Salve avventori,
come annunciato ieri, ha oggi inizio il blogtour dedicato all'uscita dell'ultimo lavoro di Francesca Ruggiu Traversi, intitolato "Una mummia in libertà", un avvincente libro horror per ragazzi che mescola i misteri dell'antico Egitto e la simpatica ironia dei suoi coraggiosi protagonisti.
Ma prima di lasciare la parola all'autrice, che ha gentilmente accettato di rivelarci alcuni retroscena sul romanzo in questione, soffermiamoci un attimo sull'importanza della letteratura horror, e sui suoi effetti sul pubblico più giovane!
Letteratura horror per bambini e ragazzi: perché andrebbe letta
Le storie per bambini sono sempre state macabre e spaventose, basti pensare alle vecchie fiabe popolari, costellate di streghe crudeli, incantesimi e maledizioni, terrificanti goblin e lupi famelici. Si tratta di aneddoti intrisi di sangue, pericoli, torture e vendette, che ai tempi in cui venivano narrati, avevano il duplice compito di intrattenere un pubblico di adulti, e moralizzare e irretire i più piccini.
Negli ultimi anni, tuttavia, molti di quei racconti sono stati, giustamente, edulcorati per proteggere i bambini e rendere meno traumatiche le loro prime esperienze di lettura.
Il mondo è già abbastanza oscuro e ostile, dicono in molti, quindi perché non regalare ai bambini storie tranquille, che li facciano fare sogni d'oro e li rendano felici e sereni?
Eppure, a dispetto di quanto si pensi, i bambini e i ragazzi, al giorno d'oggi, hanno bisogno di storie spaventose.
Vi spiego perché...
♥ Esplorare le paure in un contesto sicuro
La paura è una delle nostre emozioni primarie: è instillata in noi, proprio come lo è in tutte le specie animali. È lei che ci ha tenuti in vita nel corso dei millenni, incoraggiandoci a stare lontani dai pericoli, a diffidare del fuoco, delle fiere feroci, degli inspiegabili fenomeni naturali e delle insidie nascoste nel buio.
Ma esistono paure molto più terrificanti di queste, che non si possono schivare, e che ci inseguono sia nelle pagine dei libri che nella vita vera: la paura della morte, ad esempio, e la perdita di coloro che amiamo.
Che lo si voglia oppure no, i bambini, come tutti noi, saranno prima o poi esposti a quella che è la più spaventosa, ma anche la più inevitabile, delle esperienze umane.
Che si tratti della scomparsa prematura di un familiare, di un animale domestico, o semplicemente della visione di un telegiornale, arriverà anche per loro il momento di fare i conti con il dolore.
È quindi preferibile insistere sul fatto che non accadrà mai nulla di "brutto" o è più utile esplorare concetti spaventosi attraverso i confini sicuri di una storia?
Sì perché, quando leggono un libro horror, i bambini e i ragazzi sanno che ciò che accade in quelle pagine non è reale, ma allo stesso tempo la lettura permette loro di identificarsi, li coinvolge emotivamente, e li spinge a chiedersi come potrebbero sentirsi o come potrebbero comportarsi, in una situazione simile.
I racconti che prevedono mostri e pericoli ci danno un posto dove mettere le nostre paure, ci aiutano a riversare lì i timori che affollano la nostra testa e che premono sul cuore.
Le storie che ci spaventano o ci turbano - sia quelle dell'orrore, ma anche quelle che ci mettono a disagio o ci toccano nel profondo - ci danno i mezzi per esplorare la nostra interiorità, ma solo nei limiti della nostra fantasia. Ci tengono al sicuro, lasciandoci immaginare di essere in pericolo.
Possiamo aprire la porta alla paura e guardare l'oscurità, per poi richiuderla quando ne abbiamo abbastanza. Mettiamo via il libro e con esso il terrore immaginario, e veniamo via più consapevoli, sapendo che i mostri possono essere sconfitti, che anche la foresta fitta e buia ha prima o poi una sua fine, e che non è poi così difficile respingere le tenebre, basta ricordarsi di accendere la luce.
♥ Sviluppare l'empatia e la resilienza
La neuroscienza afferma che i racconti aiutano i bambini a sviluppare l'empatia, in quanto, i piccoli lettori, per mezzo della finzione, riescono a capire come le altre persone si sentono e cosa pensano. Questo avviene perché la narrativa inganna il nostro cervello, facendogli credere che siamo parte della storia, e spingendoci a parteggiare per l'eroe di turno. L'empatia che proviamo per i personaggi, inoltre, secondo i ricercatori della Emory University, si riversa anche verso le persone reali, implementando in questo modo la sensibilità verso il prossimo.
Per di più ci sono studi che suggeriscono che leggere storie sul "superamento del mostro" aiuta i bambini a costruire la resilienza, immunizzano in un certo senso i più piccoli dai dolori e dalle forti delusioni, li aiutano ad accettare anche il fallimento e la sconfitta.
C'è da dire poi, che al contrario dei libri horror per adulti, quelli rivolti ad un pubblico giovane, terminano il più delle volte con un senso di speranza, persino quando esplorano i temi della perdita e della morte.
Dando un'occhiata al lato oscuro dell'umanità e della natura, i bambini e gli adolescenti imparano di più di loro stessi, prendono coscienza dei loro punti di forza e delle loro debolezze, come anche dell'importanza di saper chiedere aiuto quando si è in difficoltà.
♥ Avvicinare i bambini alla lettura
Chi non ricorda il brivido di stringersi assieme sotto le coperte, per raccontare storie di fantasmi alla luce di una torcia? Mentre fuori infuria il temporale, la pioggia batte sui vetri, il vento spira trascinando i rami degli alberi, i lampi e i tuoni squarciano il cielo, cosa c'è di meglio di uno spaventoso racconto dell'orrore?
Che si tratti di una storia di spettri che fa battere il cuore, di vampiri, streghe, maledizioni e antiche leggende che fanno gelare il sangue, o anche di un thriller oscuro e avvincente, i libri che ci fanno temere per il personaggio principale, sono sempre i più eccitanti.
Le storie spaventose, in particolare, possono creare un forte legame, ci commuovono e suscitano in noi una risposta emotiva, ci cambiano e ci insegnano qualcosa su noi stessi, ma non solo: i libri spaventosi possono essere uno dei modi migliori per favorire l'amore per la lettura.
È innegabile, la sensazione di spingersi oltre, di esplorare nuovi territori e vagare in terre sconosciute, di superare i confini rasentando l'oscurità, è da sempre una calamita verso i libri di genere horror. Con la loro compagnia, i ragazzini saranno sicuri di emozionarsi e divertirsi, beh, oltre a tremare di paura, è chiaro!
♥ Mettere in guardia dai pericoli
Abbiamo detto che la letteratura horror ci aiuta ad ampliare la conoscenza di noi stessi, ma anche quella del mondo. Inoltre se ci spinge a sfidare e combattere le nostre paure più inconfessabili, d'altra parte ci invita a nutrirle, seppur in modo saggio e responsabile.
Perché come in ogni altro libro, anche nelle storie spaventose ci sono lezioni di vita da imparare.
Non invitare un vampiro a casa tua, ad esempio.
Non uscire di casa di notte.
Non disobbedire ai tuoi genitori.
Non partire mai solo.
Non prendere una scorciatoia attraverso il cimitero.
Non inoltrarti nel bosco.
Non seguire gli estranei, nemmeno se ti offrono le caramelle.
Non toccare l'antico sigillo del sarcofago del faraone!
In definitiva, per quanto possiamo amare i nostri bambini e desiderare di proteggerli da ogni male del mondo, è bene abituarli gradualmente alle insidie della vita, per mezzo dei libri. Attenzione però a scegliere sempre le storie in base all'età e alla sensibilità dei vostri piccoli lettori.
C'è una bella differenza tra l'essere affascinati ed elettrizzati o il non riuscire più a dormire ed avere incubi per settimane!
E ora veniamo al dunque... al retroscena inedito su "Una mummia in libertà"!
Francesca Ruggiu Traversi ci spiega come e quando è nato il racconto ispirato all'affascinante antico Egitto.
L'idea per questo racconto è arrivata circa un anno fa. Avevo già pubblicato diversi libri con protagonisti fantasmi, vampiri, streghe e lupi mannari, ma a questo elenco mancava all'appello una mummia.
Avendo un forte interesse per l'antico Egitto (anni fa lessi parecchi libri sull'argomento, il più interessante dei quali fu quello dove si racconta la scoperta della tomba del faraone Tutankhamon), ho pensato di scrivere una storia dove la protagonista fosse la mummia di un faraone che si risveglia dal suo sonno durato millenni.
Fin qui, niente di originale. Sono tanti i libri dove mummie inferocite se ne vanno in giro dopo essersi risvegliate, scappando dal loro sarcofago. E ci sono anche cartoni animati sull'argomento e film in gran quantità.
In questa storia, però, c'è un personaggio alquanto bizzarro, l'unico essere vivente sulla faccia della terra che possa risolvere l'incresciosa situazione. Solo lui può rimettere le cose a posto.
Chi sarà mai?
Ovviamente non posso svelarlo, per scoprirlo si deve leggere il libro.
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