lunedì 18 luglio 2022

Recensione: "L'agghiacciante caso del gatto nella minestra" di Claudio Vastano

Titolo: L'agghiacciante caso del gatto nella minestra
Autore: Claudio Vastano
Illustrazioni: Helen Pandel
Editore: Saga edizioni
Data di pubblicazione: 5 luglio 2022
Pagine: 254
Prezzo: 15,90 € (cartaceo) 1,99 €(ebook)


Trama:
Casper Pestalozzi è un investigatore privato un po' particolare. Odia i ricchi, veste esclusivamente un trasandato impermeabile nocciola, coltiva marijuana in garage e vive in uno scalcinato appartamento nella periferia di Lucca. È anche in grado di prevedere i cambiamenti del tempo e il suo solo amico è un ex psicologo che ha come unica prospettiva di vita il suicidio. La sua ragazza, poi, non perde occasione per coprirlo di vergogna.
Casper Pestalozzi, insomma, è un relitto alla deriva. Ma quando l'altolocato avvocato Nardi viene ucciso durante un ricevimento e la polizia inizia a brancolare nel buio, toccherà proprio a Casper fare luce sull'identità dell'inafferrabile assassino.
Come ha fatto il killer a dileguarsi nel nulla un attimo dopo l'omicidio?
Da dove viene la terra nera ritrovata accanto al corpo della vittima?
Di quale atroce segreto è a conoscenza il gatto che si nasconde nella minestra? Avvalendosi delle sue conoscenze scientifiche e della logica deduttiva, fra situazioni comiche e drammatiche memorie, l'investigatore Pestalozzi giungerà a un'inaspettata verità.

Recensione:
Con questo libro, dal titolo così accattivante, ha inizio la serie gialla con protagonista l'anticonformista investigatore privato Casper Pestalozzi.
Si potrebbero dire tante cose di lui, ma la più rappresentativa è che detesta tutti e che, a sua volta, è da tutti detestato.
Persino la sua fidanzata Laura non ha per lui se non parole di disprezzo, per non parlare del rapporto ostile con la futura suocera, su cui è meglio non pronunciarmi.
Insomma, Casper Pestalozzi non brilla certo per simpatia.
Vede il marcio in ogni cosa, è intriso di pregiudizi, è indolente, trascurato e poco affabile. Nonostante la parlantina e la battuta facile, non è di certo uno di quei personaggi che vorresti trovare alla tua tavola in un appuntamento a sorpresa.
Eppure, nonostante i difetti, è uno che il suo lavoro lo sa fare.
Esperto in paranormale e in geologia - gli stessi ambiti di competenza dell'autore Claudio Vastano - non manca di ricorrere alle pregresse conoscenze, alla logica e ad inaspettate deduzioni ed intuizioni.
Nonostante la decennale esperienza del commissario Spaccalano, è lui in fin dei conti a guidare e chiudere il caso.
Con le sue idee e le sue tecniche, non sempre legittimamente applicabili a dire il vero, riesce ad individuare dettagli sfuggiti alla polizia e a dare una spiegazione plausibile ad eventi apparentemente inspiegabili, come ad esempio la straordinaria sparizione dell'assassino, sgattaiolato via senza che nessuno degli invitati al ricevimento lo vedesse.
In generale la lettura risulta appassionante, si ha voglia di saperne di più, di scoprire il colpevole.
Tuttavia questo libro ha anche dei "mah".
Ad esempio, i comportamenti dell'investigatore non proprio consoni al suo ruolo. Il portarsi sulla scena del crimine la fidanzata, o addirittura coinvolgere nei suoi piani una delle cameriere appena conosciute, e potenzialmente sospettata, mi è parso un tantino fuoriluogo.
Inoltre, tralasciando i procedimenti non proprio regolamentari, le prove rinvenute da Pestalozzi in qualsiasi tribunale sarebbero ritenute solo indiziarie, e soprattutto non sufficienti ad identificare un assassino.
Perché diciamolo, individuare chi ha parcheggiato in un certo terreno o chi è stato graffiato da un gatto, non dice assolutamente nulla sulla colpevolezza di una persona o di un'altra.
E parlando proprio del felino che, dato il titolo, dovrebbe essere il grande protagonista, ha in realtà un ruolo marginale. Lo vediamo, sfortunatamente, in poche scene, e solo per pochi istanti.
È vero, la sua reazione risulta determinante per venire a capo del mistero, ma solo perché l'investigatore decide di dare un'importanza, anche eccessiva, alla paura del felino.
Ma in generale no, non credo che il titolo, e la cover, siano davvero azzeccati, per quanto supercarini.
In conclusione la storia risulta scorrevole, è interessante seguire i ragionamenti, le teorie e i metodi di Pestalozzi (soprattutto per quanto riguarda la geologia), un po' meno ascoltare i suoi rimbrotti e i suoi continui impropreri.
Avrei preferito un finale più sorprendente, meno scontato e meno frettoloso, questo è certo.
Però "L'agghiacciante caso del gatto nella minestra" è uno di quei libri senza grandi pretese, che ti fa passare un paio d'ore di svago a chiederti chi sia l'assassino, che ti fa sorridere, e ti fa affezionare a quel povero gattino spaventato e goloso.

Ringrazio Saga edizioni per avermi omaggiato di una copia di questo libro

il mio voto in biscotti