venerdì 8 gennaio 2016

Recensione: "Natale da Carrington" di Alexandra Brown

Titolo:  Natale da Carrington
Autore: Alexandra Brown
Editore: Harlequin Mondadori
Data di pubblicazione: 17 novembre 2015
Pagine: 335
Prezzo: 12,90 € (cartaceo) 6,99 € (ebook)

Trama:
Georgie Hart ama il Natale nei grandi magazzini Carrington. Responsabile del reparto borse di lusso, adora aiutare i clienti a trovare il regalo perfetto per la persona giusta. E quest'anno non fa eccezione, visto che in più ci sarà il muscoloso e affascinante Tom, il signor Carrington in persona, con cui passare questo giorno speciale. Ma i progetti di Georgie vengono completamente rivoluzionati quando Tom annuncia che nei grandi magazzini Carrington si svolgerà un reality televisivo, presentato dalla stravagante e potentissima Kelly Cooper. Alla prima puntata Georgie non viene mostrata sotto una luce troppo lusinghiera. E le cose vanno di male in peggio quando la viscida figlia di Kelly vuole mettere le grinfie proprio sul suo Tom. Georgie inizia a pensare che queste saranno le peggiori feste della sua vita, ma forse Babbo Natale ha in serbo una piccola sorpresa per lei. Non deve fare altro che aspettare Natale per scoprirlo... 

Recensione:
I grandi magazzini Carrington sono un pezzo di storia del piccolo paesino di Mulberry-On-Sea.
E per Georgie Hart non sono solo il posto in cui lavora come commessa nel reparto accessori donna, ma anche uno dei luoghi legato alla sua infanzia e al ricordo di sua madre e il posto in cui ha finalmente trovato l'amore! Non uno qualunque, ma quello che lei pensa possa essere la sua vera anima gemella, nonché proprietario dei grandi magazzini!
Tutto sembra andare per il verso giusto e, neanche a farlo apposta, si sta avvicinando il Natale, il periodo dell'anno che Georgie preferisce, quello in cui il mondo sembra riscoprire la magia e si tinge di mille lucine colorate. Il momento dell'anno in cui Carrington mostra il suo lato più magico.
La vita però di rado segue la strada più prevedibile e questa volta, c'è da dirlo, ha preso proprio una svolta inaspettata.
I grandi magazzini Carrington diventano, a sorpresa di tutti, l'ambientazione per un nuovo reality televisivo. 
I riflettori si accendono e tutto viene distorto dalle loro luci false e illusorie.
Realtà e finzione si mischiano creando non pochi malintesi.
Lustri e lustrini non tardano ad ammaliare tutti, Georgie compresa che, inizialmente scettica, non tarda a farsi trascinare nel mondo dello showbiz.
Ogni moneta però ha due facce e i problemi non tardano ad arrivare, e presto Georgie si troverà pronta a dover ridesiderare l'anonimato e il sogno ormai sbiadito di trascorrere il primo Natale assieme all'uomo dei suoi sogni.
Sogni... esatto. Perché la protagonista di queste pagine sembra non avere in testa altro che le sue fantasticherie. 
Si è prefigurata il suo Natale perfetto, con il suo uomo perfetto e, anche se i fatti continuano a dimostrarle che quello non è affatto un uomo da sognare, che non è assolutamente un uomo da desiderare, lei non vuole altro perché così ha deciso, quindi così deve andare. Punto e basta. 
Il reality, come un'impietosa lente d'ingrandimento, non fa altro che mettere in evidenza la superficialità dei protagonisti. Georgie, Eddie, Tom, sono tutti burattini nelle mani di un burattinaio esperto che si diverte a manipolare le loro vite. 
Ed è proprio questo aspetto che non sono riuscita a mandare giù di questa lettura. 
La pochezza dei personaggi è fastidiosa e opprimente, basti pensare a Georgie che rappresenta l'emblema della ragazza semplice e insicura che sbava dietro al belloccio di turno.
Lo svolgimento della trama è scontato e banale. Le incomprensioni che si accavallano pagina dopo pagina tra i due "innamorati" sono talmente sciocche da risultare decisamente irritanti, e le giustificazioni che ne vengono date nelle ultime pagine sono poco credibili e noiose.
Il lieto fine a tutti i costi non fa che confermare la banalità di queste trecentoventi pagine.
Uniche note positive di questo libro sono l'ambientazione originale in cui si svolge - i grandi magazzini appunto - e l'atmosfera natalizia fatta di profumi e dolciumi a cui è impossibile resistere.
Ma, purtroppo, una bella cornice non basta a fare di un brutto schizzo un bel quadro. 

Considerazioni:
Una commedia romantica, così immagino verrebbe definito questo romanzo seppur abbia ben poco di divertente e decisamente nulla di romantico.
Quando ho iniziato questo libro ero perfettamente consapevole che non avrei scoperto un nuovo capolavoro, ma non avevo idea che mi sarei ritrovata a leggere l'ennesima storia dove la figura della donna viene sminuita e svilita.
La sua protagonista, Georgie Hart, è tutto ciò che una donna mi auguro non sia mai, e la sua storia d'amore, o meglio l'amore su cui fantastica, è quello da cui qualsiasi donna con un po' di dignità, fuggirebbe. 
Alexandra Brown sceglie di descriverci come sua protagonista una donna vicina alla trentina che non ha ancora trovato l'amore, che vede gli altri felici e innamorati attorno a sé ed è perciò decisa a farsi andare bene un rapporto che fa evidentemente acqua da tutte le parti.
Tom Carrington, quello che viene definito l'uomo dei suoi sogni, viene ripetutamente lodato da Georgie per la sua fantomatica bellezza. Mai che dica altro di lui, chessò che è innamorata della sua galanteria, della sua gentilezza, della sua intelligenza... no è bellissimo e questo le basta per decidere che non deve assolutamente rinunciare a lui.
Così, anche se lui non ha nessunissima considerazione dei suoi sentimenti, non si preoccupa di darle nessuna spiegazione, mentre si fa vedere in diretta televisiva a flirtare con un'altra, lei è decisa a non perdere questo gran partito -__-"
Siamo perciò costretti a leggere di questa ragazza che annienta se stessa e la sua dignità per un omuncolo del genere. Georgie si sente tradita e umiliata, tutto lo staff di Carrington sa che è stata mollata come si getta via qualcosa di poco conto, lei stessa ne è consapevole, eppure non smette di desiderare di riconquistarlo.
Scusate se continuo a battere su questo punto, ma leggere queste cose mi fa davvero ribrezzo.
Come ho detto nella recensione, in questo romanzo ci sono alcune note positive, ma non sono abbastanza forti ed intonate per sollevare il livello degradante della storia.
Sam è l'unico personaggio che ho sinceramente apprezzato, seppur abbia trovato decisamente poco credibile il fatto che una multimilionaria lavori in un locale-pasticceria, preso in affitto, all'interno di un grande magazzino. Poco realistico, non trovate?
La storia familiare di Georgie credo che sia stata inserita per aggiungere spessore e profondità al libro. La madre morta, il padre in prigione, la scoperta della relazione extraconiugale di quest'ultimo durante la malattia della moglie, sono tutte situazioni che avrebbero dovuto stemperare la frivolezza generale del racconto, ma che vengono affrontate in maniera talmente superficiale da renderle superflue.
Georgie alla fine accetta tutto in maniera troppo passiva e questo la caratterizza come la ragazza senza polso che si è rivelata essere per tutta la lettura.
Sia con Tom, che con lo staff del reality, che con suo padre, la ragazza si dimostra incapace di prendere delle decisioni, incapace non solo di far valere le sue ragioni, ma anche soltanto di creare un dibattito costruttivo o a suo favore.
E in ultimo il reality, che avrebbe dovuto essere il presupposto originale per dare vita a una serie di situazioni imbarazzanti e divertenti, si riduce esclusivamente ad essere il pretesto per fornire ulteriori spunti per alimentare la gelosia di Georgie e la sua insicurezza. 
Di questo libro onestamente salvo l'atmosfera natalizia, i dolci, l'idea simpatica di riportare a conclusione le speciali ricette di Sam, e poco altro. 
Non era necessario un libro per far capire quanto il mondo della televisione sia effimero, falso e costruito, ma sarebbe stato sicuramente utile un libro che rendesse finalmente giustizia alla figura femminile. Che dire... dovremo aspettare ancora.

Ringrazio la casa editrice Harlequin Mondadori per avermi inviato una copia cartacea di questo romanzo.

il mio voto per questo libro

7 commenti:

  1. Mi piace la tua attenzione, i dettagli critici che riesci ad evidenziare...lo fai in maniera naturale e fai venir voglia di leggere un libro, solo per il gusto del confronto. Nella fattispecie, queste 300 e passa pagine magari ti hanno delusa, ma grazie alla tua recensione hanno creato in me una curiosità...magari prenderò l'ebook e nei momenti morti mi concederò questa lettura leggera.

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    1. Grazie Maggy! Hai colto perfettamente le mie intenzioni.
      Difatti quando un libro non mi piace, solitamente voglio che lo legga qualcun altro (spesso costringo mia sorella XD), proprio perché sento il bisogno di parlare di ciò che non mi è andato giù.
      Lungi da me sconsigliare categoricamente un libro, mi limito a dire il mio parere e a giustificare con delle critiche il mio giudizio. Il singolo biscotto non significa "questo libro è una schifezza", ma semplicemente "a me non è piaciuto". Non metto in dubbio, però, che possa piacere a qualcun altro. Se lo leggerai sarò più che contenta di conoscere il tuo parere.

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  2. l'ho letto prima di natale e che dire? la penso esattamente come te. bella l'atmosfera ma i personaggi sembrano brutte copie di quelli delle commedie romantiche davvero ben riuscite e non banali come questa. all'inizio del libro, quando tom le impone di prendere il gattino, ho pensato "ecco la solita scema che si fa sedurre dall'esaltato di turno, poi nel corso del libro arriverà qualcun altro che inizialmente non noterà e alla fine si accorgerà di lui. banale"... e invece è andata ancora peggio!! si ostina per tutto il libro a tenersi tom ma non sono neppure in grado di farsi una telefonata per chiarirsi come due adulti... ridicolo! peccato perchè mi ispirava molto quando l'ho comprato e nella stessa collana ho trovato commedie molto valide!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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    1. Esattamente. Anch'io inizialmente pensavo che avrebbe trovato qualcuno (meno abbiente ma più profondo) che gli avrebbe fatto capire quanto Tom fosse superficiale. Sarebbe stato sicuramente un epilogo scontato e banale ma almeno più dignitoso.
      Per non parlare di quanto sia ridicolo che lei si beva tutte quella scuse campate in aria, che dovrebbero giustificare il fatto che lui non abbia mai potuto rintracciarla in qualche modo. Ma chi ci crede?

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  3. La copertina e il titolo mi attiravano molto, ma ora mi è un po' passata la voglia... magari se ho proprio voglia di una lettura insignificante... peccato!

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    1. A dire la verità a me ha sempre più attirato la cover rispetto alla trama. Da quella avevo già intuito che potesse essere il genere di lettura che solitamente critico, ma ho voluto dare una possibilità sia al libro che a me stessa... pazienza, sarà per la prossima volta XD

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  4. Brava come sempre a recensire e far capire le tue opinioni. Questo libro ancora non l'ho letto e mi aveva attirata per la copertina ma soprattutto perché mi piacciono le storie ambientate a natale, con la sua magia, le decorazioni le luminarie e il romanticismo che a volte ne deriva da queste storie. Certo non avrei mai detto che sia un capolavoro ma neanche così, insomma diciamo che mi è passata la voglia di leggerlo. Ma così non potrei avere una mia opinione a riguardo e poi sarebbe un libro buttato cosa che non faccio mai ne in digitale ne cartaceo, quindi tanto vale leggerlo solo che lo farò più avanti in un momento libero in cui quello che mi interessa ora ho già letto.

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