martedì 28 luglio 2015

Recensione: "Il tocco dell'aldilà" di Ornella Calcagnile

Titolo: Il tocco dell'aldilà
Autore: Ornella Calcagnile
Editore: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: 14 Giugno 2015
Pagine: 49
Prezzo: 0,99 € (eBook)

Trama:
Imma e David sono solo amici virtuali, uniti dai social e la passione per i film, almeno fino a quando non decidono di incontrarsi. David ha tutte le qualità possibili e immaginabili che un ventiquattrenne possa desiderare: è bello, intelligente e prestante. Tuttavia si impone un isolamento inspiegabile agli occhi di chi lo circonda. 
Nessuno conosce l’inquietan­te segreto che fin da bambino, quando il suo cuore ha smesso di battere per qualche istante, affligge il giovane. 
Imma, spigliata e solare, rappresenta una boccata d’aria fresca nella sua vita grigia e solitaria, ma la serenità non durerà a lungo. La ragazza scoprirà, nel modo più cruento, cosa si cela nei trascorsi del suo sventurato amico, affrontandone i fantasmi del passato e avvicinandosi a un mondo che mai l’aveva sfiorata.

Recensione:
Ornella Calcagnile in queste pagine racconta una storia che fonde in sé il genere romantico e quello dedicato al paranormale.
Inizialmente sembra di leggere una normale storia di conoscenza tra due giovani ragazzi vittime della solitudine, che si incontrano casualmente nella rete, e tra i quali nasce, col passare del tempo, un'amicizia sempre più profonda che ha tutti i presupposti per sfociare in una storia d'amore.
I due ragazzi si ascoltano e si capiscono. Trovano in quel rapporto virtuale il conforto che nessun rapporto reale ha mai dato loro.
Da qui nasce il desiderio, sempre più forte, di incontrarsi.
Una conoscenza "normale" come tante ai giorni nostri, se non fosse che David nasconde un segreto che ha condizionato la sua vita, e quella dei suoi cari, sin da quando era solo un bambino.
L'incontro tra i due andrà meglio del previsto, ma un giro per il centro di Napoli, la città di lei, farà venire a galla il segreto e, con lui, le sue drastiche conseguenze.
Tutto cambia per Imma che in questo giorno riceverà una sorta di "passaggio del testimone". 
Ora il segreto è anche suo. Riuscirà a domare gli eventi senza lasciarsi travolgere e distruggere da essi?
Ovviamente non risponderò a questa domanda. Avrei potuto essere meno vaga, ma il libro è così breve che dire altro significherebbe dire tutto. 
Ed è questa la pecca più grande che mi spinge a non poter dare un giudizio positivo a questa storia. 
Meno di 50 pagine sono poche per una storia, soprattutto se è complessa, e se vuole apparire realistica.
Andava sicuramente approfondita, andavano descritti in maniera più ampia i sentimenti, le emozioni, e il terrore dei protagonisti.
Anche il finale avrebbe meritato un più ampio respiro, invece la fase che avrebbe dovuto essere la più drammatica, concitata ed emozionante del racconto, si risolve tutta "alla tarallucci e vino".
Una storia in definitiva ben scritta e una trama non male, che proprio per questo avrebbero meritato uno svolgimento più dettagliato e approfondito.

Considerazioni:
Quando ho iniziato la lettura di questo libro mi sono subito resa conto che l'autrice scrive bene. 
Ad un certo punto della lettura però ho iniziato ad avere paura, e purtroppo non si trattava della paura (o suggestione) che si dovrebbe avere quando si legge un libro sui fantasmi. La paura era di ritrovarmi a leggere la solita storiella tra la ragazza semplice e il ragazzo misterioso, tenebroso e sexy che poi si scopre essere un vampiro.
Fortunatamente la storia prende una svolta decisamente più originale.
Ma la paura per un po' c'è stata. E perché?
Perché l'autrice cade nell'errore (o in quello che a parer mio è tale) di descrivere il ragazzo secondo i soliti cliché. Alto, bello, occhi chiarissimi, carnagione lattea, corporatura muscolosa, pettorali scolpiti e ventre super piatto.
Nulla da dire a riguardo, sono sicura che a molte lettrici quest'immagine non dispiacerà affatto, ma secondo me è poco realistica in questo contesto, perché non risponde affatto a quello che ci si aspetterebbe dal personaggio.
Perché non descrivere un ragazzo semplicemente normale?
Insomma, dubito fortemente che un ragazzo che non esce di casa (i cui unici svaghi e passatempi sono il cinema, la musica, libri e internet), tormentato da anni dalle continue visite, non proprio gradite, di gente dall'oltretomba, abbia come priorità quella di tenersi in perfetta forma.
Le persone depresse ai limiti della psicosi sono un po' diverse da quest'immagine idilliaca che ci viene presentata. Quindi un ritratto poco realistico.
Una storia può anche narrare di eventi fantastici e soprannaturali, ma questi dovrebbero sempre essere narrati in maniera credibile e coerente.
Anche le reazioni e i sentimenti espressi dai personaggi hanno le medesime carenze.
Mi riferisco allo stato di shock che qualsiasi persona dovrebbe avere dopo essersi risvegliata da un incidente mortale. Della disperazione che dei genitori dovrebbero esprimere per la morte del loro figlio, o che la protagonista avrebbe dovuto esprimere per la morte di un amico/amante. E così via...
Tutti stati d'animo tragici e forti che avrebbero meritato di essere espressi adeguatamente.
Un libro, questo, che risente davvero tanto del poco spazio che gli è stato riservato per lo svolgimento. E' nato e si è concluso ancora prima di crescere e muovere i primi passi.

il mio voto per questo libro 

2 commenti:

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