lunedì 11 dicembre 2017

Recensione: "Hortense and the Shadow" di Natalia e Lauren O'Hara

Titolo: Hortense and the Shadow
Autore: Natalia O'Hara
Illustrazioni: Lauren O'Hara
Editore: Penguin Random House
Data di pubblicazione: 5 ottobre 2017
Pagine: 32
Prezzo: 12,78 € 
Lingua: inglese

Trama:
Hortense è una ragazzina gentile e coraggiosa che vive nei boschi, è amica di tutti gli animali, ma qualcosa la rende triste.
Hortense odia la sua ombra. Ovunque va, lei c'è. Qualsiasi cosa fa, anche l'ombra la fa. 
E ogni volta che la notte cala, essa cresce: alta, scura e deforme.  
Più lei cerca di nasconderla, più essa diventa grande. 
Così, un giorno, Hortense mette a punto un piano per sbarazzarsi della sua ombra. Ma più tardi, tutta sola nell'oscurità del bosco, scopre che una ragazza senza ombra è molto più indifesa...

Recensione:
Un libro dalle meravigliose illustrazioni che nasconde al suo interno una storia semplice ma non per questo banale. Ha per protagonista Hortense, una bambina che, chissà per quale ragione, vive sola in una dimora immersa nella foresta.
Ma non è la solitudine a farle paura, e nemmeno i pericoli che potrebbero nascondersi tra gli alberi, bensì la sua ombra!
Proprio così. Più passano i giorni, e più Hortense prova disprezzo per quella sagoma nera che sembra seguirla ovunque vada. La situazione è così drammatica, per la piccina perlomeno, da spingerla ad architettare un piano per liberarsi una volta per tutte di quella spaventosa parassita.
Ma non sempre le cose vanno come vorremmo, e la povera bimba scoprirà sulla sua pelle che le azioni drastiche hanno delle conseguenze, e quasi mai positive.
Non vi dirò di più della trama, ma voglio invece rivelarvi il mio stupore nello scoprire che questo libro non è solo esteticamente ineccepibile, ma anche portatore di un messaggio importante.
La storia di Hortense è una metafora della vita: della necessità di accertarsi per quello che si è, e dell'essere pronti ad afferrare di buon grado ciò che il destino ci offre.
La nostra protagonista odia una parte di sé, la spaventa, e perciò la rifiuta. Fino a quando una serie di circostanze la spingeranno a fare pace con la propria natura nella sua interezza.
Un bell'insegnamento da impartire ai più piccoli, ma anche una lezione da ripassare di tanto in tanto per i più grandi.
In generale il libro è davvero grazioso, curato in ogni dettaglio e con una narrazione ben riuscita, anche se composta, come sempre accade per gli albi illustrati, da poche righe per pagina.
Ovviamente, essendo in lingua, non lo consiglierei ai bambini (a meno che non abbiano una buonissima padronanza dell'inglese), mentre per gli adulti, anche se siamo in presenza di qualche vocabolo più ricercato, la lettura, e soprattutto la comprensione, non risultano particolarmente complicate.

Considerazioni:
La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stata senza dubbio la copertina, dalle delicate tonalità pastello e dalla resa stilistica molto simile agli acquerelli.
Leggendo poi la trama, mi è subito venuta voglia di sapere qualcosa di più di questa povera bambina e dell'ombra che, per qualche strano motivo, sembra farle così paura.
Ho apprezzato molto la storia, perché sembrava avere un fine ben preciso, di tipo pedagogico e non meramente narrativo.
Ciò non toglie che le illustrazioni, che ricalcano lo stile della cover, sono il fiore all'occhiello dell'albo. Assolutamente perfette, a tal punto che ti spiace dover girare pagina.
Parlando invece della trama, vorrei fare una piccola considerazione sul soggetto prescelto dalle due autrici: l'ombra.
Inizialmente mi è sembrato bislacco, ma poi ho cominciato a riflettere su come possa essere effettivamente spaventoso ed incomprensibile per un bambino (che non ha ancora conoscenza di nozioni di luminosità ed effetti di luce) il rendersi conto di essere costantemente seguito.
Soprattutto se, come nel caso di Hortense, non c'è nessuno a tranquillizzarlo sulla normalità della cosa.
Mi sono anche chiesta come, a suo tempo, il fattaccio era stato spiegato a me, e ho cercato, senza successo, di ricordare se la sagoma nera avesse mai rappresentato un problema nella mia infanzia. Mia madre mi ha assicurato di no, ma non so quanto lei possa essere affidabile, perché molte situazioni che io ricordo di aver vissuto da piccina lei non le rammenta, e viceversa.
A tal proposito vi invito a visualizzare su YouTube i video dei bambini che scoprono, con orrore il più delle volte, di avere un'ombra. Scusate il mio sadismo, ma sono davvero divertenti!
Tornando al libro, l'unica critica che potrei fare, se proprio dovessi cercare un difetto, consiste nel non aver approfondito il passato della protagonista. Perché Hortense vive sola? Dove sono i suoi genitori?
Avrei voluto sapere un po' di più di lei ma, mi rendo conto che, in questo genere di libri in cui giustamente il ruolo privilegiato è conferito ai disegni, si tende a tralasciare i piccoli particolari che potrebbero fare di una grande storia, una storia straordinaria.

Plot:
Hortense is a small girl who lives in a big wood. She is kind, brave and clever. But one thing makes her unhappy. Hortense hates her shadow. Everywhere she goes, it goes. Everything she does, it does. And every time night falls it grows: tall, dark and crooked...

Review:
A book with wonderful illustrations that conceals a simple but not trivial story. It has a protagonist, Hortense, a little girl who, for unknown reasons, lives alone in a dwelling in the forest.
But it's not the loneliness to frighten her, nor the dangers that might hide in the trees, but her shadow!
Exactly. The more the days pass, and the more Hortense disdains that black silhouette that seems to follow her wherever she goes. The situation is so dramatic to push her to plan a scheme to get rid of that scary parasite once and for all.
But things might not go as planned, and the poor little girl will discover on her skin that the drastic actions have consequences, and hardly ever positive.
I'll not tell you more about the plot, but I want to show you my amazement in discovering that this book is not just aesthetically unexceptionable but also a bearer of an important message.
Hortense's story is a metaphor for life: the need to accept you for what you are, and to be ready to grab that good luck that fate offers you.
Our protagonist hates a part of herself, it scares her, and therefore she refuses it. Until a series of circumstances will push her to make peace with her nature in its entirety.
A nice lesson to give to the little ones, but also a lesson to be looked over from time to time for the older ones.
Generally, the book is really graceful, attentively precise, and well-narrated, even though it is composed, as always happens in this kind of books, of few lines for page.

Considerations:
The first thing that struck me in this book was the cover, the delicate pastel shades and the stylistic rendering very similar to watercolors.
After reading the plot, I immediately wanted to know something more about this poor little girl and the shadow that, for some strange reason, make her so scared.
I really enjoyed the story because it seemed to have a precise, pedagogical and not merely narrative, purpose.
This does not detract that the illustrations, that follow the style of the cover, are the flagship of the album. Absolutely perfect, to such an extent that you are sorry to have to turn pages.
Speaking about the plot, I would like to make a small consideration on the subject chosen by the two authors: the shadow.
At first I thought it was so strange, but then I began to think about how it can be really frightening and incomprehensible to a child (who doesn't know about the notions of brightness and light effects) to realize that he is constantly being followed.
Especially if, like in Hortense's case, there is no one to calm him on the normality of the thing.
I also wondered how, at the time, the role of the shadow had been explained to me, and I tried, unsuccessfully, to remember if the black silhouette had ever been a problem in my childhood. My mother has assured me no, but I don't know how much she can be trusted, because she doesn't recall many situations I remember having lived, and vice versa.
In this regard, I invite you to see on YouTube videos of children that, trembling with fear, discover to have a shadow. Excuse me for sadism, but they are really funny!
Returning to the book, the only criticism I could make, if I had to look for a defect, is to have not deepened the past of the protagonist. Why does Hortense live alone? Where are her parents?
I'd like to know a little more about her, but I realize that in this kind of book where rightly the privileged role is given to drawings, it tends to overlook the little details that could make a great story, a story extraordinary.


Thanks to Penguin Random House for sending me a copy of this book

il mio voto per questo libro

6 commenti:

  1. Sembra davvero molto carino, nonostante la brevità della storia :)

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    1. In effetti solitamente quando parlo di albi illustrati sottolineo la disparità fra l'attenzione conferita ai disegni e quella conferita al testo.
      In questo caso, anche se sono l'immagini il punto forte, la storia risulta breve ma compiuta, ben organizzata e con una finalità precisa.
      Davvero un bel lavoro!

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  2. Purtroppo a inglese sono una frana, anche se il livello è facile non se riuscirei a comprenderlo fino in fondo.
    Peccato perchè sembra davveromolto carino

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    1. In effetti è un piccolo gioiellino! Chissà, magari qualche casa editrice nostrana decide di pubblicarlo anche in Italia ^-^

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  3. Le illustrazioni sono davvero fantastiche! *_*

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