Eccoci con un nuovo appuntamento tutto dedicato (ovviamente) ai libri e alle emozioni che questi ci provocano. Perché è proprio questo il motivo per cui leggiamo, no? Provare sensazioni che non potremmo provare nella vita reale, immergerci in nuove vite, diverse e lontane dalle nostre.
Ecco un piccolo resoconto dei vari umori che i libri letti in questi due mesi mi hanno dato.
Poche e semplici le regole:
♥ Associate ai libri che avete letto l'emozione o lo stato d'animo che vi hanno suscitato
♥ Spiegatene brevemente il perché
♥ Aspettate i commenti
Il viaggio nel paese delle meraviglie non può fare un effetto diverso da questo.
Le situazioni che si susseguono sono così assurde e grottesche da lasciare smarriti.
Non c'è continuità di racconto, il tutto ricorda un sogno febbrile, in cui avvenimenti surreali si alternano senza che vi sia alcun collegamento tra loro.
Sebbene, come ci tiene più volte a sottolineare lo scrittore, questa sia una storia assai infelice, il racconto risulta molto leggero e divertente da leggere.
Le terribili sfortune dei ragazzi Baudelaire, che ho avuto modo di leggere sia in questo primo libro che nel successivo, sono sì tristi e ingiuste, ma la voce che ce le racconta è talmente simpatica e sarcastica da rendere il tutto piacevole e irresistibile.
È difficile pensare di riuscire ad immedesimarsi in qualcuno che non esiste.
Riuscire a figurarsi le sensazioni che potrebbe idealmente provare un amico immaginario nel rendersi conto della sua condizione, immaginaria, appunto.
Eppure Jaccques Papier risulta più umano di quanto si possa immaginare, con il suo desiderio di conoscere se stesso e venire apprezzato. Il suo desiderio di non essere più invisibile.
E ancora di invisibilità parliamo con Melody, la protagonista di queste pagine. Una bambina di undici anni, disabile, abituata ad essere ignorata e sottovalutata.
Una storia che fa arrabbiare e commuovere. Una protagonista da ammirare. Un modo come un altro per soffermarsi a pensare a tutti coloro per cui ogni singola azione quotidiana è una piccola grande conquista.
Una storia originale, raccontata ahimè in modo inutilmente ripetitivo.
La città sparisce agli occhi dei suoi abitanti a causa di una strana nebbia lattea che come un velo scende a celare tutto il mondo attorno.
Con cotanto mistero su cui indagare, i protagonisti non hanno di meglio da fare che continuare ad interrogarsi - in ogni singolo rigo di ogni singola pagina - su quale giorno della settima sia o non sia.
Con cotanto mistero su cui indagare, i protagonisti non hanno di meglio da fare che continuare ad interrogarsi - in ogni singolo rigo di ogni singola pagina - su quale giorno della settima sia o non sia.
Dire che durante la lettura non aspettavo altro che chiudere, una volta per tutte, il libro, è dire poco.
♥ Estenuata: "La ricetta segreta per un sogno" di Valentina Cebeni
Non ho ancora recensito questo libro, ma il concetto finale è più o meno come sopra.
Una storia carina, ma noiosa.
I protagonisti si comportano in modo improbabile e lo svolgimento è molto prevedibile.
Le ripetizioni infinite di concetti più volte ribaditi, ma mai massi in pratica, è estenuante!
Per la serie: "tante parole, ma i fatti?"
So che detto così non potrete capire le mie parole, ma vi spiegherò tutto meglio prossimamente...
Le ripetizioni infinite di concetti più volte ribaditi, ma mai massi in pratica, è estenuante!
Per la serie: "tante parole, ma i fatti?"
So che detto così non potrete capire le mie parole, ma vi spiegherò tutto meglio prossimamente...
Che rubrica carina *-* Non l'avevo mai vista prima! Tra i libri che hai scelto purtroppo conosco solamente "Alice nel Paese delle Meraviglie", e sono d'accordo con te per quanto riguarda il sentimento associato! :)
RispondiEliminaComplimenti per il blog, è davvero bello!!
Se ti va di fare un salto da me, mi trovi qui: http://eaglegreenleaf.blogspot.it/
Grazie! Siamo davvero contente che ti piaccia ^^
EliminaGrazie a te, ho conosciuto Le avventure di Jacques Papier quando ne hai scritto la recensione qui sul blog. L'ho comprato pochi giorni fa e lo sto leggendo con immenso piacere, condivido tutto quanto detto =D
RispondiEliminaMi trovo d'accordo con te anche per quanto riguarda Alice nel Paese delle Meraviglie, a me aveva dato sui nervi xD
Gli altri romanzi, invece, non li conosco, tranne l'ultimo, che avrei voluto leggere. Ma forse, se è noioso come dici, non ne vale la pena =P
Dimenticavo: questa rubrica è davvero carinissima! *O*
EliminaCiao Mirial! Non sai quanto mi rendi felice con le tue parole *____*
EliminaÈ bello sapere che ti sei fidata così tanto del mio giudizio, e ovviamente ancora di più sapere che Jacques Papier non ti stia deludendo.
Sarò felice di leggere la tua opinione quando lo finirai.
Per il romanzo della Cebeni non posso assolutamente dire che sia brutto, mi ha annoiato, questo sì, però non è detto che lo faccia anche con te.
Spero di pubblicarne presto la recensione ^_^ Credo di finirlo questa sera =D
EliminaTendo sempre a volermi fare comunque un'opinione mia dei libri di cui leggo le recensioni, però quello della Cebeni al momento non è la mia priorità e, a meno di trovarlo scontatissimo in futuro, non credo lo comprerò. Sapere che potrebbe essere noioso anche per me, mi rende meno dispiaciuta di non poter affrontare la spesa al momento, ecco tutto =P
Ciao muriomu - idea davvero carina per un post - Associare un singolo libro letto ad una certa emozione
RispondiEliminaPurtroppo dei libri di cui parli conosco solo il primo "Alice nel paese delle Meraviglie" - un libro che trovo bellissimo, unico e pieno di fantasia.
Devo dire che nonostante la sua grande particolarità e le stranezze presenti nel libro io leggendolo non mi sono sentita ne confusa ne stranita :-)
Trovo che sia un libro da leggere in ogni caso
Buon pomeriggio e migliore continuazione di settimana, ma soprattutto ottimo mese di marzo
Grazie Arwen!
EliminaCondivido il fatto che Alice sia da leggere almeno una volta nella vita, soprattutto per questione di cultura personale. Non posso dire però che mi sia piaciuto, troppo surreale e grottesco per i miei gusti.
Ho appena votato il tuo blog in Net Parade - Spero che vorrai rendermi un voto in Net Parade per il Rifugio - ciao http://www.net-parade.it/cgi-bin/votazione.aspx?utente=maramaya
RispondiEliminaGrazie, ricambierò. Buon mese di marzo anche a te ^__^
EliminaBella l'idea di associare i libri allo stato d'animo che hanno prodotto!!! :-) :-) bello perchè non solo persone diverse probabilmente provano emozioni diverse, ma magari anche noi stessi, rileggendo la stessa opera a distanza di anni, la percepiamo diversamente...
RispondiEliminamolto, molto carino questo post!
^_^
È proprio vero, i libri posso darci emozioni diverse anche in base al momento in cui li leggiamo.
EliminaGrazie mille per il tuo commento ^^
Ohoh questa bella rubrica te l'avevo "copiata", devo farne una nuova puntata anch'io. Moolto carina, come sempre!
RispondiEliminaGrazie Tessa! Verrò a leggerla volentieri ^_^
Eliminama che meravigliaaaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminaposso scrivere anche io un post citandoti come fonte ed usando la tua immagine del libro aperto?
Certo Chicca! Io e Little Pigo ne saremmo felici ^^
EliminaChe bel post quasi quasi nei prossimi giorni faccio un post come il tuo mi ispira non leggo tantissimo come te ma sarebbe una bella cosa :D
RispondiEliminaGrazie per il post e buon week end
Grazie a te e buon fine settimana!
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