giovedì 27 luglio 2023

Review Party - Recensione in anteprima: "Scholomance. La cerchia d'oro" di Naomi Novik (Scholomance #3)

Salve avventori!
Oggi voglio condividere con voi le mie impressioni riguardo ad un libro che ho appena terminato di leggere: "Scholomance. La cerchia d'oro" di Naomi Novik, il terzo e ultimo volume della trilogia fantasy Scholomance
Come i due titoli precedenti, ho letto il capitolo conclusivo della trilogia durante il Review Party a cui ho preso parte.
Sarà riuscito quest'ultimo libro a farmi rivalutare il mondo immaginato dalla Novik? Scopriamolo insieme...


Titolo: Scholomance. La cerchia d'oro
Autore: Naomi Novik
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 18 luglio 2023
Pagine: 324
Prezzo: 19,00 €
Trama:
Fuggire dalla Scholomance sembrava un sogno impossibile, invece, in qualche modo, si è avverato per El e i suoi compagni di classe, anche se alla ragazza è costato molto caro. Oltretutto il mondo non è affatto diventato un posto sicuro per tutti i maghi, anzi. La pace e l'armonia sono ancora un traguardo lontano per le cerchie di ogni Paese. Perché qualcuno ha raccolto il progetto di distruggerle una volta per tutte e lo sta portando avanti con fermezza. A questo punto, dopo tanta fatica fatta per uscirne, l'unica soluzione per El sembra proprio tornare indietro, trovare un modo cioè per rientrarci, alla Scholomance.

Recensione:
Come alcuni di voi sapranno, non sono riuscita ad apprezzare i primi due libri della serie, che ho trovato noiosi, confusi e piuttosto convenzionali. Purtroppo, questo terzo libro non fa eccezione e anzi, se possibile, peggiora ulteriormente la situazione.

La trama prosegue esattamente da dove si era interrotta nel secondo libro, con la protagonista, Galadriel, detta El, che è riuscita a fuggire dalla Scholomance, la scuola di magia infestata dai temibili nefasti, insieme a tutti i suoi compagni di classe. Beh, non proprio tutti, considerando che Orion, il ragazzo di cui è innamorata, è rimasto lì ed ha sacrificato la sua vita per salvarli.
Tuttavia El scopre che Orion è ancora vivo, sebbene intrappolato nella Scholomance con i nefasti. Determinata a salvarlo, decide di fare ritorno alla scuola, ma nel mentre si troverà a confrontarsi con un mondo esterno altrettanto pericoloso, minacciato da qualcuno desideroso di distruggere le cerchie magiche di ogni Paese.

Come accennavo prima, anche questa volta il romanzo della Novik non riesce a convincere, per più di un motivo.
Innanzitutto la narrazione di 324 pagine sembra trascinarsi per un'eternità. È lenta, ripetitiva e ingombra di dettagli superflui. Gran parte del tempo è dedicato al monologo interiore di El, che si lamenta continuamente e di ogni cosa, si vanta delle sue capacità magiche e si lascia andare all'autocommiserazione.
La protagonista, ancora una volta, risulta essere insopportabile, arrogante, egoista ed incapace di provare empatia persino per Orion, il suo interesse amoroso. Purtroppo, anche lui appare come un personaggio privo di profondità e spessore, sempre pronto a farsi maltrattare e denigrare dalla sua amata. 
Gli altri protagonisti sono poco sviluppati e non hanno grande spazio e rilevanza nella storia - che ruota sempre attorno ad El - ragion per cui non mi sembra neanche il caso di soffermarmi oltre.
Fa eccezione però lei, l'unico faro in questa tempesta, la dolce topolina Tesorina, che per la seconda volta si aggiudica, senza troppi sforzi, il titolo di "miglior personaggio"!

Tornando a noi, come vi avevo già detto nelle scorse occasioni, la trama della scuola che tenta di uccidere in mille modi i suoi studenti, aveva un grande potenziale, sfruttato, ahimè piuttosto male.
Il mondo magico creato dall'autrice è molto confuso. Ci si perde in continuazione in dettagli superflui e di poco conto e non si descrive mai nulla di davvero affascinante e sbalorditivo.
Le lunghe e tediose descrizioni di luoghi, magie e politiche delle cerchie, rallentano il ritmo e rendono difficile seguire la narrazione, che appare eccessivamente prolissa, anche a causa delle costanti ripetizioni dei medesimi concetti.
Un esempio le prime cento pagine, che non sono altro che un susseguirsi di "Orion è rimasto nella scuola, Orion è un cretino, Orion si è sacrificato, devo trovare il modo di liberarlo".
Ok, fallo in fretta e smettila di ammorbarci!
Se poi a ciò si aggiunge la personalità per nulla attraente della protagonista, i suoi soliti monologhi vanagloriosi, i continui ed insensati insulti verso Orion, la sua perenne spocchia e supponenza, la mancanza di coerenza in ogni situazione, ecc., non è difficile immaginare perché il romanzo non riesce né a brillare né ad appassionare.

Il finale poi, se da una parte potrei definirlo frettoloso e sbrigativo (oltre che banale), dall'altro è arrivato fin troppo tardi per i miei gusti considerando che, la storia che occupa più o meno trecento pagine, se privata degli inutili fronzoli, poteva essere ridotta ad una cinquantina, senza perderci nulla, anzi.
In conclusione, se state cercando un buon libro fantasy ambientato in una scuola di magia, vi consiglio di volgere lo sguardo altrove perché, sul mercato, ci sono sicuramente altre opzioni migliori tra cui scegliere.

Considerazioni:
Cercherò di essere concisa e sbrigativa, perché non vorrei mai ricadere nello stesso errore della Novik, appuntando qui un'inutile soliloquio.
Ero molto indecisa se leggere questo libro, perché i precedenti due mi hanno annoiato come pochi, eppure mi spiaceva lasciare la storia a metà e non sapere come sarebbe terminata.
Con il senno di poi so che non mi sarei persa niente, eppure sono felice di aver dato un'ultima possibilità alla serie, che si è riconfermata deludente.
Purtroppo questa volta è tutto ancora più incentrato sulle doti speciali di El, a cui si affianca da un certo punto in poi, anche la straordinarietà di Orion.
Per la terza volta siamo costretti a sorbirci la vanità della fantastica El che non manca di sbandierarci il suo talento: "ho ucciso il mio terzo fauciomaco, nessuno ci era riuscito prima di me, l'ultima volta sono serviti quattro maghi, io invece l'ho fatto da sola e per ben tre volte", giusto per fare un esempio.
Inoltre se già nei primi due capitoli El aveva un atteggiamento a dir poco insopportabile nei confronti di Orion e degli altri personaggi, in questo si lascia andare ad epiteti e minacce che è bene non trascrivere qui, ma che sfociano spesso nella fantasia di spaccare la testa di Orion con una mazza. Quanto amore!
E a proposito di amore, e di coerenza, la nostra cara El è così disperata nel sapere il suo ragazzo da solo, circondato da terribili creature, che va a letto con la prima che passa.
E non solo. L'autrice ci descrive ogni dettaglio di questo amplesso, come nelle peggiori storie wattpad, per farci apparire questa incontro romantico e appassionato, e non insensato quale invece è.
In conclusione, una trilogia iniziata male e finita peggio, intrisa di banalità e cliché.
Mentre di molti libri si potrebbe dire "vorrei non finisse mai", di questo non vien fuori altro se non "vorrei non averlo mai iniziato".

Voi avete letto questo libro o in generale questa trilogia? Siete riusciti ad apprezzarla?

Recensione capitoli precedenti:

Ringrazio la casa editrice Mondadori per avermi fornito una copia di questo romanzo

il mio voto per questo libro


giovedì 13 luglio 2023

Recensione: "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti

Ciao a tutti avventori!
Oggi voglio parlarvi di un libro che sicuramente conoscete o di cui avete sentito parlare, ovvero "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti.
Io ne avevo vista, tanti anni fa, la trasposizione cinematografica, ma non ricordavo quasi nulla, se non qualcosa di molto, molto vago.
Vi starete probabilmente chiedendo come, o da cosa, sia nata la voglia di leggerlo.
Be' per la serie "il desiderio di un libro può nascere davvero da qualsiasi cosa" vi dirò che quello di questo è nato da una discussione su Twitter.
C'era una foto di una scena del film e, sotto questa, tutti commentavano dicendo quanto fosse stato traumatico, ma anche emozionante, vedere il film e/o leggere il libro.
Quindi ecco, non ricordo chi tu fossi, autore di quel tweet, ma sappi che se ho deciso di imbarcarmi in questa lettura è stato a causa tua XD

Titolo: Io non ho paura
Autore: Niccolò Ammaniti
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2011
Pagine: 230
Prezzo: 14,00 €

Trama:
Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano.


Recensione:
"Io non ho paura" racconta le vicende avvenute durante la torrida estate del 1978 ad  Acqua Traverse, un desolato e immaginario paesino di campagna, situato in un punto imprecisato del sud Italia. 
La storia è narrata dal punto di vista di Michele Amitrano, un bambino di nove anni.
Michele, come ogni estate vissuta nel piccolo, noioso e assolato paesino, trascorre le sue giornate con gli altri bambini del posto, tra giochi, gare e penitenze. 
Un giorno, mentre si trova in esplorazione con i suoi amici, in una zona un po' fuorimano, fa una terribile scoperta, che cambierà non solo il corso della sua estate, ma anche quello di tutta la sua esistenza.
In un buco nel terreno, coperto alla vista da un telone di plastica, trova il corpo di altro bambino che successivamente scoprirà essere Filippo Carducci, figlio di un ricco industriale del nord.

Michele, dopo lo spavento iniziale che lo porterà a fuggire via dandosela a gambe levate, inizia a prendersi cura di Filippo, portandogli cibo e acqua, ma soprattutto tenendogli un po' di compagnia e cercando di scoprire, man mano, sempre più informazioni sul suo conto.
Perché si trova lì? Chi è stato a fargli questo?

La realtà, che ovviamente non voglio svelarvi, cambierà la sua visione del mondo, del bene e del male, e di come quest'ultimo possa celarsi anche dietro il volto delle persone meno sospettabili, in quelle in cui nutriamo ceca fiducia.

Come vi ho anticipato, il libro è narrato dal punto di vista di Michele, e nonostante sia raccontato da una voce ingenua (forse un po' troppo per i tempi e per a sua età)  riesce a trasmettere al lettore l’angoscia e la drammaticità della situazione.
La scrittura è coinvolgente e riesce a creare un’atmosfera inquietante che tiene il lettore incollato alle pagine fino al finale (che mi ha lasciato decisamente l'amaro in bocca).

Nonostante il libro mi sia piaciuto (ha sicuramente suscitato in me le sensazioni che una storia del genere avrebbe dovuto generare: orrore, disgusto, rabbia e angoscia) non ho potuto fare a meno di storcere il naso davanti ad alcune decisioni o scelte del protagonista.
Mi sono chiesta: "a quei tempi, a nove anni, si era davvero così ingenui?"
Michele vede con i suoi occhi, e sente con le sue orecchie, alla televisione, la madre di Filippo, piangere disperata, fare un appello ai rapitori. Dunque in quel momento dovrebbe avere chiaro quasi tutto, capisce la situazione, cosa è successo e chi sono i colpevoli, ma non fa assolutamente nulla per liberare il bambino dalla sua prigionia, anzi peggio...
Fa uscire Filippo dal buco in cui è tenuto prigioniero e, anziché portarlo in bici al paese vicino (anche senza denunciare i colpevoli) gli fa fare un giretto e poi lo riporta prigioniero nel suo buco. 
Confesso che, dal divano di casa mia, l'ho trovato assurdo.
Con questo non voglio giudicare le sue azioni, ma appunto dire che io stessa mi sono messa in discussione, mi sono chiesta cosa avrei fatto al suo posto? Mi sarei comportata diversamente?
E, sempre dal divano di casa mia, mi sono risposta ovvio che sì! Avrei agito diversamente.

Se Michele - nonostante io non abbia condiviso molti dei suoi comportamenti - si dimostra comunque coraggioso e sensibile, spaventato e destabilizzato dalla situazione, si dimostra in una parola UMANO, mentre ho trovato tutti gli altri protagonisti un nugolo di persone prive di qualsiasi tipo di intelligenza, sia culturale che emotiva. Esseri volgari e bruti privi di sensibilità.

Acque Traverse rappresenta il tipico paesino abitato da persone grette, ignoranti, prive di alcuno scrupolo.
Chi ha rapito e costretto Filippo nella sua agonizzante prigionia lo fa dimostrando, anche in questo, nessuna logica e ragionamento.
I rapitori agiscono guidati dall'invidia, e dalla rabbia per la loro posizione sociale e non fanno che dar sfogo alle loro frustrazioni su quel bambino, figlio di genitori benestanti, e che, a differenza loro, ha quello che loro non avranno mai... un'anima innanzitutto.
Lo hanno rapito per avere un riscatto e cambiare le sorti delle loro deplorevoli vite (come se bastasse il denaro a colmare le lacune delle loro spregevoli esistenze), ma guidati appunto dalla rabbia non pensano che preservare la vita di quel bambino sia l'unico modo per arrivare a ottenere ciò che desiderano, anzi, infieriscono su di lui in modo ignobile, trattandolo come se fosse un pupazzo di pezza senza alcuna dignità, e mettendo severamente a rischio la sua vita.

Anche nel loro comportamento ho trovato qualcosa di non del tutto credibile.
Insomma tra i rapitori ci sono mamme e papà, i loro figli hanno la stessa età di Filippo, possibile che nessuno abbia un po' di umanità nei confronti di quel bambino?
Ok le persone senza umanità esistono ma è possibile che si siano tutte ritrovate tutte all'interno dello stesso paesino?
Possibile che anche chi, tra loro, si trova in condizioni economiche decisamente migliori, si sia lasciato coinvolgere in qualcosa di tanto abominevole?

E se sugli adulti di Acqua Traverse si può stendere un velo pietoso, i bambini non sono poi tanto migliori.
Teschio in primis, ma anche Salvatore, migliore amico di Michele, mostrano con le loro azioni, la loro omertà e i tradimenti, quanto l'ignoranza dei loro genitori sia permeata e abbia contaminato il loro carattere..

Filippo, il bambino rapito, mi ha fatto commuovere e disperare. 
Ho desiderato con tutta me stessa vederlo tornare libero alla luce del sole, tra le braccia dei suoi cari.
E' stato straziante leggere della sua prigionia, e allo stesso tempo dolce assistere al legame che, poco a poco, si viene a creare tra lui e Michele, leggere di quel povero bambino che, nonostante la sua situazione disperata, vedeva nei fugaci incontri con il nuovo amico, un momento di speranza ed evasione.

Il finale mi ha lasciato un grande senso di insoddisfazione.
Non si può leggere un libro del genere senza desiderare di arrivare alla fine solo per vedere Filippo tornare finalmente tra le braccia della sua mamma, invece ho dovuto dare sfogo alla mia immaginazione e creare un finale tutto mio, dove la giustizia vince, e il male è sconfitto.

Vi consiglio di leggere questo libro?
Sinceramente non so dirvelo.
E' sicuramente emozionante, ma fin troppo crudo e straziante, e se siete troppo sensibili probabilmente non fa per voi.

Cosa mi dite conoscevate già questa storia?
Avete letto il libro o visto il film?

il mio voto per questo libro


lunedì 10 luglio 2023

Recensione: "Malvina Moorwood. Il mistero del castello" di Christian Loeffelbein

Rieccoci dopo una lunga pausa a fare quello che sappiamo fare meglio, e che ci piace fare di più, ovvero condividere con voi il nostro amore per le storie e per i libri. 
Dopo un bel periodo in cui sono stata tanto impegnata da non riuscire più a leggere un libro (eccetto quelli di studio), rieccomi finalmente abbastanza libera da dedicarmi alla lettura per puro piacere, e cosa potevo scegliere, per il mio grande ritorno, se non una bella avventura per ragazzi?

Titolo: Malvina Moorwood. Il mistero del castello
Autore: Christian Loeffelbein
Illustrazioni: Julia Christians
Editore: Edicart
Data di pubblicazione: 2 Dicembre 2021
Pagine: 320
Prezzo: 14,90 €

Trama:
Malvina Moorwood è intelligente, impertinente e soprattutto molto veloce - e non solo quando si tratta di divorare il dessert! 
Quando i suoi genitori decidono di vendere il vecchio castello di famiglia, Malvina pensa subito: "Non se ne parla proprio!"
Con grande intuito, abilità e una buona dose di coraggio, insieme al suo amico Tom si butterà a capofitto in un'avventura mozzafiato pur di salvare il castello di Moorwood. 
Tra mille peripezie non solo s'imbatterà in un autentico fantasma e in una vecchia maledizione di famiglia, ma anche in una pergamena misteriosa che nasconde un tesoro molto promettente...

Recensione:
Come vi accennavo nell'introduzione di questo post, per rituffarmi nel mondo dei libri ho scelto il primo capitolo della serie dedicata a Malvina Moorwood, una vivace e intraprendente ragazzina di undici anni, che vive con la sua strampalata famiglia nella dependance di un antichissimo castello in rovina.

La copertina è stupenda e mi ha incuriosita subito, l'edizione è curatissima e illustrata con le simpaticissime tavole in bianco e nero di Julia Christians, e la trama l'ho subito trovata affascinante.
Sapete quanto mi piacciano le storie ambientate in luoghi solitari e decadenti...

Be' se anche voi, come me, amate i libri dove avventura e mistero fanno da padroni "Malvina Moorwood. Il mistero del castello" fa proprio per voi, perché pur essendo un libro molto leggero e divertente, per ragazzi, vi terrà per tutto il tempo incollati alle pagine, seguendo le vicende della protagonista che si ribella alla decisone della famiglia di vendere l'antico castello di famiglia.
Vi chiederete per tutto il tempo: come riuscirà Malvina a ribaltare la sorte di Moorwood Castle?

Ma facciamo un passettino indietro, ovvero perché i Moorwood vogliono sbarazzarsi del loro castello? Di quella che dovrebbe essere a tutti gli effetti la preziosa e inestimabile eredità di famiglia?
Be' perché al momento di prezioso, il vecchio maniero inglese, sembra avere ben poco.
Cade letteralmente a pezzi, le sue stanze sono suddivise in "vietate, severamente vietate e severamente vietate in modo ancora più tassativo". 
Per ristrutturarlo e riportalo agli antichi fasti servirebbe una cifra che i Moorwood non riescono neanche ad immaginare. 
Per questo la vendita è l'unica scelta da prendere in considerazione, con neanche tanta tristezza poi, infatti mentre tutti sono entusiasti di lasciarsi alle spalle quelle polverose rovine, in favore di un'appartamento ben più comodo e moderno, l'unica che non riesce a sopportare nemmeno l'idea di abbandonare il castello è Malvina.




Lei, al contrario delle vanitose gemelle Amalia e Georgina, e del fratello Tristan, ama il castello, le sue stanze segrete, i suoi misteri, persino i suoi fantasmi! E quando zia Frida le mostra quella che sembra essere una mappa del tesoro, legata ad una terribile maledizione che sembra colpire chiunque provi a  mettere la fortezza in vendita, decide che quel tesoro deve essere rinvenuto a tutti i costi, e sarà lei a farlo! 
Sarà lei ad assicurarsi che Moorwood Castle resti nelle mani dei Moorwood e di nessun altro.

Ma non farà tutto questo da sola. perché Malvina è, sì determinata e testarda, ma per risolvere rompicapi, decifrare messaggi in codice, tradurre testi in latino, la persona giusta non può essere altri che Tom, il suo migliore amico.
I due formano una coppia perfetta che si sostiene e si completa a vicenda, con qualche piccolo litigio qua e là, dovuto alle loro differenze caratteriali
Malvina è ribelle, cocciuta, curiosa, determinata. Non si lascia intimidire da niente e da nessuno e ha sempre una battuta pronta. 
Forse un'aspetto del carattere che non ho tanto apprezzato di lei e che mi ha fatto un po' storcere il naso è la sua impazienza e irascibilità.
Tom, invece è intelligente, coraggioso, razionale, leale, gentile e un po’ timido, forse anche un po' troppo sottomesso alle prepotenza dell'amica.
Due personaggi ben caratterizzati che messi insieme fanno scintille.
Anche gli altri componenti della famiglia sono simpatici e particolari, sarebbe stato bello se avessero avuto più spazio all'interno della storia.




L'ambientazione è davvero affascinante, il vecchio castello inglese con le sue stanze, le segrete, le gallerie sotterranee (e addirittura delle vere e proprie catacombe!), è l'ideale come scenario per una storia di segreti,  maledizioni, fantasmi e tesori nascosti.

Il libro è un mix perfetto di avventura, mistero e humor. E' scritto in modo fluido e coinvolgente, con un linguaggio semplice, ma ricco di immagini e descrizioni. 
Il ritmo è serrato e le scene si susseguono con colpi di scena e momenti di suspense. 
Il tono è leggero e divertente, ma anche emozionante e drammatico quando serve.

In conclusione, vi consiglio di leggere questo libro se vi piacciono le storie avventurose, misteriose e divertenti, con dei personaggi simpatici e originali. Vi assicuro che non ve ne pentirete!
Io ora sono curiosissima di leggere il secondo capitolo della serie e ho appena visto che ne esiste anche un terzo! Spero arrivi anche questo presto da noi, sono convinta che per i ragazzi servano più storie così.

Spero che questa recensione vi sia piaciuta e vi abbia invogliato a leggere il libro. 
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se avete già letto o vorreste leggere “Malvina Moorwood. Il mistero del castello”.
 A presto!

 il mio voto per questo libro