lunedì 13 marzo 2017

Recensione: "Serafina e il bastone stregato" di Robert Beatty

Titolo: Serafina e il bastone stregato
Titolo originale: Serafina and the twisted staff
Autore: Robert Beatty
Illustratore: Alexander Jansson
Editore: Mondadori Electa
Collana: ElectaYoung
Data di pubblicazione: 25 ottobre 2016
Pagine: 336
Prezzo: 18,90 €


Trama:
Serafina ha sconfitto l'uomo dal mantello nero ed è uscita dall'ombra dei seminterrati del Castello di Biltmore, vivendo finalmente alla luce del sole.
Ogni notte va a trovare sua madre nella foresta, desiderosa di imparare tutto quello che può sulla sua natura di coguaro. Si trova però divisa tra due mondi: è troppo selvaggia per i bei vestiti e i modi eleganti delle signore di Biltmore e troppo umana per godere pienamente dei suoi reali parenti.
Una notte, nella foresta, Serafina si imbatte in una strana e terrificante figura e viene attaccata da uno cane lupo. La cosa peggiore è che Serafina sospetta ci sia un complice che travestito si sia infiltrato al castello. Qualcuno infatti sta seminando devastazione nella tenuta. Tutti gli uomini e le creature della montagna sono in terribile pericolo. Tocca a Serafina difenderle e, cercando nel profondo di se stessa, abbracciare il destino che l'ha sempre aspettata.

Recensione:
Al termine dello scorso capitolo abbiamo visto la nostra Serafina finalmente libera dall'ombra in cui era stata costretta fin dalla nascita. A causa dell'uomo con il mantello nero, non solo tutti gli abitanti del castello di Biltmore sono venuti a conoscenza della sua esistenza, ma sono anche consapevoli di quanto il suo coraggio sia stato determinante nel riportare a casa tutti i bambini rapiti.
Ora, a poche settimane di distanza da quell'evento, ritroviamo la nostra amica coraggiosa alle prese con un nuovo nemico e altri terribili pericoli che minacciano la foresta e la ricca residenza dei Vanderbilt.
Tuttavia una battaglia ancora più ardua e complessa attende Serafina, un duello a cui non può sfuggire, quello con se stessa.

Forse era davvero una creatura mostruosa, selvaggia. 
Non poteva vivere in casa di gente civile. 
Sua madre, però, le aveva detto che non apparteneva neanche alla foresta. Quelle parole le tornarono alla mente. Era troppo umana, troppo lenta e debole per sconfiggere gli aggressori. Tu non appartieni a questo mondo, Serafina, le aveva detto. 
Non apparteneva né alla foresta né a Biltmore. Non apparteneva a nessun luogo.

Dopo aver rincontrato la mamma e i fratellini, cercherà in tutti i modi di esplorare la sua natura selvaggia e il legame primordiale che la unisce ai coguari. E dopo aver conosciuto i proprietari e gli ospiti di Biltmore, tenterà di essere una signorina a modo, elegante e sofisticata proprio come il suo amico Braeden.
Eppure, per quanto si sforzi, la nostra protagonista non riesce ad essere appieno né l'una né l'altra cosa, né una creatura del giorno né una della notte. Intrappolata nel suo mondo a metà sente di non appartenere a nessun posto.
A complicare le cose gli strani eventi che hanno a che fare con il misterioso vecchio dal bastone di legno, e che mettono in pericolo non solo il castello, ma tutti gli animali che vivono nei dintorni.
Queste per sommi capi sono le vicende narrate nel libro, o almeno le fasi iniziali.
Per chi ha letto il primo romanzo, sarà facile intuire che grosso modo la struttura della narrazione ricalca quella già definita dall'autore in "Serafina e il mantello nero": un pericolo imminente, la ricerca della verità e la lotta con il nemico.
La seconda avventura, che vede nuovamente la ragazzina tutta forza e coraggio come protagonista, mostra però una maggiore attenzione prestata ai sentimenti, alle paure e alle insicurezze.
Stavolta gli obiettivi sono puntati sullo stato d'animo dei personaggi, sui tentativi di superare i propri limiti, di ritrovare la determinazione e l'audacia, di fare pace con la propria natura.
Ciò non significa che la narrazione scorra lenta e senza pathos, tutt'altro.
Lo spirito d'avventura è ciò che maggiormente la caratterizza. Grazie ad una Serafina pronta a tutto pur di salvare i propri cari, sin dalle prime pagine, noi lettori ci troviamo coinvolti in perlustrazioni notturne sia nella foresta che nei meandri più remoti della dimora dei Vanderbilt.
Come nel primo capitolo, anche qui possiamo assaporare la commistione di più generi letterari, e la compresenza di tinte horror e gotiche, di tanto mistero e di buoni sentimenti.
E proprio parlando di sentimenti, un ruolo principale in questa storia avranno le amicizie, prima di tutto quella con Braeden, che avevamo già imparato a conoscere nel primo romanzo. In questo libro li vediamo allontanarsi e riavvicinarsi, affrontare nuove sfide e mettere alla prova la solidità del loro legame.

Quella mattina aveva accennato qualcosa a suo padre, ma quando ne parlò a Braeden, non tralasciò alcun particolare. 
Era una bella sensazione poter finalmente dire tutto al suo amico. A volte le pareva che le cose non fossero reali, non fossero complete, finché non le aveva condivise con lui.

Ma anche altri personaggi entreranno nella vita della nostra protagonista, chi per creare scompiglio e chi per donarle sicurezza e conforto.
Altra cosa fondamentale e che dà un valore aggiunto a quest'opera è la scrittura di Robert Beatty che, indugiando su ogni particolare (architettonico e non), e ricreando atmosfere e sensazioni, è capace di tradurre letteralmente in immagini ogni riga vergata.
In pochissimi altri casi ho trovato un modo di scrivere, e di descrivere, così dettagliato e allo stesso ammaliante. E ciò acquista maggior significato se consideriamo che tutti i luoghi raffigurati esistono per davvero, e sono stati riportati, a detta dell'autore, nel modo più fedele possibile.
In conclusione non posso che consigliare questo libro a chi cerca una vicenda appassionante e avvincente, che parla di coraggio, amicizia, lealtà e della battaglia più difficile, essere se stessi sempre e comunque.

Considerazioni:
È stato un piacere rituffarmi nel misterioso mondo di Serafina.
Avevo apprezzato tanto il primo libro, che inizialmente pensavo fosse autoconclusivo, e sono stata davvero felice di conoscere il prosieguo delle vicende narrate.
Poi, sarò ripetitiva, ma ho adorato le vivide descrizioni realizzate dall'autore, sembra tutto così reale, tutto così intenso. Soprattutto quando siamo catapultati nella foresta nera, noi lettori non possiamo che rimanere rapiti da tutti i segreti e i pericoli che la notte e la natura selvaggia portano allo scoperto, pagina dopo pagina.
Poi ovviamente, oltre alla scrittura, anche il contenuto non ha nulla da invidiare.
È la tipica storia che potrebbe catturare un pubblico di giovanissimi (è infatti un young adult), ma essere comunque di gradimento anche per quelli non più nel fiore degli anni. Al contrario ritengo sia poco adatta ai bambini, per particolari un po' troppo cruenti, che potrebbero facilmente turbare i cuori più sensibili.
Un unico difetto posso trovare a questo libro, ossia il prevedere un colpo di scena finale che, almeno per me, non è un vero e proprio colpo di scena.
Ciononostante il piacere della lettura non è mai venuto meno, anzi.
Dopo aver letto l'ultima pagina, non posso che restare in trepidante attesa del terzo, e credo ultimo, volume di questa serie da gustare tutta d'un fiato.

Ringrazio Mondadori Electa per avermi fornito una copia di questo libro

il mio voto per questo libro

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