martedì 22 ottobre 2013

Books, Chocolate and... Friends ♥ "Hunger Games" (da capitolo 1 a capitolo 7)

Eccoci qui finalmente al primo appuntamento ufficiale con il gruppo di lettura "Books, Chocolate and... Friends ♥".
Oggetto della discussione sono i primi sette capitoli del primo volume della saga "Hunger Games" di Suzanne Collins.
I blog che la scorsa volta hanno confermato la partecipazione sono i seguenti:


A fine post troverete il risultato di chi tra questi ospiterà l'iniziativa la prossima volta, ovvero Martedì 29, in cui discuteremo del libro da capitolo 7 a capitolo 14.
Naturalmente chi non ha un blog, ma ha comunque letto i primi sette capitoli del libro è liberissimo, anzi è fortemente invitato a partecipare alla discussione... più siamo meglio è!
E ora bando alle ciance!! Passiamo al libro *-*

Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 370
Prezzo: 13,00 €


Trama dei primi sette capitoli: 
In seguito ad una rivolta tredici distretti si ribellarono a Capitol City. 
I dodici distretti sopravvissuti alla rivoluzione vennero sottomessi e costretti a offrire ciascuno, ogni anno, in sacrificio, un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni, in segno di pentimento e di sottomissione al potere della città. 
I ragazzi venivano scelti tramite un'estrazione, durante quella che veniva chiamata la "cerimonia di mietitura", per partecipare a quelli che vennero definiti gli "Hunger Games".
Gli Hunger Games sono dei giochi trasmessi in diretta nazionale, dove i 24 tributi (due per distretto) si sfidano in una battaglia mortale, dalla quale solo uno ne esce vittorioso.
È il giorno della mietitura e Katniss per risparmiare sua sorella, risultata estratta dal sorteggio, si offre come volontaria.
Per la parte maschile viene estratto Peeta Mellark, ragazzo che Katniss conosce perché anni prima, inconsapevolmente, le ha salvato la vita, la sua e quella della sua famiglia.
I due ragazzi vengono portati a Capitol City dove subiscono un restyling dell'immagine e successivamente, dopo la sfilata d'apertura dei giochi, partecipano a tre giorni di allenamento intensivo.
Qui hanno occasione di osservare gli altri tributi e farsi un'idea su di loro.
Molti, in particolar modo quelli provenienti dai distretti più poveri, appaiono intimoriti e impreparati, esattamente, forse anche più, di loro, ma c'è un gruppo, quello dei favoriti, che sembra allenarsi a questo da tutta la vita.
Quante speranze ha Katniss di farcela?
Sarà riuscita ad impressionare gli strateghi?
E Peeta? Può davvero fidarsi di lui?
Qual è la vera storia della ragazza senza voce?
Queste sono le domande con cui ci lascia il capitolo sette.

Recensione:
Hunger Games è ambientato nel futuro, in un epoca indefinita, a Panem, una nazione sorta dopo la distruzione quasi totale del pianeta avvenuta in seguito a numerosi cataclismi.
Il racconto è narrato in prima persona, esattamente nel momento in cui si svolge, come se fossimo nella testa della ragazza. 
Gli eventi non ci sono descritti secondo una linearità temporale, ma come accade anche nella realtà, ci sono particolari osservati, odori percepiti e sensazioni che fanno rivolgere la mente della protagonista ai ricordi, e sono proprio questi ricordi che permettono al lettore di conoscere man mano vari episodi del suo passato.
La sua vita, la sua famiglia, la storia di Capitol City, dei tributi, degli Hunger Games ci vengono svelate poco a poco, quando i ricordi riaffiorano.
Un modo di raccontare che coinvolge e non annoia, anzi permette di porsi sempre e continuamente delle domande, dato che non ci è tutto servito sul piatto d'argento.
Il racconto non manca di note sarcastiche e anche spiritose, come possono essere i pensieri della protagonista soprattutto nei riguardi di Effie Trinket e degli abitanti di Capitol City.
Una lettura che per ora non ha deluso, anzi mi ha coinvolto così tanto che non vedo l'ora di proseguire.

Considerazioni:
Inizio col dire che leggere un libro avendone già visto il film ha i suoi pro e i suoi contro.
A mio parere uno dei pro è riuscire a dare un volto ben definito ai personaggi e poter avere in mente in modo altrettanto definito l'ambientazione in cui siamo immersi.
Tra i contro, questi decisamente maggiori per rilevanza, c'è purtroppo il conoscere già la storia, non essere troppo soggetti alla suspense o alle sorprese, (anche se i film comunque non rispecchiano mai in maniera assolutamente veritiera la realtà, quindi qualche sorpresa c'è sempre, anche in questo caso) aspettarsi che le cose vadano in un certo modo, e restare storditi nel rilevare discordanze nel confronto.
Ed è forse proprio il confronto l'aspetto più negativo.
Pensare costantemente "questo era reso meglio nel film", "questo si capisce molto meglio nel libro", "questa cosa nel film era diversa, perché l'hanno cambiata?" ecc distrae e disturba un po' la lettura e il conseguente immergersi nel racconto.
Così ho letto questi primi sette capitoli provando a dimenticare di aver già visto il film, e ho pensato che leggendo per la prima volta le parole "mietitura", "tributo", "Hunger Games" non avrei proprio saputo cosa immaginarmi! 
E scoprirlo pagina per pagina sarebbe stato decisamente più avvincente. 
Ad ogni modo a mio parere il libro riesce a coinvolgere così tanto che per tutto il tempo ho desiderato di non aver visto il film per poter riuscire a godermelo a pieno.

Mentre leggevo segnavo i passaggi che più mi colpivano e ho piacere a condividerli con voi.


* 
"Poi accade qualcosa di inaspettato. O almeno sono io che non me l'aspetto, perché penso che il Distretto 12 non sia un luogo in cui ci si preoccupa per me. Ma qualcosa è cambiato, dopo che mi sono fatta avanti per prendere il posto di Prim, e adesso sembra che io sia diventata una persona cara.
Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me. È un antico gesto del nostro distretto, un gesto che si usa di rado e si vede qualche volta ai funerali. Significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene."
* 
Qui viene descritto il saluto che il Distretto 12 rivolge a Katniss, un modo per dimostrarle riconoscenza e gratitudine, un modo per salutarla. Un passaggio particolarmente toccante.


* * 
"Lentamente, mia madre si riprese. Cominciò a pulire e a cucinare e a mettere via per l'inverno un po' del cibo che portavo a casa. La gente faceva baratti con noi oppure pagava in denaro i medicinali di nostra madre. Un giorno la sentii persino cantare.
Prim era eccitatissima di riaverla con sé, ma io la osservavo aspettando che ci svanisse sotto il naso un'altra volta.
Non mi fidavo di lei. E qualche piccola e contorta parte di me la odiava per la sua debolezza, per il suo cedimento, per i mesi che ci aveva fatto passare.
Prim la perdonò, ma io mi ero allontanata da mia madre, avevo eretto un muro per proteggermi dal bisogno che avevo di lei, e nulla tra noi era più come prima.
E ora sarei morta senza avere rimesso a posto le cose.
Ho pensato a come oggi me l'ero presa con lei, nel Palazzo di Giustizia.
Le avevo anche detto che le volevo bene, però. Magari quello avrebbe sistemato tutto."


* * 
In questo passo viene descritta la guarigione della mamma, che lentamente esce dal tunnel buio in cui si era isolata e torna ad esserci per le sue figlie. Katniss, non l'ha mai perdonata fino in fondo e ora che potrebbe morire è colta dal senso di colpa. Forse poteva essere più indulgente nei suoi confronti, le voleva bene e forse non gliel'ha mai dimostrato abbastanza.

* * * 
"Finora ho assaggiato un'arancia una sola volta, un Capodanno, quando mio padre ne comprò una come prelibatezza speciale. 
Una tazza di caffè. Mia madre adora il caffè, che però non potevamo permetterci quasi mai, ma per me ha un gusto amaro e insignificante. 
C'è anche una tazza piena di una cosa densa, di un bel marrone intenso, che non ho mai visto.
—La chiamano cioccolata calda — dice Peeta. — È buona.
Prendo un sorso del liquido cremoso, dolce e caldo, e un brivido mi percorre. Anche se il resto del pasto è invitante, lo ignoro finché non ho vuotato la tazza. 
Poi mi ficco in bocca tutto quello che posso, che è tanto, stando attenta a non esagerare con la roba più sostanziosa. Una volta mia madre mi disse che mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo. Io le risposi: — E non lo rivedrò, infatti, a meno che non sia io a portarlo a casa. — Questo le chiuse la bocca."
* * * 
E infine questo paragrafo in cui emergono tutte le ristrettezze a cui gli abitanti del Distretto 12 sono abituati.
Katniss ha sedici anni e ha assaggiato un'arancia solo una volta, per un'occasione di festa come può essere il Capodanno. Non ha mai assaggiato la cioccolata, anzi ne ignora addirittura l'esistenza. 
E' stato bello condividere assieme a lei la sua prima tazza di cioccolata, me ne ha fatto venire anche il desiderio.
Ho sorriso quando Katniss nota Peeta intento ad intingerci dentro il pane, e ho immaginato i suoi pensieri, o meglio quelli che sarebbero stati i miei in quel momento, una cosa tipo "uffa perché non ci ho pensato anch'io?"
E non mi sono sbagliata, perché appena le si presenta l'occasione, alla colazione successiva, Katniss fa proprio quella cosa, intinge il pane nella cioccolata *-* 
Poverina era rimasta con il desiderio... la capisco T^T

E ora passiamo all'analisi dei personaggi così come mi sono apparsi ora, in questi primi sette capitoli.

Katniss:
È una ragazza sensibile, ma allo stesso tempo determinata.
Quando ha soli undici anni suo padre muore in un incidente in miniera e lei è costretta, nonostante sia ancora una bambina, a sobbarcarsi il peso di una famiglia da mantenere: una madre troppo scossa dal dolore per reagire, e una sorellina troppo fragile, da proteggere da qualsiasi cosa, ad ogni costo.
Katniss mette da parte la sua sofferenza e la nasconde con una maschera d'indifferenza.
Impara a controllare le emozioni e lo fa anche quando è sul palco della cerimonia di mietitura.
Non permetterà a nessuno di leggere le sue debolezze, e non permetterà a se stessa di mostrarle.
Deve vincere, o almeno deve provarci, deve farlo per Prim.

Rapporto tra Katniss e suo padre:
In queste pagine si può leggere la tenerezza del rapporto padre-figlia.
Un padre che le ha insegnato tutto quello che ora potrebbe portare Katniss alla salvezza.
Loro erano uniti, con lui Katniss ha imparato a non aver paura dei boschi, a cacciare, a riconoscere le piante commestibili da quelle velenose, a mercanteggiare.
Lui era il sostegno suo e della sua famiglia, ma ora Katniss ha imparato a sorreggersi da sola e a provvedere a quello che resta della sua sgangherata famiglia.

Rapporto tra Katniss e sua madre: 
Nonostante le voglia bene, Katniss prova per sua madre una sorta di delusione e di rancore.
Non le perdona di essere stata così debole, di non aver lottato, di aver abbandonato lei e la sorella proprio nel momento in cui avrebbero avuto più bisogno della sua forza e della sua presenza.
Dopo l'incidente in miniera Katniss ha la consapevolezza di aver perso non solo suo padre, ma anche sua madre, e ora che si trova lontano da casa, al centro addestramento, si rammarica di essere stata troppo dura con lei, di non aver espresso maggiore affetto nei suoi riguardi.

Rapporto tra Katniss e Prim: 
Ho letto in questo affetto un'estrema dolcezza, e mi sono immedesimata in Katniss e nel suo desiderio di proteggere la sorellina da ogni pericolo e nella sua preoccupazione costante. 
L'ho compresa, l'ho capita e l'ho compatita. 
Leggere di questo rapporto, assieme al coraggio, alla fierezza, al rifiuto di essere commiserata e compatita mi hanno portato a stimare la protagonista di questo libro.

Peeta:
Un personaggio difficile da decifrare.
Inizialmente appare un ragazzo buono come il pane XD, dolce, timido e insicuro. 
Ho provato subito affetto e tenerezza per il suo personaggio, mi sono ritrovata leggendo a pensare "che dolce Peeta", "che carino Peeta".
Si, perché penso che lui abbia volontariamente buttato il pane nel fuoco, andando incontro alle ire e alle percosse della madre, per poterlo offrire a Katniss della quale, immagino, fosse già in po' infatuato.
Andando avanti nella lettura emergono alcune discordanze, che portano Katniss e di conseguenza il lettore a dubitare un po' dei reali fini dei suoi contraddittori atteggiamenti.
Sarà la sua solo una strategia? La sua intenzione è quella di fingersi amico per poi poterla pugnalare più facilmente alle spalle? 
Lo scopriremo solo leggendo...

Rapporto Katniss/Peeta: 
Un po' d'imbarazzo aleggia sin dall'inizio fra i due. 
Katniss si sente da sempre in debito con il ragazzo, lui l'ha aiutata nel momento più brutto della sua vita e lei non ha mai avuto modo di ringraziarlo.
Lei resta colpita dalla bontà che il ragazzo manifesta con i suoi gesti e temendo di affezionarsi a lui decide di ignorarlo. Un cuore buono per lei è più pericoloso di un cuore cattivo, e un affetto sul campo di guerra rappresenterebbe per lei solo un punto debole.
Successivamente, alcuni comportamenti del ragazzo fanno sorgere in lei mille dubbi.
Forse Peeta si finge suo amico, forse il suo è un meschino piano architettato per indurla a fidarsi di lui per poi ucciderla con maggior facilità.
Con questi sospetti il rapporto fra i due si raffredda. 
Si parlano solo perché è necessario solo perché gli è imposto dai loro preparatori.
Loro devono apparire uniti.
Uniti nella battaglia, uniti nella protesta, uniti per catturare l'attenzione del pubblico e degli sponsors.

Effie Trinket:
È il ritratto più fedele, che abbiamo modo di analizzare, di quella che è la personalità tipica degli abitanti di Capitol City.
Stravaganti, eccentrici, quasi alieni. 
Vestono con colori esageratamente accesi e artificiali, indossano parrucche acconciate nei modi più strambi e colorate di qualsiasi colore. 
Si truccano indistintamente che siano essi uomini o donne, e non si limitano a truccare il viso, tingono tutto il loro corpo nelle tinte più disparate. 
Una realtà estremamente diversa da quella del Distretto 12
Capitol City è una città immensa, lussuosa, colorata, super tecnologica, fredda e insensibile e i suoi abitanti ne rappresentano il riflesso perfetto.
Persone che non hanno mai dovuto lavorare un giorno nella loro vita, a cui basta spingere un bottone per avere un lauto banchetto a disposizione, a cui il cibo nello stomaco non è mai mancato un solo giorno nella vita.
Katniss riflette su questo e ne è disgustata, ma ancor più è disgustata dal modo in cui questa gente guarda agli "Hunger Games".
Per loro sono occasione di intrattenimento e divertimento. Li attendono con gioia e ansia e non si fanno scrupoli a esternare i propri entusiastici sentimenti anche di fronte ai tributi, le vittime sacrificali.
Katniss non crede alle sue orecchie quando Effie descrive entusiasta quello che li attende, e la frase "Cerco di immaginare per un istante cosa deve esserci dentro la testa di quella donna. Quali pensieri riempiono le sue ore di veglia? Che sogni fa, la notte? Non ne ho idea" esprime bene quelli che sono stati i miei stessi pensieri durante la lettura.
Un personaggio così assurdo e incomprensibile alla coscienza umana che non si riesce nemmeno ad odiare.
Una pazza esaltata come la città in cui vive, dove i tributi non sono visti come persone, ma solo come insignificanti pedine da muovere sul campo da gioco. Pedine da far risplendere, da mettere in luce agli occhi del pubblico, pedine su cui scommettere e da mandare a morire.
Nessun senso di colpa, nessun richiamo di coscienza, solo lo show ha importanza.

E ora tocca a voi, ditemi tutto quello che vi è passato per la testa leggendo questo libro, cosa ne pensate della storia e dei personaggi?
P.S: Molte di voi hanno aderito all'iniziativa seppur abbiano già letto il libro, in questo caso state attente a non spoilerare nulla a noi altre! Atteniamoci a quello che abbiamo letto in questi sette capitoli! Grazie ^__^

Ah ecco cosa dimenticavo!!
Il blog risultato estratto dalla mia personale cerimonia della mietitura XD, quindi il blog che ospiterà la settimana prossima questo gruppo di lettura è... Il profumo delle pagine stampate potete vedere il risultato dell'estrazione (effettuata con random.org) cliccando QUI
Sperando che man mano la partecipazione da parte di altri blog aumenti vi lascio, se volete aggiungetevi QUI così ci teniamo in contatto, anche all'infuori di questo spazio.
Aspetto curiosa le vostre impressioni. ^__^


15 commenti:

  1. Come ti ho già detto su Twitter, ho apprezzato molto la tua recensione, così ricca di dettagli :) per quanto riguarda il mio intervento, cercherò di seguire i punti da te elencati, ma con una premessa: non avrei dato un solo centesimo a questa saga ed infatti non ho visto nemmeno il film, però ho dovuto ricredermi. Certo la lettura di pochi capitoli non è sufficiente a permettermi di formulare un giudizio complessivo sull'opera, ma per il momento sono pienamente soddisfatta della mia scelta.

    La trama è avvincente, punto. Ecco, il mio disprezzo nei confronti di questa saga era dovuto al fatto che la Collins avesse costruito il tutto rifacendosi a Battle Royale, ma ancora una volta mi sbagliavo. Diciamo che si è servita dell'idea di un combattimento tra ragazzi senza possibilità di scelta, un qualcosa di inconcepibile ai nostri occhi e proprio per questo ancora più tremendo. Sono però rimasta colpita da come è stata sviluppata l'idea, una sota di monito a cittadini che per una volta hanno tentato di ribellarsi al potere. Mi piace il fatto che la Collins abbia costruito un solido background sul quale poggia la trama, la netta suddivisione tra i distretti ed il centro del potere, un tripudio di sprechi e lusso che contrrasta e stride con la povertà del quale si circonda. Ho apprezzato la storia di Katniss che, con i suoi occhi, ci guida attraverso le strade del distretto 12 e ci mostra scorci di miseria della quale lei stessa è vittima.

    I personaggi sono ben caratterizzati, sebbene la psicologia dei tributi a mio avviso verrà sviluppata man mano, dal momento che sono tenuti ad eliminarsi l'uno con l'altro. Come hai fatto notare tu stessa, Peeta ne è un esempio lampante. E' forse un ragazzo altruista, sincero nei confronti di Katniss, oppure sta solo fingendo in modo da confondere la ragazza? (che non è stupida, lei stessa si pone questa domanda e tiene gli occhi bene aperti, ponderando con attenzione ogni sua scelta). Katniss è così: decisa, determinata e matura perchè costretta a crescere in fretta a causa del suo triste passato. Confesso che dopo aver letto la prima pagina ed i suoi commenti sul gatto ho finito per odiarla, ma ben presto mi sono resa conto che in un qualche modo deve riuscire a schermare i suoi sentimenti come forma di difesa e sopravvivenza. Non sappiamo molto di Prim e della madre, ma riusciamo a percepire il profondo affetto che le lega, sebbene Katniss sia rimasta delusa dalla debolezza della propria madre. Si tratta di due caratteri opposti: Katniss è forte e determinata, la madre è debole e si lascia andare con facilità alla disperazione.

    Mi piace da morire la figura dello stilista di Katniss, spero venga approfondita :) mi sembra uno dei pochi personaggi apparentemente "normale" tra coloro che lavorano per l'organizzazione degli HG.
    Mi piace anche il termine "mietitura", ha in sè un qualcosa di inquietante e tremendo se pensiamo ciò che identifica).
    Fantastica anche la figura dei senza voce. Mietitura, senza voce, maxischermi che trasmettono in diretta l'uccisione di ragazzi senza colpa, il contrasto tra lo spreco e la povertà ... a voi non fanno venire la pelle d'oca? questa mattina leggevo di una bambina che in medio oriente è stata costretta, legata, a guardare militari che uccidevano i suoi genitori, dopodiché hanno ucciso anche lei, strappandole il cuore. E mi chiedo: le atrocità descritte dalla Collins non sono poi tanto diverse da quello che succede nel mondo reale, giorno dopo giorno.

    Ora vogliate scusarmi, ma vado a proseguire la lettura :)

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    1. Grazie Ilaria! Sia per i complimenti, che per la tua puntualità, che per il tuo commento approfondito.
      Hai proprio ragione quando dici che alla fine leggiamo di così tante atrocità che una cosa del genere non è poi così assurda... chissà che in un futuro, in un mondo ancora più cinico e crudele di quello in cui viviamo oggi, non si organizzino davvero dei giochi del genere al solo scopo di divertire le classi privilegiate.
      Cose che poi sono già avvenute in passato, se pensiamo alle lotte tra gladiatori, gli Hunger Games non sono poi così diversi.
      La crudeltà vera di questi giochi sta nel fatto che qui vengono messi in lotta tra loro quelli che alla fine non sono altro che dei bambini.
      Inoltre come potrebbero un dodicenne o uno storpio avere la meglio su un ragazzo dei distretti favoriti? Alla base c'è sempre una sorta di privilegio che manda a morire comunque le classi svantaggiate in favore dei distretti più ricchi, anche se poco conta il vantaggio, alla fine di dodici se ne salverà sempre e comunque solo uno.

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  2. Comincio dicendoti che sono ben lieta di partecipare a questo gruppo di lettura, il primo a cui prendo parte ^__^
    La tua recensione è così dettagliata che non ci sarebbe nulla da aggiungere, scriverò dunque le mie considerazioni e quello che ho pensato leggendo questi primi sette capitoli.
    Mi è piaciuto che la narrazione cominci all'improvviso con i preparativi per la mietitura (senza dirci precisamente in cosa essa consista) e allo stesso modo ho apprezzato queste prime scene di vita familiare, i piccoli gesti affettuosi, le descrizioni dei vestiti e degli umili pasti frugali, gli unici che la famiglia Everdeen può permettersi. Il racconto, sempre in prima persona, ci permette di conoscere non solo Katniss passo dopo passo, pensiero dopo pensiero, ma anche tutte le persone che la circondano, e soprattutto quelle a cui tiene di più. É il caso di Prim, la dolce sorellina, che a stento trattiene gli occhi lucidi andando a caccia (quando addirittura non propone di curare gli animali XD), ancora troppo piccola e ingenua per costituire un tributo, a detta di tutti, ma non abbastanza per potersi sottrarre alla barbarie stabilita da Capitol City. Oppure il rapporto con Gale, che pur descritto in poche pagine, pare già ai nostri occhi inossidabile, nato dalla necessità di avere un compagno di caccia, e maturato nel tempo fino a trasformarsi in una sincera amicizia, forse l'unica. Per non parlare poi dei genitori, i ricordi che li riguardano affiorano man mano, così come il dolore per la morte del padre, o il risentimento per la noncuranza della madre.
    Ed è proprio dai sentimenti contraddittori che prova per la madre che possiamo intuire il carattere difficile di Katniss, cresciuta troppo in fretta, a causa delle avversità: leale con chi lo è con lei (come Gale), dolce e protettiva con la sua famiglia e in particolare con Prim, dura e piena di risentimento con la madre (per non aver fatto lo stesso con lei quando era solo una bambina), diffidente nei confronti di chi non conosce (Peeta), forte e coraggiosa quando è nei boschi, costretta a procacciarsi il cibo.
    Sono proprio questi particolari, come la narrazione in medias res e l'essere gli occhi, la bocca e la mente di Katniss, che ci permettono di immedesimarci, di essere presenti nella storia, rendendo tutto più appassionante e coinvolgente.
    Una delle cose che invece mi ha colpito di più è la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto dei protagonisti. In particolare ho apprezzato la forza di Katniss, il suo senso di protezione e il suo rifiuto nel manifestare i sentimenti e le debolezze (ammetto di essermi un po' riconosciuta in lei) mentre ho letteralmente amato Peeta, infatti non credo affatto che faccia il doppio gioco U_U
    Per quanto riguarda gli abitanti di Capitol City, devo ammettere che, pur non approvando affatto la pratica degli Hunger Games e gli altri brutali modi con cui immagino mettano a tacere i dissidenti e ribelli, non riesco a provare nei loro confronti forti sentimenti di antipatia. Effie ad esempio, che a primo impatto sembrava solo una donna cinica e senza scrupoli (come in effetti è), ad una più attenta analisi pare proprio non rendersi conto delle crudeltà che lei e gli altri stanno mettendo in atto.
    A questo punto vorrei dirvi le note negative che ho trovato nel libro, ma almeno per ora, per me non ce ne sono.

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    1. Graziie Pigol! Anche il tuo commento è ben approfondito, hai anche sottolineato la presenza di un personaggio che io ho volutamente ignorato XD (Gale)
      Effettivamente Effie appare proprio inconsapevole ed è questa la cosa che fa più orrore... come possono non esserne scandalizzati? Riuscirei forse più a giustificare una mente crudele che questi esseri qui, sembrano automi totalmente privi di sentimenti >.<

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  3. oddio, io non ho avuto tempo di leggerlo ç_ç
    se questa settimana posso, vediamo se posso recuperare!

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  4. Io andrò contro corrente ragazze, ma.... a me non è piaciuto per niente >.<
    Ho abbandonato la lettura dopo i primi 4 capitoli.
    L'ho trovato banalissimo, scontato in ogni pagina, scritto - a mio parere - male e noiosissimo.
    Però ammetto di essere partita già con il piede di guerra perchè l'ho preso in antipatia fin da subito XD
    Mi consola il fatto di aver chiacchierato, durante queste settimana, con persone che la pensano esattamente come me e questo mi ha fatto sentire meno demente XD
    Non so tesore mie, ma...Shadowhunters tutta la vita U__U XD (non ci posso fare nulla a me quella serie prende moltissimo e la trovo bella :P)

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    1. Be' è questione di gusti, perché ti saresti dovuta sentire demente? XD
      A me il fantasy non piace quasi mai, soprattutto quello che mischia esseri umani a esseri soprannaturali di vario genere.
      Se penso alle storie che vedono l'umana innamorarsi improvvisamente del classico ragazzo bello e misterioso, solitario, strano, diverso dagli altri (mi riferisco ad esempio a Twilight) mi viene l'orticaria. >__<
      Shadowhunters non l'ho letto quindi non posso giudicarlo né in bene né in male, però da quello che ho letto (sia da voi che in altri blog) non mi attira, mi sembra una storia troppo adolescenziale.
      Poi comunque non mi sembrano due saghe paragonabili, sono due generi molto diversi.
      A me Hunger Games non ha mai annoiato, (per ora sono solo i primi 7 capitoli, è presto per giudicare) nonostante io abbia già visto il film, dunque conosco già a grandi linee la storia del primo libro, mi ha coinvolto e appassionato ugualmente.
      E nel frattempo sono andata avanti e mi piace sempre di più.
      Non so potrei farti delle domande, così per confrontarci, in cosa l'hai trovato banale?
      Penso che se non avessi visto il film, avrei dato per scontato il sorteggio di Gale e di Katniss alla mietitura (che era quello che mi aspettavo anche durante la visione del film), per me vedere estratta Prim e lo sconosciuto Peeta Mellark è stato già un colpo di scena.
      Per il resto, se ti sei fermata al capitolo quattro non riesco a pensare ad altre banalità... insomma non è successo ancora nulla di ché...
      Quindi quali scelte hai trovato banali?

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  5. Inizio scusandomi per il ritardo con cui scrivo questo commento (in realtà ricordavo che l'appuntamento fosse il 24 :P) e mi dispiace anche dirvi di non essere riuscita a finire il settimo capitolo. Ho comunque letto tutta la tua recensione (bella e piena di considerazioni, complimenti ^^), perché avendo visto il film, che tra l'altro ho adorato, non credo di poter scoprire cose che non sappia già. Parlando adesso del libro, come dicevi tu credo che la storia sia appassionante: come non immedesimarsi in quei poveri ragazzi trattati come carne da macello, come non condividere le loro emozioni? Ed in questo è stata brava l'autrice, anche nella trovata di far coincidere il nostro punto di vista con quello di Katniss. E parlando della protagonista non so voi ma io la trovo straordinaria, così forte e determinata, pronta a tutto per la sorella, a volte ho desiderato di essere come lei XD Un altro che mi piace è Peeta, che sembra il tipico bravo ragazzo da sposare, e anche Cinna non è niente male (anche perché continuo a immaginarlo come Lenny Kravitz XD). Non sopporto invece Haymitch, con il suo disinteresse e la sua mancanza di rispetto verso i tributi. Emozionanti i flashback sulla madre e il padre di Katniss, divertenti le battute di lei su Effie.
    E poi vogliamo parlare dei piatti meravigliosi descritti, solo a leggerli mi veniva fame, e anch'io ho notato il passo della cioccolata, davvero carino :)
    Concludo dicendo che volevo già leggere questa saga e che la lettura non ha deluso affatto le mie aspettative. Infatti il libro mi sta piacendo così tanto che se non fossi così stanca lo continuerei adesso ^__^

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    1. non potevi non notare come me il pezzo in cui parlava della cioccolata *Q*__
      io mi sono anche chiesta come facesse Katniss a mangiare tanto XD

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  6. Innanzitutto devo scusarmi per il terribile ritardo con cui commento questo post: la settimana è stata impegnativa e solo ora trovo il tempo materiale per soffermarmi a scrivere qualcosa di sensato! Fai bene a leggere questo libro fingendo di non aver visto il film, ma ben presto questa finzione potrai anche abbandonarla perché a mio avviso nel libro ci sono dettagli e spiegazioni molto più complete (e complesse) di quelle date nella pellicola! Comunque, fingerò anche io di non aver visto o letto nulla e dirò la mia in base a ciò che ho letto...
    Ammetto che i primi capitoli di "Hunger Games" non sono fra i miei preferiti ma credo che questo sia uno di quei libri che parte lento e poi man mano ti prende sempre più, fin quando non ti costringe a finirlo a ogni costo! Peeta è un personaggio ambiguo, perché per quanto sia dolce (anche io sono arrivata alla tua stessa conclusione, che il pane lo abbia bruciato di proposito) c'è qualcosa in lui che non riesco a decifrare. Effie invece è Capitol City resa persona, con i suoi colori brillanti e il suo modo di fare, e quell'entusiasmo nel corso della mietitura che rende tutto un po' più macabro e quasi paradossale!
    Il libro, nonostante io lo abbia già letto, mi ha presa di nuovo come la prima volta! Non vedo l'ora di fare due chiacchiere sul prossimo blocco di capitoli!

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    1. io invece ho amato questa parte descrittiva, di solito preferisco queste scene a quelle d'azione, spero però che anche il resto del libro non mi deluda ^_^

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  7. Ciao! :3
    Scusa se arrivo solo ora! Ma in questo periodo non ho avuto il tempo di nulla! D:
    Comunque hai fatto benissimo a provare a leggerlo cercando di non considerare il film! Anche se non è facile! ;)
    Sai, anche io ho visto prima il film! D:
    Beh però se non fosse stato per il film, difficilmente avrei letto presto il libro!
    Ammetto che Hunger Games è stato uno dei primi libri che mi hanno portato ad avere una casa tempestata dai libri...
    Prima non leggevo quasi mai, è da Hunger Games che è nata la mia passione per i libri! ^^

    Io credo che sia un libro coinvolgente prima di tutto!
    Magari non subito dai primi capitoli, ma a partire dalla metà del libro coinvolge sempre più! Adoro quando entrano nell'arena...
    Ma non dico nulla! Niente spoilers!
    Questi primi 7 capitoli introducono i protagonisti, il mondo in cui vive Katniss...
    na cosa che ho apprezzato molto è senza dubbio il carattere di Katniss, so che può essere vista come una persona scontrosa e arrabbiata, ma lei va contro tutto e tutti per sua sorella!
    Credo sia una cosa splendida quella che lei fa per Prim, offrendosi volontario come tributo per salvare la sorella ha firmato la sua condanna a morte! Eppure lei lo ha fatto!
    L' apprezzo molto per questo, non è una cosa da tutti!

    Concordo pienamente su Effie!
    "Un personaggio così assurdo e incomprensibile alla coscienza umana che non si riesce nemmeno ad odiare."
    Sul serio, credo che tu abbia appreso appieno il personaggio e mi hai anche aperto gli occhi su questo...

    Che altro dire?
    Sicuramente leggerò presto gli altri capitoli, non vedo l'ora anche se ho riletto Hunger games tipo una decina di volte! :P

    Ci sentiamo presto! :3

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    Risposte
    1. Scusa per i piccoli errori di ortografia! Non ho riletto! :P

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    2. anche a me piace il personaggio di Katniss, l'ho trovata forte e determinata, ma allo stesso tempo premurosa con le persone a lei care.

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  8. Ciao Cara!
    Ho letto la recensione (saltando a piè pari il riassunto del libro) perchè è un pò che penso se leggere questa saga oppure no. Visti i tuoi commenti positivi penso che farò un salto in biblioteca e poi ti dirò!
    Bacio!!

    Eli

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