímnir".
Sarà questo oggetto a scegliere i terzetti magici che dovranno affrontare la prova d'esame. Alyssa è accoppiata con Ethon e Adamantine, i suoi amici di sempre, e con loro dovrà catturare una creatura magica di Tabula.
Però, le cose non vanno lisce, e i tre, durante la prova - mentre sono sulle tracce di un fuggevole unicorno di fuoco che gli dà parecchio filo da torcere - si trovano inspiegabilmente catapultati in un mondo sconosciuto, che non somiglia affatto alla foresta che circonda Academia.
Alyssa non ci mette molto a capire dove si trovano: quello è "The Dreaming World" il gioco di ruolo in cui era immersa quando, un anno prima, aveva fatto il suo primo incontro con Kether e Tabula.
Come hanno fatto a trovarsi lì? È solo un caso o il destino cerca in tutti i modi di dare ad Alyssa quelle risposte che tanto cerca?
Questo e tanti altri misteri vengono svelati e sciolti all'interno di questo secondo appassionante capitolo della storia, ma, mentre molte cose vengono a galla, altri dubbi si insediano nella fitta e complessa trama di Tabula.
Chiara Andreazza e Valentina Furnò, che già nel primo capitolo "I cieli di Tabula" avevano dato prova di saper dare vita non solo ad un mondo, ma ad un intero universo fantasy fatto di vari pianeti, ciascuno con le sue caratteristiche e razze, magie e creature differenti, ora tornano ad arricchirlo con l'aggiunta di personaggi, segreti e misteri. Infittendo una trama che diventa sempre più articolata e credibile.
I protagonisti del primo libro, in specie la cerchia degli amici di Alyssa, vengono maggiormente caratterizzati, e questo libro si concentra specialmente su di loro e sui loro rapporti interpersonali.
Anche il passato terreno di Alyssa, che sembrava ufficialmente accantonato, torna protagonista, rivelando avvenimenti ignoti sia alla protagonista che al lettore.
Una danza tra passato e presente che porta alla luce verità inaspettate e numerosi colpi di scena che stravolgono l'intera storia e sembrano, perciò, promettere ancora tanto altro!
Tabula e le sue autrici paiono avere ancora molto da raccontarci, e questo secondo capitolo pare essere solo il preludio di ciò che ci attende.

Considerazioni:
Dopo quasi due anni è stata dura immergermi nuovamente nel complesso, articolato e vasto, mondo di Tabula. 
Prima di affrontare la lettura, di questo secondo capitolo della saga, ho dovuto prendere in mano i miei appunti relativi a "I cieli di Tabula" (sì, questa è la prima lettura che - per fare ordine mentale tra personaggi e avvenimenti - ho affrontato prendendo nota di nomi, luoghi e fatti salienti) e, dato i ricordi ancora offuscati su alcuni particolari, ho dovuto anche rileggere qualche stralcio dei capitoli più improntanti di quel primo libro.
Nonostante questo, non è stato semplice fare ordine con ciò che era stato e ciò che accadeva sotto i miei occhi.
Dopo i primi capitoli però, ho smesso di farmi domande su ciò che non ricordavo e ho cominciato a vivere ciò che succedeva in questa seconda parte dell'avventura, nata dalla sconfinata fantasia di Chiara e Valentina.
Tabula non smette di stupire, e tutto quello che accade in questo secondo capitolo ha l'eccitante sapore dell'imprevedibilità.
Se "I cieli di Tabula" erano molto (forse anche troppo) improntati sul modello Potteriano (avevamo conosciuto la scuola, i suoi studenti, la magia e ciò che la minacciava e, ovviamente, la sua protagonista, Alyssa Kuthcer, fin troppo somigliante al bambino sopravvissuto della Rowling), in questo secondo capitolo, la storia si discosta completamente da quella di J.K e diventa imperscrutabile e assolutamente originale.
I personaggi che già conoscevamo vengono approfonditi, disegnati a tutto tondo, compresa la protagonista: di lei conosciamo le origini, le abitudini, e quello che era prima di entrare a far parte di Tabula, prima di venire a conoscenza dell'esistenza della magia.
Anche il ritorno del videogioco, che nella trama mi aveva lasciata interdetta, ha il suo preciso perché.
Come lo hanno l'inserimento di personaggi (nuovi per il lettore) che hanno a che fare con il passato di Tabula, come gli Araldi dell'Albero della Vita, Esperia e Evan (entrambi provenienti da Gaia), l'unicorno Erebo e il drago di ombra e fuoco Temperance, le creature di Tabula a cui i suddetti Araldi si sono legati.
È questa la cosa che ne "Le clessidre di Tabula" mi ha fatto ancora una volta pensare alla Rowling e al suo speciale modo di scrivere. In Harry Potter, la scrittrice, ha dato vita ad una storia estremamente complessa e articolata, spargendo piccoli, e apparentemente innocui, indizi nei vari capitoli della saga, facendo sì che comunque alla fine tutto potesse quadrare. Un talento che le due autrici di Tabula sembrano aver ereditato, poiché ciò che non trovava risposta nel primo libro, l'ha trovata in questo e immagino che ulteriori risposte, e altrettante domande, ci verranno fornite nei capitoli successivi.
Come, immagino, si svilupperà nei prossimi volumi il terzetto amoroso composto da Noah/Alyssa/Ethon che già sembra promettere scintille.
In questo capitolo, ciò che ho maggiormente apprezzato sono stati i colpi di scena (soprattutto la rivelazione finale) e la bellissima leggenda della clessidre di Tabula e del micione Karma che le custodisce. Devo ammettere che Valentina e Chiara ci sanno proprio fare con le leggende, ne pensano sempre di bellissime.
Mi è spiaciuto invece leggere così poco di Kether, che è, a tutti gli effetti, il grande assente di questo secondo capitolo... ma immagino che anche questa assenza avrà un perché che scopriremo solo in seguito.
Eh già, ancora tanto altro sembra dover accadere sotto gli sconfinati cieli di Tabula...

Ringrazio la casa editrice Leone Editore per avermi gentilmente fornito una copia cartacea del romanzo.

il mio voto per questo libro 

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