mercoledì 13 ottobre 2021

Recensione: “Bethany e la Bestia” di Jack Meggitt-Phillips

Titolo: Bethany e la Bestia
Titolo originale: The Beast and the Bethany
Autore: Jack Meggitt-Phillips
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 13 aprile 2021
Pagine: 240
Prezzo: 16,50 € 


Trama:
Ebenezer Tweezer è un uomo terribile con una vita meravigliosa. Sprizza giovinezza nonostante i suoi cinquecentoundici anni, e ogni giorno sale con slancio i quindici piani del suo palazzo per andare dalla Bestia che vive nel sottotetto. Le dà in pasto creature di ogni genere e in cambio vede uscire dalla sua bocca tutto ciò che vuole. 
Ma quando la Bestia si stanca di mangiare uccelli esotici e scimmie ammaestrate, soddisfarla diventa più complicato. È arrivata l’ora di assaggiare qualcos'altro, qualcosa di più tenero e succulento… come un bambino, per esempio!

Recensione:
Un uomo ricco, solo, viziato ed egoista.
Una ragazzina sola, maleducata e indisponente.
Una creatura mostruosa, sola, magica, ingorda e insensibile.
Sono questi i tre ingredienti per la macabra favola dalle pagine bordate di verde acceso, di Jack Meggitt-Phillips, il cui comune denominatore è proprio la solitudine.

Ebenezer Tweezer ad esempio, visto dall'esterno, potrebbe sembrare la persona più soddisfatta e appagata della terra: è ricco, non gli manca nulla e gli basta schioccare le dita per ottenere tutto ciò che desidera.
Eppure la sua vita non è per niente facile come sembra, innanzitutto non è affatto felice come ci si aspetterebbe, e tutto ciò che ha non lo soddisfa, se non per qualche istante.
Inoltre, per ottenere ogni cosa, deve sempre sottostare ai nuovi, e sempre più pretenziosi, capricci che la Bestia pretende come pranzetto.
Se all'inizio era facile accontentare quella mostruosa creatura, con il passare degli anni le sue richieste sono diventate sempre più particolari e difficili da esaudire.
Opere d’arte d’inestimabile valore, oggetti rari, manufatti antichi, animali in via d’estinzione e ora addirittura un bambino!
Per quanto Ebenezer sia propenso a pensare solo a se stesso e ai propri bisogni, e per quanto non si sia mai fatto più di uno scrupolo di coscienza nell'accontentare le folli richieste della Bestia, questa volta forse è troppo anche per lui.
Ma portare un bambino alla Bestia è l’unico modo per poter ottenere il suo elisir di lunga vita, perciò se la Bestia ha bisogno di un bambino, Ebenezer gli porterà il bambino più terribile che troverà, uno che nessuno vuole, così almeno metterà a tacere eventuali sensi di colpa.

È in questa ricerca che le vite di Ebenezer e della piccola Bethany - una ragazzina orfana sfacciata e prepotente - si incontrano e si influenzano.
Due anime solitarie, due persone che pensano solo a se stesse, e a cui nessuno vuole bene, si trovano e fanno scintille.
Si ingannano, si studiano, si mettono a vicenda i bastoni fra le ruote.
Sì odiano, si detestano, vogliono sbarazzarsi l’uno dell’altro e, nel mentre, a poco a poco, capiscono che dell’altro non potrebbero più fare a meno.
Ebenezer si affeziona a Bethany e Bethany a Ebenezer, ed entrambi grazie all'altro capiscono cosa sia avere una famiglia ed essere a casa.
Ma in tutto ciò c’è la Bestia, un mostro privo di qualsiasi sentimento, che non si lascia intenerire da niente e da nessuno, che aspetta impaziente la sua cena!
Come sbarazzarsi di una simile creatura?

Una storia molto carina in cui fa da padrone una macabra ironia, che alterna momenti inquietanti ad altri più divertenti, ma che sa essere anche molto commovente, tenera e toccante. 
Mi ha fatto pensare un po’ a “L’Ickabog” di J.K Rowling... in entrambe c’è la stessa macabra ironia, un bel po’ di crudeltà e tristezza, e personaggi spietati e malvagi che agiscono, tramano e ingannano solo per i propri fini.
In questo caso però c’è qualcosa di inaspettato.
La straordinaria impresa che compie l’autore è che ti fa prima detestare i suoi protagonisti e poi (esattamente come accade a loro), ti ritrovi ad affezionartici, a e parteggiare per loro.
Difatti è stato strano anche per me, rendermi conto che, nonostante tutte le diavolerie che Ebenezer Tweezer avesse commesso in passato, solo e soltanto per assicurarsi ricchezze, lussi, capricci futili e una lunga vita, io sia passata a fare il tifo per lui.
A sperare, nonostante tutto, che anche a una persona come lui potesse essere concessa una seconda occasione, per vivere una nuova e vera vita, senza sottostare ai ricatti di una Bestia senza scrupoli, e imparando ad amare e ad essere a sua volta amato.
La storia si conclude in un modo che lascia le porte aperte ad un probabile seguito (che in effetti ho scoperto essere già uscito in lingua). Intanto vi annuncio che diventerà presto un film per la Warner Bros... e sono davvero curiosa di vederlo.

Ringrazio Rizzoli per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro


3 commenti:

  1. Sembra molto molto carino. Forse fin troppo semplice per i miei gusti, però un buon modo di inserirlo fra un classico e un altro :)

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  2. Ma sembra adorabile!! Mi ricorda molto Coraline anche se non saprei dire perchè!

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  3. mi attira. segnato sulla lista dei desideri dei libri da leggere. Ciao

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