giovedì 27 ottobre 2022

Recensione: "La leggenda di Sleepy Hollow" di Washington Irving

Titolo: La leggenda di Sleepy Hollow
Titolo originale: The Legend of Sleepy Hollow
Autore: Washington Irving
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2020
Pagine: 80
Prezzo: 4,66 €


Trama:
Lungo le rive del fiume Hudson, poco lontano dalla cittadina di Tarry Town, si apre la valle incantata di Sleepy Hollow, sopita in un'atmosfera di «sabbatica immobilità». In questa landa misteriosa e appartata dal mondo pare si aggiri il fantasma di un cavaliere decapitato, che galoppa a spron battuto nelle tenebre alla ricerca della propria testa. Ma è davvero soltanto una leggenda?

Recensione:
Chi non conosce la leggenda di Sleepy Hollow?
Tutti, più o meno, abbiamo ben presente la figura del cavaliere decapitato che si aggira nella notte alla disperata ricerca della propria testa.
Ma quanti di voi hanno letto il racconto che ha dato vita alla sua storia?

Scritto dallo scrittore statunitense Washington Irving, e pubblicato per la prima volta nel 1819 nella raccolta "Il libro degli schizzi" di Geoffrey Crayon, è diventato poi amatissimo tra i lettori in tutto il mondo, e protagonista di numerosi adattamenti cinematografici, uno dei più noti quello di Tim Burton.

A poche miglia dalla cittadina di Terry Town, lungo le rive del fiume Hudson, si estende la placida e incantata Sleepy Hollow, una valle nota a tutti per la sua natura immobile e silenziosa, quasi fuori dal tempo.
Ma la valle è famosa anche per le leggende che gravitano attorno ad essa, tra i suoi alberi, e i fruscii del vento, si narra vivano misteriose presenze, fantasmi e spiriti alla continua ricerca di qualcosa.
Tutti, nei dintorni conoscono le sue storie, le superstizioni, le varie versioni di quei racconti, fra questi anche Ichabod Crane, il protagonista di questa storia.

Crane è il maestro del villaggio, nella sua scuola mantiene il pugno severo, ma sa essere anche indulgente e paziente con i piccini più sensibili.
Insegna anche canto per il coro della chiesa, e per questo tutte le vecchie donne del villaggio hanno una certa deferenza per la sua figura così elegante, erudita e colta.
Il maestro invece non sa resistere a due cose, al buon cibo e al fascino delle dolci giovani fanciulle, una fra tutte, ovvero la bella e civettuola, Kathrina Van Tassel sembra aver rubato il suo cuore.
Crane non può fare a meno, ogni volta che è invitato nella grande tenuta della famiglia Van Tassel, di immaginare la sua vita da proprietario di tutte quelle ricchezze, e marito della sua bella.
Ma i suoi sogni devono scontrarsi con la realtà, lui non è l’unico intento a conquistare il cuore della ragazza, ed il rivale più temibile è il bel Abraham Van Brunt, noto in paese soprattutto per le sue zuffe e scorribande notturne.

Di ritorno, a notte fonda, da una festa a casa dei Van Tassel - serata animata da buon cibo, balli e dalle solite storie di fantasmi (tra cui quella del cavaliere senza testa) - un desolato, suggestionato e intimorito Ichabod Crane, si avventurerà tra i sentieri di Sleepy Hollow per far ritorno a casa e, in questa occasione, vivrà la sua notte del mistero e del terrore.

Un racconto evocativo e suggestivo che in poche pagine riesce a trasportare il lettore in un’epoca lontana, in un’atmosfera nebbiosa e spettrale, tra tetre leggende e sinistri racconti.
Ma non solo riesce anche a farci provare simpatia e anche un po’ di pena per l’eccentrico protagonista di questa storia, un uomo che non rappresenta il baldo eroe, il bell’affascinante che ruba il cuore alla fanciulla, ma un uomo dall’umile aspetto, e dalle altrettante umili origini, che spera di poter cambiare le proprie sorti con un buon matrimonio.

Ho apprezzato la scrittura e l’ambientazione, l’atmosfera di mistero che si percepisce per tutta la lettura in un crescendo di attesa e aspettativa che avrebbe dovuto portare al clou della narrazione, il momento in cui avviene qual qualcosa di terrificante e pauroso, che però si risolve in ben poca cosa.

Ma lo scopo di Irving non è quello di spaventare, nella sua scrittura si legge una sorta di blanda ironia e presa in giro canzonatoria delle superstizioni di cui Sleepy Hollow è pregna.
La sua storia nasce e si sviluppa come a voler dimostrare quanto le superstizioni e le storie ad essa legate trovino terreno fertile in posti isolati, chiusi in se stessi, in cui il tempo sembra fermarsi e non scorrere mai, in cui le cose paiono immutate, e con esse, le menti di chi vi vive.
Quello che, a mio parere, rende questi luoghi affascinanti, e ambientazione perfetta per storie come questa. Dove potrebbero vivere altrimenti se non in posti così?

“Per la sua apatica quiete e l’indole peculiare di chi vi abita, tutti discendenti dei primi coloni olandesi, questo luogo isolato è noto da lungo tempo come Sleepy Hollow, e nelle campagne della zona i suoi rustici abitanti vengono additati come «quelli di Sleepy Hollow». Un’aria sognante e sopita sembra aleggiarvi al punto di impregnarne l’atmosfera.”

Ringrazio Garzanti per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

1 commento:

  1. Letto qualche anno fa, l'ho trovato veramente bellino. Un racconto molto particolare nella sua classicità. Visto che ti è piaciuto ti consiglio anche la trasposizione animata della Disney inserita nel lungometraggio "Le Avventure Di Ichabod E Mr. Toad". Bellissima recensione ❤️

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