lunedì 28 luglio 2014

Estratto: "L'amore in un giorno di pioggia" di Gwen Cooper

Salve avventori!
Oggi voglio intrattenervi per un po' con un estratto tratto da un libro davvero speciale.
Voglio rubare solo pochi minuti del vostro tempo, ma sono sicura che, una volta letto questo passo, non li rivorrete indietro, anzi, probabilmente avrete voglia di leggere tutto il libro da cui è tratto.
Un piccolo capolavoro "L'amore in un giorno di pioggia", scritto da Gwen Cooper.
Un libro profondo e toccante narrato, in modo insolito, da una gattina, Prudence, che vi farà innamorare per la sua dolcezza e simpatia.
Quello che vi propongo è uno degli episodi più esilaranti che la vedono protagonista.
E' un giorno di festa e la famiglia è pronta a festeggiare.
Prudence è in una casa nuova e ancora non conosce perfettamente le abitudini dei suoi proprietari.
Si comporta dunque come era solita fare con Sarah, la sua ex coinquilina (come era solita definirla lei). Perciò dopo aver atteso per tanto tempo l'ora di cena, con l'acquolina in bocca per essere stata sottoposta a tutti i profumini invitanti per ore ed ore, appena servite le pietanze in tavola, lei ci salta su per pretendere educatamente la sua porzione...
E, non vi dico altro... vi lascio alla lettura XD


P.S: Voglio dedicare questo passo  ad Amesh, la gattina a cui correvano i miei pensieri durante tutta la lettura di questo libro. 
Se n'è andata  lo scorso  giovedì, lasciando un vuoto enorme nei cuori di chi le voleva bene. 
Ad Amesh, che ha regalato gioia, sorrisi e amore ai suoi cari, chiedendo in cambio solo pochi croccantini.
Amesh, non ho mai avuto un gattino mio, ma sei stata tu a farmi commuovere quando, per la prima volta, ti sei strofinata contro le mie gambe. Sei stata anche la mia gattina in un certo senso. La prima a cui ho voluto bene. Non ti dimenticherò.
“Finalmente, dopo tutto quel mangiare focacce e quel raccontare storie, Laura e Josh portano in tavola il cibo; c’è una carne dal profumo delizioso (chiamata brisket) che ho sognato per tutto il giorno, e una zuppa fatta con il pollo e una cosa chiamata pâté di fegato che ha un aspetto e un profumo così deliziosi che non mi capacito che Sarah non l’abbia mai cucinato nel nostro vecchio appartamento. Ci sono anche un sacco di altre pietanze e tutto è disposto alla perfezione e ha un aspetto magnifico, come in uno di quei programmi TV che spiegano come si cucina. 
Ovviamente, appena il cibo viene servito io salto sul tavolo, in attesa che Laura o Josh preparino il mio piattino. Sarah ne prepara sempre uno da farmi assaggiare, in modo che io possa mangiare con lei; appoggio delicatamente una zampina sul brisket, che è ciò che desidero provare per primo, in modo che Laura e Josh capiscano che cosa devono servirmi. 
Ebbene, non potete immaginare il trambusto! Laura e Josh gridano: «Prudence, no! Scendi!» E la madre di Josh grida: «Cosa ci fa questo gatto sul tavolo?» con la stessa voce che gli umani usano quando trovano uno scarafaggio nel cibo. E i cuccioli urlano: «Il micinoooo!» e si avventano nuovamente su di me con le manine appiccicose mentre la sorella di Josh cerca di fermarli. 
C’è così tanta confusione e così tanto rumore che nemmeno il buon profumo del cibo basta più a trattenermi, il problema è che non trovo un punto per saltare giù; ovunque mi volto c’è un umano che tenta di afferrarmi. Comincio a girare rapidamente in tondo per individuare uno spazio in cui potermi infilare per fuggire, poi sento un bicchiere rovesciarsi. «Mamma, il gattino me l’ha rovesciato addosso!» urla Robert. Provo ad arretrare, ma infilo una zampa in qualcosa di caldo e liquido: è la zuppa del padre di Josh e quando lui balza in piedi e grida: «Ehi!» io ritraggo la zampa “così in fretta da far ribaltare il piatto. 
Ora la tavola è umida e viscida; scivolo in continuazione e più provo a scappare più oggetti urto; appiattisco baffi e orecchie e drizzo il pelo, e quando qualcuno mi punta un dito sotto il naso gridando: «Smettila, brutta gattaccia!» io soffio e lo graffio, perché la cosa più maleducata del mondo è puntare il dito in faccia a qualcuno... 

 ...Penso che nessuno sia mai stato trattato con tanta crudeltà come è successo a me stasera. Quando Sarah si arrabbiava per qualcosa, si consolava dicendo: «Sono capitate cose peggiori a persone migliori». Ma io credo che una cosa peggiore di questa non sia mai accaduta a nessuno”


2 commenti:

  1. Prudence mi ha conquistata in poche righe, devo leggere il resto al più presto *.*
    Mi dispiace per la gattina, un pensiero anche a lei.

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  2. Mi dispiace tanto per la gattina, capisco quello che provi :(
    Ho proprio voglia di leggere questo libro, Prudence sembra una gattina niente male!! :)

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