martedì 18 settembre 2018

Recensione: “Mary e il fiore della strega” di Mary Stewart

Titolo: Mary e il fiore della strega
Titolo originale: The Little Broomstick
Autore: Mary Stewart
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 29 maggio 2018
Pagine: 156
Prezzo: 15,00 € 


Trama:
Mary Smith non si è mai annoiata così tanto in vita sua. I genitori l’hanno spedita a passare le vacanze in campagna, a casa dalla prozia Charlotte, dove non accade mai niente di divertente. Un giorno più noioso degli altri, Mary si mette a seguire un gattino nero, si inoltra nel bosco e trova un fiore viola mai visto prima, così bello da sembrare magico.
La bambina non ci mette molto a scoprire che le basta sfregare i petali del fiore su un manico di scopa per prendere il volo.
Da quel momento per Mary la vacanza in campagna si trasforma in un’avventura da brividi, che la porterà in una misteriosa scuola di stregoneria, tra lezioni di incantesimi, laboratori di magia e segreti molto pericolosi.

Recensione:
Qualcuno di voi forse conoscerà questo romanzo con un nome diverso.
Prima dell'adattamento cinematografico che lo studio Ponoc ne ha fatto (studio in cui sono confluiti alcuni disegnatori dell studio Ghibli), facendolo diventare un film d'animazione, il romanzo di Mary Stewart era pubblicato in Italia con il titolo "La piccola scopa".
Ed è proprio una piccola scopa a cambiare, in modo del tutto inaspettato, il soggiorno di Mary a casa della prozia Charlotte. 
Quella che si prefigurava essere, l'ennesima, noiosa giornata passata cercando di ammazzare il tempo, aiutando in cucina l'impaziente signora Marshbanks, o il rude giardiniere Zebedee, si trasformerà in una stravagante avventura.
Un gatto nero, un fiore misterioso e una piccola scopa, stravolgeranno non solo il pomeriggio, ma anche la concezione della realtà della piccola Mary.
La bambina, per caso, o grazie al destino, scopre che la magia esiste, non solo nelle favole, ma a pochi tiri di scopa da quel luogo così ordinario e noioso dove è stata "abbandonata".
Incantesimi, pozioni, formule magiche, ingredienti misteriosi... tutto ciò esiste e Mary, seppur confusa, ne resta inizialmente affascinata, ma in un secondo momento qualcosa cambia, lasciando spazio ad interrogativi che troveranno risposte decisamente inquietanti.
Mary scoprirà l'altra faccia del mondo magico, quella oscura, egoista e senza scrupoli, quella faccia che le farà rimpiangere l'ordinaria monotonia della casa di zia Charlotte, e desiderare che il tutto finisca così come è iniziato. Così come finiscono i brutti sogni.
Ed è proprio ai sogni che fa pensare questo racconto. Quei sogni che iniziano facendo presagire scenari allegri e fantastici, ma che finiscono per trasformarsi in incubi da cui si desidera solo svegliarsi.
E come quei sogni lascia confusi, storditi e pieni di domande che non trovano risposta.

Considerazioni:
Quando ho iniziato a leggere questo libro, probabilmente la mia fantasia era già viziata dalla consapevolezza che lo studio Ponoc avesse tradotto le pagine del romanzo in uno dei suoi film, perciò mi è risultato molto facile immaginarmi, le scene che leggevo, nello stile a cui lo studio giapponese ci ha abituati.
E devo dire che è stato semplicissimo.
Le scene descritte dalla scrittrice britannica sembrano pensate per essere tradotte in un film in stile Miyazaki
Ripeto, probabilmente ero influenzata dal fatto che già fossi a conoscenza del film, ma leggendolo non ho potuto fare a meno di ripensare ad alcune scene e personaggi del castello errante di Howl o della città incantata.
Ad esempio, l'apparentemente gentile e disponibile Madama Mumblechook, mi ha ricordato, nel suo voltafaccia, la vecchia strega delle Lande Desolate.
In Mary, la piccola, avventata ed intrepida protagonista, è stato automatico vedere molte delle protagoniste che già conosciamo, dalla streghetta Kiki a Chihiro, alla minuscola Arrietty.
Per quanto riguarda la storia, l'ho trovata carina, ma lacunosa sotto troppi punti di vista.
Mi ha lasciato con enormi punti di domanda, situazioni non spiegate, non chiarite, che mi hanno lasciato la spiacevole impressione di una storia narrata a metà, per giunta in maniera assai frettolosa.
Per fare qualche esempio: perché tutte le streghe dell’Endors College scelgono di chiamarsi "Mary Smith"? Chi era questa strega e cosa aveva fatto di così importante per essere ricordata? Come mai la nostra protagonista si chiama come lei? 
Perché quando Mary arriva nella scuola di magia tutti sembrano aspettarla? 
Insomma tanti interrogativi e perplessità che non trovano risposta.
In definitiva una storia carina, semplice, senza troppe pretese che si legge in fretta.
Mi ha ricordato un po' Alice nel paese delle meraviglie, e quei sogni febbrili che ti lasciano stordita al risveglio, a cui cerchi di trovare un senso per qualche minuto, ma che poco dopo hai già dimenticato.

Ringrazio Rizzoli per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

9 commenti:

  1. Non conosco la storia, ma la copertina è davvero magnifica :-)

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  2. Credo che, prima di tutto, cercherò di vedere il film... Ma ho ragione di sospettare che potrebbe piacermi molto anche il libro. In fondo, sembra proprio il mio genere! ^^

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  3. L'ho trovato molto carino e senza pretese, i difetti che hai elencato li ha tutti, ma nell'insieme l'ho trovato così adorabile da fare pari :)
    Unico appunto: l'adattamento cinematografico è dello studio Ponoc, non del Ghibli :)

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    1. Sì, averei voluto già correggere la svista, ma da iPad non me lo fa fare 😖

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  4. La Cover è davvero bellissima, e lo leggerrei solo per questo.... ma penso però che questa volta passo 😋

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  5. Adoro la cover e i libri per ragazzi, lo metto in lista e spero di leggerlo presto!

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  6. Altro libro da mettere in lista. Inoltre, ha una copertina pazzesca!

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  7. Ma sai che mi sono persa questa uscita e il film d'animazione? Eppure sembra un libro molto carino nonostante i difetti che hai elencato. Devo assolutamente trovarlo, grazie !

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  8. Di questo romanzo ricordo di aver visto la pubblicità del film in cartone animato. Non l'ho visto però mi ispira, e a dire la verità anche il romanzo. Segnato per le prossime letture.

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