lunedì 2 novembre 2015

Recensione: "Dralon" di M.C. Willems

Titolo: Dralon
Autore: M.C. Willems
Illustratore: Max Lasseter
Editore: Youcanprint edizioni
Pagine: 264
Prezzo: 15,00 (cartaceo) 2,99 € (eBook)

Trama:
La famiglia Moffet è una famiglia come tante. Conduce una vita semplice e tranquilla in una graziosa casetta a due piani nei sobborghi di Londra… questo, fino a quando non riceve, per mano di uno strano postino, un misterioso pacco che la catapulterà, senza volerlo, in un mondo sconosciuto e fantastico; un mondo al contrario, popolato da bastoni e ciottoli parlanti, scarpe che danno il benvenuto, custodi di sasso, lampade e calderoni magici, indovini burloni e fiammiferi urlanti in grado di svelare strade segrete.
Un magico e avventuroso viaggio che porterà i protagonisti a scontrarsi contro malvagie forze oscure e a percorrere gli impervi sentieri del cambiamento e della crescita interiore. 

Recensione:
Quello di cui vi parlo oggi è davvero un piccolo gioiellino.
Un libro d'esordio che mai si penserebbe esser tale, scritto in maniera ineccepibile, impreziosito da bellissime illustrazioni, ad opera della stessa autrice, che aggiungono particolarità e carattere ad una storia che è, già di per sé, ben studiata e costruita.
L'atmosfera in cui M.C. Willems ci immerge, sin dalle prime pagine del suo racconto, è misteriosa, carica di attesa, quasi elettrica.
Si percepisce sin dalle prime righe che qualcosa d'insolito, magico e straordinario sta per avvenire, come sin da subito si intuisce che "Dralon" sarà una lettura tutt'altro che ordinaria.
È una grigia mattina autunnale a Londra, le prime ore che paiono segnare uno dei tanti giorni perfettamente normali che si seguono l'uno dopo l'altro.
Al numero 13 di Crocks Pot Road la famiglia Moffet è intenta, come ogni mattina, a fare colazione, tra i soliti litigi dei tre fratelli Peter, Michael e Kate, i rimproveri della severa signora Moffet e le timide rimostranze del suo sottomesso marito.
Tutto procede uguale a sempre e nulla fa supporre quello che, di li a poco, stravolgerà le vite della famiglia Moffet e dei Londinesi.
Non tutti i doni sono ben accetti e non sempre le sorprese sono gradite, i Moffet scopriranno questa lezione molto presto, quando tra capo e collo piomberà alla loro porta, sulla sua bici sgangherata, uno strambo e paffuto postino, dall'accento tedesco, a recapitare loro un pacco inaspettato.
È così che comincia la fantastica avventura in cui ci condurrà Marie Claire Willems, un viaggio ricco di incontri bizzarri, avvenimenti straordinari e luoghi incantati.
Porzioni di Londra invisibili agli occhi dei comuni mortali, simpatici bastoni parlanti, uomini che volano a cavallo di manici di scopa, spiriti risvegliati dal loro sonno eterno, paesi in cui ogni desiderio sembra diventare realtà...
Dralon è questo e tanto altro ancora. Solo il principio di una trilogia ambientata tra una nebbiosa Londra e le meravigliose magie del mondo contrario.
Un'opera che sa affascinare e che riesce nella speciale magia di far tornare bambini.

Considerazioni:
Sapete quando si dice che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina?
Be' in questo caso siete autorizzati a farlo, perché la cover qui non è che l'incantevole antro oltre il quale ci attende un'avventura meravigliosa.
Molti sono gli spunti che si riescono a scorgere in questa storia, dalla quale probabilmente la stessa autrice ha attinto, ispirandosi e facendoli propri.
Tanti piccoli ingredienti presi qua e là, da ricette già comprovate, e rimescolati per creare qualcosa di nuovo, personale e decisamente riuscito.
Le prime pagine, ad esempio, ricordano quelle iniziali di "Harry Potter e la pietra filosofale", in entrambe le letture, infatti, si può percepire la stessa elettrizzante sensazione di attesa.
Il presentimento che qualcosa di inaspettato e grandioso stia per accadere e la certezza che da quel momento in poi nulla sarà più come prima.
I richiami a Harry Potter, nella storia della Willems, sono vari ed espliciti, ma mai fastidiosi.
Come nella saga della Rowling, anche qui il mondo magico e quello mortale sono minacciati dal ritorno di un terribile mago oscuro, molto potente. 
Pandèmiur Gobler, come Voldemort è convinto della superiorità della razza magica rispetto a quella umana ed è deciso a sottomettere quest'ultima al suo potere. 
Ma anche lui è stato sconfitto e distrutto anni addietro e per essere liberato, e tornare ad essere il mago potente e temibile che era, ha bisogno di trovare i suoi "chimerium" (quelli che per Voldemort erano gli horcrux).
Tuttavia questi possono solo essere considerati spunti, poiché la storia in "Dralon" si sviluppa e procede verso una direzione molto diversa...
Non voglio dire di più per non rovinarvi la lettura, ma posso esprimermi ancora dicendo che di questa storia ho adorato l'atmosfera in cui è immersa, l'originalità delle ambientazioni in cui si svolge (vedi ad esempio il paese di Malapacchia), le bellissime illustrazioni, e l'accurata caratterizzazione dei personaggi.
Ognuno di essi, infatti, ha una personalità distinta e riconoscibile, dalla severa signora Moffet al suo maritino sottomesso, ai tre piccoli di casa, Peter, Michael e Kate, i protagonisti di questa storia.
Il siparietto familiare con cui si apre questa lettura è, difatti, uno dei momenti più buffi della lettura.
I signori Moffet amano definirsi persone "normali" e concrete e come tali detestano qualsiasi tipo di stramberia. Vi lascio solo immaginare la loro reazione quando si troveranno improvvisamente davanti alla visita, tutt'altro che gradita, dello strambo postino!
E ancor più quando vedranno pervenirsi, dal nulla, un enorme pacco incastrato, chissà come, nel loro camino.
Altro personaggio che mi ha strappato più di un sorriso è stato il bastone parlante Gastogne (devo ammetterlo, il mio preferito), con la battuta sempre pronta e il suo sarcasmo irriverente.
E come non nominare la professoressa specializzata nello studio dell'occulto e del paranormale Odilde Costalbine!
Un personaggio davvero particolare, un po' burbera e avventata, mi ha ricordato una versione più soft e meno bruta della "signorina Spezzindue", l'orribile maestra di "Matilde" creata dalla penna di Roald Dahl.
Potrei continuare con l'elenco dei personaggi memorabili presenti in questo racconto, ma finirei con dirli tutti, perché se c'è una cosa che non manca in queste pagine è la fantasia.
Fantasia con la quale la Willems ha creato personaggi incredibili e divertenti, bizzarri e stupefacenti, dando vita ad una storia che riesce a far staccare la spina dalla realtà e abbandonarsi ad un mondo in cui è facile credere all'esistenza della magia.  

il mio voto per questo libro

7 commenti:

  1. Carissima Marzia... grazie con tutto il cuore per la bellissima recensione! Ti abbraccio con affetto
    M.C. Willems

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  2. Questo libro mi incuriosisce molto, mi piacerebbe leggerlo, la copertina è bellissima e insomma, si sa, è difficile resistere a copertine del genere :P ♥

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  3. Complimenti per la recensione :)
    Questo spero di riuscire a leggerlo, prima o poi :)

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