lunedì 21 luglio 2014

Speciale: "Colpa delle stelle"


Se avete letto la mia recensione di questo libro probabilmente vi starete chiedendo come mai dedico uno speciale ad un libro che non mi è piaciuto.
Di perché ce ne sono più di uno.
Innanzitutto lo faccio perché ne ho voglia.
Lo faccio perché mi interessa approfondire alcuni punti della storia, raccontando ciò che ne penso, o che ne ho pensato durante la lettura.
E infine l'ho voluto fare perché mi divertiva l'idea di disegnare le illustrazioni per questo post XD



V for Vendetta 

La descrizione di "V for Vendetta" è stata una delle prime cose che mi ha urtato di questo libro. 
Augustus ne propone la visione ad Hazel, perchè parlandone scopre che lei non l'ha mai visto, dunque vanno a casa di lui e lo vedono insieme. 
Questo è quello che John Green, attraverso le parole di Hazel ci dice del film: 

"Il film parla di questo tizio mascherato che muore eroicamente per Natalie Portman, che è davvero brava e molto sexy e non c’entra niente con la mia faccia gonfia di steroidi. 

Ai titoli di coda lui ha detto: 
«Bello, eh?» 
«Bello, sì» ho concordato, anche se non lo pensavo, in realtà. 
Era più un film per maschi. Non so perché i ragazzi si aspettano che a noi piacciano i film per loro. Noi non ci aspettiamo che a loro piacciano i film da ragazze."

Lette queste frasi mi sono chiesta: Ma Green il film l'ha visto? E se l'ha visto, l'ha capito? Perché parla di qualcosa che non ha compreso? 

"Un tizio mascherato che muore eroicamente per Natalie Portman". 
Si può liquidare un film del genere, con un profondo significato ideologico (di rivolta nei confronti della società) in questo modo? Definendo addirittura un film per maschi!!! 
Vi rendete conto? 
Certo, perché noi ragazze siamo sceme e riusciamo a concepire solo i filmetti romantici, non andiamo oltre -_-" 
Be' sappi caro Green che io sono una ragazza, ho visto "V for Vendetta", mi è piaciuto e sicuramente l'ho compreso e apprezzato molto più di quanto abbia fatto tu. 
Tsè U_U



I libri: 

I libri hanno in questo romanzo un'importanza fondamentale. 
Oltre ai versi di Shakespeare, più volte citati, si parla di due libri in particolare: 

"Un'imperiale afflizione" di Peter Van Houten (libro preferito di Hazel) 
 "The Price of Dawn" (saga preferita da Augustus) 

Ciascuno consegna all'altro il libro, che a parer suo potrebbe piacere o che a suo giudizio l'altro dovrebbe conoscere. 

"Un'imperiale afflizione", è in realtà il vero protagonista di "Colpa delle stelle" poiché tutto il racconto gira attorno ad esso. 

Non esiste nella realtà, come non esiste il suo autore, ma Green ce lo racconta un po' per volta, con lo scorrere delle pagine, tanto da farcelo conoscere (e, a mio parere, apprezzare più del suo stesso libro). 
"Un'imperiale afflizione" racconta di una ragazza che si chiama Anna e di sua madre, una giardiniera professionista ossessionata dai tulipani, e della loro normalissima vita di gente semplice in una cittadina nel centro della California, finché Anna non scopre di avere un raro cancro al sangue. 
Il libro termina con una frase lasciata in sospeso, ed è proprio questa "non fine" a tormentare Hazel e in seguito anche Augustus. 

"Quando sono uscita dal cinema ho trovato quattro sms di Augustus. 
Dimmi che nella mia copia mancano tipo le ultime venti pagine. 
Hazel Grace, dimmi che non sono arrivato alla fine di questo libro. 
OH MIO DIO SI SPOSANO O NO OH MIO DIO COS'È QUESTA ROBA 
Immagino che Anna sia morta e finisce così. CRUDELE." 

Entrambi sono afflitti dal desiderio di conoscere il destino di quei personaggi, ed è questo desiderio che li porterà a voler contattare lo scrittore. 

"The Price of Dawn" invece è la saga che Augustus consiglia ad Hazel, la versione romanzata del suo videogioco preferito, che narra le avventure del Sergente di Stato Max Mayhem. 

Saranno questi libri a far scoccare la scintilla fra i due, o semplicemente il pretesto usato da entrambi per sentirsi ancora.


Okay? Okay. 

Isaac (l'amico di Augustus), e la sua fidanzata Monica hanno una parola "Sempre" che si ripetono all'infinito per giurarsi amore eterno, che poi ovviamente eterno non sarà. 

"Perchè quei sempre?" chiede Hazel ad Augustus, e lui:

"«Sempre è la loro parola. Si ameranno per sempre e così via. In un calcolo approssimativo per difetto, direi che si sono messaggiati la parola sempre quattro milioni di volte nell'ultimo anno.»

Successivamente a seguito di una interessantissima telefonata, fatta di: 

- «Okay?»
- «Okay»
- «allora Okay»
- «Okay.»

Hazel e Augustus decidono che la parola "Okay" sarà il loro "Sempre". 
Che scelta infelice! Tra tutte le parole esistenti al mondo, non potevano sceglierne una meno sciocca? Questo fa ovviamente parte di un'abile scelta di marketing (una delle tante) di Green. 
Ormai nessun adolescente al mondo potrà leggere la parola "Okay" senza pensare ai due sfortunati protagonisti di questa storia. 
E davvero non si potrebbe fare altrimenti dato che non esiste libro che ne contenga un numero maggiore! Per darvi un'idea, vi dico che in 360 pagine ci sono ben 79 "okay"!!!


C'è posta per Van Houten 

Hazel non riesce a capacitarsi del fatto che il suo romanzo preferito sia incompiuto. 

Che fine avrà fatto il criceto Sisyphus? 
E l'olandese dei tulipani è o no un imbroglione? 
La madre di Anna lo sposa? 
Gli amici di Anna prendono il diploma? 

Be' capite anche voi, non si può vivere con simili interrogativi nella testa... -__-"

Hazel manda perciò decine di mail allo scrittore, trasferitosi ad Amsterdam subito dopo aver scritto il suo primo e ultimo romanzo, ma non riceverà mai risposta. 
Sarà infatti Augustus a comunicare con lui, dopo aver avuto la geniale idea di scrivere alla sua segretaria, Lidewij Vliegenthart, anziché direttamente a lui. 
Da questa corrispondenza giungerà in seguito l'invito, da parte dell'autore, ad un incontro ad Amsterdam,   per rispondere ai numerosi interrogativi dei ragazzi. 

"Gentile signorina Lancaster, 

temo che la sua fiducia sia malriposta, ma del resto la fiducia lo è sempre. Non posso rispondere alle sue domande, perlomeno non in forma scritta, perché mettere per iscritto simili risposte costituirebbe un seguito a Un’imperiale afflizione, che lei potrebbe pubblicare o altrimenti condividere sulla rete che ha sostituito i cervelli della sua generazione. 
C’è il telefono, ma lei potrebbe registrare la conversazione. Non che io non mi fidi di lei, naturalmente, però non mi fido di lei. Ahimè, cara Hazel, non potrei mai rispondere alle sue domande se non di persona, e lei è là, mentre io sono qua. 
Detto questo, devo confessare che ricevere la sua corrispondenza attraverso la signora Vliegenthart mi ha deliziato. Che cosa meravigliosa sapere che ho fatto qualcosa di utile per lei, anche se quel libro sembra così distante da me che mi pare sia stato scritto da un’altra persona. (L’autore di quel romanzo era così magro, così fragile, così ottimista in confronto!) 
Se le capitasse di trovarsi ad Amsterdam, comunque, la prego di farmi visita, con suo comodo. In genere sono a casa. Le potrei perfino consentire di dare un’occhiata alla mia lista della spesa. 
Molto cordialmente, 
Peter Van Houten 
c/o Lidewij Vliegenthart"



L'altalena 

Hazel si sente male e finisce in terapia intensiva. 
Dopo alcuni giorni trascorsi in ospedale, finalmente esce e sembra stare meglio, ma i dottori non le concedono più il permesso di partire per Amsterdam, usufruendo così dell'ultimo desiderio di Augustus. 
Hazel è depressa e arrabbiatissima e per qualche strano motivo decide di prendersela con l'innocua altalena che se ne sta buona e inerte nel giardino sul retro. 
Vederla la fa deprimere ancora di più perciò, assieme ad Augustus, decide di sbarazzarsene mettendo un annuncio su internet. 
Dico solo che l'idea dell'annuncio è stata, forse, la parte più carina del libro XD 


Altalena Disperatamente Sola Cerca Casa 

Amorevole Altalena decisamente usata ma strutturalmente solida cerca una nuova casa. 
Donate al vostro bambino/a ricordi, così che lui o lei un giorno guardando il giardino sul retro provi il dolore che ho provato io oggi pomeriggio. 
Tutto è fragile ed effimero, caro lettore, ma con questa altalena il tuo bambino/a sarà introdotto agli alti e bassi della vita umana in modo delicato e sicuro, e potrà forse imparare la lezione più importante di tutte: non conta quanto forte ci si spinge, non conta quanto in alto si sale, non si potrà mai fare tutto il giro. 
L’altalena al momento si trova tra l’83esima e Spring Mill.”



Amsterdam 

Ed eccoci in volo per Amsterdam! 
Tralasciando il fatto che una mamma acconsenta che sua figlia, gravemente malata, faccia un viaggio tanto lungo giusto per chiedere ad uno scrittore il finale di un libro... no dai, ma come si può tralasciarlo? Non è un particolare di poco conto, il libro sta tutto in questo! 
Vabè stendiamo un velo pietoso e sorbiamoci questo lungo viaggio, che pare lunghissimo anche al lettore, dato che Green ci tiene tanto a farci una descrizione dettagliata del film 300! 
Come? Ci liquidi "V for Vendetta" con due frasi stupide e poi ci descrivi questo nei minimi particolari? 
Cosa vuoi che me ne importi di un film che, quando hanno trasmesso in tv, ho sempre scansato come la peste!? 
Se avessi voluto conoscerlo l'avrei visto >__<



L'Oranjee 

Come avevo intuito sin dall'inizio, il viaggio ad Amsterdam è, per lo scrittore, solo un pretesto per mandare i due piccioncini a fare un viaggetto romantico. 

Probabilmente Green ha intuito che, in un eventuale film, la trasferta in una bella città europea avrebbe reso molto bene. E cosa c'è di più romantico di una cenetta vicino al canale, con champagne e una pioggia di petali tutta intorno? 

"«Sapete che cosa disse Dom Pérignon dopo aver inventato lo champagne?» ci ha chiesto con un accento adorabile. 
«No» ho detto. 
«Corse a chiamare i suoi compagni monaci e gridò: “Venite, presto: sto assaggiando le stelle.” Benvenuti ad Amsterdam. Volete dare un’occhiata al menu o prendete il piatto dello chef?» 
Io ho guardato Augustus, e lui ha guardato me. 
«Il piatto dello chef sembra ottimo, ma Hazel è vegetariana.» 
Gliel’avevo detto una volta sola, il primo giorno che ci eravamo incontrati. 
«Non è un problema» ha detto il cameriere. 
«Fantastico. E possiamo averne dell’altro?» ha chiesto Gus, alludendo allo champagne. «Naturalmente» ha detto il cameriere. «Abbiamo imbottigliato tutte le stelle questa sera, miei giovani amici. Ah, i coriandoli!» ha detto, e ha spazzato via un seme dalla mia spalla nuda. «Non ce n’erano in giro così tanti da molti anni. Sono dappertutto. Una seccatura.» 
Il cameriere si è allontanato. Io e Augustus siamo rimasti a guardare i coriandoli cadere, e volteggiando sospesi nella brezza, posarsi sul canale. 
«È difficile credere che qualcuno possa considerare una cosa del genere una seccatura» ha detto Augustus dopo un po’. 
«Però la gente si abitua sempre alla bellezza.» 
«Io non mi sono abituato a te, non ancora» ha detto lui sorridendo. Io mi sono sentita avvampare. «Grazie per essere venuta ad Amsterdam» ha detto. 
«Grazie per avermi lasciato depredare il tuo desiderio» ho detto." 

Ma veniamo alla cosa più succulenta! Il menù!

Cosa mangiano Augustus e Hazel all'Oranjee? 

♥  ♥  ♥    Menù  ♥  ♥  ♥ 

 Asparagi bianchi belgi in infusione di lavanda 
 Risotto alla carota rossa 
 Sorbetto di piselli dolci 
 Gnocchi all'aglio verde con foglie di senape rosa 
 Crema con frutto della passione 

Il tutto coronato da fiumi di stelle in bottiglia.

♥  ♥  ♥  ♥   

Ma quanto mangiano? E soprattutto quanto spendono? 

Mangiano tanto e, da buona favola che si rispetti spendono niente! 
Il tutto infatti è offerto dalla generosità di Peter Van Houten (l'autore de "Un'imperiale afflizione"). 
Che fortunelli no? Hanno trovato l'autore famoso che, non solo li invita a casa sua, ma gli offre anche la cena! Tutto nella norma... 
Ah, vi ho detto che domani vado a cena con J.K. Rowling? XD



Il primo bacio 

Ovviamente, come era prevedibile, tra i due protagonisti scoppierà l'amore, coronato da un improbabile primo bacio nel bel mezzo della visita al museo di Anne Frank, con un sottofondo di applausi scroscianti da parte del pubblico pagante. 
Già, non sto scherzando! Al momento del bacio gli altri visitatori osservano e poi applaudono, scena degna dei migliori anime giapponesi. 
La domanda che sorge spontanea è: perché i visitatori hanno applaudito? 
Un pubblico di spettatori avrebbe applaudito ad un bacio tra due ragazzi qualunque? No, non lo avrebbe fatto. 
I visitatori hanno applaudito perché consci di assistere al primo bacio tra i due ragazzi? No, non avrebbero avuto nessun motivo per pensarlo. 
Quindi perché lo hanno fatto? 
Il pubblico ha applaudito al bacio di due ragazzi malati. 
Questo è il motivo dell'applauso, attraverso il quale non fanno altro che sottolineare la diversità della loro condizione. 
Una rappresentazione razzista ed estremamente stupida, di cui si sarebbe potuto fare benissimo a meno.





La granata 

La metafora della granata è stata una delle poche cose che ho davvero apprezzato di questo libro. 
Hazel, saputo che la ex fidanzata di Augustus è morta di cancro, si ritrova una sera a curiosare nel suo profilo per leggere i messaggi che, parenti e conoscenti, le hanno dedicato. 
La sua attenzione viene attirata in particolar modo da questo messaggio: 

“Ci manchi tantissimo. Non passa. È come se fossimo stati tutti feriti nella tua battaglia, Caroline. Mi manchi. Ti voglio bene.” 

Hazel non riesce a togliersi queste parole dalla testa, ci rimugina sopra tutta la sera e da qui, nasce in lei la convinzione di essere una granata. 
Una granata pronta ad esplodere e a ferire chiunque le starà attorno. 

“«Tesoro» ha detto la mamma. «Cosa c’è che non va?» «Sono una… una… una granata, mamma. Sono una granata e a un certo punto esploderò e vorrei minimizzare le vittime, okay?» 
Mio padre ha piegato la testa come un cucciolo rimproverato. 
«Sono una granata» ho detto di nuovo. «Voglio starmene lontana dalla gente e leggere libri e riflettere e stare con voi, perché non c’è niente che possa fare per non ferire voi, siete troppo coinvolti, quindi per favore lasciatemi stare, okay? Non sono depressa. Non ho bisogno di uscire di più. E non posso essere un’adolescente normale, perché sono una granata.»” 

Per questo Hazel, inizialmente, cerca di tenere Augustus ad una certa distanza, teme che lui possa affezionarsi troppo a lei, e conoscendo le proprie precarie condizioni di salute, non vuole assolutamente che Gus perda un'altra fidanzata. 
Non vuole che resti ferito dalla sua battaglia. 
Quando la situazione si ribalta, ed è Gus quello sul punto di "esplodere", Hazel comprende che non vuole tenersi lontana da lui solo per non essere ferita. 
Ama una granata, e vuole continuare a farlo, anche perché non può farne a meno. 

“Non mi sono sentita arrabbiata con lui nemmeno per un istante e solo ora che amavo una granata capivo veramente l’assurdità di voler salvare gli altri dalla mia esplosione incombente: non potevo non amare Augustus Waters. E non volevo non amarlo.”

Bene, ho finito con questo libro!
Posso dire di essermi espressa a sufficienza sia nel bene (poco), che nel male (un po' di più).
Leggerò altro di Green?  Si, sicuramente, sia perché avevo già preso da tempo "Cercando Alaska", e di certo non ho intenzione né di buttarlo, né di dargli fuoco, XD sia perché sono curiosa di vedere se riesce a farmi cambiare l'idea che, al momento, mi sono fatta di lui.
Vedremo...

17 commenti:

  1. Compimenti non solo per l'analisi del libro (che comunque mi hai convinta a non acquistare), che per le DELIZIOSE illustrazioni, le ho adorate :) mi piace come hai suddiviso la recensione, analizzando particolari che ti sono rimasti impressi, nel bene o nel male. Hai ragione, la parte dell'altalena è davvero carina, ma tutto il resto risulta eccessivamente melenso/stucchevole con cadute di cattivo gusto (Anna Frank) e scelte volte ad imprimersi nell'immaginario adolescenziale (okay? okay). Leggerò anche la tua recensione di "Cercando Alaska", romanzo che personalmente ho trovato di una noia mortale e corredato da protagonisti tanto insulsi quanto antipatici. Ciao :)

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    1. Grazie Ilaria!
      Effettivamente questo post mi ha visto impegnata più degli altri soprattutto per le illustrazioni, ma mi sono divertita tantissimo nel farle.
      Cercando Alaska lo leggerò, ma sicuramente non sarà tra le mie prossime letture XD

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  2. Ciao ^^ grazie mille per aver visitato il mio blog!!
    Uhm...io ho adorato Colpa delle stelle, quindi per questa volta non condivido xD però cavolo, mi unisco ad Anna, complimenti per l'analisi del libro!! E la prima volta che trovo un post del genere :) bello bello.
    Mi sono unita ai lettori fissi ^^

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    1. So di andare controcorrente, perché il libro è piaciuto alla stragrande maggioranza, anche se non riesco proprio a capire le motivazioni di tutto questo successo.
      Ma è vero che ogni libro tocca chi lo legge in maniera diversa, il bello del confronto sta in questo.
      Grazie mille per i complimenti ^///^

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  3. Complimenti per l'analisi lucidissima! Sei riuscita a spiegare perfettamente quello che io da mesi cercavo di formulare, potrei davvero adorarti! :D Condivido assolutamente t-u-t-t-o!
    E complimentissimi anche per le illustrazioni, sono proprio perfette!

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    1. Grazie mille, sono contenta che questo post vi sia piaciuto ^__^

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  4. AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAH giustizia è fatta!!! :D Ammetto di pensarla come te! Ok, è vero che su anobii avevo dato 4 stelle al libro, ma poi in realtà non ho voluto nemmeno spendere nemmeno 5 minuti per scrivere due righe su come avevo trovato il libro. E già questo era un chiaro segnale.
    Personalmente ho trovato il libro molto ben scritto, ma a parte quello ho trovato la storia banalissima e penso che sia amato per la maggiore proprio perché parla di due ragazzi malati. Punto. Ahahahahah il tuo post parla per tutto. Sono d'accordissimo con te. Il bacio? E la cena? e il volo??? Assurdi. l'unica cosa, e mi ripeto, che salvo di tutto questo è il modo di scrivere dell'autore.
    E adesso vado a leggere la recensione perchè me la sono persa!!! :D

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  5. Ho scoperto solo oggi questo blog carinissimo!
    Complimenti per la grafica e l'impostazione, sembra un bigné, mi verrebbe voglia di mangiarlo!
    Colpa delle Stelle è stato uno dei romanzi più belli del 2013, spero di procurarmi presto una copia cartacea e rileggerlo prima dell'uscita del film.
    Cercando Alaska l'ho letto qualche settimana fa e debitamente apprezzato.
    Adesso di Green vorrei leggere Teorema Catherine o Città di Carta.
    Ciao!

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    1. Grazie! Diciamo che era più o meno quella l'idea che volevo dare del blog XD

      Per quanto riguarda il libro, come (forse) avrai letto, a me non è piaciuto.
      Non so se posso definirlo il più brutto del 2013, ma sicuramente il più deludente.

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    2. Mi dispiace che ti abbia deluso, a me di certo ha lasciato un buon ricordo.
      A presto!

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  6. A volte,anche i libri che non ci piacciono si fissano nella nostra mente e ci viene voglia di sviscerare i particolari negativi per cui non ci sono piaciuti,così come spesso ci viene voglia di sviscerare quelli positivi. E' anche questo il bello dellalettura, non trovi?
    Non conoscevo il libro in questione, sono andata a leggermi la trama e francamente non mi attira molto, non credo lo leggerò, peròè stato comunque interessante leggere questo post.
    Complimenti per i disegni, molto carini!

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    1. Vero! E qui di cosa da dire e di cose su cui ridere ce n'erano davvero tante XD
      Grazie per i complimenti ^__^

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  7. Le illustrazioni sono carinissime! Complimenti ^^
    a me Colpa delle stelle è piaciuto tantissimo, ma devo ammettere che hai fatto delle giuste osservazioni!

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  8. Mi è piaciuto tantissimo questo post! Ti dirò, essendo una che evita come la peste i libri che parlano di malattie, ospedali e perdite (per ragioni personali U.U) mi domandavo proprio se valesse la pena di leggere questo libro di cui tutti decantano le lodi... ma dalla tua recensione mi sono resa conto che finirei per avere tra le mani un romanzo che è piaciuto solo perchè i protagonisti sono malati... e la cui storia sembra cucita addosso a loro proprio per far sì che tutte le signorine si asciughino gli occhi leggendo il libro e guardando il film. E quindi direi che persevererò nel mio obiettivo e mi dedicherò ad altro! (;

    Le tue illustrazioni sono veramente deliziose, comunque. Mi unisco a tutti gli altri per i complimenti! Amo la stella che hai usato in cima al post! *w*

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  9. Io ho adorato Colpa delle stelle..però complimenti per questo speciale che hai relazziato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!*_*

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  10. Complimenti davvero per questo post che rende al meglio l idea che hai di questo libro che...non credo proprio finirà tra le mie letture!

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  11. Ho letto il libro tra ieri ed oggi dopo aver notato il tuo post su facebook. Ero già curiosa di leggerlo e mi son detta "Dai, andiamo a leggere la review di Muriomu, ma non prima di aver letto il libro!". Per una volta volevo avere la sensazione di completezza nel saper già di cosa stessi parlando, e non di indovinare la trama del libro. Probabilmente ho scelto il libro sbagliato XD

    Non so perché, questo libro mi lascia con uno strano senso amaro di volerne parlare... come dice in un commento precedente "Tiziana", anche i libri che non ci piacciono possono fissarsi nella nostra mente. Forse devo far passare un po' di tempo. In ogni caso mi piace questa tua re-review speciale, scindendo tanti dettagli, cosa che non sono ancora in grado di fare da me.

    Anche a me piace la parte della granata, forse parte della disperazione che riusciamo ad avvertire anche noi in quanto si può essere un peso per una persona anche senza avere una malattia che la obblighi a stare vicino a te.

    È un po' ridicolo come al ristorante tutto sembri dovuto, dove avrebbero mai trovato i soldi per pagare tutto quello? Ma poi, tutto lo stomaco per mangiare quella roba? XD

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