martedì 29 settembre 2020

Blogtour: Cinque motivi per... leggere “Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” di Nancy Springer


Buongiorno avventori!
Oggi è il mio turno di parlarvi del primo romanzo che inaugura la serie di sei libri gialli per ragazzi che Nancy Springer ha scritto, dando vita ad un personaggio mai esistito prima, una sorella Holmes!
Vi parlerò più nel dettaglio prossimamente, con la recensione, ma intanto vi voglio indicare 5 motivi per cui, secondo me, dovreste assolutamente leggere “Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso”.

Enola è una quattordicenne come tante, se escludiamo il fatto che è la sorella minore di due tra gli inglesi più famosi al mondo: Mycroft e Sherlock Holmes, i quali, pur conoscendola poco, la guardano dall'alto in basso e la credono una ragazzina ignorante e incapace. 
Quando però la loro madre scompare nel nulla, le cose per Enola precipitano, e i fratelli decidono di spedirla in collegio, convinti che quel posto farà di lei una docile signorina. Ma Enola, abituata da sempre ad essere libera ed indipendente, non ci sta a rinunciare a tutta la sua vita per obbedire a degli stupidi ordini. E se quei due sono troppo ottusi per aiutarla nella ricerca della madre, ci penserà lei a indagare. 
Così, in sella alla sua bicicletta, fugge di casa e si mette in viaggio verso Londra. E se sulla strada dovesse imbattersi nello strano rapimento di un giovane marchese, be'... sarebbe l'occasione perfetta per dimostrare quanto risolvere casi sia elementare, per una Holmes! Tra intrighi, indagini e inseguimenti mozzafiato, con questo romanzo iniziano le avventure di un'eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes!

leggere “Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” 



Enola Holmes. La caparbia, piccola di casa Holmes, un personaggio tutto da scoprire

La fantasia di Sir Arthur Conan Doyle non ha creato nessuna sorellina minore per i grandi, cinici ed eccentrici Mycroft e Sherlock, la sua esistenza è tutta opera di Nancy Springer, e diciamocelo, ci voleva!
Enola, che al contrario si legge Alone “sola”, è stata marchiata sin dalla nascita con quello che sarebbe stato il suo destino.
Nata quando i genitori avevano ormai un’età avanzata per i tempi, è stata sempre vista come la pietra dello scandalo, qualcosa da non mettere troppo in mostra.
Enola è cresciuta pressoché nella solitudine, con una madre che l’ha sempre lasciata a briglie sciolte, senza prestare troppa attenzione ai conformismi previsti dall'etichetta e dalle buone maniere, e senza preoccuparsi di darle una buona istruzione ed educazione.
Enola quindi è venuta su così, spontanea e incolta, come l’erba che cresce tra i massi, badando e bastando a se stessa, senza troppe pretese verso nulla e nessuno.
Ma la sparizione improvvisa di sua madre sveglierà in lei qualcosa di sopito, non solo il desiderio di essere amata e considerata, ma, soprattutto, la voglia di affermarsi ed emanciparsi, di non essere più considerata l’ultima degli Holmes, ma la prima perditoriana donna della storia!
Enola si riscopre, curiosa, decisa e forte, tosta e caparbia. Capisce cosa vuole dalla vita, e soprattutto capisce a cosa non vuole assolutamente sottostare. Fa armi e bagagli e, come sua madre, fugge via da ogni luogo comune e costrizione.
Se questa fosse una favola, la potremmo benissimo definire Enola, la principessa che si salva da sola.


Un’avventura senza esclusione di colpi di scena

Il percorso di Enola come detective ha inizio con la speranza di ritrovare le tracce di sua madre, e scoprire dove sia finita, ma, nel mentre, la notizia della misteriosa sparizione del giovane marchese Tewksbury, il visconte di Basilwether, le farà cambiare momentaneamente meta.
Nella sua mente un turbinio di pensieri: se fosse lei a ritrovare il giovane rampollo, e non uno dei suoi magnifici fratelli, conquisterebbe finalmente il loro rispetto, forse anche la loro stima, e non verrebbe più considerata solo una piccola ragazzina emotiva e selvaggia dalla scarsa capacità cranica.
Così, da Ferndell Hall, Enola viaggerà alla volta di Londra, dove l’attenderanno pericoli che non avrebbe potuto neanche immaginare, che la faranno dubitare delle scelte prese, ma anche scoprire un coraggio e una forza di volontà inaspettate.


L’ambientazione tra le gloriose campagne inglesi e la fumosa e pericolosa Londra

L’ambientazione è uno dei punti forti della storia perché con essa è sottolineato il contrasto, non solo tra campagna e città, ma anche tra la vita del prima e la vita del dopo.
Enola vive nella sua piccola ma spaziosa tenuta, si arrampica sugli alberi, esplora i giardini, si sposta in bici da un posto all'altro, passeggia nei prati e nei boschi sotto il sole e sotto la pioggia, si rifugia nel tronco cavo di un albero che è diventato il suo rifugio segreto.
La ragazza qui è libera, vivace e selvatica come i giardini di Ferndell Hall che crescono spontanei e incolti.
Ma venuti a conoscenza della scomparsa di sua madre, i fratelli Holmes, Mycroft in primis, tentano di imprigionarla nei dettami della società moderna: in corsetti troppo stretti, vestiti troppo ingombranti e in un collegio che farebbe di lei una perfetta signorina per bene.
Così, da libera, Enola diventa prigioniera, ed è costretta ad abbandonare la sua casa e la campagna per ritrovare la libertà.
Ma, ovviamente, la conquista non sarà immediata.
Perché arrivata nella grigia, soffocante e sporca Londra, Enola scoprirà un lato del mondo che non aveva immaginato di trovare. La sporcizia, la miseria, la delinquenza, gli inganni, i pericoli e la sofferenza a ogni angolo, sotto ogni lampione.
Un mondo oscuro e inospitale, dove ogni cosa, anche la più piccola, va conquistata con sudore e fatica.


Holmes VS Holmes. Una famiglia decisamente atipica

Il libro mette in luce il contrasto enorme tra le donne e gli uomini di casa Holmes.
La sete di emancipazione contro il ligio rispetto delle regole che la società impone.
E sebbene gli Holmes si possano dividere in questi due sottogruppi, ognuno di loro presenta una personalità ben distinta e diversa, che li porta a seguire strade completamente differenti, che, come le rette parallele, sono destinate a non incontrarsi mai.
Enola dunque non è l’unica ad essere destinata a restare sola...
Ma analizziamoli uno ad uno:
Mycroft Holmes è la regola e la razionalità fatta persona. Desidera che tutto vada secondo i suoi piani e se non è così, fa di tutto purché ciò accada.
Presuntuoso, severo e apparentemente privo di alcuna forma di sensibilità.
Sherlock Holmes è genio e sregolatezza, anche lui si mostra apparentemente insensibile, o almeno preferisce che gli altri lo pensino così. Cinico, sarcastico, ma dotato di ironia pungente. Pare che infastidire il fratello maggiore sia il suo hobby preferito.
Eudoria Holmes artista di splendidi acquerelli, suffragetta e amante dei fiori e degli enigmi. Sembra aver resistito alla supponenza dei suoi egocentrici figli fino a quando suo marito è rimasto in vita... dopodiché ha iniziato a meditare un piano per poter sfuggire al loro implacabile controllo.
Enola Holmes, a differenza dei fratelli maggiori, è cresciuta portando sule spalle il peso di sentirsi non desiderata e non voluta, il che l’ha resa profondamente insicura e desiderosa di approvazione, ma da sua madre ha ereditato la voglia di evasione, e l’insofferenza alle regole che i fratelli sembrano volerle imporre.

Enola e Eudoria Holmes. 
Un rapporto madre/figlia fuori dal comune

Enola, come dicevamo, ha trascorso la sua esistenza pensando di essere destinata a restare sola, e credendo di essere essa stessa la causa della sua condanna.
Una figlia nata creando scandalo doveva essere nascosta, probabilmente i fratelli non la consideravano proprio per questo. E ora anche sua madre l’ha abbandonata, e proprio nel giorno del suo quattordicesimo compleanno! Come nulla fosse... senza neanche un biglietto d’addio.
Conta davvero così poco per la sua famiglia?
Ma la verità è un po’ diversa, e ovviamente non voglio anticiparvela, ma vi dico solo che, al posto di Enola, in molti si sarebbero offesi, avrebbero messo da parte per sempre l’immagine di una madre così egoista e crudele, e sarebbero passati oltre.
Ma non Enola!
È commovente leggere quanto il suo desiderio di arrivare al cuore della donna che l’ha messa al mondo, e di renderla orgogliosa, sia più forte di ogni altra cosa, anche più forte dell’orgoglio ferito e di un cuore calpestato e fatto a pezzi.
Dal canto suo Eudoria è una madre molto stravagante, che preferisce mettere alla prova la sua bambina a suon di rebus e indovinelli.
Un modo strampalato, ma sicuramente originale, per far capire alla stessa Enola di essere molto più in gamba, astuta e determinata di quanto creda.

Cosa ne dite?
Vi ho invogliato a leggere questa prima avventura di Enola Holmes?
Se siete ancora indecisi, vi aspetto dopodomani con la recensione del libro, ma intanto domani da Romance e altri rimedi, vi aspetta la recensione dell’omonimo film in cui Millie Bobby Brown veste i panni della piccola di casa Holmes.




5 commenti:

  1. mi bastava il primo motivo per leggerlo ahahahah

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  2. Post utilissimo, già avevo voglia di leggerlo ora non vedo l'ora di iniziarlo.
    Ho letto un fatto interessante sui di diritti di Sherlock e su come le opere prima di un certo anno non hanno più il diritto d'autore e quindi è stato possibile introdurre Enola ;)
    Ti auguro buone letture!

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    1. Grazie ♥
      Sì, ho letto anch'io qualcosa a riguardo e sono felice di poter leggere una serie con Enola come protagonista, perché in questo primo libro ho scoperto un personaggio che mi piace moltissimo!
      Buone letture anche a te!

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  3. Non avrei saputo indicare motivi più validi! Complimenti per la splendida tappa <3

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