giovedì 4 marzo 2021

Recensione: “Le Streghe” di Roald Dahl

Titolo: Le Streghe
Titolo originale: The Witches
Autore: Roald Dahl
Illustrazioni: Quentin Blake
Editore: Salani
Data di pubblicazione: gennaio 2021
Pagine: 224
Prezzo: 12,90 €


Trama:
Chi sono le vere streghe? Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma signore elegantissime, magari vostre conoscenti. Portano guanti bianchi, si grattano spesso la testa, si tolgono le scarpe a punta sotto il tavolo e hanno denti azzurrini... tutto per nascondere gli artigli, le teste calve, i piedi quadrati e la saliva blu mirtillo: i segnali distintivi delle vere streghe. Ora che lo sapete potrete evitare di essere trasformati in topi, ma solo se terrete gli occhi bene aperti. La realtà non è sempre quella che sembra...

Recensione:
Finalmente anch'io ho avuto modo di recuperare questo rinomato classico per ragazzi.
Probabilmente quasi tutti lo avrete già letto e conoscerete la storia a memoria, io invece, finché non ne ho iniziato la lettura non sapevo assolutamente nulla della trama a delle vicende che mi accingevo a leggere, se non che questo fosse fra i libri più lodati dell'autore norvegese.
Protagoniste assolute del libro sono ovviamente le Streghe, figure che Dahl reinterpreta a suo modo, dando loro un aspetto molto diverso da quello che siamo abituati ad immaginare quando sentiamo, o leggiamo, la parola "Strega".
Dimenticate le scope e i volti arcigni e bitorzoluti, le Streghe di questo romanzo sono gentildonne perfettamente eleganti e a modo. O almeno lo sono apparentemente...
Quindi come distinguere una strega da una donna comune?
Non preoccupatevi, perché la coraggiosa nonna del bambino protagonista di questa storia - il cui nome non ci verrà mai rivelato - ce lo spiegherà molto volentieri, mettendoci in guardia da guanti indossati in piena estate, capelli eccessivamente vaporosi, pruriti sospetti, camminate traballanti, narici fuori misura e denti stranamente tendenti al blu.
Insomma riconoscerle tra la folla, lo scopriamo ben presto, non è poi così complicato XD

E riuscite ad indovinare quale sia il passatempo preferito di una Strega?
Be' ovviamente eliminare nei modi più crudeli, truci, spietati e fantasiosi qualsiasi bambino dalla faccia della terra.
Perché li odiano così tanto?
Perché per loro i bambini puzzano in modo terribile e nauseante.
Non importa che abbiano appena fatto il bagno, anzi, tanto peggio, perché più un bambino è pulito e più la sua puzza è ripugnante.
Come quella di una cacca di cane fumante.
Perciò è comprensibile che vogliano eliminarli tutti! Vi immaginate che supplizio, per un nasino così delicato, vivere in un mondo pieno zeppo di bambini?

Il nostro piccolo protagonista ha sette anni, ed è dunque un bambino molto puzzolente, quando perde i genitori in un tragico incidente e viene, perciò, affidato alle cure della nonna.
La nonna, una donna forte, decisa e risoluta, ma anche tanto dolce e affettuosa - che sono sicura vi farà molta simpatia - fortunatamente ha il buon senso di informare il nipotino dell'esistenza delle Streghe e di metterlo in guardia, insegnandogli tutto ciò che sa su di loro, e che ha appreso negli anni.

Ed è durante una vacanza al mare, mentre nonna e nipote alloggiano all'Hotel Magnificent, che il ragazzino avrà a che fare non con una, ma con l'intero consiglio delle Streghe di Inghilterra e, nientepopodimeno che, con la loro Strega Suprema!

Involontariamente, e malauguratamente, il ragazzino si troverà ad assistere ad una riunione, assolutamente riservata, del consiglio, scopo della quale è mettere a punto un piano per eliminare tutti i bambini di Inghilterra.
Ed è così che ha inizio un’avventura decisamente particolare, con il nostro piccolo protagonista che, assieme a sua nonna, dovrà, non solo sgominare la minaccia imminente, ma farlo in una veste decisamente nuova e inaspettata, che darà luogo a una serie di siparietti divertenti e concitati.

Una storia che è un tripudio di originalità, fantasia e della consueta alternanza di momenti buffi, grotteschi e dolci, a cui le storie di Dahl ci hanno abituato.
Le Streghe mi hanno fatto pensare alla spietata direttrice Spezzindue o ai terribili giganti cattivi de il GGG, che non si fanno nessuno scrupolo a prendersela con i bambini che, anzi, sono il loro bersaglio preferito.
I genitori di Bruno Jenkins - l’antipatico bambino in cui si imbatterà il nostro protagonista - mi hanno ricordato in parte gli anaffettivi genitori di Matilde, e in parte la cocciutaggine dei genitori dei ragazzini invitati ad entrare ne “La fabbrica di cioccolato”.
E Bruno ricorda proprio uno di quei bambini viziati e golosi, che non pensano ad altro che ad ottenere ciò che desiderano.
E il nostro piccolo protagonista senza nome è Matilde, è Sofia, è Charlie.
Un bambino coraggioso e buono, che non si arrende alle avversità, ma affronta tutte le sue paure e reagisce con positività anche di fronte agli imprevisti.
Lui e sua nonna sono una coppia inossidabile, il loro amore è dolce, forte e commovente.
Una storia carina e simpatica che annienta l’orrore con il sorriso.

In più in questa nuova edizione vi è l’aggiunta di due capitoli inediti.
Sono pagine tradotte da un manoscritto inedito di Dahl, che hanno come protagonista Bruno Jenkins e la sua storia.
Cosa è successo dopo che Bruno ha lasciato l’Hotel Magnificent?
Queste pagine aggiunte vi toglieranno questa curiosità, anche se il loro racconto non rappresenta a tutti gli effetti il seguito del libro, perché i fatti a cui si ricollega sono leggermente (tanto) modificati.

Come gli altri romanzi di Dahl, anche questo è illustrato da Quentin Blake.

Considerazioni:
Se non hai letto il libro, e hai intenzione di farlo, fermati qui!
Questa lettura è stata sorprendente per diversi aspetti.
Primo fra tutti non mi sarei mai aspettata una storia di questo tipo, certo, mi aspettavo che le streghe non fossero degli angioletti, ma le conseguenze, a lungo termine, che questa avventura avrebbe portato al protagonista le ho trovate davvero inaspettate!
Il bambino viene trasformato in un topolino e tale rimane fino alla fine del romanzo, non vi è nessuna pozione miracolosa o incantesimo prodigioso che gli restituisca le sue fattezze.
Il bambino però accetta di buon grado il suo destino, essere un topino gli piace: è veloce, silenzioso, può fare mille cose che prima non poteva fare e, soprattutto, non dovrà più andare a scuola e fare i compiti.
Anche quando viene a sapere che da topo la sua vita durerà molto meno di quella di un essere umano ne è felice, perché non ha nessuna intenzione di sopravvivere a sua nonna.
Ho trovato questa cosa tremendamente triste e, al tempo stesso molto dolce.
Questo risvolto, che non prevede un convenzionale lieto fine, mi ha spiazzato ma è stata anche una delle cose che ho apprezzato di questa storia, che nel complesso non posso dire mi abbia entusiasmato più di tanto.

Probabilmente immaginavo una storia un po’ diversa, probabilmente tutti i pareri super positivi che ho sempre sentito a riguardo mi hanno condizionata e la realtà, forse per questo, si è rivelata più deludente del previsto.
Ho cercato di immaginare come avrei reagito a questa storia se fossi stata una bambina: mi sarebbe piaciuta di più?
In realtà non so dirlo.
Se fossi stata troppo piccola forse mi avrebbe inquietata.
Se fossi stata un po’ più grande, l’avrei trovata troppo infantile.
Da adulta riesco ad apprezzarne l’ironia e l’originalità, la fantasia e anche la giocosa “brutalità”, ma proprio non riesco a considerarlo un capolavoro.

I capitoli inediti li ho trovati un’aggiunta curiosa, ma non necessaria.
Avrei preferito leggere della vita di nonna e nipote post sconfitta della Strega Suprema, e le loro avventure in giro per il mondo, ma leggere le avventure da spia segreta di un topolino Bruno, che non rispecchia affatto il topolino Bruno che conoscevamo, l’ho trovato un pochino superfluo.

Tuttavia, mentre leggevo il libro - mi riferisco qui alla storia principale - pensavo che avrebbe reso veramente bene in pellicola, per questo sono davvero curiosa di vederlo e scoprire se nella trasposizione cinematografica avranno cambiato qualcosa della storia, o se le avranno dato un diverso finale.
Appena sarà possibile lo vedrò e vi farò sapere!

Ringrazio Salani Editore per avermi omaggiato di  una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro


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