lunedì 18 luglio 2016

Recensione: "Colazione da Tiffany" di Truman Capote

Titolo: Colazione da Tiffany
Autore: Truman Capote
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 19 maggio 2016
Pagine: 112
Prezzo: 15,00 € 

Trama:
Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato e, non ultimo, un aspirante scrittore, suo amico e vicino di casa.
La storia prende inizio dal ritrovamento, da parte del barista Joe, innamorato di Holly, di una strana foto che ritrae una statua africana dalle fattezze della ragazza.
Da qui si dipana un lungo flashback nel quale lo scrittore ricorda gli anni precedenti, quando conobbe Holly, sua vicina di appartamento nell'Upper East Side di New York. Ella era alla ricerca del suo posto nel mondo, un posto come la gioielleria Tiffany, dove si sarebbe sentita finalmente protetta e al sicuro. Nel frattempo, però, viveva una vita altamente sregolata, fatta di mondanità ed eccessi, tra cui quelli di accompagnarsi a dei ricchi facoltosi, ogni volta diversi. Unica compagnia fissa quella di un gatto rosso senza nome, una creatura selvatica, che come la protagonista sembrava non appartenere a nessuno se non a se stesso.

Recensione:
"Colazione da Tiffany" è un romanzo breve, che concentra in poche pagine una storia incisiva e ben congegnata. Protagonista è Holly, una giovane ambiziosa, abituata a barcamenarsi tra feste e lustrini, bottiglie di champagne e notti insonni.
Ciò che vuole dalla vita le è ancora ignoto. Fuggita di casa a soli quattordici anni, in cerca di fama e ricchezza, e fuggita nuovamente una volta raggiunta la possibilità della tanto agognata celebrità, non fa che bramare una felicità che sembra destinata a non avere.
Sin dalle prime pagine appare ai nostri occhi, e agli occhi del nostro narratore, come un enigma da risolvere. Di lei sappiamo poco o nulla, se non quello che lei stessa intende mostrare con il suo abbigliamento e la vita smoderata. Gli atteggiamenti frivoli e il suo essere sempre su di giri non bastano però a nascondere la sua vera personalità e i suoi effettivi sentimenti.
Piano piano siamo guidati nel suo mondo, costretti a recitare assieme a lei quello che l'amico produttore O.J. Berman definisce il grande bluff, per renderci conto che alla fine della festa la starlet scintillante non è altro che una donna come tutte le altre, fatta di fragilità celate, segreti chiusi nell'armadio e verità da dimenticare. Una Gatsby in gonnella che, al contrario del suo equivalente maschile, non sembra aver ben chiaro l'obiettivo da raggiungere.
La ricchezza, la celebrità, ed il potere per quanto siano importanti per Holly, non sembrano motivi sufficienti per rinunciare all'indipendenza che è riuscita a garantirsi.
Essere libera dunque, questo è ciò che conta davvero. Sottrarsi alle regole, ai giudizi della gente, ai legami, alle aspettative.
Ma a cosa serve la libertà se significa rimanere soli?
Questa è la grande domanda che ci pone il libro, questo è il bivio a cui la nostra protagonista dovrà far fronte.
Scegliere di fuggire per sempre, o mettere radici in un posto da chiamare casa?
Ovviamente non posso dirvi quale sarà la decisione di Holly, tuttavia posso rivelarvi quelli che per me sono i punti forti di questa storia.
In primo luogo non è una storia d'amore, o almeno non lo è nel modo convenzionale.
Il narratore ci mette poco ad infatuarsi di Holly, come la maggior parte degli uomini. Eppure lei rimane sfuggente. Come un aquilone, che puoi tenere tra le mani per un po' ma che sai di dover lasciare andare, se vuoi vederlo volare.

"Non amate mai una creatura selvatica, signor Bell," lo ammonì Holly. 
"È stato questo lo sbaglio di Doc. Si portava sempre a casa qualche bestiola selvatica. Un falco con un'ala spezzata. E una volta un gatto con una zampa rotta. Ma non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuole bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi su un albero più alto. Poi in cielo. 
E sarà questa la vostra fine, signor Bell, se vi concederete il lusso di amare una creatura selvatica. Finirete per guardare il cielo."

Più di una volta si allude agli incontri tra lo scrittore e la ragazza ma non ci viene mai svelata l'effettiva natura del loro rapporto. Lei non rinuncia a vedere altri uomini, ma continua a cercare nel vicino di casa un porto sicuro in cui rifugiarsi.
In lui vede il fratello, l'amico, l'amante, tutto quello che può desiderare ma niente di ciò che vuole davvero.
Altra nota positiva è il personaggio della Golightly che, pur concedendoci qualche spiraglio di verità, rimane sempre avvolto nel mistero. La vediamo soffrire, cadere e rialzarsi.
Per un po' sembra metter via la sua recita per tentare di essere come tutti gli altri, e per un po' sembra addirittura felice.
Ma di lei non sappiamo mai più di quanto lei voglia far sapere.
E che dire poi dello stile di Truman Capote? È il primo libro che leggo e sono già conquistata dalla sua scrittura. Nelle sue pagine si respira un'aria che sa di antico, di fumo e liquori da sorseggiare rigorosamente su divani di pelle scura. Seguendo la sua voce si entra in un salotto di gentiluomini, in una festa continua che dispiace abbandonare a lettura conclusa.

Considerazioni:
Se non hai letto il libro, e hai intenzione di farlo, fermati qui!
Ho sempre sentito parlare di "Colazione da Tiffany", soprattutto per il film cult della Hepburn che, mi duole ammetterlo, non ho ancora avuto il piacere di visionare.
Ecco perché, approcciandomi al romanzo, in questa nuova edizione firmata Garzanti, non avevo ben chiaro cosa avrei trovato.
Come accennavo prima, la cosa che ho più apprezzato è stato il fatto che non si trattasse della solita storia d'amore strappalacrime con tanto di lieto fine.
In questo vicenda Holly è una donna emancipata, che illude e disillude gli uomini a suo piacimento, che regge le redini del gioco, ben consapevole dell'ascendente che ha sugli altri.
È una donna di potere, e il suo personaggio, per quanto affascinante possa sembrare ai nostri occhi, credo sia parso ancora più stravagante e anticonformista ai tempi della prima effettiva pubblicazione.
Altra cosa che mi ha colpito è il cambiamento di vita di Holly. Una volta perso il fratello Fred e iniziata una relazione seria con il politico José, la ragazza smette di pensare alla linea, alle feste e ai vestiti attillati. Finalmente ha un progetto di vita: avere un bambino, sposarsi e trasferirsi in Brasile. Essere nient'altro che una moglie e una mamma, felice di passare le giornate in cucina a preparare deliziosi manicaretti.
Quella che sembrava essere solo una ragazza ambiziosa che non guarda in faccia a nessuno pur di pensare a se stessa, nasconde invece un lato dolce e sensibile, e la voglia di sentirsi al sicuro da qualche parte nel mondo.
Ma il destino sembra avere altri progetti per lei e quello che poteva essere il suo lieto fine non si rivela altro che l'ennesimo capitolo di una vicenda ben più intricata. Holly è costretta di nuovo a fuggire, a ricostruire se stessa, a far perdere le sue tracce e ricominciare da zero.
Scompare nel nulla, ed è questo il bello. Una come Holly non poteva che andar via di soppiatto, come un sogno troppo bello per essere vero, come un'allucinazione che riappare quando pensi di aver dimenticato.

Ringrazio la casa editrice Garzanti per avermi fornito una copia cartacea del libro

il mio voto per questo libro

14 commenti:

  1. Prima o poi devo decidermi a leggerlo anche io!

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    1. Si legge in poche ore, è molto scorrevole. E non contiene una delle solite storie d'amore mielose che personalmente odio >_<
      Quindi personalmente credo valga la pena leggerlo, soprattutto se sei tra quelli che hanno amato il film.

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  2. Bella bella bella queste recensione.
    Ho visto il film qualche anno fa e so che il finale è completamente diverso dal libro, infatti credo che questa sia l'unica reale pecca della trasposizione cinematografica: anche senza aver letto il romanzo ti rendi conto che il lieto fine è decisamente forzato e non può funzionare. Di sicuro però "Colazione da Tiffany" è un classico che merita di essere visto almeno quanto merita di essere letto.

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    1. Infatti ho intenzione di recuperare anche il film molto presto. Grazie per il tuo commento!

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  3. Bellissima recensione! E si il film merita, tr lo consiglio,Audrey e' stata perfetta assolutamente! *_*

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    1. Pur non avendo ancora visto il film, leggendo la descrizione del personaggio (sia fisica che per quanto riguarda gli atteggiamenti) continuavo a pensare a come la scelta dell'attrice sia stata assolutamente perfetta. Non poteva essere altri che lei. Eppure mi è sembrato di capire che Capote preferisse Marilyn Monroe... mah.

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  4. Ecco è un libro che non mi è piaciuto per niente, preferisco il film al libro strano ma vero. Mi sono scocciata e avevo sonnolenza solo dopo una pagina. Non so perchè non mi attirava per niente.

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    1. È sempre bello confrontare diversi punti di vista. Capisco che questo romanzo possa deludere le aspettative di qualcuno, soprattutto se se ne conosce già la trama, però non mi è parso per nulla noioso. Cosa in particolare non hai apprezzato? Mi piacerebbe conoscere la tua opinione.

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  5. Io amo classici e da tempo questo libro è nella mia wishlist.. spero di poterlo leggere presto.. la tua recensione mi incoraggia a darmi una mossa ;)

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    1. Come tutti i classici, anche questo è un libro da leggere almeno una volta, anche solo per curiosità.

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  6. HO amato pazzamente Holly. L'ho amata prima guardando il film, che è il mio preferito in assoluto e che avrò visto almento un trilione di volte, e poi ho amato la Holly che invece è uscita dalla penna magistrale di Trumane Capote. Potrà anche non piacere il romanzo, certo. Però uno come Capote, a mio avviso, potrebbe scrivere anche l'elenco del telefono che lo farebbe in modo strepitoso. Sono diverse le due Holly, e sono sicura che quando guarderai il film riuscirai a coglierle (alcune sono anche abbastanza evidenti!) e...saprai scelgiere quella che amerai per sempre! Holly non si dimentica!
    Paola

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    1. Allora non appena vedrò il film passerò a dirti quale Holly preferisco.

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  7. Lui lo adoro... ho letto diversi racconti, ma Colazione da Tiffany, ancora no :-( .
    Diciamo che mi capita spessissimo di trovarmi ad avvicinarmi agli autori senza partire dal libro più noto, non so come mai... anche con la Chevalier, ne ho letti diversi ma per un motivo o per un altro, "La ragazza con l'orecchino di perla" manca ancora alla mia biblioteca... ^_^

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    1. Dato che ho apprezzato molto lo stile di Capote e che mi piacerebbe leggere altri suoi romanzi, tu quale mi consiglieresti?

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