Salve avventori!
Siamo giunti alla terza tappa, e mi spiace ammettere che siamo già arrivati quasi alla fine di questo meraviglioso viaggio.
Inizialmente Tolkien ci aveva regalato dei pensieri frettolosi o degli auguri sinceri, ma con il tempo le sue lettere sono diventate molto più articolate e divertenti.
Grazie alla sua sconfinata fantasia abbiamo conosciuto orsi polari, orsi delle caverne, bimbi neve, omini della neve, omini della luna, gnomi, elfi e goblin.
Spero di non aver dimenticato nessuno >_<
E devo dire che mi sono affezionata se non a tutti, a molti di loro.
In particolare a Orso Bianco: tenero, pasticcione e permaloso.
Non fa che combinare guai, eppure sa anche come risolverli e riportare tutto alla normalità.
È sempre in prima linea quando il pericolo è in agguato (come nel caso dei goblin) e Babbo Natale sa di poter contare sempre su di lui.
E che dire poi dell’omone vestito di rosso?
Beh, a volte ci va giù pesante con il suo aiutante, schernendolo e ironizzando sulle sue disavventure, ma il legame che unisce i due è piuttosto evidente.
Inoltre Babbo Natale riesce a guidarci nel magico mondo del Polo Nord, a farci assaporare la magia e il calore del Natale, e a farci sorridere con i suoi aneddoti.
Vorrei sapere un po’ di più su tutti gli altri protagonisti, eppure, anche se descritti a malapena, i cuccioli polari Paksu e Valkotukka, l’omino della luna, ed il compianto omino della neve, mi sono entrati nel cuore.
Credo sia questo uno dei maggiori pregi di questa lettura, il riuscire a rendere tutto talmente reale e credibile da farti sentire di aver trovato degli amici.
E cosa ben più grave, anche i nemici non riesco a percepirli come veri nemici!
Tipo i goblin. È vero hanno rubato i regali dei bambini, e perpetrato l’inganno per anni, ma c’era proprio bisogno di essere così crudeli? In fondo anche loro meritano di giocare U_U
Non credete?
Ebbene, non voglio dilungarmi troppo. Mi basta riferirvi che questo libro è andato ben oltre le mie aspettative, non solo per i bellissimi disegni, ma anche per l’atmosfera calorosa che si respira leggendolo.
Non posso non immaginare come deve essere stato emozionante per i bimbi Tolkien sapere che Babbo Natale aveva scelto di confidarsi proprio con loro, regalando così a tutta la famiglia pezzi di quotidianità.
Avrei voluto che qualcuno lo avesse fatto anche con me (capito mamma e papà?!?) e forse un giorno, se avrò dei figli, sfrutterò questa idea.
Ma voi cosa mi dite? Vi sta piacendo questo libro, o vi aspettavate di più?
Vi ricordo che potete continuare a commentare quotidianamente sull’evento Facebook, mentre ci rivediamo qui per l’ultima tappa il 27 dicembre!
Sì anche a me hanno fatto pena i goblin e a volte Babbo Natale mi è proprio antipatico, quasi crudele, anche con l'orso bianco, però il libro è bello
RispondiEliminaIn realtà mi sta piacendo tanto proprio perché mi aspettavo una favola per bambini, invece le lettere formano insieme una storia di fantasia bella sia per i grandi che per i piccoli. A me stanno simpatici sia babbo natale che l'orso, e mi è dispiaciuto soprattutto per l'omino di neve.
RispondiEliminaSono curiosa di leggere le ultime lettere ora :)