giovedì 10 ottobre 2024

Recensione: "Chancery Lane" di Deborah Mayfair e Marga Biazzi

Titolo: Chancery Lane
Autore: Deborah Mayfair
Illustratore: Marga Biazzi
Editore: Blackbanshee
Data di pubblicazione: 2 ottobre 2023
Pagine: 120
Prezzo: 15,00 € 

Trama:
Le nostre azioni possono spingerci verso il bene o verso il male, e potrebbero arrivare a condurci nelle stanze di un mondo nascosto.
Le nostre vite potrebbero mescolarsi a storie che non abbiamo ancora letto, ma che sono parte di noi e che attendono tra i lucidi scaffali di una libreria.
Benvenuti in Chancery Lane, dove è possibile trovare libri, camere e... molto altro.
Un luogo che si erge sul confine tra due mondi.
Un luogo per cui coloro che sono innocenti provano repulsione, al contrario, coloro che portano addosso una colpa, ne sono irrimediabilmente attratti.

Recensione:
Una storia che si muove tra realtà e sogno, e dei protagonisti che sono per metà umani e per metà no.
Chancery lane è un luogo fisico, un pittoresco bed & breakfast con una grande libreria e qualche gatto di passaggio, ma è anche una meta spirituale, una sorta di resa dei conti finale.
Chi soggiorna lì, ne uscirà irrimediabilmente cambiato, sempre che riesca ad andare via.
Un viaggio onirico attende i viandanti, che prima di proseguire nel loro cammino e nella loro vita, dovranno obbligatoriamente fronteggiare il passato, le colpe che si portano dietro, ed i fardelli che gravano sul loro cuore.
In questo breve racconto, che assume la forma di una graphic novel, seguiremo le storie del signor Takumi e della giovane coppia di fidanzati Gabriele e Sakti.
Il proprietario del piccolo albergo, l'anziano Lauro, accompagnerà gli ospiti nelle loro stanze, ma sarà Colpa, la sua controparte femminile, a dare il via alla notte del giudizio.
Solo chi è innocente potrà tornare a casa, gli altri rimaranno ostaggi del male che hanno fatto.

Una trama avvincente e davvero originale, e dei risvolti che stupiscono e coinvolgono emotivamente.
Impossibile non rimanere toccati dal passato del signor Takumi e del suo povero figlioletto o di Gabriele e della sua sprovveduta amante.
La terza storia, quella con protagonista la giovane Sakti, è quella che appare più confusa e nebulosa, tuttavia anch'essa non manca nel comunicare un grande messaggio, ovvero la necessità di andare oltre le apparenze, e soprattutto l'importanza dell'autodeterminazione e della libertà delle donne, tema quanto mai attuale in questo periodo.

Deborah Mayfair, l'autrice, e Marga Biazzi, l'illustratrice, hanno creato un bel connubio, con degli intrecci ben studiati e convincenti, e dei disegni davvero particolareggiati, oltre che affascinanti. Basti dare un'occhiata alle splendide locandine vintage che raffigurano le colpe dei tre viandanti, che tra l'altro sono state anche lo spunto da cui è nata l'idea di questo libro. 

Generalmente non prediligo il genere delle graphic novel, tuttavia devo ammettere che "Chancery lane" è andato ben oltre le mie aspettative.
Ho apprezzato molto la scelta dei sogni come mezzo narrativo, ma ancora di più il fatto che la storia raccontata, per quanto breve, appaia completa e per nulla lacunosa. Per di più il libro prevede un capitolo finale, incentrato non più sul signor Takumi, la signorina Sakti e Gabriele, ma su Lauro, il proprietario del bed & breakfast e Colpa. Una sorta di prequel che fa luce sul passato dei due e sul legame che da tempo li unisce.
In conclusione, che siate amanti del genere oppure no, non posso che consigliarvi questa lettura. Io stessa mi auguro di ritrovarmi in futuro a vagare di nuovo per Chancery Lane, per conoscere i segreti e i peccati di altri misteriosi forestieri.

Ringrazio l'autrice per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro 

martedì 8 ottobre 2024

Recensione: "I mostri di Rookhaven" di Padraig Kenny

Titolo: I mostri di Rookhaven
Autore:  Padraig Kenny 
Illustrazioni:  Edward Bettison
Editore: Edizioni EL 
Data di pubblicazione: 11 maggio 2021
Pagine: 352
Prezzo: 17,00 €


Trama:
Mirabelle ha sempre saputo di essere un mostro. Quando la barriera magica che protegge la sua strana famiglia, e la separa dal mondo degli umani, si lacera, e due ragazzi orfani scoprono per caso Rookhaven, Mirabelle capisce che oltre i confini del suo mondo si celano opportunità straordinarie. 
La crepa nella barriera, però, attira anche qualcosa di molto pericoloso, e quando il male inizia a braccare Mirabelle e la sua famiglia, diventa presto chiaro che i veri mostri non sono necessariamente quelli che dei mostri hanno l'aspetto. 


Recensione: 
"I mostri di Rookhaven" è un libro che vi conquisterà fin dalle prime pagine, portandovi in un mondo affascinante e inquietante, una realtà parallela in cui niente è come sembra.
Protagonisti di questa storia sono tre ragazzini più o meno coetanei, ma che non potrebbero appartenere a mondi più diversi.
Jem e Tom sono due ragazzini orfani, in fuga dallo zio e dai suoi maltrattamenti, costretti da giorni a dormire in una macchina rubata e a fare cose che non avrebbero mai pensato di fare per sopravvivere.
Mirabelle, invece, vive al sicuro nella sua grande dimora, circondata dalla sua numerosa famiglia. Tutti loro però sono mostri, creature capaci di cambiare aspetto, e che hanno poteri vari e misteriosi: possono aprire portali magici, teletrasportarsi da una stanza all'altra, diventare invisibili, o trasformarsi in animali feroci.

Le strade dei tre ragazzi si incontrano quando Jem, cercando disperata un riparo per lei e suo fratello Tom - da giorni molto ammalato - si imbatte in qualcosa di straordinario e mai visto: un varco tra i due mondi.
Mirabelle e la sua famiglia, infatti, e lo scopriranno presto, vivono in una realtà parallela, celati dal resto del mondo.

Tra i tre c'è, come è ovvio che sia, un'iniziale diffidenza. 
Jem e Tom sono spaventati e allo stesso tempo attratti da tutto quello che scoprono dall'altra parte del varco: enormi fiori carnivori, orsi feroci, corvi che si comportano come sentinelle, e mostri, mostri ovunque.
Mirabelle, dal canto suo, è incuriosita dai due nuovi arrivati ed è ostinata ad aiutarli, nonostante il parere avverso del resto della famiglia.
Jem e Mirabelle, giorno dopo giorno, fanno amicizia  scoprendo che il mondo esterno nasconde insidie, ma anche opportunità e meraviglie. 
Ma la crepa nella barriera attira anche qualcosa di molto pericoloso, un'entità malvagia, antica e senza tempo che ha delle terribili mire sulla casa e sui suoi abitanti. 
La casa nascosta nei boschi di Rookhaven dovrà affrontare la più grande delle sfide, quella che metterà in bilico rapporti di fiducia, ma anche le vite di chi la abita.

Il libro è scritto con uno stile incalzante e coinvolgente, che si adatta a lettori di tutte le età. I capitoli sono brevi e raccontati da quattro diverse voci narranti. 
Le illustrazioni in bianco e nero, realizzate da Edward Bettison, creano un’atmosfera suggestiva e spettrale. Il libro è pieno di sorprese, di emozioni e di humor, che vi faranno appassionare alla storia e ai suoi personaggi.
I miei preferiti fra tutti sono zio Bertram e Pigle
Zio Bertram è un omone con un animo da bimbo, mi ha fatto ridere con il suo immancabile taccuino su cui appunta il sapore dei cibi "umani" - di cui non percepisce il sapore - e la sua ostinazione nel volerli comunque assaggiare tutti e il continuo  richiedere, con gli occhietti sognanti, che gli vengano descritti 😝😍
L'ho trovato così tenero 😻 Con lui ho anche versato qualche lacrimuccia *^*
Piglet invece è la perfetta rappresentazione del messaggio del libro. 
Un essere arcano e oscuro, di cui stessa famiglia ignora aspetto e poteri e che teme proprio perché gli è ignoto. O meglio che temono tutti tranne la nostra Mirabelle 💓

Vorrei dirvi tanto altro a riguardo, ma vi rovinerei la scoperta, e questa storia contiene, al suo interno, tante storie che, vi assicuro, vale la pena scoprire.

Sono rimasta affascinata da "I mostri di Rookhaven" dalla prima all'ultima pagina.
Dall'illustrazione che troviamo appena aperto il volume (che mostra un faretto che illumina una porzione di stanza buia - quella che sembra un'antica dimora, con carta da parati e una vecchia finestra, al cui esterno imperversa un brutto temporale -) fino ai ringraziamenti all'ultima pagina. 
Ho apprezzato tantissimo anche la nota dell'autore attraverso la quale, Padraig Kenny ci spiega da dove nasce la sua passione per i mostri e perché ha deciso di scrivere su di loro.
Come lui stesso dice:
"I mostri possono essere semplici o complicati. Possono sputare fuoco e avere tre teste, e noi possiamo averne paura o identificarci con loro.
Amo i mostri. Li ho sempre amati.
Ma cerco di fare attenzione a quelli veri."

Ed è questo il messaggio più importante che la storia vuole dare: il bene e il male non sono sempre chiari e distinti, ma spesso si confondono e si mescolano, e dipendono dal punto di vista di chi li guarda.
I mostri di Rookhaven forse sono mostri per il loro aspetto così peculiare, ma dietro la loro corazza di diffidenza, nascondono un animo buono e gentile, animato da paure, sogni e desideri.
Sono una famiglia che si protegge a vicenda, come farebbe una qualsiasi famiglia.
Una famiglia i cui membri sono pronti a sacrificare se stessi per proteggere gli altri.
Il male invece può celarsi ovunque, dietro un aspetto elegante, un sorriso adulatorio, modi garbati e cortesi.
Chi sono dunque i veri mostri?

“Qualche volta i mostri ci danno la caccia. Qualche volta siamo noi a diventare mostri"

Se avete amato storie come "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali" di Ransom Riggs e "Doctor Sleep" del re dell'horror Stephen King, o se semplicemente siete alla ricerca di una storia affascinate ambientata in un'antica magione, abitata da strane creature, una fiaba horror dalle atmosfere autunnali, che vi tenga incollati alle sue pagine facendovi sorridere, e raccontando una storia di crescita, amicizia, diversità e integrazione vi consiglio assolutamente di leggerlo.

Vi confesso che ci sono rimasta malissimo nello scoprire, qualche giorno fa, che il seguito di questo titolo, uscito ormai da tempo, non arriverà mai da noi... odio quando la case editrici fanno così 😠
Per fortuna il libro si può leggere anche da solo, la storia non resta sospesa, ma mi fa comunque arrabbiare sapere che esiste qualcos'altro su Rookhaven e sulla loro famiglia, che ho imparato ad amare, e a cui mi sono affezionata, che probabilmente non conoscerò mai! 😡
Detto questo ho adorato questo libro e spero piaccia anche a voi 😊

Ringrazio Edioni EL per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro



giovedì 7 dicembre 2023

Recensione: "Tutto sopra un waffle" di Polly Horvath

Titolo: Tutto sopra un waffle
Autore: Polly Horvath
Illustrazioni: Veronica Truttero
Editore: Camelozampa
Data di pubblicazione: 20 ottobre 2023
Pagine: 232
Prezzo: 16,90 € 


Trama:
Durante una tremenda tempesta, i genitori di Primrose Squarp scompaiono in mare e non se ne hanno più notizie. Primrose è l’unica a credere che siano ancora vivi, ma nel frattempo deve trasferirsi dallo zio Jack, arrivato a Coal Harbour per prendersi cura di lei. Trova accoglienza e rifugio nella cucina del ristorante locale, dove la proprietaria, Miss Bowzer, dispensa consigli, pillole di buon senso e cibo. L’importante è che tutto sia servito su un waffle!

Recensione:
Polly Horvath è sempre una garanzia, c'è poco da dire!
Questo è il terzo libro che leggo dell'autrice e non smette mai di affascinarmi per la sua scrittura spiritosa e briosa, per il modo in cui sa essere drammatica e divertente al tempo stesso, in cui riesce a raccontare eventi tragici in modo semplice e pacato.
Il suo stile e le sue storie mi ricordano molto quello di Fannie Flagg, una Flagg per ragazzi, per intenderci 😁

Anche questa volta ci racconta una storia dolce e salata, fatta di perdite, lutti, sofferenza, ma anche di amore, umorismo e affetto.
Protagonista è Primrose Squarp, che ci narra la sua storia condividendo con noi pensieri, emozioni, speranze, paure e... ricette.
La sua voce mi ha conquistata dalle prime battute, dal modo romantico e delicato in cui descrive se stessa.

"Abito a Coal Harbour (nella Columbia Britannica in Canada) da quando sono nata. Mi chiamo Primrose Squarp e ho undici anni. Ho i capelli color carote in salsa di albicocche (segue ricetta), la pelle chiara nei punti in cui non ci sono lentiggini e gli occhi come temporali estivi."

Primrose ha undici anni quando la sua vita cambia drasticamente. 
Durante una notte di tempesta, i suoi due genitori scompaiono in mare, nessuna traccia di loro, quindi tutti li danno per morti, tranne lei. 
Lei è l'unica a credere fortemente che la sua mamma e il suo papà siano ancora vivi.
Ovviamente nessuno sembra dar peso alle sue parole liquidandole come le vane speranze di una bambina che non ha ancora accettato il lutto.
Così si ritrova prima a vivere con la stramba e anziana signora Perfidy, e successivamente con l'affasciante e magnetico zio Jack, un agente immobiliare che sembra avere ambiziosi piani per rendere, la piccola Coal Harbour, - un piccolo paese di pescatori del Canada - un'importante e deliziosa meta turistica.
Nelle lunghe giornate di solitudine Primrose desidera solo sfuggire alla noia, alle chiacchiere e alle occhiatacce dei concittadini, che la guardano e additano come "strana".
I compagni di scuola, incalzati dall'inarrestabile consulente scolastica Miss Honeycut, le danno il tormento. Tutti sembrano voler vederla in lacrime, disperarsi per la perdita dei due genitori, ma lei, in tutta risposta, non fa che ripetere a chiunque "non ha mai creduto a qualcosa solo perché nel profondo del cuore sentiva che era vero?"

Primrose non si lascia abbattere, e non smette di credere a ciò che il suo cuore le suggerisce, e quasi ogni giorno, per sfuggire da chi la giudica, trova conforto e amicizia nella cucina del "Girl on the Red Swing", un grazioso ristorante locale, dove la signorina Bowzer le insegna a preparare ogni tipo di piatto, purché sia servito su un waffle!

Primrose è una protagonista simpatica e coraggiosa, che affronta le difficoltà con grande determinazione e speranza. Inoltre, nonostante la sua giovane età, tramite e i suoi pensieri e riflessioni, regala momenti di grande profondità e saggezza.

"E fu sempre così a Coal Harbour. Alcune persone invecchiavano e altre morivano. Io lasciavo parti di me in alcuni posti e scoprivo altri luoghi inaspettatamente. Comparivano nuove persone e altre sparivano prima che potessi salutarle. Alcune persone comuni mettevano l'anima in cose in cui non l'avrebbero mai messa"

Non voglio dirvi di più di questa storia, ma vi invito fortemente a leggerla! Leggete Polly Horvath!
Se siete alla ricerca di una storia che vi faccia sorridere, commuovere e venire fame, allora “Tutto sopra un waffle” è quello che fa per voi.

Il libro è illustrato da  Veronica Truttero, e ogni capitolo si conclude con una ricetta, spaziando dal metodo per cuocere delle patate perfettamente bollite, le girelle alla cannella, alle mele caramellate e, ovviamente ai waffle!

Ringrazio La Chicca per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro


venerdì 17 novembre 2023

Recensione: “Heartstopper. Volume 1” di Alice Oseman

Titolo: Heartstopper. Volume 1
Autore: Alice Oseman
Editore: Oscar Vault
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2023
Pagine: 624
Prezzo: 24,00 €


Trama:
Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non si sono mai incontrati… fino al giorno in cui si trovano seduti l'uno accanto all'altro.

Recensione:
Ho sentito, negli ultimi anni, parlare di Heartstopper molto bene, anzi dire bene è riduttivo, conosco solo persone che si sono letteralmente innamorate della storia e di Charlie e Nick (i suoi protagonisti), ciononostante non ho mai ceduto.
Sapevo, ovviamente, che si trattava di un fumetto ed era proprio questo a frenarmi.
Come avrebbe potuto, una lettura a fumetti, prendermi così tanto?
Ero scettica, lo ammetto, non ho pregiudizi verso questa forma narrativa, ma so bene che non riesce a prendermi, trasportarmi ed emozionarmi come un romanzo sa fare.

Devo ringraziare la casa editrice che mi ha inviato questa bellissima nuova edizione che, ammatto, avevo già adocchiato.
Questo primo volume della Collector’s Edition è così bello e dolcioso - con gli edges colorati di rosa, con su disegnato il motivo di foglioline e stelle che caratterizzano la serie - che mi stava già tentando... insomma se non mi avesse fatto capitolare questa splendida edizione, nulla avrebbe potuto farlo, perciò l’omaggio è stato davvero provvidenziale.

Leggendo le primissime pagine mi sono detta “Ecco! Lo sapevo! Il fumetto non riesce a prendermi, manca troppo. Forse se fosse stato un vero e proprio libro...” invece, andando avanti, mi sono ricreduta. O meglio, forse avrei comunque preferito un vero e proprio romanzo, ma Charlie e Nick sono così teneri che è impossibile non restare conquistati da loro e dalla spontaneità e dalla dolcezza con cui nasce il loro rapporto. Rapporto che inizia come un’amicizia per poi trasformarsi in qualcosa di più.

La storia di Charlie e Nick è dolce, commovente e molto realistica.
Alice Oseman ha creato due personaggi VERI, che sembrano esistere veramente, con le loro paure, le loro insicurezze e i loro sogni. La loro relazione si sviluppa lentamente e in modo credibile, senza mai cadere nel melodramma o nella banalità.
Non è troppo smielata, ma neanche troppo affrettata.
È come una cotta a quell’età (Charlie ha 14 anni e Nick 16) dovrebbe essere, come un primo amore dovrebbe farti sentire.
Ti fa emozionare, battere il cuore, essere felice anche per le piccole cose, sorridere soprappensiero, e avere anche mille dubbi e insicurezze.


Uno dei punti di forza del libro è la sua capacità di affrontare temi come l'omosessualità, e il bullismo in modo delicato e mai banale.
Charlie ha già fatto il suo coming out, affrontando le chiacchiere e le maldicenze dei compagni di scuola e, in questo primo capitolo, vive ancora una situazione ambigua con un compagno, Ben, che non lo mette a suo agio.
Nick, invece, non ha mai provato prima attrazione per un ragazzo, per lui è tutto nuovo, e questo lo rende un po’ spaventato e confuso.
È coinvolgente e tenero leggere la situazione dai due punti di vista, Charlie che teme di essersi preso una bella cotta per un ragazzo etero, e Nick che non comprende ciò che prova per il suo amico.

La scrittura di Alice Oseman è semplice, fluida e coinvolgente.
Il libro si legge molto velocemente, e le illustrazioni, pur nella loro semplicità, riescono a catturare l'essenza dei personaggi, e la loro emotività, in modo sorprendente.

Alice Oseman ha creato un mondo e personaggi che sembrano esistere davvero anche oltre le pagine di carta, e io non vedo l’ora di scoprire altro di loro... come proseguirà la loro storia?
Cosa accadrà ora che i protagonisti si sono scambiati il loro primo bacio?

Consiglio Heartstopper a chiunque come me è ancora scettico a riguardo.
Se siete alla ricerca di una lettura dolce e confortante, ma allo stesso tempo profonda e vera, allora non aspettate ancora.
In Nick e Charlie riconoscerete le stesse emozioni che, sono certa, avete provato anche voi, perché sono autentiche e sincere, e, in quanto tali, non possono che arrivare dritte al cuore 💘

Ringrazio Oscar Vault per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro





martedì 7 novembre 2023

Recensione: "Ottobre, Ottobre" di Katya Balen

Titolo: Ottobre, Ottobre
Autore: Katya Balen
Illustrazioni: Angela Harding
Editore: Einaudi Ragazzi
Data di pubblicazione: 26 settembre 2023
Pagine: 240
Prezzo: 14,90 € 

Trama:
Ottobre e suo padre vivono nella foresta, e gli alberi, le rocce, lo stagno e le stelle sono i loro migliori amici. Sono selvaggi e sono contenti così. Un pomeriggio d’inizio autunno, la ragazza salva un piccolo barbagianni e inizia a prendersene cura. Le sembra di aver raggiunto il culmine della felicità quando improvvisamente, proprio il giorno in cui compie undici anni, tutto cambia. Suo padre cade da un albero e rimane sospeso tra la vita e la morte. E la donna che si definisce sua madre la porta via con sé, lontano dalla foresta, nel grigio della città…

Recensione:
Ottobre sta per compiere undici anni, e non desidera altro se non quello che ha già.
A differenza delle altre ragazzine della sua età, non sogna vestiti graziosi e colorati o i primi trucchi scintillanti, ma solo di continuare a vivere la sua vita perfetta e solitaria in quella tasca di mondo che è la sua casa. Perché da quando è nata Ottobre non ha conosciuto altro se non la foresta, e non ha ricevuto altro amore se non quello di suo padre.
I due vivono in simbiosi con la natura e tutte le bellezze che li circondano. Si prendono cura degli alberi, si occupano dell'orto e della legna, fanno il bagno nello stagno, raccolgono piccoli tesori sepolti, passano le serate inventando storie attorno un falò, e stringono amicizia con gli animali del bosco, tra cui Stig, il piccolo barbagianni ferito che la nostra protagonista ha salvato solo pochi mesi prima da morte certa.
Papà e figlia vivono come lupi solitari, lontani da tutto e tutti, eppure sono felici.
Ma il giorno dell'undicesimo compleanno di Ottobre, tutto cambia, e quella spensieratezza, così bella quanto fragile, viene di colpo spazzata via come un mucchio di foglie secche in una fredda giornata d'autunno.
La bambina selvaggia si ritrova ad affrontare una nuova realtà senza suo padre accanto.
Deve lasciare lui, Stig, e la sua casa nel bosco per seguire sua madre nella fredda e grigia Londra.
Un mondo decisamente diverso la attende, un mondo che non le appartiene e di cui lei non riesce proprio a sentirsi parte.
Eppure proprio quando tutto sembra sul punto di precipitare, quando Ottobre stessa sembra sul punto di non farcela, una piccola scintilla di speranza le fa capire che non tutto ciò che è diverso è suo nemico, e si può trovare la magia anche nei posti più insperati.

"Ottobre Ottobre" è quello che definirei un "libro coccola".
La perfetta lettura per questo periodo autunnale, una di quelle storie che bisognerebbe gustarsi attorno al fuoco scoppiettante di un bel camino, avvolti in una calda coperta e con una bella tazza di cioccolata fumante.
Leggere della vita di Ottobre e di suo padre nel bosco, delle loro stravaganti faccende quotidiane, ma soprattutto dei loro piccoli rituali, - come il bagno nello stagno a mezzanotte, le storie raccontate attorno al fuoco, le serate a guardare le stelle e gli ululati alla luna - fa bene al cuore e ossigena la mente.
Katya Balen ha creato sulla carta un accogliente rifugio per noi lettori, un posto incontaminato e selvaggio in cui ristorarci. La natura è la grande protagonista, descritta in modo poetico e suggestivo.
Tutta la prima parte del libro è impregnata di libertà e possibilità, quasi un sogno ad occhi aperti, poi con l'arrivo della madre di Ottobre, ed il conseguente trasferimento in città, tutto cambia. La sensazione è quella di vedere un animale che corre felice nel suo habitat e poi ritrovarlo nella gabbia di uno zoo.
La nostra Ottobre è infelice. Ovunque lei vada, non riesce a non sentirsi spaesata.
La nuova casa è opprimente, il cielo troppo grigio, la città troppo rumorosa, gli altri bambini troppo diversi da lei.
È distrutta, fagocitata da una realtà più grande di lei, e noi percepiamo il suo dolore.
Se i primi capitoli ci avevano regalato un'avventura senza freni, in quelli successivi si percepisce un misto di insofferenza e nervosismo.
Ma ovviamente, non tutto è perduto.
Come i barbagianni feriti, ritornano a volare, anche la nostra selvaggia protagonista, nonostante tutte le difficoltà, ritroverà il sorriso, e noi con lei.
Grazie ai tesori sepolti nel Tamigi, alle sue amate storie e ad un nuovo amico, l'irriverente Yusuf, Ottobre scoprirà che c'è un po' di foresta anche in città, e per essere selvaggi e liberi non è necessario essere soli.

Un romanzo ricco di suggestioni, che inneggia alla bellezza della natura incontaminata, una trama avvincente, delle carinissime illustrazioni in bianco e nero, e una narrazione coinvolgente e toccante.
Un libro che, al pari dei grandi libri di formazione, parla anche di cambiamento, crescita e rinascita.
Ottobre, come una pianta estirpata dal suo habitat, deve imparare ad adattarsi ad un ambiente ostile e mettere radici. Deve diventare forte, per fronteggiare le intemperie, per fiorire e portare nuovi frutti.
Deve farlo per la prima volta lontano da suo padre, ma non per questo da sola.
E questo ci riporta ad un altro tema molto importante nella storia, ovvero la famiglia ed il perdono.
Ottobre lontano dalla foresta conosce nuovi lati di sé, nuovi angoli di mondo, nuove passioni. Coltiva nuovi legami e ritrova l'amore di sua madre, in cui aveva smesso credere molto tempo prima. Abbandona il rancore ed il dolore, seppur con fatica, per abbracciare la seconda opportunità che il destino ha offerto loro.
Ma, oltre a ricucire il rapporto con sua madre, cosa forse anche più importante, andando avanti con le pagine, scoprirà l'importanza dell'amicizia.
Imparerà che si può amare la natura e gli animali, ma che anche la compagnia dei suoi simili non è per niente male, soprattutto se ti regalano deliziose barrette di cioccolato XD
In generale il libro di Katya Balen ha il grande pregio di riuscire a trasportarti in un mondo fantastico fatto di avventura ed esplorazioni nella natura incontaminata, ma senza tralasciare i dolori e le difficoltà della vita, ma anche la tenacia tipica di noi umani. Un cocktail perfetto, dolce, ma con una punta di amaro.


Considerazioni:
Ho adorato questo libro sin dalla prima pagina. Mi sono affezionata ad Ottobre e alla sua vita atipica, al suo dolce papà e ovviamente a Stig.
Per quanto me lo aspettassi, mi è spiaciuto veder crollare quell'ecosistema perfetto di punto in bianco.
E questo mi porta ad uno dei difetti della lettura, se di difetti si può parlare, ovvero la sua protagonista.
Non fraintendetemi, mi piace Ottobre, è una ragazzina coraggiosa e particolare, eppure ha una serie di comportamenti avventati difficili da comprendere e giustificare.
È vero, lei è ancora piccola, e per di più non è abituata a rapportarsi con le persone, eppure più di una volta, nel corso della storia, non riesce a comprendere le conseguenze delle sue reazioni eccessivamente istintive, e a fare mea culpa.
Anzi, pur sapendo che suo padre sta soffrendo a causa sua, si concentra principalmente su se stessa ed il suo dolore.
Comprensibile certo, data la tenera età, eppure considerando il rapporto simbiotico tra lei ed il papà, avrei preferito percepire più compassione ed empatia da parte sua.
Lo stesso concetto lo ritroviamo, in modo simile, per quanto riguarda il rapporto tra Ottobre e sua madre.

Ottobre ha dovuto subire il trauma dell'abbandono quando aveva solo quattro anni.
La donna, per quanto l'amasse, non riusciva a reggere la vita dura lontana dai comfort della città. La foresta che nutriva quella bambina, spegneva giorno dopo giorno l'animo della donna che le aveva dato la luce.
Così la piccolina cresce, con l'amore di suo padre, ma anche con un vuoto enorme nel cuore, che colma, nel tempo, con astio, rancore e diffidenza. Nonostante la madre la cerchi, ed il padre la incoraggi a recuperare quel rapporto, per lei quella non è altri che la donna che ha scelto una vita lontana da lei.
Per fuggire da lei, proprio il giorno del suo compleanno, fa del male a suo padre e a se stessa.
Per dar retta all'orgoglio ferito, rischia di perdere tutto ciò che ama.
Per lo stesso motivo, si ritrova, volente o nolente, a recuperare un rapporto che credeva perduto e a perdonare ciò che riteneva irrimediabile.
Naturalmente tutto ciò non avviene all'improvviso. Anzi, dire che questo percorso è graduale, è dire poco, considerando che per quasi tutto il tempo la protagonista non fa che colpevolizzare la madre per tutto, anche per quelle cose che non hanno minimamente a che vedere con lei (tipo l'incidente del padre, che è, se vogliamo, da imputare ad Ottobre stessa).
Ed è vero, considerando quello che ha passato, il modo in cui è cresciuta e l'assenza della figura materna, si potrebbe anche capire, ma fino ad un certo punto, soprattutto alla luce del fatto che la madre l'ha sempre voluta e cercata, e che quindi non si può parlare di un vero e proprio abbandono.

Anche la mamma del resto non è priva di colpe: per quanto si mostri dolce, affettuosa e comprensiva, non ci pensa due volte a sradicare la figlia dall'unica casa che abbia mai avuto, per di più nel momento più difficile della sua vita. E come se non bastasse la priva di Stig, l'unico affetto rimastole.
Per la serie "se vuoi farti odiare, lo stai facendo nel modo giusto".
In definitiva l'unico personaggio coerente e perfettamente credibile dall'inizio alla fine è il padre, oltre al barbagianni ovviamente.
C'è da dire però che, al contrario di altri libri con protagonisti detestabili - tipo Scholomance, giusto per dire un titolo - qui, nonostante alcuni comportamenti poco condivisibili, ci si affeziona ugualmente a tutti, perché alla base vi è comunque un sentimento d'amore e di famiglia.
In generale, nonostante questi piccoli difettucci, il romanzo è davvero ben riuscito, in quanto misura in modo giusto gioia, dolore e speranza.
Mi ha ricordato un po' i libri di Katherine Rundell - in particolare "Capriole sotto il temporale" - scrittrice che amo particolarmente.
Anche ripensandoci a mente fredda, mi è rimasto un bel ricordo delle emozioni provate leggendo, un bel quadretto di quella famiglia particolare e dei loro nuovi amici.
A dir la verità non mi spiacerebbe affatto ritrovare questi stessi personaggi in una nuova avventura, sempre nel bosco, e ovviamente con Stig.
Magari alla ricerca di tesori perduti, o semplicemente alla scoperta di altri amici, posti ed emozioni.

il mio voto per questo libro

martedì 31 ottobre 2023

Review Party: Recensione "Wolfsong" di TJ Klune

Con grande entusiasmo ho voluto prendere parte al Review Party dedicato a questa nuova edizione firmata Oscar Vault di "Wolfsong" di TJ Klune, libro già pubblicato in Italia nel 2020 da Triskell Edizioni.
Confesso che non amo moltissimo le storie che hanno come protagoniste creature soprannaturali, siano essi licantropi, vampiri o angeli caduti, non ho mai neanche visto/letto Twilight e questo la dice lunga 😆 però ho amato la scrittura di Klune ne "La casa sul mare celeste", e questo mi ha spinto a voler leggere ancora altro di suo.
Ammetto anche, e forse se mi seguite già lo sapete, che non leggo mai le recensioni di un titolo prima di averlo letto e aver già formulato un mio parere a riguardo, perciò, anche di questo, oltre la sinossi che viene riportata sul sito, non conoscevo altro se non che "se Klune mi aveva già fatto innamorare di una sua storia e dei suoi strampalati protagonisti, una volta, poteva sicuramente farlo ancora"...
Sarà stato così?
Vi invito a leggere la mia recensione per scoprirlo, e leggere anche quella delle mie colleghe per conoscere il loro parere (trovate il banner con i loro blog a fine articolo) e ora... bando alle ciance!



Titolo: Wolfsong
Autore: TJ Klune
Editore: OscarVault
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2023
Pagine: 624
Prezzo: 19,00 € 

Trama: 
Ox aveva 16 anni quando ha incontrato un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno. 
Ox aveva 23 anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci. 
Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.

Recensione:
Se come me hai amato "La casa sul mare celeste" di Klune e pensi di trovare in queste pagine una storia che parli sì di licantropi, ma conservando la stessa dolcezza e tenerezza, sia nella narrazione che nella descrizione delle situazioni e dei personaggi, sappi che stai sbagliando di grosso, e che se un autore ti è piaciuto un sacco in una sua opera, non è assolutamente detto che, un altro libro dello stesso, sortirà lo stesso risultato, perché ammettiamolo questi due romanzi sembrano scritti da due persone totalmente diverse.

Ho scelto di partecipare a questo Review Party proprio perché il modo in cui Klune ha raccontato "La casa sul mare celeste", mi ha fatto innamorare della naturalezza della sua penna, e di come sia riuscito a raccontare la quotidianità di una persona assolutamente normale e farci affezionare a lei e al suo mondo, un mondo che cambia improvvisamente sotto i suoi occhi, dando una svolta decisiva e straordinaria alla sua vita.

Dalle premesse questo libro aveva le stesse potenzialità, perché Linus Baker e Oxnard Matheson sono due persone assai simili: atipiche, introverse, sole, un po' isolate nella loro quotidianità, fatta di poche persone e poche cose, con una scarsa autostima e non molto di cui essere felici.

Vive con sua madre e suo padre in una piccola città dell’Oregon chiamata Green Creek. Sa di non essere un genio e suo padre non fa che ricordarglielo, e Ox è il soprannome che suo padre gli ha dato ritenendolo lento e stupido, eppure, nella sua ingenua bontà, continua a guardare a quel padre ubriacone e burbero come un eroe.
Ha dodici anni quando suo padre va via di casa per non tornarci mi più, costringendolo a diventare l'uomo di casa.

Ma, come per Linus Baker, anche per Ox arriverà qualcosa a scombussolare la sua vita, riempiendola di amore, entusiasmo e FAMIGLIA, una parola di cui non aveva mai conosciuto davvero il significato fino all'arrivo dei Bennett, dei particolari vicini di casa, mooolto affettuosi e protettivi.

Ox ha 16 anni quando il piccolo tornado Joe Bennett di soli 10 anni, lo travolge di abbracci e parole, presentandolo a tutta la sua famiglia: papà Thomas, mamma Elizabeth e i fratelli Carter e Kelly... e da qui più nulla sarà come prima.
Non vi svelo chissà quale segreto rivelandovi che i Bennett sono una famiglia di licantropi, perché è abbastanza chiaro sin dalla loro prima comparsa in queste pagine, come è abbastanza chiaro che da quel momento in poi la vita di Ox non sarà più la stessa.
Ox si lega al branco dei Bennett, ai suoi membri che diventano la sua famiglia, e scoprirà pian piano di avere un ruolo importante nella vita del branco, di essere speciale nonostante, per tutta la vita, si sia sentito dire di essere inutile e che la vita lo avrebbe preso a calci.
Ovviamente non saranno tutte rose e fiori, un oscuro nemico, che risponde al nome di Richard Collins, freme per portare a termine il terribile piano avviato anni prima, per diventare l'alfa di tutti i branchi. Sanguinose lotte tra branchi, tradimenti, e perdite strazianti attendono Ox e il suo branco.

Per le prime 150 pagine la lettura mi ha davvero appassionato (nonostante abbia riscontrato, sin da subito, quanto la scrittura di Klune in questo suo romanzo sia fredda, frammentata e tremendamente ripetitiva), mi stavo comunque affezionando a Ox, con  tutte le sue insicurezze e complessi, a sua madre con tutta la sua dolcezza e al branco, con tutte le loro stramberie.
Ho trovato nella descrizione degli eventi, dei personaggi e nel modo in cui Ox si lega al branco tanta naturalezza e tenerezza, ma le cose sono presto cambiate.

Ho iniziato a storcere il naso quando Ox si rende improvvisamente conto di essere attratto da Joe, la cosa non mi è piaciuta, i due sono cresciuti come fratelli, il loro rapporto era cosi carino, come se Ox fosse appunto un fratello maggiore.
Non so se avete presente, ma il loro rapporto mi ha ricordato quello del film "Amici per sempre" (The Cure) del 1995, in cui viene appunto descritta l'amicizia tra un ragazzo più grande e un bambino malato.
Il modo in cui Joe, grazie a Ox, supera i suoi traumi e torna a parlare, l'affetto e anche la gelosia, il senso di possessività, che lo lega a lui, mi ha fatto tanta tenerezza, e mi sarebbe piaciuto che il rapporto fra loro  fosse rimasto fraterno, perché da fratelli sono cresciuti. Veder, invece, nascere desiderio tra loro mi è parso innaturale, come inquinare un rapporto puro e dolce.

Tuttavia, me lo aspettavo, questa svolta era purtroppo ovvia, ma non mi è comunque piaciuto come Ox si rende conto della cosa.
Mentre per Joe era tutto chiaro dall'inizio (il suo istinto di lupo aveva da subito percepito in Ox il suo compagno), Ox non si rende gradualmente conto che il bene che prova per Joe è qualcosa di più di affetto fraterno ma è amore, no, lui prova improvvisamente attrazione per lui, vedendolo senza maglietta e in pantaloncini 😑
Questo, per me, ha reso la cosa ancora più svilente e banale... la tipica scena dei romanzi rosa che evito come la peste 😹

Nonostante questi aspetti, se la storia mi avesse coinvolta ancora, sarei passata sopra queste scelte, a mia vista poco convincenti, ma da un certo punto in poi la narrazione diventa sin troppo ridondante e noiosa.
Le cose che succedono in 600 pagine sono davvero poche se a queste togliamo le infinite ripetizioni dei medesimi dialoghi. Giuro, mi è sembrato di girare pagina e rileggere sempre la stessa, per circa metà libro!!!
Se la prima parte è  tutta un ripetersi di "mio padre me lo ha detto che mi avrebbero preso a calci perché sono tardo", nella seconda parte è tutto un "Joe perché sei dovuto andare via"... e via, via sempre con le stesse spiegazioni che fanno perdere il ritmo della narrazione e vengono presto, anzi prestissimo, a noia.

Per quanto riguarda la storia tra Ox e Joe non mi è piaciuto l'esordio, ma neanche il prosieguo. 
Non c'è nessun romanticismo tra loro, Klune vuole descriverlo come un amore scritto nelle stelle, qualcosa che non si poteva evitare, ma poi nei fatti non c'è nulla che mi abbia fatto realmente amare la loro coppia, o meglio l'ho amata all'inizio, quando il loro rapporto fraterno era spontaneo e naturale, poi tutto mi è parso forzato ed eccessivo. 
Una storia di possesso più che di amore. Una storia di istinto, come quella che ci può essere tra due animali, non tra due esseri innamorati.
E sia chiaro, un amore non deve essere solo romantico, ma il romanticismo ci deve essere in una coppia, almeno agli inizi, e io non ho trovato la dolcezza che avrei immaginato in una storia d’amore tra due esseri il cui amore è addirittura DESTINATO ad essere. 
Al contrario, molte parti sono decisamente esplicite e volgari, dal modo imbarazzante e poco appropriato in cui Joe si dichiara alla madre di Ox, a come lo mette in imbarazzo davanti a tutti durante il pranzo della domenica. 
Per non parlare degli incontri intimi tra i due... non amo in generale leggere le scene erotiche nei romanzi, ma in questo caso sono veramente sin troppo dettagliate, eccessive e gratuite, non aggiungono nulla alla trama o ai personaggi, anzi, li appiattiscono e li banalizzano. Avrei sicuramente preferito che l’autore fosse stato più delicato e suggestivo nel raccontare l’intimità tra i due.

Ora, a mente fredda, se ripenso al libro, non posso dire di bocciare tutto, in un certo senso sono rimasta affezionata a tutti i protagonisti e la storia che, se alleggerita di tutte le futili riprese dei medesimi dialoghi e concetti, non sarebbe stata così pesante e tediosa.
Ho un bellissimo ricordo di Ox nelle prime pagine e del rapporto con sua madre, e mi sono anche affezionata molto ai Bennett e a Gordo, ma non è davvero abbastanza per una lettura di oltre 600 pagine.

Ringrazio Mondadori per avermi omaggiato di una copia di questo libro

il mio voto per questo libro










martedì 17 ottobre 2023

Recensione: "Frittelle di mele a mezzanotte" di Mavi Pendibene

Titolo: Frittelle di mele a mezzanotte
Autore: Mavi Pendibene
Editore: Lindau
Data di pubblicazione: 14 luglio 2023
Pagine: 120
Prezzo: 12,00 € 

Trama:
È il 1976 quando Mavi, suo marito e un figlio ancora piccolo decidono di lasciare Genova per iniziare una nuova vita in campagna. Nessuno di loro è mai vissuto fuori della città e tanto meno ha qualche nozione di agricoltura o di allevamento. Eppure i progetti sono tanti e l’idea (ambiziosa) è quella dell’autosufficienza.
Il luogo dove si trasferiscono è un angolo incantato dalla natura pressoché incontaminata.
Dall’antica cascina in cui si sistemano i soli rumori che si sentono sono quelli del ruscello che scorre in fondo al prato, del vento che agita le chiome degli alberi del bosco, o di qualche raro gitante diretto ai laghi non lontani.
Tutto è magico e anche… molto complicato, perché contadini non ci si improvvisa.
Raccontata com’è con una miscela molto efficace (e un po’ inglese) di poesia e sense of humour, questa storia ci rivela una nuova voce della nostra narrativa.

Recensione:
"Frittelle di mele a mezzanotte" è molto più di un libro. È un diario segreto, un taccuino su cui si annotano pensieri e impressioni, una confessione intima, ma anche una serie di quadri poetici e fiabeschi.
La voce narrante si racconta, pagina dopo pagina, e ci rivela le sue emozioni e perplessità riguardo al trasferimento in campagna. Dalla trepidazione nel ripartire da zero, ed intraprendere una nuova entusiasmante avventura, alla consapevolezza di non essere abbastanza preparati alla vita rude e impegnativa nella natura incontaminata.
Quasi come fosse un'amica, la nostra protagonista, ci rende partecipi delle sue giornate, e della sua nuova curiosa quotidianità che può prevedere di volta in volta la visita ad un allevatore di capre, una passeggiata lungo il ruscello, il lavoro nell'orto, o la sopravvivenza ad un lungo e gelido inverno senz'acqua corrente.
In questa storia troverete tutte le difficoltà della vita campestre, ma soprattutto la magia di un tempo ritrovato, non più scandito da scadenze e orologi, ma unicamente dal ciclo del sole e delle stagioni.
Ma il vero dono che fa questo libro sono le descrizioni, così vivide eppure allo stesso tempo sognanti e magiche. Dal calore del vecchio camino, all'antica cucina ricca di storie e segreti, alla neve che imbianca il paesaggio, fino al vento che corre per la casa, sbattendo porte e finestre, e alla semplicità di starsene semplicemente raccolti attorno al focolare.
Mentre si legge, sembra quasi di essere lì, in quel posto dimenticato dal mondo eppure così vivo, accogliente e presente, a godere del silenzio e della quiete che solo un luogo così magico sa regalare.
Mavi Pendibene, con il suo racconto-verità, ha dato vita ad un piccolo gioiello, sicuramente attingendo al suo vissuto e alle sue reminiscenze del passato, ma anche mettendo molta cura nei dettagli e nella scrittura. Ci lascia così tra le mani una storia che è sì un diario, ma è anche un libriccino toccante e suggestivo, piccolo eppure, a suo modo, indimenticabile.

Ringrazio la casa editrice Lindau per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro